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Alessandra Margherita Matilde GRIBALDO

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Storia e Teorie dell'Antropologia (9 CFU)

Antropologia e storia del mondo contemporaneo (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire agli studenti un quadro generale della formazione e delle trasformazioni della disciplina antropologica in una prospettiva critica. Saranno presentate le più rilevanti teorie e scuole di pensiero antropologiche, dalla fine del XIX secolo fino agli orientamenti contemporanei, situandoli nella loro epoca storica.

Prerequisiti

Si considerano sufficienti la formazione e le competenze acquisite nella laurea triennale.

Programma del corso

Il corso presenta le principali teorie e scuole di pensiero dell’antropologia inserendole nel contesto socio-politico in cui sono maturate, problematizzando la nozione di differenza e la costruzione storica dell’interesse etnografico. Verranno esaminate le correnti evoluzioniste (Tylor, Morgan), il diffusionismo, il particolarismo storico di Boas, le prime esperienze di ricerca sul campo, la scuola sociologica francese (Durkheim, Mauss), l’antropologia culturale americana (Kroeber, Benedict, Mead), l’antropologia funzionalista britannica (Malinowski, Radcliffe-Brown), e le sue evoluzioni critiche (Leach, Gluckman), lo strutturalismo (Lévi-Strauss), l’antropologia marxista, l’antropologia in Italia, l’antropologia post-moderna e le istanze più recenti sulle ontologie native.
Una parte del corso approfondirà il rapporto tra antropologia e storia attraverso la nozione di credenza. In particolare le lezioni si soffermeranno sulla razionalità e i sistemi di credenze riguardo la costruzione del corpo e della malattia e sul ruolo della dimensione storica e coloniale nella definizione di questi, sulla logica simbolica e le implicazioni sociali e culturali.
In particolare si discuteranno estesamente i seguenti temi: principali scuole del pensiero antropologico in prospettiva storica e critica (4 CFU), concetti fondamentali della teoria antropologica (2 CFU), il rapporto tra antropologia e storia attraverso la nozione di credenza con presentazione dei testi in programma di esame (3 CFU).

Metodi didattici

Durante lo svolgimento del corso è particolarmente valorizzata la partecipazione delle/degli studenti attraverso considerazioni critiche a partire da casi specifici e dalla letteratura in oggetto. Le lezioni saranno svolte in presenza, in italiano. Le lezioni frontali saranno intervallate da discussioni collegiali in modo da favorire la partecipazione di tutte/i, anche attraverso saggi distribuiti in classe da leggere e commentare assieme. L’esposizione dei singoli saggi e la partecipazione in classe rappresentano un primo momento di valutazione che contribuirà al giudizio formulato in sede di esame orale finale.
La frequenza è altamente gradita.

Testi di riferimento

1) Ugo Fabietti, Storia dell’antropologia, Bologna, Zanichelli, 1991 [terza ediz., 2011].

2) Un testo a scelta tra i seguenti:

Bellagamba, A., L'Africa e la stregoneria. Saggio di antropologia storica, Laterza, 2008.
Evans-Pritchard, E., Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande, Raffaello Cortina, 2002.
De Martino, E. 2023, La terra del rimorso, Torino, Einaudi.
Douglas, M., Purezza e pericolo, Il Mulino, 1996.
Quaranta, I. Corpo, potere e malattia. Antropologia e Aids nei Grassfields del Camerun, Meltemi, 2006.
Taussig, M. T., Il diavolo e il feticismo della merce, Derive Approdi 2017.

3) 5 saggi/capitoli a scelta (a disposizione delle e degli studenti su moodle) di cui uno o due saranno presentati dal/dalla frequentante e discussi collegialmente a lezione (5 essays/chapters of your choice, available on moodle, one or two of which will be presented by the student and discussed collectively in class):

