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GIOVANNA AMADUCCI

Docente in convenzione
Scuola di Ateneo Facoltà di Medicina e Chirurgia RE

Insegnamento: Attività formative professionalizzanti 3 anno

Infermieristica (RE) (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Al termine dell’Insegnamento ‘Attività Formative Professionalizzanti - III Anno’, lo studente dovrebbe essere in grado di:
- agire, in contesto di laboratorio, sotto supervisione di un tutor delle attività professionali e/o di infermiere esperto clinico, le competenze di base, specialistiche e di emergenza-urgenza su manichino a bassa, media, alta fedeltà o su paziente simulato
- aver acquisito competenze nella gestione assistenziale dei problemi prioritari di salute in fase acuta e nella cronicità, in ambito di emergenza-urgenza, in contesto domiciliare e nell’area della salute mentale con interventi preventivi, curativi ed educativi finalizzati alla cura, educazione, riabilitazione palliazione e integrazione nel contesto familiare e sociale di riferimento;
- riflettere criticamente sul proprio operato, durante le sessioni di de-briefing e al letto del paziente, al fine di integrare efficacemente saperi teorico-disciplinari e pratica assistenziale di complessità crescente;
- esprimere giudizio clinico sul problema assistenziale accertato, in ambito di emergenza-urgenza, su paziente instabile/critico, in contesto domiciliare e nell’area della salute mentale;
- definire obiettivi assistenziali realistici, misurabili e condivisi con paziente/famiglia ed equipe multi professionale;
- attuare interventi, sostenuti da prove di efficacia, preventivi, curativi ed educativi coerenti con la fase di malattia, le caratteristiche del paziente e le specificità di contesto;
- valutare gli esiti sensibili alle cure infermieristiche in ambito di emergenza-urgenza, su paziente instabile/critico, in contesto domiciliare e nell’area della salute mentale, al fine di garantire la qualità dell’assistenza, la sicurezza del paziente e la verifica dell’efficacia di quanto attuato;
- sostenere e motivare le scelte assistenziali, a paziente/famiglia, infermieri e altri membri dell’equipe in contesto di emergenza-urgenza, su paziente instabile/critico, in contesto domiciliare e nell’area della salute mentale;
- assumere graduale autonomia e responsabilità nella presa in carico di pazienti instabili e/o complessi sia in ambito ospedaliero che territoriale;
- agire modalità organizzativo-gestionali e di apprendimento che favoriscono l’inserimento nel contesto clinico assistenziale e nella lettura di un’organizzazione socio-sanitaria.

Questo campo tende a sovrapporsi con quello dedicato ai risultati di apprendimento attesi, ma non essendo, al momento, possibile modificare la struttura del Syllabus presente in Esse3, per ragioni tecniche, per una più completa comprensione degli obiettivi formativi, si rimanda alla lettura dei risultati di apprendimento attesi a seguito dello svolgimento del presente percorso formativo.

Prerequisiti

Lo studente può accedere al tirocinio se:
è vaccinato (con due dosi di vaccino) contro infezione da SARS-COV2
è in regola con il pagamento delle tasse universitarie.

Lo studente può accedere al tirocinio se ha ottenuto:
la frequenza del 75% alle attività di laboratorio pedagogico;
il certificato di idoneità alla mansione rilasciato dal Medico Competente;
l’attestato di frequenza al corso sulla sicurezza SicurMORE;
nulla osta del Medico competente a fronte di tampone per SARS-COV2 negativo, effettuato 48-72 ore prima dell’inizio del tirocinio

La frequenza al 2° tirocinio di III anno è consentita agli studenti che, al termine della sessione di esami invernali, abbiano verbalizzato tutti gli esami degli Insegnamenti di II anno (ad eccezione delle discipline contributive).
Per sostenere l’esame del presente Insegnamento Integrato bisogna aver sostenuto e superato positivamente tutti i tirocini dell’anno di corso e aver acquisito la frequenza alle attività di laboratorio

