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Francesca ZANELLA

Professore Associato
Dipartimento di Ingegneria "Enzo Ferrari" sede ex-Matematica

Insegnamento: Visual storytelling per beni culturali + Storia dell'alterità

Media Education per le Discipline letterarie e l'Editoria (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di restituire il quadro teorico sul ruolo e sui metodi di 'narrazione visiva' nell'ambito della valorizzazione del patrimonio e di programmi di progettazione partecipata per azioni tese alla promozione della inclusione, del recupero di contesti di degrado o di disagio e alla formazione e sensibilizzazione rispetto alle priorità in agenda degli organismi nazionali ed internazionali (ambiente, migrazioni, gender gap...). Si affronteranno differenti media e tecnologie centrali per la narrazione visiva contemporanea, con una attenzione alla storia delle narrazioni visuali, partendo da alcuni casi di studio: dalla costruzione di archivi digitali, alla sperimentazione del gaming, della VR, AR e dell'AI nell'ambito del patrimonio culturale; dalla curatela alla progettazione di esposizioni ed installazioni.
Il corso vuole fornire le conoscenze nell'ambito dell'attuale sistema di immagini e narrazioni visive, fornendo un quadro teorico e metodologico e le competenze necessarie per progettare programmi di valorizzazione o di design nell'ambito della valorizzazione del patrimonio, di progetti educativi speciali, di attivazione di specifici contesti legati all'attuali priorità, grazie all'analisi di specifici casi studio.
Per una più completa comprensione degli obiettivi formativi, si rimanda alla lettura dei risultati di apprendimento attesi a seguito dello svolgimento del presente percorso formativo.

Storia dell'alterità
Il corso intende fornire strumenti e conoscenze preliminari sulla storia dell’alterità che consentano di riconoscere processi di lungo periodo e riconoscerne il peso nei processi comunicativi della società contemporanea.
Il corso si propone di introdurre studentesse e studenti allo studio della storia dell’alterità con l’obiettivo di comprendere la stratificazione e la profondità storica de dispositivi di riproduzione dell’identità europea in un contesto globale.
Particolare attenzione verrà dedicata alla storia culturale dell’area europea e mediterranea, a rappresentazioni e linguaggi, con una prospettiva di lunga durata, dalla tarda antichità all’epoca moderna.
Al termine dell’insegnamento studenti e studentesse sapranno riconoscere processi e meccanismi di costruzione di identità e alterità in diversi contesti e di conseguenza sapranno rappresentare e comunicare con un linguaggio appropriato e maggiormente inclusivo.

Prerequisiti

Visual Storytelling
Non sono previste specifiche conoscenze preliminari.

Storia dell'alterità
Non sono previste specifiche conoscenze preliminari.

Programma del corso

Il corso prevede una introduzione alla storia della formazione dei patrimoni culturali e quindi alla storia cultura visiva moderna e contemporanea affiancata da una premessa metodologica e ad una analisi della bibliografia di riferimento in relazione allo sviluppo di progetti/ricerche autonome da parte di studentesse e studenti (2 cfu)
Quindi il corso si articolerà in due macroaree
1.Archivi digitali, digital libraries e collezioni: con una analisi dei differenti sistemi e delle modalità di narrazione che rispetto a tali sistemi e soprattutto alla natura degli oggetti/immagini raccolti, possono essere realizzate; presentazione di casi studio (2 cfu)
2. Installazioni ed esposizioni: il ruolo della dimensione spaziale per la realizzazione di narrazioni, tenendo conto sia della dimensione progettuale (artisti/designer), sia dell’analisi critica, sia della relazione tra analogico e digitale, sia delle modalità di interazione tra pubblico e curatore. Presentazione di casi studio (2 cfu)

Storia dell'alterità
Il corso si compone di una prima parte di introduzione al concetto di alterità come strumento per la costruzione delle identità. Verranno inoltre presentati i principali autori e le linee interpretative che hanno definito la storia dell’alterità come tematica e strumento concettuale per interpretare processi e fenomeni storici.
In una seconda parte si presenteranno alcuni temi e fasi fondamentali della storia dell’Europa e del Mediterraneo tra tardo-antichità ed epoca moderna, al fine di individuare processi di lungo periodo e fornire strumenti per la lettura della società contemporanea.
Verranno dunque presentati alcuni temi centrali nella storia dell’alterità, quali la percezione dell’alterità religiosa, dell’alterità geografica e dell’alterità economica.
Ogni tema sarà affrontato dalla prospettiva della rappresentazione linguistica e iconografica dell’altro, considerando la dimensione culturale nelle sue connessioni con fenomeni sociali, politici ed economici.

