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Andrea MARIUZZO

Professore Associato
Dipartimento Educazione e Scienze Umane

Insegnamento: Storia della scuola

Scienze della formazione primaria (Offerta formativa 2023)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di rendere gli studenti consapevoli della consistenza epistemologica della disciplina, iniziandoli alla metodologia della ricerca storico-educativa e alla conoscenza critica dei momenti più significativi sia della storia delle teorie pedagogiche dal Settecento ai nostri giorni, sia della storia della scuola e delle istituzioni educative in Italia dalla prima metà dell'Ottocento ai nostri giorni.

Prerequisiti

Conoscenza generale della storia dal Settecento ad oggi.

Programma del corso

Il corso si compone di 8 CFU (56 ore), così ripartiti secondo una successione di massima delle lezioni (che potrà variare sulla base dei feedback di studenti e studentesse):
1 CFU: introduzione alla disciplina, pedagogia e scuola nell'illuminismo, Rousseau, la scuola dalla Rivoluzione francese a Napoleone.
1 CFU: Basedow, Pestalozzi, Froebel, Herbart, Lancaster e Bell, la scuola in Europa nel primo Ottocento, pedagogia e scuola nel Risorgimento italiano
1 CFU: La legge Casati, la scuola nell'Italia liberale, il problema dell'analfabetismo
1 CFU: La pedagogia del positivismo, le riforme scolastiche di Giolitti, l'emergere del neoidealismo gentiliano
1 CFU: Attivismo pedagogico e scolastico, Montessori, Dewey
1 CFU: La riforma Gentile e la scuola durante il fascismo
1 CFU: Il secondo dopoguerra e la globalizzazione educativa tra Europa e Stati Uniti, Skinner, Bruner, Piaget
1 CFU: La scuola nell'Italia repubblicana, la scuola media unificata e le difficoltà dei nuovi percorsi di riforma

Metodi didattici

L’insegnamento viene impartito mediante lezioni frontali in presenza (salvo imprevisti nazionali).
Le presentazioni usate a lezione saranno rese disponibili per lo studio individuale.
La frequenza non è obbligatoria, ma è presupposta per la divisione del carico didattico in CFU.
L’insegnamento è impartito in lingua italiana.
Per conoscere il docente, si veda il suo CV e l'elenco delle sue pubblicazioni sul sito Unimore: si conosceranno così i suoi ambiti di ricerca (anche per orientare sugli eventuali argomenti di tesi di laurea).

Testi di riferimento

FULVIO DE GIORGI (ed.), Storia della pedagogia, Brescia, Scholé-Morcelliana, 2021.
FULVIO DE GIORGI, ANGELO GAUDIO, FABIO PRUNERI (eds), Storia della scuola italiana, Scholé-Morcelliana, 2023 (o l'edizione precedente, 2019).
VINCENZO SCHIRRIPA, L'Ottocento dell'alfabeto italiano, Scholé-Morcelliana, 2017.
MONICA GALFRE', Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

Verifica dell'apprendimento

L’esame si compone di una parte scritta, con domande a risposte aperte, e di un’integrazione orale obbligatoria.
La prova scritta comprende 3 domande a risposta aperta (ciascuna vale al massimo 10 punti). La prova dura circa 60 minuti.
Chi otterrà un punteggio inferiore al 18 nella prova scritta sarà considerato insufficiente e dovrà ripetere l'esame in un appello successivo.
Chi invece avrà conseguito la sufficienza nella prova scritta dovrà sostenere un colloquio orale, che verterà sulla discussione di alcuni aspetti dello scritto e sull'esposizione di altri argomenti del programma, con la possibilità di migliorare la valutazione finale rispetto a quella della prova scritta.

Risultati attesi

Al termine del Corso, si auspica che lo/a studente/essa sia in grado di:
1) (Conoscenza e capacità di comprensione:)
a) orientarsi all’interno della cornice storica dell’educazione contemporanea (dal Settecento ai nostri giorni);
b) descrivere in moto nitido e chiaro le principali teorie pedagogiche e le loro caratteristiche intrinseche nonché le linee generali della storia della scuola in Italia e argomentare le proprie risposte in modo articolato e chiaro.
2) (Conoscenza e capacità di comprensione applicate:)
a) collegare le diverse pedagogie, sincronicamente nello stesso periodo storico e diacronicamente da un periodo storico all’altro, evidenziandone affinità e differenze;
b) padroneggiare il lessico storico-pedagogico, mostrando consapevolezza delle questioni di metodo storico e della loro applicazione nella ricerca.
3) (Autonomia di giudizio:)
a) verificare il proprio grado di apprendimento e comprensione dei concetti esposti grazie sia alla possibilità d’intervento a lezione sia al dialogo con il docente, prima e dopo la lezione o durante un ricevimento;
b) riorganizzare le conoscenze apprese ed implementare la propria capacità di valutazione critica ed autonoma di quanto appreso.
4) (Abilità comunicative:)
a) esprimere in modo corretto e logico le proprie conoscenze, riconoscendo l’argomento richiesto e rispondendo in modo puntuale e completo alle domande d’esame.
b) sintetizzare ed elaborare compiutamente le categorie pedagogiche essenziali della storia dell’educazione, illustrandone i concetti chiave e gli elementi di distinzione e di collegamento interno.
5) (Capacità di apprendimento:)
a) approfondire le nozioni apprese per proseguire il proprio percorso universitario mettendo a frutto terminologia, schemi, concetti, quali strumenti per raggiungere una conoscenza più completa possibile della pedagogia;
b) impadronirsi ed affinare il proprio lessico storico-pedagogico, ricordandone gli elementi costitutivi ed espressivi ed imparando ad utilizzare il metodo storico circa le fonti e la critica delle fonti.