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Thomas CASADEI

Professore Ordinario
Dipartimento di Giurisprudenza

Insegnamento: Filosofia del diritto

Giurisprudenza (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Obiettivo del corso è l’acquisizione di una solida conoscenza degli argomenti, delle categorie e degli autori più rilevanti del pensiero filosofico-giuridico, dall’Antigone di Sofocle fino all’elaborazione di H.L.A. Hart per arrivare, infine, ai principali nodi del dibattito contemporaneo.
Per gli obiettivi formativi si rimanda alla sezione relativa ai risultati di apprendimento attesi.

Prerequisiti

È richiesta una buona conoscenza della lingua italiana, orale e scritta. Una solida formazione superiore è di sicuro giovamento, con particolare riguardo alla cultura generale, alle competenze logiche elementari e al metodo di studio.

Programma del corso

Il corso illustra, mediante alcuni autori-chiave, le categorie fondamentali della tradizione filosofico-giuridica seguendo un preciso ordine, e più precisamente:

•Antichità, medioevo sino al rinascimento, da Antigone a Machiavelli (3 CFU),
•Modernità, da Hobbes sino a Schmitt/Kelsen (3 CFU)
•Dibattito novecentesco da Arendt sino alla contemporaneità con il cd. “dopo Hart” (3 CFU).

L’articolazione dei contenuti in CFU è da intendersi come indicativa e suscettibile di modificazioni alla luce dei feedback degli studenti e delle studentesse, nonché di ulteriori particolari esigenze (per es. esigenze di aggiornamento).

Programma esclusivamente per Studenti e Studentesse dell'Interateneo - Università di Parma (6 CFU):
• Antichità, medioevo sino al rinascimento: Antigone, Platone, Aristotele, Marco Tullio Cicerone, Tommaso d'Aquino, Marsilio da Padova, Niccolò Machiavelli (2 CFU).
• Modernità: Ugo Grozio, Thomas Hobbes, John Locke, Giambattista Vico, Montesquieu, Jean-Jacques Rousseau, Immanuel Kant, Thomas Paine, Olympe de Gouges, Karl Marx, Alexis de Tocqueville, John Stuart Mill, John Austin, Carl Schmitt, Hans Kelsen (3 CFU).
• Dibattito novecentesco: Realismi giuridici, da John Dewey ad Alf Ross, Hannah Arendt, Herbert L.A. Hart (1 CFU).

Metodi didattici

L’insegnamento si svolgerà mediante lezioni condotte in forma dialogica in lingua italiana.
Alcune tematiche saranno approfondite da incontri seminariali con relatori e relatrici esterni.
Agli studenti e alle studentesse sarà data la possibilità di redigere delle relazioni da presentare a lezione, a partire dalla lettura di testi classici suggeriti dal docente.

La frequenza del corso non è obbligatorio ma fortemente raccomandata.

Testi di riferimento

Thomas Casadei, Gianfrancesco Zanetti, Manuale multimediale di Filosofia del diritto. (Giappichelli, Torino, 2022)

Il manuale consigliato è presente in Biblioteca Giuridica.

Verifica dell'apprendimento

Per coloro che non frequentano il corso, l'esame si svolgerà in forma orale, con una struttura a "cono rovesciato" che procede da domande più generali a domande più specifiche e di dettaglio.
Nel corso del colloquio saranno poste massimo 6 domande.
La durata media dell'esame non si estende oltre i 30 minuti.

A coloro che frequentano con continuità il corso, nell’ultima settimana di lezione, verrà sottoposta una prova di valutazione di fine corso.
La prova sarà composta da:
- trenta domande a risposta multipla (ciascuna con 4 opzioni)
- da alcuni quesiti a risposta aperta

Il tempo assegnato per la prova sarà di un’ora.

L'esame finale è di tipo orale con struttura a "cono rovesciato" che procede da domande più generali a domande più specifiche e di dettaglio.
A coloro che abbiano superato la prova di valutazione di fine corso saranno poste un massimo 4 domande.
La valutazione finale è il risultato della media ponderata tra il test scritto e l’esame orale, con il test scritto che contribuirà per il 40% e l’esame orale per il 60%.
La durata media dell'esame orale non si estende oltre i 20 minuti.

La valutazione del colloquio orale dipende dal livello argomentativo, dalla proprietà di linguaggio e dalla adeguatezza delle risposte fornite ai quesiti posti.
In particolare, i criteri di verifica saranno i seguenti: 1. conoscenze e capacità di comprensione dei temi trattati; 2. capacità di rielaborare ed esaminare criticamente le tematiche affrontate; 3. abilità comunicative, a partire dalla capacità di comunicare idee e problemi con proprietà di linguaggio e buone procedure di articolazione del pensiero; 4. capacità di apprendimento e di applicazione delle conoscenze.

Gli esami si svolgono nell’arco del calendario didattico e per ogni appello gli studenti dovranno iscriversi utilizzando la piattaforma Esse3.

Risultati attesi

Conoscenza e comprensione: attraverso la conoscenza di aspetti rilevanti del pensiero dei principali autori della storia della filosofia del diritto, lo studente/la studentessa è in grado di comprendere temi, nozioni e categorie fondamentali della riflessione filosofica sul diritto.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: con le nozioni apprese, lo studente/la studentessa è in grado di sviluppare una specifica sensibilità nell’interpretazione e applicazione del diritto al caso concreto, tenendo presenti sia le nozioni giuridiche fondamentali sia l’evoluzione storica di concetti, nozioni e contesti.
Autonomia di giudizio: le capacità di giudizio autonomo e critico sono sviluppate mediante una disamina di argomentazioni differenti a partire dai concetti-chiave della riflessione giusfilosofica.
Abilità comunicative: la capacità di esprimersi in modo appropriato viene sollecitata a partire dalle domande (anche di ripasso) che il docente pone all'inizio e nel corso delle lezioni nonché dalle relazioni presentate da studenti e studentesse in classe.
Tramite l’apprendimento delle nozioni del linguaggio teorico e filosofico-giuridico lo studente/la studentessa ha la possibilità di comunicare contenuti di specifico significato in ambito giuridico.
Le relazioni presentate a lezione e il colloquio finale permettono di esprimere i concetti appresi con linguaggio appropriato nonché di sostenere una discussione in merito agli argomenti trattati.
Capacità di apprendimento: la verifica di tale capacità è sollecitata dal docente, mediante le domande di ripasso poste all'inizio delle lezioni e le relazioni presentate da studenti e studentesse in classe. La partecipazione attiva alle lezioni e lo studio consentono di acquisire gli strumenti necessari per potere autonomamente provvedere a un adeguato aggiornamento.