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Luca VESPIGNANI

Professore Associato
Dipartimento di Giurisprudenza

Insegnamento: Diritto regionale

Giurisprudenza (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Il corso è rivolto ad introdurre gli studenti al sistema regionale italiano sia sotto il profilo organizzativo, sia sotto quello funzionale, specialmente nell'ottica del rapporto tra Stato centrale ed autonomie territoriali, il cui ruolo è stato incrementato dopo le riforme realizzate tra il 1999 e il 2001. In particolare, s’intende sviluppare nei discenti la capacità di considerare adeguatamente questa dimensione istituzionale nella ricostruzione del sistema delle fonti normative e di orientarsi di fronte al complesso delle attività esecutivo/amministrative svolte dai soggetti pubblici.

Prerequisiti

Conoscenza delle principali problematiche del diritto pubblico generale

Programma del corso

A partire da una premessa sui caratteri generali della forma di Stato risultante dalla riforma del titolo V della Costituzione italiana, il corso si divide in tre moduli. Nel primo, dedicato allo studio della forma di governo regionale, si prenderanno in esame i principali organi dell'ente (Presidente, Giunta, Consiglio, Consiglio delle autonomie locali) nella prospettiva dell'autonomia statutaria riconosciuta dall'art. 123 Cost. Nel secondo, si analizzeranno le funzioni attribuite alle Regioni dal titolo V della Carta Costituzionale, con specifico riguardo a quella normativa (legislativa e regolamentare) ed amministrativa. Nel terzo, si affronterà il tema dei rapporti con lo Stato centrale, specialmente nella prospettiva del ruolo assunto in proposito dalla Corte Costituzionale.

Metodi didattici

Il corso è svolto principalmente attraverso lezioni frontali, al fine di incentivare la partecipazione attiva degli studenti, anche a partire dallo studio di casi giurisprudenziali di particolare rilievo. Particolare attenzione verrà dedicata all’interazione con altre discipline del corso di laurea, specialmente col diritto costituzionale, col diritto degli enti locali e col diritto amministrativo. Sono proposti seminari e incontri dedicati all’approfondimento di tematiche specifiche e, allo scopo di incentivarne la partecipazione attiva, agli studenti potranno essere assegnati compiti di approfondimento su tematiche specifiche ricollegabili alle sentenze della Corte costituzionale, sulle quali, col supporto del docente, riferiranno ai colleghi in forma orale, ricevendo una specifica valutazione utilizzabile in sede di esame.

Testi di riferimento

Paolo Caretti, Giovanni Tarli Barbieri, Diritto Regionale, Torino (Giappichelli), ultima edizione disponibile

Verifica dell'apprendimento

L’esame si svolge principalmente in forma orale. In alternativa, gli studenti frequentanti che si siano fatti carico di una delle relazioni sulla giurisprudenza dalla Corte costituzionale assegnate dal docente nell’ambito delle lezioni potranno sostenere un test scritto con trenta domande a risposta multipla. In questo caso, il voto finale risulterà dalla combinazione dei punteggi conseguiti. Entrambe le modalità di verifica saranno comunque volte ad accertare il possesso di un’adeguata capacità di utilizzare in modo critico le conoscenze acquisite. In particolare, nella prima il colloquio sarà condotto in modalità dialogica per appurare se l’esaminando sia in grado di stabilire collegamenti tra i diversi argomenti e di applicare a semplici casi pratici le categorie apprese, argomentando efficacemente le soluzioni prospettate. Ed un analogo criterio di giudizio verrà applicato nella seconda per quanto concerne la valutazione delle relazioni sulla giurisprudenza costituzionale.

Risultati attesi

La struttura dell’insegnamento e le modalità di valutazione finale adottate mirano a dotare lo studente di una solida preparazione di base, ad affinare le sue abilità linguistiche e comunicative in forma sia scritta, sia orale e a sviluppare un approccio critico al testo giuridico, anche nell’ottica dell’applicazione delle conoscenze acquisite a casi concreti.