Il corso si articolerà dunque in cinque sezioni tematiche:

- Alterità e identità: concetti, categorie e storia (2 CFU)
- Definirsi e ridefinirsi: la società cristiana (1CFU)
- Esplorare e conquistare l’altro: pellegrinaggi, viaggi e crociate e la rappresentazione del mondo arabo-musulmano (1 CFU)
- Esclusione ed espulsione: le comunità ebraiche in Europa (1 CFU)
- Raccontare i margini: povertà e alterità di genere (1 CFU)

Metodi didattici

Il corso si svolgerà con lezioni in presenza e lezioni registrate secondo un calendario che sarà comunicato all’inizio del corso e reperibile nella classe virtuale teams in cui sono raccolto raccolti i materiali didattici e le registrazioni.
Le lezioni in presenza saranno dedicate anche a momenti di verifica intermedia, sia dei contenuti delle lezioni, sia dei lavori di ricerca che potranno essere concordati all’inizio del corso nella fase di introduzione.
Lingua dell'insegnamento: italiano.

Storia dell'alterità
Il corso prevede sia lezioni in presenza (50%) – che contemporaneamente saranno in diretta streaming, verranno registrate e resteranno a disposizione degli studenti per tutta la durata dell’a.a. in corso – sia lezioni erogate in modalità telematica asincrona (50%). La docente si avvarrà della piattaforma TEAMS.
Le lezioni vengono svolte in italiano, con l’ausilio di mezzi audiovisivi.


Testi di riferimento

Una bibliografia di riferimento:
N. Meehan, Digital Museum Objects and Memory: Postdigital Materiality, Aura and Value, “Curator: the museum Journal” 2020
W. Ernst, Stirrings in the archives. Order from Disorder, Rowman & Littlefiels 2015
M. Borsotti, Tutto si può narrare. Riflessioni critiche sul progetto di allestimento, Mimesis edizioni
W.J.T. Mitchell, Scienza delle immagini. Iconologia, cultura visuale ed estetica dei media, Johan & Levi
R. Trocchianesi, Design e narrazioni per il patrimonio culturale, Poljtecnica
Progetto e memoria del temporaneo, a cura di E. Lupo, R. Trocchianesi, Electa 2013
The Gameful World. Approaches, Issues, Applications, ed. By S. P. Walz and S. Detering, Mit Press 2014

All'inizio del corso si forniranno suggerimenti aggiuntivi e il programma sarà definito con studenti e studentesse sulla base delle principali aree di interesse: archivi digitali, valorizzazione del patrimonio, narrazioni espositive. Il programma d'esame sarà pubblicato all'interno del repository virtuale del corso.

Storia dell'alterità
Il testo di riferimento è M. Montesano, Ai margini del Medioevo. Storia culturale dell’alterità, Roma, Carocci, 2021.
All’inizio del corso verranno forniti testi aggiuntivi e i programmi d’esame verranno discussi con studentesse e studenti che dovranno scegliere un tema da approfondire e studiare di conseguenza un saggio o un volume specifico per il suo approfondimento.
Il programma d’esame dovrà dunque essere concordato con la docente scegliendo uno fra i cinque temi elencati nel programma del corso.

