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FEDERICO RUOZZI

Professore Associato
Dipartimento Educazione e Scienze Umane

Insegnamento: Religione e politica

Scienze pedagogiche (Offerta formativa 2023)

Obiettivi formativi

Il corso si concentrerà sul tema dei neopopulismi. A partire dalla storia dell'Italia repubblicana e attraverso il filtro più generale dei rapporti tra politica e religione, a partire dal 1943-1945, verranno indagati in un un'ottica storica le origini, gli sviluppi, i casi del fenomeno del neopopulismo: dai prodromi fino ai giorni nostri.
Obiettivo del corso è dunque quello di far acquisire adeguate competenze sulla storia contemporanea, sulla storia dei partiti, sulla storia dei rapporti tra sistema politico e chiese e come la religione venga usata in chiave di propaganda, fornendo gli strumenti critici per comprendere le fasi, le evoluzioni, i cambiamenti e i tornanti storici del passato recente, anche per capire l’attuale situazione politica.
Le lezioni frontali e le attività laboratoriali (utilizzo di fonti radiofoniche, film, programmi televisivi, documentari, interviste, fonti epistolari, diari, etc.), oltre a seguire gli snodi centrali e le varie stagioni politiche ed ecclesiastiche, spazieranno su una serie di focus (media e televisione, educazione e cattolicesimo, storia della televisione italiana, comunicazione politica, fake news e neopopulismi, razzismo e antisemitismo sui social, hate speech) per cercare di raggiungere le competenze storiche e storiografiche necessarie avendo come fine anche una didattica della storia nonché il ricorso a corrette metodologie di ricerca, di studio e di insegnamento.

Prerequisiti

Conoscenza generale della storia politica e culturale del XX e XXI secolo.

Programma del corso

Il tema del corso scelto è "Fascismi e neopopulismi". A partire dalla storia dell'Italia repubblicana e attraverso il filtro più generale dei rapporti tra Stato e Chiesa, tra partiti e religione, tra cattolici e politica, a partire dal 1943-1945, verranno indagati in un un'ottica storica le origini, gli sviluppi, i casi del fenomeno populista: dai prodromi fino ai gironi nostri, alla caduta del Governo Draghi e alla nuova campagna elettorale perenne, sullo sfondo (anche) del conflitto russo-ucraino.

Il corso partirà dal 1943 e arriverà fino ai giorni nostri, passando dalla crisi della prima repubblica, la fase post-tangentopoli – con il riassestamento dei rapporti tra Santa Sede, Chiesa cattolica italiana e sistema dei partiti, con un’analisi della dispersione del voto cattolico dopo la fine dell’unità politica dei cattolici medesimi –, la nuova stagione berlusconiana, l’emersione del partito leghista come forza nazionale, la stagione delle grandi coalizioni (centrosinistra-centrodestra), fino alla nascita del Movimento Cinque Stelle e il V-Day, ai neopopulismi (non solo nazionali) e al nuovo volto della Lega Nord di Salvini (con il suo ricorrente uso ai simboli religiosi) e all’ascesa di Fratelli d’Italia come forza di governo. Verranno per questo utilizzate fonti tradizionali e fonti audiovisive, per capire meglio il linguaggio, la comunicazione, la retorica, l’uso dei social, le modalità di costruzione della macchina delle fake news, e i nuovi equilibri instauratisi tra partiti, movimenti, società.

Il corso avrà un carattere anche seminariale, prevede lavori di gruppo e di lavoro su fonti, testi e interpretazioni di questo passato recente della storia italiana, e seguirà questa scansione:
1. Origini del neopopulismo: caratteristiche, definizioni, retoriche (2 cfu)
2. Neopopulismi nazionali e internazionali. I prodromi (1 cfu)
3. Religione e politica: il voto cattolico dopo la fine della Democrazia cristiana (1 cfu)
4. Media e politica (1 cfu)
5. L’insegnamento della religione a scuola (1 cfu)

Metodi didattici

Lezioni frontali e attività di gruppo. Tutti i materiali utilizzati a corollario verranno inoltre forniti agli studenti durante il corso nella pagina del corso, sulla piattaforma Teams.

Testi di riferimento

Il corso prevede un esame finale orale. La verifica dell'apprendimento avverrà sulla base:

1. della partecipazione e del contributo individuale durante le lezioni (grado di partecipazione alle lezioni; pertinenza degli interventi e delle proposte; originalità e approfondimento rispetto ai contenuti impartiti) e della capacità di lavorare in gruppo;
2. Esito della prova orale (esposizione dei contenuti; uso di un linguaggio specialistico; chiarezza e completezza dell’esposizione; grado di autonomia nell’esposizione; capacità di rielaborare e interconnettere i contenuti del corso e i materiali in bibliografia).
Il voto finale sarà una media tra l’esito della prova orale e (per i frequentanti) la valutazione per la partecipazione durante le lezioni.



Verifica dell'apprendimento

Il corso prevede un esame finale orale. La verifica dell'apprendimento avverrà sulla base:

1. della partecipazione e del contributo individuale durante le lezioni (grado di partecipazione alle lezioni; pertinenza degli interventi e delle proposte; originalità e approfondimento rispetto ai contenuti impartiti) e della capacità di lavorare in gruppo;
2. Esito della prova orale (esposizione dei contenuti; uso di un linguaggio specialistico; chiarezza e completezza dell’esposizione; grado di autonomia nell’esposizione; capacità di rielaborare e interconnettere i contenuti del corso e i materiali in bibliografia).
Il voto finale sarà una media tra l’esito della prova orale e (per i frequentanti) la valutazione per la partecipazione durante le lezioni.

Risultati attesi

Lo studente familiarizzerà con le parole chiave, con le fonti, con i linguaggi, la terminologia propria della storia politica e culturale italiana e offrirà una serie di chiavi interpretative di lungo periodo per capire l’emergere di temi di lungo corso nell’agenda politica di oggi.
Per questo, durante le lezioni, ci si avvarrà di diverso materiale e di diversi linguaggi, volti ad agevolare la comprensione degli eventi nonché le modalità del racconto di quegli stessi eventi.
CONOSCENZA E COMPRENSIONE: conoscenza, comprensione e consapevolezza delle fasi storiche dell’Italia repubblicana (dalla storia sociale alla storia religiosa), le varie storiografie e le metodologiche legate allo studio e all’insegnamento della storia.
AUTONOMIA DI GIUDIZIO: capacità di valutare le proprie competenze metodologiche, terminologiche, critiche, storiche e storiografiche in relazione alla storia contemporanea e alla storia religiosa; capacità di scegliere e adattare materiali ai fini della pianificazione di laboratori di didattica della storia.
CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE: capacità di applicare le conoscenze storiche e le metodologie relative in generale alla storia contemporanea e in particolare alla storia dei rapporti tra politica e religione, acquisite durante il corso e di progettare attività e materiali per una didattica della storia in senso ampio.
ABILITA' COMUNICATIVE: capacità di discutere, argomentare e scegliere attività appropriate per lo studio e l’eventuale insegnamento della storia, sviluppando specialismi linguistici, tematici e terminologici atti a comprendere, discutere criticamente tesi e testi a carattere storico (capacità di usare linguaggi e strumenti diversi)
CAPACITA' DI APPRENDIMENTO: strategie per consolidare la conoscenza delle metodologie della ricerca storica, quelle più prettamente legate alla storia politica e religiosa dell’Italia repubblicana, in una prospettiva di apprendimento continuo.