Programma del corso

La comunicazione con la persona assistita e caregiver in situazioni di instabilità clinica e di criticità (4 CFU)
La relazione con la persona assistita e con il familiare/caregiver nella cronicità, nella fase di fine vita in ambito medico-chirurgico generale e specialistico e in situazione di instabilità clinica e di criticità.
La comunicazione in contesto di equipe multiprofessionale (4 CFU)
La relazione interdisciplinare nella presa in carico dell’assistito e del familiare/care-giver.
Assistenza alla persona in condizioni cliniche critiche e instabili (6 CFU)
La persona in condizioni cliniche critiche e instabili a causa di patologia e trattamenti: peculiarità assistenziali in contesto di emergenza-urgenza e di rianimazione e interventi infermieristici per la gestione dei problemi reali e potenziali; tecniche infermieristiche associate ai quadri clinici e relative procedure/check-list; la sicurezza delle cure infermieristiche e la gestione del rischio clinico associata alla gestione della terapia, ai trattamenti, alle tecniche infermieristiche ed alle caratteristiche peculiari dell’assistito.
Assistenza infermieristica al domicilio del paziente (4 CFU)
Peculiarità assistenziali nella gestione del paziente al domicilio e interventi infermieristici per la gestione dei problemi attuali e potenziali; la relazione con il care-giver e la rete dei servizi a sostegno per permettere all’assistito di rimanere al proprio domicilio il più a lungo possibile; progetti educativi finalizzati all’auto-gestione o alla gestione da parte del familiare/caregiver degli esiti a lungo termine della patologia e dei trattamenti; la pronta disponibilità come servizio alla persona in caso di eventi imprevisti a domicilio.
Assistenza alla persona con disturbi nell’ambito della salute mentale (4 CFU)
La persona con disturbi nell’ambito della salute mentale: peculiarità assistenziali e interventi infermieristici per la gestione dei problemi attuali e potenziali; la relazione con paziente, care-giver e la rete dei servizi a sostegno; la sicurezza delle cure infermieristiche e la gestione del rischio clinico associata alla gestione della terapia, ai trattamenti, alle tecniche infermieristiche ed alle caratteristiche peculiari dell’assistito; la gestione delle fasi di scompenso della malattia mentale e le problematiche etiche associate agli specifici trattamenti.
Assistenza al bambino/neonato e alla sua famiglia ospedalizzati (4 CFU)
Il bambino/neonato e della sua famiglia: peculiarità assistenziali nella gestione del bambino/neonato ospedalizzato e della sua famiglia e interventi infermieristici per la gestione dei problemi attuali e potenziali; i rischi connessi all’ospedalizzazione del bambino; la relazione con la famiglia; tecniche infermieristiche associate ai quadri clinici e relative procedure/check-list; la sicurezza delle cure infermieristiche e la gestione del rischio clinico associata alla gestione della terapia, ai trattamenti, alle tecniche infermieristiche ed alle caratteristiche peculiari dell’assistito; la gestione del dolore bambino/neonato: dispositivi, vie di infusione, tipologie farmaceutiche sino alla gestione dei farmaci stupefacenti.
La progettazione dell’assistenza (4 CFU)
Progettazione assistenziale, documentazione Infermieristica e Sistema informativo informatizzato (Matilde).


