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Nicola BARBIERI

Professore Associato
Dipartimento Educazione e Scienze Umane

Insegnamento: Storia e legislazione dei servizi educativi per la prima infanzia

Scienze dell'educazione per il nido e le professioni socio-pedagogiche (Offerta formativa 2023)

Obiettivi formativi

• Dimostrare conoscenze e capacità di comprensione nel campo della storia e della legislazione dei nidi e delle istituzioni educative per la prima infanzia, caratterizzato dall’uso di libri di testo avanzati (sia manuali universitari, sia saggi specialistici, sia documenti e fonti storiografiche) e dalla conoscenza delle attuali tendenze in materia di politiche educative per la prima infanzia, considerati temi d’avanguardia in questo campo di studi;
• Essere capaci di applicare le conoscenze e capacità di comprensione in maniera da dimostrare un approccio professionale al lavoro di educatore/trice di nido
• Possedere competenze adeguate al fine di ideare e sostenere argomentazioni in materia di scelte educative e risolvere problemi nel proprio campo di studi (rapporti tra soggetti, soluzioni organizzative)
• Avere la capacità di raccogliere e interpretare i dati (provenienti dalla ricerca storico-pedagogica e storico-educativa) ritenuti utili a trarre proprie conclusioni sulla gestione e implementazione di progetti educativi per la prima infanzia, inclusa la riflessione su temi ad essi connessi (sociali, scientifici, etici)
• Sapere comunicare in forma scritta e in forma orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi all’educazione della prima infanzia a interlocutori specialisti (personale educativo, ambiente accademico) e non specialisti (famiglie, esterni)
• Sviluppare capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi (laurea magistrale in Scienze Pedagogiche) con un alto grado di autonomia.

Prerequisiti

L'avere già sostenuto gli esami di storia contemporanea e di storia dell'educazione (I anno di corso) avvantaggia nella comprensione dei processi storici.

Programma del corso

PARTE PRIMA
1. La nascita dell'asilo nido nell'Ottocento
2. La cura dell'infanzia nel primo Novecento in Italia: l'Opera nazionale Maternità e Infanzia (ONMI)
3. La legislazione nazionale e regionale sull'asilo nido dal 1971 ad oggi
4. La situazione attuale in Italia e nel mondo
PARTE SECONDA
5. Le istituzioni educative per la prima infanzia a Reggio Emilia: un punto di vista storico
6. La vita, le opere e le realizzazioni di Loris Malaguzzi
7. Le istituzioni reggiane oggi
8. Il “Reggio Approach” oggi nel mondo

Metodi didattici

Ci saranno videolezioni per 20 ore e 11 lezioni in presenza (22 ore). Queste ultime prevedono la presentazione del corso, due lavori di gruppo e alcuni incontri con testimoni privilegiati.

Testi di riferimento

PARTE PRIMA
- CAMBI F., Manuale di storia della pedagogia, Roma – Bari, Editori Laterza, 2003 (o altra edizione più recente), Introduzione (disponibile in fotocopia presso la copisteria Spaggiari)
- BARBIERI N. S., Asili nido e servizi educativi per la prima infanzia in Italia: lineamenti storici e fondamenti pedagogici, Padova, CLEUP, 2015
PARTE SECONDA
- PIGNATARO P. V., La pedagogia relazionale di Loris Malaguzzi, Padova, CLEUP, 2014 (in corso di pubblicazione)
- ZANETTI P., I servizi educativi prescolastici a Reggio Emilia. Le scuole dell'infanzia e le colonie estive, Padova, CLEUP, 2011
- materiali sulla figura della Tagesmutter (disponibili in fotocopia presso la copisteria Spaggiari), che possono essere consultati anche durante la prova scritta

Verifica dell'apprendimento

L’esame si compone di una parte scritta, con domande a risposte aperte, e di un’integrazione orale obbligatoria.
La prova scritta comprende 6 domande a risposta aperta (ciascuna vale al massimo 5 punti). La prova dura circa 60 minuti. Il punteggio conseguito nella prova scritta corrisponde ad un voto di base indicativo dal quale partire per la prova orale (sotto i 16 punti = prova insufficiente e da ripetersi ad un appello successivo – non si è ammessi alla prova orale; 16 punti = voto 18; 18 punti = voto 20; 22 punti = voto 22; 24 punti = voto 26; 26 punti = voto 28; 27 punti = voto 29; 28 opunti e oltre = voto 30). E’ possibile prendere visione della prova scritta, alcuni giorni prima di affrontare la prova orale, una volta che sarà stata completata la correzione delle prove scritte e saranno stati resi noti i risultati.
L’integrazione orale (che si svolge a distanza di una settimana dallo scritto) consiste indicativamente nella discussione delle prove scritte e nella presentazione di argomenti tratti dai testi d’esame. I punteggi della prova orale (ottimo = 30; molto buono = 27; buono = 24; discreto = 21; sufficiente = 18) sono calcolati in modo tale da permettere a tutti di aspirare alla massima votazione, e di riscattarsi da una prova scritta eventualmente sotto tono.
Il voto finale corrisponde quindi, secondo le equivalenze sopra indicate, alla somma dei punteggi della prova scritta e del colloquio orale, a cui si aggiunge il punteggio degli eventuali lavori individuali e/o di gruppo.
Nel caso non sia possibile fare quanto detto sopra, l'esame si svolgerà in modalità online, in forma orale, secondo le direttive di Ateneo.

Risultati attesi

Alla fine del corso, lo studente/la studentessa
• conosce e comprende i temi e i problemi della storia e della legislazione dei nidi e delle istituzioni educative per la prima infanzia, utilizzando la letteratura di settore e conoscendo le attuali tendenze in materia di politiche educative per la prima infanzia
• dimostra di saper applicare le conoscenze e capacità di comprensione, dimostrando un approccio professionale al lavoro di educatore/trice di nido
• possiede competenze adeguate al fine di argomentare scelte educative e risolvere problemi nel proprio campo di studi (per esempio, il rapporto con i bambini, con le famiglie, con i colleghi; le soluzioni organizzative per la gestione di un asilo nido)
• raccoglie e interpreta dati provenienti dalla ricerca storico-pedagogica e storico-educativa al fine di trarre proprie conclusioni sulla gestione e implementazione di progetti educativi per la prima infanzia, inclusa la riflessione su temi ad essi connessi, che possono essere sociali (ad esempio, la diffusione dei nidi sul territorio), scientifici (ad esempio, la metodologia della ricerca storico-pedagogica e storico-educativa) ed etici (ad esempio, la qualità della relazione educatrice/bambini)
• comunica in forma scritta e in forma orale informazioni, idee, problemi e soluzioni relativi all’educazione della prima infanzia a interlocutori specialisti (personale educativo, ambiente accademico) e non specialisti (famiglie, esterni)
• sviluppa le capacità metacognitive necessarie per intraprendere studi successivi (laurea magistrale in Scienze Pedagogiche) con un alto grado di autonomia, ipotizzando approfondimenti disciplinari