Comba, E., 2008, I Bororo e i pappagalli (pp. 54-65) in Antropologia delle religioni. Un’introduzione, Roma-Bari, Laterza.
Douglas, M., Purezza e pericolo, Il Mulino, 1996. (cap. IV Miracoli e magia).
Das V., 2000, “Il discorso antropologico sull’India. La ragione e l’altro”, in Borofsky R. (a cura di) L’antropologia culturale oggi, Roma, Meltemi.
Engelke, M., Pensare come un antropologo, Einaudi, 2017 (cap. 8: “Ragione”).
Ginzburg, C., Il filo e le tracce. Vero, falso, finto, Feltrinelli, 2015. (Cap. 15: “Streghe e sciamani”).
Hertzfeld, M. : “Cosmologie” in Allovio S., Ciabarri L., Mangiameli G. (a cura di), Antropologia Culturale. I temi fondamentali, Raffaello Cortina, 2017.
Kendall, L. “Le sciamane coreane e gli spiriti del capitalismo” in Sapelli, G. (a cura di), Antropologia della globalizzazione, Bruno Mondadori 2002.
Kilani M., “Lévi-Strauss e l’antropologia strutturale. Un pensiero all’opera”, in Antropologia. Un’introduzione, Bari, Dedalo Edizioni, 2002, pp. 251-266.
Kohn, E. “Come sognano i cani: le nature amazzoniche e la politica dell’interazione tra specie” in Brigati e Gamberi, Metamofosi. La svolta ontologica in antropologia, Quodlibet.
Laidlaw, J. “Interpretive Cultural Anthropology: Geertz and his ‘Writing-Culture’ Critics” in Candea M. Schools and Styles of Anthropological Theory, Routledge 2018.
Lévi-Strauss, C., Antropologia strutturale, Il Saggiatore,1967. (Cap. IX: Lo stregone e la sua magia).
Lévi-Strauss, C., Razza e storia e altri studi di antropologia, Einaudi 1979, (“Diversità delle culture” pp. 100-121).
Nerici, G. “‘Non dirlo in giro’. Occulto, segreto e indicibile tra i Sami della Norvegia”, Rivista di Antropologia contemporanea, 2/2020 (a cura di M. Aria).
Pavanello, M. “Schiavitù e stregoneria in Africa tra non-detto, indicibile e occulto”, Rivista di Antropologia contemporanea, 2/2020 (a cura di M. Aria).
Sahlins M., 2000, “L’etnografia nel contesto storico del mondo moderno” in Borofsky R. (a cura di) L’antropologia culturale oggi, Roma, Meltemi.
Stocking, G. “Boas e il concetto di cultura”, in Stocking G., Razza, cultura, evoluzione. Saggi di storia dell’antropologia, Milano, Il Saggiatore, 1985, pp. 257-298.
Stocking, G. “Matthew Arnold, E.B. Tylor e gli usi di una invenzione”, in Stocking G., Razza, cultura, evoluzione. Saggi di storia dell’antropologia, Milano, Il Saggiatore, 1985, pp.117-140.
Viveiros de Castro E. 2019, “Il nativo relativo”, in Brigati R. e Gamberi V., Metamofosi. La svolta ontologica in antropologia, Quodlibet.
Zimbalist Rosaldo M., "Usi ed abusi dell'antropologia", in nuova DWF, n.15, 1981, pp. 61-87.

Gli studenti non frequentati dovranno aggiungere:

Kilani, M. 2015, L’invenzione dell’altro. Saggi sul discorso antropologico, Bari, Edizioni Dedalo (solo le pagine da 19 a 155).

Verifica dell'apprendimento

Modalità di verifica finale: esame orale. L’esame consisterà in due parti: la prima sui testi comuni a tutti, la seconda sui testi a scelta. L’esame consisterà in una verifica delle conoscenze e delle competenze teoriche acquisite attraverso la collocazione storica e geografica degli autori e autrici e delle loro teorie, con particolare attenzione alle esperienze di ricerca sul campo.
La durata dell’esame è di circa 20 minuti.
Il punteggio sarà attribuito in relazione ai seguenti criteri: (1) correttezza della risposta, (2) precisione della formulazione, (3) uso di terminologia appropriata e specifica della disciplina e (4) completezza delle informazioni.
La scala di valutazione sarà la seguente: 30 e lode: eccellente: conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti; 30: molto buono: conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata; 27-29: buono: conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta; 24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta; 21-23: conoscenza accettabile, ma superficiale. Espressione spesso non appropriata; 18-20: sufficiente: la preparazione presenta lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione.


Risultati attesi

Al termine del corso lo/la studente sarà in grado di illustrare le competenze teoriche acquisite durante il corso attraverso il riferimento preciso ai testi scelti del programma e le competenze linguistiche proprie della disciplina. Lo/la studente esporrà i concetti principali dei testi, essendo capace di riassumere in maniera chiara e sintetica i contenuti e i dibattiti in essi esposti, identificando eventuali diversità tra le teorie studiate. Lo/la studente dimostrerà di sapere collocare nel contesto storico i testi, nonché le autrici e gli autori.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: capacità di restituire le tematiche oggetto dei testi con riferimenti a esempi etnografici e teorici tratti dal programma del corso.
Autonomia di giudizio: capacità di analizzare criticamente le questioni affrontate.
Abilità comunicative: conoscenza e impiego delle nozioni dell’antropologia; capacità di riassumere in maniera chiara e sintetica i contenuti dei testi e i dibattiti in essi esposti.
Capacità di apprendimento: capacità di appropriarsi delle teorie e sviluppare le conoscenze acquisite durante le lezioni e la lettura dei testi, uso della terminologia appropriata e specifica della disciplina.