Metodi didattici

La didattica professionale comprende tutte le attività didattiche, in laboratorio ed in tirocinio, che afferiscono all’insegnamento ‘Attività Formative Professionalizzanti’, la cui finalità è quella di formare il professionista dello specifico profilo attraverso la coniugazione tra saperi appresi in aula e applicazione degli stessi.
Le attività didattiche nei laboratori pre-clinici e in tirocinio vengono organizzate e gestite dai tutor della didattica professionale, che sono professionisti esperti dello specifico profilo professionale, in possesso di competenze professionali e pedagogiche avanzate.
Le metodologie della didattica tutoriale, prevalentemente utilizzate al CdS, sono:
nei laboratori pre-clinici
simulazione a bassa e alta fedeltà
analisi di casi
role playing
filmografia
narrazioni
lavoro di gruppo
apprendimento di competenze tecnico gestuali attraverso l’uso di chek-list
in tirocinio
contratti di apprendimento/tirocinio
sedute di briefing e debriefing
discussioni di casi clinici/progettazione assistenziali
L’insegnamento ‘Attività formative professionalizzanti’ è garantito oltre che dai tutor della didattica professionale anche dall’infermiere guida di tirocinio, un professionista esperto del servizio che ha seguito uno specifico corso di formazione presso il CdS e che affianca lo studente (in un rapporto di 1:1 o 2:1) per tutta la durata del tirocinio.
Le attività di laboratorio si svolgono in ambienti attrezzati (presso i Pad. De Sanctis e Livi e presso il Centro di Formazione Avanzata e Simulazione Medica (FASIM) di Modena) e sono rivolti a piccoli gruppi di studenti guidati da un tutor; costituiscono requisito indispensabile per sostenere le attività di tirocinio. Nei laboratori lo studente inizia a fare esperienza, in un contesto protetto, delle competenze legate allo specifico ruolo professionale: tecnico/gestuali, comunicativo relazionali, di pensiero critico e di decision making.
Le ore attribuite alle attività di laboratorio, per il 3° anno di corso, I e II semestre, sono, in totale, 60 ore, mentre le ore di tirocinio sono complessivamente 840, articolate in tre esperienze di tirocinio, che possono realizzarsi:
in area critica e di emergenza/urgenza adulta e pediatrica (rianimazione, pronto soccorso, terapie intensive post operatorie e mediche, sale operatorie e Servizio psichiatrico Diagnosi e Cura),
nell’ambito dei servizi territoriali (assistenza domiciliare, hospice, strutture residenziali e semiresidenziali per anziani, disabili ed afferenti all’area della salute mentale) e di servizi ambulatoriali (Centro Salute Famiglia Straniera).
Al 3° anno di corso, gli studenti hanno la possibilità di effettuare un percorso di TIROCINIO ALL'ESTERO (nell’ambito del programma ERASMUS PLUS). Tale programma prevede lo svolgimento di due percorsi di tirocinio, previsti dal piano di studi, con l’erogazione di una borsa di studio, in sedi universitarie europee, della durata di tre mesi. Gli scambi sono organizzati e gestiti dal Corso di Laurea in collaborazione con le rispettive sedi partner (per dettaglio delle sedi si faccia riferimento al seguente link: http://www.infermieristicare.unimore.it/site/home/rapporti-internazionali/erasmus-plus.html).

Testi di riferimento

Testi di riferimento
- Wilkinson JM. Diagnosi Infermieristiche con NOC e NIC, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2020.
Bibliografia di approfondimento
- Brugnolli, A. & Saiani, L. (2017). Trattato di medicina e infermieristica. Un approccio di cure integrate. Napoli: Sorbona.
- Carpenito-Moyet L. J., Diagnosi Infermieristiche. Applicazione alla pratica clinica (5° ed.), Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2010.
- Codice deontologico dell’infermiere 2019.
- Craven Ruth F., Hirnle Constance J. Principi fondamentali dell’assistenza infermieristica (5° edizione), Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2013.
- Hinkle, J.L., Cheever, K.H. (2017). Brunner Suddarth. Infermieristica Medico-Chirurgica. Milano: CEA.
- Johnson M, Moorhead S, Bulechek G, Butcher H, Maas M, Swanson E. Collegamenti NANDA-I con NOC e NIC. Sostenere il ragionamento clinico e la qualità dell’assistenza (II edizione). Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2014.
- Materiale di studio ed approfondimento indicato come pre-requisito al laboratorio o riportato nella bibliografia del Syllabus/Modello Struttura laboratorio. Accessibili nelle Finestre Laboratorio 3°, Anno all’indirizzo https://dolly.medicina.unimore.it/2020/course/view.php?id=650 (ultima consultazione 10/09/2021).
- Nanda International. Diagnosi Infermieristiche. Definizioni e classificazione 2015-2017. Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2015.
- Tutor della didattica professionale CdS in Infermieristica - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Sede di Reggio Emilia. Strumenti didattici per il tirocinio: check-list. Accessibili all’indirizzo https://dolly.medicina.unimore.it/2020/mod/folder/view.php?id=5266 (ultima consultazione 10/09/2021).
- Wilkinson JM. Processo infermieristico e pensiero critico, Casa Editrice Ambrosiana, Milano, 2013.