Verifica dell'apprendimento

L’esame finale orale, della durata di 15/20 minuti, consisterà nella verifica dello studio e della comprensione degli argomenti affrontati a lezione, e nella verifica delle conoscenze acquisite tramite lo studio dei testi in programma verificando anche la capacità di analisi e di valutazione.
Qualora studenti e studentesse nel corso delle lezioni scelgano di sviluppare una ricerca personale su uno dei temi affrontati si valuterà la capacità di impostare correttamente la ricerca, indicando le metodologie di indagine, definendo l’inquadramento storico critico del tema individuato o facendo emergere prospettive di indagine e ipotesi critiche anche in relazione al percorso di studio.
La valutazione sarà in trentesimi.
La valutazione della preparazione si basa sui seguenti criteri:
1- conoscenza del dibattito attuale sulla narrazione visiva contemporanea e conoscenza dei differenti media e tecnologie e delle rispettive specificità (40%)
2- capacità di discutere e contestualizzare queste caratteristiche nel contesto più generale del sistema editoriale contemporaneo (30%)
3- capacità di comunicare correttamente e con proprietà di linguaggio (30%)
Livelli di valutazione:
Una valutazione di insufficienza è determinata dalla mancanza di una conoscenza dei contenuti minimi del corso; dall’incapacità di esprimersi in modo adeguato all’argomento; dalla carenza di preparazione autonoma; dall’incapacità di risolvere problemi legati al reperimento di informazioni e alla decodifica di progetti e sistemi narrativi; nonché dall’incapacità di formulare giudizi in modo autonomo e di comunicare contenuti, analisi e giudizi in modo argomentato, competente e convincente.
Una valutazione sufficiente (18-23/30) è determinata da un livello accettabile di performance da parte dello studente degli indicatori di valutazione sopraelencati.
I punteggi medi (24-27/30) vengono assegnati allo studente che dimostri di possedere un livello più che sufficiente (24-25/30) o buono (26-27/30) degli indicatori di valutazione sopraelencati.
I punteggi più alti (dal 28/30 al 30/30 e lode) vengono assegnati in base alla dimostrazione di un livello da ottimo a eccellente degli indicatori di valutazione sopraelencati.

Storia dell'alterità
L’esame si svolgerà in forma orale, con un colloquio di circa 20 minuti, che potrà essere sostenuto al termine dell’insegnamento secondo il calendario ufficiale degli appelli d’esame.
L’esame orale sarà finalizzato a valutare: a) le conoscenze acquisite e le capacità di comprensione e approfondimento; b) le capacità di applicazione delle conoscenze, l’autonomia di giudizio e la capacità di analisi critica; c) le capacità di esposizione e argomentazione collegando temi e concetti diversi e applicando le conoscenze acquisite a contesti diversi e temi di attualità.

Risultati attesi

In relazione ai descrittori di Dublino si prevede che alla conclusione del corso studentesse e studenti abbiano acquisito:
. Conoscenze e capacità di comprensione:
conoscenze teoriche e di analisi nell’ambito della cultura visiva contemporanea e della progettazione di narrazioni, oltre alla comprensione della specificità dei singoli media e tecnologie analizzati; una conoscenza dello stato dell’arte, ma anche delle radici del contemporaneo sistema di immagini;
capacità di applicare le conoscenze acquisite a livello metodologico, nell’analisi dei ‘casi studio’, e attraverso la ricerca di documentazione e letteratura nell’ambito delle attività di esercitazione
. Autonomia di giudizio:
capacità di utilizzare autonomamente le metodologie di analisi e progettuali presentate nel corso delle lezioni e di sviluppare autonomi progetti applicativi o di ricerca partendo dagli esiti dell’analisi dei casi studio affrontati, in tutti gli ambiti di applicazione del visual storytelling, coerentemente con l’impostazione del corso di studio.
. Abilità comunicative:
abilità comunicative nel presentare conoscenze, idee, problemi e soluzioni metodologicamente fondate e corrette, strutturando un discorso anche con un linguaggio appropriato alla disciplina.
. Capacità di apprendere:
capacità di apprendimento autonomo e propria autovalutazione, al fine di approfondire in modo autonomo la disciplina dal punto di vista teorico, sviluppando strumenti di analisi critica.

Storia dell'alterità
1) Conoscenze e capacità di comprensione: conoscere e individuare le radici storiche dei processi di definizione di identità e alterità
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate: inquadrare i problemi storici, illustrarne gli sviluppi, riconoscere le relazioni tra contesti e fenomeni, valutare criticamente le fonti
3) Abilità comunicative: capacità di argomentare in modo efficace e rigoroso i concetti appresi, con una terminologia specialistica appropriata
4) Autonomia di giudizio: assumere uno sguardo critico rispetto alle fonti e al loro impiego nella comprensione, valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale
5) Capacità di apprendere: formazione di una base di conoscenze sui nessi tra passato e presente delle distinte civiltà, necessari per affrontare e risolvere problematiche complesse inerenti all’educazione e alla comunicazione in contesti interculturali.