Verifica dell'apprendimento

La valutazione del percorso di tirocinio dello studente viene formalizzata sulla Scheda di Valutazione delle Attività di Tirocinio (SVAT), in due differenti incontri collegiali, al quale partecipano studente, infermiere guida di tirocinio e tutor clinico, rispettivamente indicati come valutazione intermedia e valutazione finale.
Al termine di ogni tirocinio, il tutor clinico verifica l’effettivo raggiungimento del monte ore programmato. Le ore perse, in tirocinio e/o laboratorio, rientranti nel 25% consentito, dovranno essere, tutte, recuperate entro l’ultimo tirocinio dell’anno di corso, secondo le modalità concordate con il Tutor clinico. Assenze superiori al 25% del monte ore, rendono insufficiente la valutazione.
La valutazione dell’intero percorso di tirocinio è verbalizzata a cura del Direttore della Didattica Professionale del CdS.
Esame di tirocinio
L’esame di tirocinio segue le indicazioni e i criteri di tutti gli altri esami del CdS in Infermieristica in termini di: programmazione degli appelli, iscrizione su Esse3, attribuzione di voto in trentesimi e verbalizzazione.
La commissione è presieduta dal Coordinatore della Didattica Professionale e composta da tutor e docenti di Infermieristica del CdS.
Sono ammessi all’esame, tutti gli studenti che hanno ricevuto valutazione positiva in tutti i tirocini dell’anno di riferimento e che hanno completato il monte ore programmato, compreso l’eventuale recupero delle ore di assenza di laboratorio/tirocinio.
L’esame di tirocinio si compone di due prove.
La prima prova è relativa al calcolo di dosaggio farmaci; il non superamento di tale prova, della durata di 15’, preclude l’accesso alla successiva.
La seconda prova, pratica, prevede che lo studente gestisca una situazione assistenziale in uno scenario simulato con presenza di un “simulatore” umano.
Gli scenari proposti fanno riferimento a momenti assistenziali incontrati nei percorsi di tirocinio, affrontati nei laboratori e in docenza.
Nello svolgimento della prova, allo studente è richiesto di mettere in atto competenze di tipo relazionale, tecnico, gestionale e di pensiero critico, nel rispetto dei principi etici.
La prova ha una durata di 15’.
Nelle prove dell’esame di tirocini, lo studente viene valutato su quanto relativo, anche, i laboratori dei precedenti anni.
Le modalità organizzative, il materiale di studio e l’esito dell’esame di tirocinio, per ciascun anno di corso, sono pubblicate su Moodle, un mese prima del primo appello d’esame.
Lo studente che risulta insufficiente nella prova pratica, mantiene invariate le valutazioni acquisite nei tirocini e può ripetere l’esame agli appelli successivi.
L’esame è superato se tutte le prove ottengono valutazione positiva.
Il superamento di una singola prova non costituisce credito, ovvero la singola prova non è ritenuta valida per l’appello successivo.
La valutazione in trentesimi attribuita alla 2^ prova fa riferimento agli indicatori ed ai criteri di valutazione della SVAT.
L’esito dell’esame di tirocinio è pubblicato su Moodle a conclusione dell’intera sessione di esame.
Tutti gli studenti sono invitati a prendere visione delle prove svolte e di come è stata valutata la loro performance, confrontarsi con il tutor referente, indicato al momento della pubblicazione degli esiti. In questa sede possono essere fornite allo studente informazioni utili per affrontare successive prove (eventuale ripetizione dell’esame di tirocinio o prova finale)
Il voto complessivo dell’Insegnamento “Attività formative professionalizzanti”, verbalizzato su Esse3, sarà così ripartito:
25% a ciascuno dei tre tirocini;
25% all’esame di tirocinio (se superato).

Risultati attesi

Al termine del corso di insegnamento lo studente dovrebbe essere in grado di:
1. Conoscenze e capacità di comprensione
conoscere e comprendere la terminologia scientifica e utilizzarla in modo appropriato con paziente, familiare, infermieri e altri professionisti
2. Capacità’ di applicare conoscenza e comprensione
integrare le conoscenze acquisite nell’erogazione di cure infermieristiche sicure, efficaci e evidence-based, in contesti ospedalieri (medico e chirurgico) o residenziali;
integrare le conoscenze acquisite per identificare i problemi dell’assistito e le relative priorità;
utilizzare tecniche e strumenti per raccogliere dati quali-quantitativi sui principali problemi di salute degli assistiti;
facilitare l’adattamento alla malattia, il mantenimento e recupero della salute dell’assistito;
garantire la sicurezza del paziente attraverso una costante vigilanza;
erogare attività assistenziali in collaborazione con il team interdisciplinare nel rispetto dei principi di evidenza, della sicurezza propria e dell’assistito e in coerenza a preferenze e caratteristiche del paziente;
valutare i progressi delle cure, in collaborazione con il team multidisciplinare, nel paziente affetto da patologie in trattamento chirurgico, cardiovascolari, neurologiche, respiratorie, con disabilità, durante la fase acuta e in condizione di cronicità.
3. Autonomia di giudizio
praticare assistenza infermieristica rispettando la dignità, la cultura, i valori ed i diritti degli assistiti;
assumere decisioni assistenziali, avvalendosi di una metodologia scientifica per la risoluzione dei problemi;
definire le priorità assistenziali in base a: condizioni cliniche del paziente, sue preferenze, valori e caratteristiche del contesto;
pianificare interventi assistenziali tenendo conto degli aspetti normativi, etici, culturali;
utilizzare abilità di pensiero critico per erogare un’assistenza efficace e di qualità;
personalizzare gli interventi assistenziali sulla base delle caratteristiche del paziente;
valutare gli esiti raggiunti a partire dagli obiettivi identificati e relativi indicatori;
assumere la responsabilità del proprio operato in conformità al profilo, al codice deontologico ed agli standard etici e legali;
applicare, in collaborazione con infermiere guida di tirocinio e tutor clinico, il ragionamento morale per identificare e giustificare un insieme di azioni tese a risolvere conflitto di valori.
4. Abilità’ comunicative
utilizzare abilità di comunicazione appropriate (verbali, non verbali e scritte) con gli utenti e con le loro famiglie e/o con altri professionisti sanitari;
utilizzare i principi di insegnamento e apprendimento per attuare interventi informativi o educativi specifici rivolti a singoli utenti e familiari;
sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di coping ed autostima e potenziando le risorse disponibili;
stabilire relazioni professionali e collaborare con altri professionisti sanitari nella consapevolezza delle specificità dei diversi ruoli professionali e delle loro integrazioni con l’assistenza infermieristica.
5. Capacità’ di apprendimento
acquisire capacità di coltivare dubbi derivanti dallo studio e dall’attività pratica quali fonti di nuovi apprendimenti;
porre/porsi interrogativi in relazione all’esercizio della pratica clinica, formulando domande pertinenti nei tempi, nei luoghi e gli interlocutori idonei;
acquisire capacità di autovalutazione della proprie competenze, ricercando con continuità le opportunità di autoapprendimento;
agire abilità di studio indipendente;
acquisire capacità ed autonomia nel cercare evidenze necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale.