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Milena BERTACCHINI

Personale tecnico amministrativo
Sistema dei Musei e Orto Botanico


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Pubblicazioni

2023 - La Vita immobile in una Terra in movimento. Le Lezioni di Fisica Terrestre di Angelo Secchi (1879) [Capitolo/Saggio]
Vezzani, F.; Bertacchini, M.; Ferretti, A.
abstract


2021 - New approaches to communicating and educating through the use of historical maps [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Turchi, Laura Madeleine Maria
abstract

The project here presented has launched the digitalization of historical maps dated between the 16th and 17th centuries and selected by the collection of the Este Maps of the Military Series preserved at the State Archive of Modena and the Modena and Reggio Emilia University's Gemma Museum. Every digitized map is supported by a descriptive caption detailing its cartographic characteristics and historical context. The project intends to promote research, study and fruition, using new technologies for more effective and dynamic science communication and education, both triggering activities with high schools related to thematic studies or work experience, and creating a virtual exhibition to overcome any structural, cultural and health barriers in order to involve users in an experience of discovery, knowledge and individual learning.


2020 - La cartografia storica in Archivio di Stato di Modena: un prezioso strumento per ricostruire la storia del territorio modenese [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

L’Archivio di Stato di Modena possiede un patrimonio cartografico di straordinario valore. Nel 2015, l’Archivio ha organizzato la mostra Segni sulle terre. Confini di pianura fra Modena e Bologna portando alla luce 32 mappe, di età compresa tra il XV e il XIX secolo, selezionate dal fondo del Mappario Estense. Il Museo Gemma dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha contribuito a trasformare il progetto di mostra in una proposta di educazione alla cultura del territorio rivolta alle scuole di ogni ordine e grado. Le mappe storiche in mostra, oltre a testimoniare l’evoluzione del sapere cartografico all’interno del Ducato, hanno fornito una lettura variegata e articolata della comunità, del tempo e della cultura che le ha prodotte. Le attività laboratoriali condotte con 5 classi di due istituti superiori hanno evidenziato come la cartografia storica possa diventare un valido strumento di scoperta, apprendimento e divertimento.


2019 - Digitale ma con creatività [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; D’Antonio, Augusto
abstract

L’uso delle tecnologie digitali sta cambiando il modo di fare comunicazione all’interno dei musei e si sta rivelando un’eccellente opportunità per valorizzare il patrimonio in tutte le sue forme, soprattutto se la progettualità digitale è sviluppata con creatività. La tecnologia 3D, intesa come progettazione, stampa e riprese fotografiche, è stata utilizzata all’interno del progetto “CREO scoprendo i cristalli del Museo”, un percorso educativo che ha portato un centinaio di studenti di tre Istituti superiori di Modena a ricercare una lettura nuova e insolita del patrimonio di gemme e minerali del Museo Gemma 1786 del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Creatività, curiosità e partecipazione sono stati il motore del progetto che ha inteso rivelare alcune delle tante sfumature con cui è possibile interpretare uno stesso reperto museale attraverso l’uso di linguaggi e tecniche differenti. Il progetto si è concluso con una mostra che, insieme alle opere degli studenti, ha esposto alcune immagini 3D di campioni museali. I minerali sono così diventati i protagonisti di uno scenario nuovo e inaspettato che ne ha valorizzato natura e peculiarità. Studenti e pubblico sono stati coinvolti in un’esperienza formativa che ha ampliato tempi e spazi di interazione con i materiali del Museo e ha trasformato la visita alla mostra in una scoperta multisensoriale e, per molti, sorprendente.


2019 - Esperienze museali per una democrazia culturale [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract


2019 - Il ruolo della cartografia storica in un progetto di ricostruzione geografica di collezioni museali [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Podda, Cinzia
abstract

Il lavoro prende in esame la possibilità di valorizzare, anche sotto il profilo della fruibilità turistica, la ricca e storica collezione mineralogica presente nel Museo Gemma dell’Università di Modena e Reggio Emilia . L’idea, preliminarmente già discussa, è quella di georiferire i singoli campioni di minerali al sito originario di provenienza, utilizzando la cartografia dell’epoca cui si riferisce il campionamento e la classificazione all’interno dell’esposizione museale. Un lavoro di grande interesse soprattutto cartografico, che coinvolge però altri aspetti disciplinari di ambito storico e geografico, sia per quanto concerne la ricostruzione dell’appartenenza geopolitica dell’ambito regionale in passato, visto che le regioni di prelievo non coincidono sempre con i confini dell’attuale Stato italiano, sia la toponomastica la quale, soprattutto, potrebbe essere dirimente nel localizzare correttamente il sito di provenienza del campione.


2019 - Il valore educativo del patrimonio culturale immateriale [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Nell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale il Museo Gemma dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato un progetto di educazione al patrimonio all’interno di un istituto professionale cittadino con l’intento di diffondere un comune senso di responsabilità in giovani che raramente entrano in contatto con la cultura. L’esperienza diretta con il patrimonio di tradizioni recuperato dagli stessi studenti all’interno dei rispettivi gruppi familiari ha avviato un dialogo intergenerazionale e interculturale sulla diversità culturale che ha favorito una loro crescente partecipazione. Il patrimonio immateriale è diventato la chiave motivazionale del progetto e gli amuleti il tema. Il progetto ha favorito momenti di scambio e di condivisione di conoscenze lavorando sul diverso modo di pensare le tradizioni popolari ed ha incentivato gli studenti a raccontare questo patrimonio in chiave presente attraverso la creatività e il proprio senso di imprenditorialità.


2019 - Minerali e conflitti: un progetto “oltre” il museo [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Da alcuni anni il Museo Gemma dell’Università di Modena e Reggio Emilia sta curando attività educative e formative tese ad aprire le proprie porte a pubblici nuovi e diversi, anche allo scopo di contribuire a costruire comunità più inclusive e democratiche. Il valore del patrimonio culturale, quale elemento di integrazione intellettuale e sociale, è il principio ispiratorio delle attività promosse dal museo, che sono rivolte a favorire l’apprendimento del pubblico a partire da tematiche socialmente rilevanti. Coltan, cassiterite, wolframite e oro, sono materiali indispensabili per la produzione di dispositivi elettronici; sono detti “minerali dei conflitti” perché provengono da territori dove il controllo di queste risorse è usato per finanziare bande armate. Le attività realizzate nell’ambito del progetto “Minerali e conflitti” hanno favorito il dialogo e l’inclusione tra diverse tipologie di pubblici: scuole, cittadini, rifugiati, migranti, detenuti.


2019 - Modi diversi di narrare il patrimonio [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

È opinione diffusa pensare che i musei scientifici siano principalmente collezioni di materiali, ma sempre di più si sta scoprendo il valore, l’interesse e il fascino delle tante storie di uomini che si celano dietro i diversi reperti. Il valore del patrimonio di un museo deriva anche da queste storie che consentono alle collezioni museali di non invecchiare in depositi della memoria, ma di continuare a vivere. Sulla base di queste considerazioni, il Museo Universitario Gemma ha avviato un progetto di musealizzazione di strumentazioni e materiali didattici di valore storico e di rilevanza scientifica del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La conservazione di questi materiali è accompagnata da una scheda catalografica, che ne illustra caratteristiche e funzioni, e da una nota biografica che utilizza il linguaggio narrativo delle tecniche audiovisive. La voce di queste note è affidata ad alcuni docenti dello stesso dipartimento, unici testimoni di una memoria storica ormai dimenticata. Questo progetto, dal titolo “Biografie culturali”, consente la costruzione di un archivio di beni virtuali che valorizza e rivitalizza il patrimonio culturale dell’Ateneo modenese.


2018 - Dalla geolocalizzazione delle collezioni museali a percorsi turistico escursionistici [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Podda, Cinzia
abstract

La correlazione tra dato storico e realtà attuale trova, all’interno di ricostruzioni cartografiche, una interconnessione efficace e utile ad avviare dialoghi transdisciplinari attraverso il tempo e lo spazio. È seguendo queste riflessioni che il Museo Gemma del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato una rilettura in chiave retrospettiva delle proprie collezioni storiche sette-ottocentesche. Valorizzare e promuovere il patrimonio museale e diffondere la cultura scientifica in stretta connessione con l’educazione al patrimonio storico e al territorio, è la missione che il Museo si è proposto di sviluppare, ponendo in primo piano le scienze della terra con la consapevolezza del ruolo culturale e sociale che le caratterizza. Il lavoro qui presentato vuole mettere in evidenza alcune delle strategie intraprese per rispondere ad impellenti esigenze logistiche ed organizzative, che si stanno rivelando un’importante esperienza di revisione innovativa del patrimonio museale, utile ad avviare un ricco potenziale di ricadute su fattori territoriali di sviluppo locale e regionale.


2018 - Esperienze educative alla mostra "Cristalli ai Raggi X": il gesso di Vezzano sul Crostolo (RE) [Articolo su rivista]
Scacchetti, M.; Bertacchini, M.
abstract

The General Assembly of the United Nations declared 2014 the International Year of Crystallography, after 100 years from the awarding of the first Nobel Prize for the discovery of X-ray diffraction by crystals. On this occasion, the Department of Chemical and Geological Sciences of Modena and Reggio Emilia University (Italy) and its Museum “Gemma 1786”, organized an exhibition named Cristalli ai raggi X (Modena, 24 Jan.-29 Mar. 2015). The initiative involved the cooperation of many public and private partners and the active participation of twenty schools of different types and levels. An innovative aspect was the planned participation of high-school students to the fifty collateral events organized during the exhibition. The main purpose of Cristalli ai raggi X was to introduce non-specialists to the world of crystals and their properties, and to show how crystallography plays a role in the development of scientific disciplines. The display ended with the appreciation of 9,000 visitors and a hundred of guided tours for regional and extra-regional schools. The activity developed by the Manini Middle School of Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia province) involved 27 students of 13th-year-old. During an exhibition event opened to the public, they presented a study on the features of gypsum and the extraction history of the land where they come from and where, in the past, the gypsum was an important economic resource.


2018 - Paesaggi, geologia e vino nelle colline di Cesena, località San Vittore [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, M.; Meglioli, G.; Bonello, F.; Vassanelli, G.
abstract

Landscape, Geology and Wine on the Cesena hills, San Vittore area (Emilia-Romagna Region, Northern Italy). Modern viticulture can be considered as a form of agriculture system management that maximizes productivity while maintaining a sustainable approach. In particular, precision viticulture must be necessarily directed towards the understanding of the interactions between the vineyard and the environment, in order to obtain high quality grapes and wines. The Tenuta Colombarda Estate is an example of this management. It is placed on the fertile hills of Cesena (Emilia-Romagna Region), facing towards the Po plain and the Adriatic Sea. The Cesena landscape is dominated by estensive cultivation of vineyards (Romagna DOC), among these Sangiovese grape is the most important red variety followed by Pagadebit and Trebbiano grapes and Albana for white grapes varietes.


2017 - CartoHeritage and the "Culture of the Landscape" in the Modena area (Northern Italy) [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

The Modena National Archive owns a Cartographic Heritage of extraordinary value. In 2015, the Estense Map Collection of the Archive (precious cartographic documents of the Estense Family-ruled Duchy of Modena and Reggio Emilia, dating from the XV to the XIX centuries) inspired an exhibition related to the border changes between the Modena and Bologna provinces in the Po Plain area. This Science Fair project was organized in collaboration with the Department of Chemical and Geological Sciences of the University of Modena and Reggio Emilia, with the aim of offering the public a greater understanding and appreciation of the region they call home. Members of the public of all ages visited the exhibition together with classes from primary, middle and high schools. The visit engaged local students in an in-depth map-reading exercise, in the search for the physical and human elements of forgotten landscapes that only these historical maps are able to recreate. The experience involved five classes from a High School scouting around the area covered by the maps to discover how these places are now. A bike tour was organized to explore the area more effectively and identify traces of the elements observed in the maps and understand what changes have taken place. The bike tour attracted the interest of the local municipalities who are now using this initiative to stimulate tourism in their region.


2017 - Il territorio “fa rete” per comunicare cultura. “Contact Zone”: i ruoli dei musei scientifici nella società contemporanea [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Consapevoli della stretta relazione che lega ogni museo al proprio territorio, il Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e il suo Museo Universitario “Gemma 1786” hanno voluto celebrare anche a Modena l’Anno Internazionale della Cristallografia con una mostra che fosse in grado di raccontare del mondo dei cristalli partendo dal territorio e dal contesto storico-sociale. La volontà di realizzare un percorso espositivo in grado di raccogliere l’attenzione di diverse tipologie di fruitori ha portato il museo a costruire una rete di relazioni e collaborazioni con un nutrito gruppo di esperti provenienti da settori pubblici e privati che hanno condiviso obiettivi, scelte, contenuti e strategie del progetto in una prospettiva ampia e interdisciplinare.


2017 - Inside-out le collezioni geologiche del Museo Universitario di Modena Inside-out Modena University Museum collections of geological sciences [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

“Cristalli ai raggi X” è la mostra che ha celebrato a Modena il 2014 quale Anno Internazionale della Cristallografia. Obiettivo del progetto è stato quello di illustrare al più vasto pubblico di scuole e cittadini quanto i cristalli facciano parte del vivere quotidiano. L’iniziativa è stata curata dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dal Museo Universitario “Gemma 1786”. L’esperienza espositiva è stata costruita partendo dalle collezioni museali (minerali, rocce, documenti e strumenti storici) che hanno rappresentato un valido strumento di comunicazione e di educazione scientifica, di intrattenimento e socializzazione.


2017 - Significati e trasformazioni di una fascia di confine tra Modena e Bologna [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Cremonini, Patrizia
abstract

I confini muoiono e risorgono, si spostano, si cancellano e riappaiono inaspettati. Segnano l’esperienza, il linguaggio, lo spazio dell’abitare, il corpo con la sua salute e le sue malattie, la psiche con le sue scissioni e i suoi riassestamenti, la politica con la sua spesso assurda cartografia, l’io con la pluralità dei suoi frammenti e le loro faticose ricomposizioni, la società con le sue divisioni, l’economia con le sue invasioni e le sue ritirate, il pensiero con le sue mappe dell’ordine (Magris, 1991). Il confine tra i territori di Modena e Bologna, un tempo vera e propria linea di frontiera tra Bizantini e Longobardi, ne è un chiaro esempio. Esso infatti ha costituito una fascia di cerniera che, prima di diventare una linea di confine amministrativo tra le due province, nel corso dei secoli è servita a segnare diversi tipi di limite, politici e militari, tra antichi popoli e gruppi etnici, tra stati ed eserciti, tra culture, lingue e linguaggi. In particolare, tra Longobardi nelle terre modenesi e Bizantini in quelle bolognesi, tra Impero e Papato, tra Stati Estensi e Stato della Chiesa. È a seguito di queste considerazioni che la mostra dal titolo “Segni sulle terre. Confini di pianura fra Modena e Bologna”, organizzata dall’Archivio di Stato di Modena, è diventata una proposta di educazione alla cultura del territorio rivolta alle scuole di ogni ordine e grado.


2016 - Imparare dal terremoto [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

Dinanzi alla portata di eventi catastrofici come il terremoto che nel 2012 ha colpito l’Emilia, risultano evidenti le difficoltà che l’uomo incontra nel prepararsi a convivere e reagire all’imprevedibilità degli accadimenti ambientali. Il sapere tecnologico non è in grado di controllare la natura e di compensare l’aumentata fragilità che l’uomo ha indotto sul territorio; al contempo, le conoscenze scientifiche attuali non dispongono di strumenti sufficientemente sofisticati per prevedere il verificarsi di fenomeni naturali. Come allora è possibile aiutare le popolazioni che vivono in sistemi vulnerabili a resistere e reagire a questi eventi imprevisti? L’esperienza del terremoto dell’Emilia vissuta al fianco delle popolazioni maggiormente colpite da questa calamità ha portato chi scrive, quale responsabile del Museo di Ateneo dedicato alle scienze della terra (Museo Gemma 1786), a riflettere sul rapporto uomo-natura e sui differenti livelli di percezione e di consapevolezza che il pubblico manifesta nei confronti dei fenomeni naturali. Le attività condotte hanno evidenziato la necessità di promuovere la diffusione di strategie metodologiche utili a fornire alle comunità gli strumenti necessari per affrontare il modificarsi della realtà circostante in una prospettiva di sostenibilità a lungo termine.


2016 - Racconti di pietra [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

“Conoscere il proprio territorio” è il motto dei progetti che il Museo Universitario Gemma 1786 di Modena ha organizzato dal 2010 in collaborazione con le scuole secondarie superiori della provincia modenese e gli enti e le istituzioni locali e regionali. Le attività laboratoriali ed esperienziali curate dal Museo Universitario Gemma 1786 sono rivolte a richiamare l’attenzione dei diversi pubblici e delle stesse istituzioni sulle tracce lasciate nel paesaggio dalle azioni realizzate dall’uomo nei diversi momenti storici che hanno scandito la storia dei territori intorno a Modena. Scopo è di aprire un dialogo sugli elementi che compongono il paesaggio inteso come patrimonio sia in senso materiale che immateriale, per i valori che racchiude di cittadinanza, identità, memoria. Incontri formativi, laboratori tematici, sopralluoghi, lavori di gruppo, eventi aperti al pubblico, biciclettate e passeggiate en plein air sono tra le attività realizzate dal Museo Universitario Gemma 1786, che cerca di mettere in relazione i luoghi, le cose e le persone della memoria storica locale con la vita reale di tutti i giorni. Racconti di Pietra è il progetto che più ha trovato nel paesaggio urbano uno strumento di lettura e di narrazione del territorio e della sua evoluzione.


2016 - Vesuvio, il monte addormentato: percorso didattico alla scoperta di una collezione storica del Liceo classico Virgilio di Mantova [Articolo su rivista]
Vecchia, I.; Accordi, S.; Bertacchini, M.; Fioroni, C.
abstract


2015 - Cartografia storica tra ingegno e innovazione [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Da alcuni anni chi scrive sta conducendo una ricerca interdisciplinare all’interno dei principali archivi della città di Modena che conservano memoria della storia cartografica del territorio locale. All’interno del Mappario Estense dell’Archivio di Stato di Modena è emerso uno “Schizzo delle montagne tra Monte Tortore, Fanano, Roffeno, Guiglia, lungo l’antica via Cassola” che rappresenta un tratto della fascia appenninica tra il modenese e il pistoiese in una veduta a volo d’uccello. appenninico. Il disegno, a penna e acquerello su carta, privo di firma, è stato attribuito al XVII secolo e messo in relazione alle controversie di confine documentate nella prima metà dello stesso secolo tra le comunità di Monte Tortore e Roffeno. La mappa riporta toponimi e castelli oggi scomparsi. I rilievi sono raffigurati nella loro forma di monti più o meno scoscesi. Alcuni di questi presentano una insolita appendice cartacea utile a restituire lo sviluppo altimetrico dei rilievi e ad ubicare i toponimi esistenti su entrambi i fianchi dei versanti in una sorta di mappa a “pop-up ante litteram”, che fornisce una inedita percezione spaziale del crinale appenninico tosco-emiliano.


2015 - Cristalli ai raggi X: una mostra a Modena sul mondo dei cristalli [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

La mostra Cristalli ai raggi X, che si è tenuta a Modena dal 24 gennaio al 29 marzo 2015, ha voluto celebrare il 2014 quale Anno Internazionale della Cristallografia, come riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dall’UNESCO. Obiettivo della mostra è stato quello di illustrare al più vasto pubblico di scuole e cittadini in quale mondo di cristalli viviamo. L’iniziativa è stata curata dal Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia e dal suo Museo Universitario “Gemma 1786”, con la collaborazione di numerosi partner pubblici e privati e la partecipazione attiva di una ventina di scuole di diverso ordine e grado. Il successo che la mostra ha raccolto è suggerito dagli apprezzamenti lasciati dai 9.000 visitatori che sono intervenuti e dal centinaio di visite guidate che sono state organizzate per scuole di ogni ordine e grado provenienti dal territorio regionale ed extra-regionale.


2015 - Il futuro di un Museo Universitario dal suo passato [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Coltellacci Marco, M.
abstract

È in atto una riorganizzazione del Museo Gemma 1786 dell’Università di Modena e Reggio Emilia dedicato alle scienze della terra in previsione di una sua prossima sistemazione in una sede universitaria diversa dall’attuale. In questa prospettiva, si è offerta l’opportunità di avviare una lettura approfondita e critica delle collezioni storiche che compongono il Museo Universitario, come da tempo non era stata affrontata. La ricerca, tuttora in corso, ha cominciato ad investigare il patrimonio più antico del museo, le cui origini sono legate alle vicende settecentesche della Famiglia Estense; ed è proseguita nei principali archivi storici della città di Modena per analizzare i rapporti fra la storia del museo e l’evoluzione culturale e sociale della città. Queste azioni a carattere interdisciplinare e interistituzionale hanno permesso il riconoscimento di una cultura originale del patrimonio del Museo Universitario che, come primo risultato, ha trasformato in bene tangibile la prima importante donazione che nel 1819 la Famiglia Estense fece a quello che in origine era il Museo di Storia Naturale dell’Università di Modena. La consapevolezza di una propria autorevolezza culturale all’interno della realtà locale sta portando il Museo Universitario Gemma 1786 a rinnovare la propria missione e a creare nuove sinergie e prospettive di collaborazione.


2014 - Rumours related to the 2012 Emilia seismic sequence [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Castaldini, Doriano; Tosatti, Giovanni
abstract

In the aftermath of an earthquake, pseudo-scientific, scaremongering rumors spread very quickly and with greater effect than correct scientific information. The aim of this article is to describe the authors’ observations and examine how rumors linked to seismic shocks spread in the community following the strong 2012 seismic sequence in Emilia (northern Italy). During the two mainshocks, 27 people lost their lives, over 400 persons were injured and 14,000 families were evacuated. In the weeks following the mainshocks, in collaboration with other universities and research groups, we carried out field surveys, organized interviews and public meetings with the local population and held direct contacts with journalists and reporters. The mainshocks of this sequence (ML = 5.9 on 20th May and ML = 5.8 on 29th May) found the local population culturally and psychologically unprepared. As a consequence, there were attitudes of suspicion and lack of trust towards the authorities and the scientific community. Many people considered these earthquakes induced by human activities such as exploitation of subsurface resources or fracking. Moreover, in spite of the experts explaining in all possible ways the origin of earthquakes and emphasizing their unpredictability, the population has given credit to various groundless alarms on the basis of gas emissions, bubbling water and ground fractures. In order to effectively counter the spreading of wrong convictions about earthquakes, a constant, updated dialog must be kept up between the population and the scientific community.


2012 - Musei e Territorio: il Parco della Resistenza a Modena. [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Serventi, Paolo; Barbieri, Giovanna; Buldrini, Fabrizio; Sala, Luigi; Malalgoli, L.; Salvarani, M.; Bortoli, C.; Tosatti, L.
abstract

Il Parco della Resistenza di Modena è uno spazio verde della città dedicato alla Lotta di Liberazione contro il Nazifascismo (1943-45) e alla ricostruzione del paesaggio agrario della campagna modenese andato oramai perduto. Il Gruppo Natura e Scienza del Sistema Museale della Provincia di Modena ha scelto questo parco-campagna come luogo per iniziare una prima sperimentazione di diffusione scientifica integrata e di valorizzazione del patrimonio naturale e museale presente sul territorio provinciale, in un’ottica di attrazione culturale e turistica. L’esperienza al Parco della Resistenza ha coinvolto un pubblico di tutte le età, in un percorso di conoscenza per scoprire la complessità ambientale che caratterizza questo grande parco.


2011 - Il problema dell’accessibilità dei centri urbani: l’esempio di Modena.Atti Convegno internazionale Il wonderland nel mosaico paesistico-culturale: idea, immagine, illusione [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Genovese, Elisabetta; Guaraldi, Giacomo
abstract

Il progetto “Modena accessibile” rappresenta un esempio di come Enti, Istituzioni ed Associazioni che operano in ambito locale nel campo dell’educazione, del turismo e delle disabilità, possano collaborare per contribuire ad una maggiore conoscenza e ad una migliore fruibilità delle realtà territoriali locali. Tra gli obiettivi del progetto vi è stato quello di tracciare, in modo accurato, un percorso pedonabile di accesso al centro storico di Modena, fruibile da tutta la popolazione.


2011 - Racconti di Pietra 2011.Tour cittadini alla scoperta di alcuni scorci della Modena post-unitaria [Concordanza]
Bertacchini, Milena
abstract

Metti un racconto sulla città di Modena ascoltato passeggiando tra le vie e le piazze del centro storico per seguire le tracce visibili ma poco note del suo passato.Metti un nutrito gruppo di ragazzi interessanti a conoscere e valorizzare la propria città.Questo è Racconti di Pietra: un progetto ideato dal Museo Universitario Gemma 1786 del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ateneo modenese per coinvolgere i giovani e la cittadinanza in percorsi di turismo urbano e ridare voce ad alcuni dei luoghi dell’identità culturale locale. L’edizione 2011 si muove sulle tracce dell’epopea del Risorgimento e degli abbellimenti del Novecento, attraverso il racconto di quelle pietre che l’uomo ha scavato, trasportato, lavorato e posato per costruire e arredare la città di Modena.


2011 - Strategie e sperimentazioni per una didattica museale costruttivista rivolta alle scienze della terra [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Nel Museo Universitario “Gemma 1786”, le Scienze della Terra sono alla base della ricerca e della didattica secondo linee guida che nella realizzazione di proposte didattiche hanno trovato interessanti spunti e stimoli metodologici nell’epistemologia costruttivista.


2011 - This Land is your Land [Esposizione]
I., Pulini; C., Zanasi; G., Cervetti; Coltellacci, Marco Maria; Bertacchini, Milena; Satta, Gino
abstract

Il progetto This Land is your Land ha visto la collaborazione fra il Museo, custode delle memorie del proprio territorio, la Casa delle Culture, punto di raccolta di storie di “altre terre” e i rappresentanti di altri 11 paesi che hanno accolto l’invito, consapevoli delle ricadute positive dell’iniziativa in termini di armonia sociale e sviluppo del dialogo interculturale.Prendendo come spunto di riflessione gli oggetti che il Museo conserva ed espone, dagli strumenti agricoli usati nell’antichità fino alle testimonianze di vita rurale della Raccolta di Villa Sorra, sono emerse esperienze e ricordi personali riconducibili alle diverse realtà di cui ciascuno dei partecipanti custodisce in sé la memoria.Chi sfoglia le pagine dell’agenda o visita la mostra troverà una raccolta di storie condivise che congiungono idealmente Modena e il suo territorio a Congo, Argentina, Albania, Ghana, Marocco, Colombia, Nigeria, Romania, Iran, Turchia, Ucraina in un percorso animato da oggetti, racconti, immagini e filmati di “altre terre” ai quali fanno da contrappunto i materiali delle raccolte del museo.


2010 - Darwin, la geologia e il terremoto in Cile del 27 febbraio 2010 [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Saperi e tecniche si sono evoluti dal tempo di Darwin ed il contributo darwiniano alla scienza moderna ha permesso di prendere coscienza dell’importanza scientifica dell’analisi storica e della narrazione nella ricostruzione dell’evoluzione geologica e geografica di un dato territorio.Come il terremoto in Cile del febbraio 2010 ha ricordato e come già Darwin aveva ipotizzato, la terra non è immobile, ma è anch’essa un sistema che si modifica e si trasforma incessantemente insieme agli esseri viventi che la popolano.


2010 - I visitatori hanno detto di noi. [Articolo su rivista]
Guidetti, Roberto; Bertacchini, Milena
abstract

Indagine sui 30000 visitatori della mostra su Darwin realizzata a Modena nel 2009-2010.


2010 - Late Quaternary evolution of the Terni basin, Central Italy: new geoarchaeological data [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Because of an archaeological find of part of a Hellenistic city wall (ca 5th -3rd century BCE) a well-preserved 10 m thick fluvial sequence was studied close to the centre of the town of Terni, in an area of Central Italy (Umbria) where the geological outcrops are generally scarce. This study was made in a large excavation for a building that permitted direct observation of the sediments that filled the Terni basin and provided a step forward in our knowledge of its geoenvironmental evolution.


2010 - Narrazioni cartografiche per le scuole [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

La ricerca presentata in questo lavoro vuole essere una testimonianza di come il mondo della Scuola, l’Università e le Istituzioni possano collaborare fra di loro per promuovere strategie di educazione al paesaggio sfruttando le potenzialità educative e narrative delle carte. Le esperienze didattiche sviluppate dalle scuole nell’ambito del progetto hanno portato studenti di qualunque età e persone in situazioni di disagio e disabilità a conoscere meglio il territorio locale attraverso la costruzione di narrazioni cartografiche dei luoghi da loro vissuti. Recita il testo di promozione a questo Convegno AIC Firenze 2009 “La carta topografica, uno dei prodotti più antichi […] ed ancora oggi assolutamente attuale, strumento di conoscenza, di ricerca, di studio […]”, parole queste che ben sintetizzano i principi sui quali si è sviluppata un’esperienza cartografica formativa a cui hanno partecipato alcune scuole di Modena di diverso ordine e grado, nell’ambito di un progetto interistituzionale intitolato “L-hand made”. Questo progetto ha visto la partecipazione dell’Università e di Enti ed Istituzioni operanti sul territorio modenese per promuovere assieme una conoscenza ed una coscienza del territorio locale.Le carte e gli innumerevoli repertori tematici ad esse collegati raccontano e visualizzano in modo oggettivo il territorio nelle sue varie forme ed espressioni. È attraverso le carte topografiche che si può iniziare il racconto di un territorio e passare, in un secondo momento, a rappresentazioni più dettagliate e complesse, in genere come quelle offerte dalle moderne tecnologie informatiche e multimediali. Questo è l’approccio seguito dalle esperienze didattiche realizzate nell’ambito del progetto interistituzionale sviluppato; attività che sono state finalizzate alla conoscenza del territorio urbano ed extra-urbano della città di Modena ed alla ricostruzione su basi multidisciplinari della sua evoluzione. Si sono concretizzate realizzazioni progettuali che hanno fornito a studenti, insegnanti e cittadini interessati, gli strumenti necessari al riconoscimento delle variabili spazio-temporali che influenzano e condizionano il territorio “vissuto”. Nelle diverse scuole coinvolte, dalle primarie alle secondarie di secondo grado, sono state affrontate letture cartografiche del territorio che, come autentiche narrazioni, hanno in modo sorprendente appassionato e coinvolto molti dei partecipanti. I progetti cartografici realizzati dalle varie scuole hanno affrontato e approfondito aspetti diversi del territorio modenese, di cui si riportano alcuni esempi. Un liceo classico ha affrontato il tema del tessuto urbano modenese e della rete di canali su cui si è andato a svilupparsi. Due scuole primarie hanno invece rispettivamente lavorato sull’area dove sorge la loro scuola: una in un quartiere periferico soggetto ad intensa urbanizzazione; l’altra, in una località di campagna, la cui storia è scandita dal fiume che le scorre vicino. Quest’ultima esperienza, che ha portato gli alunni a muoversi in modo autonomo sul terreno facendo esperienze semplici di topografia, ha prodotto come risultato finale una carta turistica dell’area.Le ricerche teorico-sperimentali condotte nell’ambito del progetto sono state inoltre la traccia per la preparazione di interventi formativi rivolti anche a persone in situazioni di disagio linguistico e di disabilità. Ciò per ricordare che la validità di un progetto educativo legato alla cartografia deve fare riferimento non solo ai risultati didattici conseguiti, ma anche alla ricaduta che i suoi vari interventi hanno sul territorio.


2010 - School and Society: network of knowledge for a shared mapping project [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Querzé, A.
abstract

The positive educational experiences of mapping collected during several years of shared projects and work among the University, schools of different grades and levels and the Municipality of Modena, have created the basis and interest for an inter-government project. This new project, entitled “Educate with mapping”, involves most of the local governments, educational structures, cultural institutions and private agencies, acting in the local area. Its main intention is to build an intergovernmental network of knowledge and relationships in order to manage and enhance the local collections of mapping, photos and historical documents. The project aims to help schools and the public to use these collections in their school projects in order to gain better understanding of the places they lived in.Maps can show us all the elements of the land and to provide people with awareness of environmental heritage.


2009 - A case study of Earth Sciences for society: an education project to promote the geomorphological heritage in natural and urban areas [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

The United Nations have announced the three-year event 2007-2009 “The International Year of Planet Earth”. It has been dedicated to “Earth sciences for Society” with the aim of “demonstrating the exciting ways in which Earth sciences can help future generations meet the challenges of ensuring a safer and more prosperous world”.This article reports the results of a case study of some educational experiences from a Geoscience school-education project and their suggestions for good practice in promoting geomorphological heritage in teaching-learning activities.It is still true that the traditional teaching approach, i.e. lectures, reading and testing, used in most schools may contribute to teachers’ general tendency to dislike science and to lack enthusiasm for teaching it. One effect of this general behaviour mainly affects geoscience education and leads to less effective teaching and learning. On examining this didactic scenario in Italy, the “Educate with contemporary Geoscience” project has been composed starting from the principles of the European Landscape Convention and the changes of a complex global network.The main objective of this project has been achieved with the direct involvement of schools, by starting active and innovative educational paths to build together with them and to overcome the traditional classroom setting, based on a passive approach of learning. A variety of enquiry-based and open-ended educational strategies were elaborated to increase the opportunities for student participation, such as hands-on approaches, out-of-doors experiences, small-group brainstorming and student-centered activities.The school-activities were developed during the two-year-project in collaboration with the main Council Education and Environment Agencies. These activities focused on educating students about the geomorphological heritage of natural and urban areas related to the historical, cultural and societal links of the local real world.


2009 - A glance at the geomorphological heritage of Otricoli (Umbria, Central Italy) through Goethe’s eyes [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

The poet and geologist-naturalist Johann Wolfgang Goethe in “Italian Journey: 1786-1788” describes in detail the places he visits while proceeding towards Rome along the Via Flaminia, through the Umbria Region. Goethe chose to reach his “dream destination” by following an unusual path for that time, “a sort of underground route” with respect to the one which most of the foreign travellers followed, crossing the Tuscany along the Via Cassia.The landscape and geological units of the Apennines caught Goethe’s eye during his journey. He often drew pictures of the natural scenery of the Apennine chain that attracted his attention, which on 22nd October 1786 he defined as “a wonderful piece of the creation” or “an interesting part of the world” (two different translations of Goethe’s original work). The poet’s imagination was inspired by both the landscape of the steep mountainsides that break up the gentle morphology of the valleys, and the historical towns he visited. He carefully observed the “lava stone” used to build the urban centre of Otricoli, the southernmost village in Umbria, next to the Tiber River. He noted outcrops of volcanic rock over the Bridge on the Tiber River (corresponding to the Ponte Felice near Borghetto) and he was able to deduce the relationships between the building material used at Otricoli and these rocks.He was not able to observe the volcanic tuff outcropping near Otricoli located on the left side of the Tiber, probably because of a thick sedimentary cover and lush vegetation that also concealed the archaeological ruins of the Roman town of Ocriculum. This Roman village was founded in the 1st century B.C. and soon became a prosperous commercial centre. It was placed in a flattened area declining towards a wide meander of the Tiber River between two rocky tuff plateaux, which offered it a natural defence. The important economic role of Ocriculum was only realised at the end of the 18th century, when some papal archaeological works, supervised by the architect G. Pannini during the Pio VI papacy, uncovered some impressive Roman remains which at that time were defined as “the richest of this century”.


2009 - Evaluation criteria for a school education activity on “Mapping and landscapes” [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; M., Zinanni
abstract

“Il Paesaggio nella Cartografia” è un percorso didattico ideato da Milena Bertacchini responsabile del Museo Universitario “Gemma 1786” del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Questo itinerario è già stato presentato alle scuole di ogni ordine e grado nell’anno scolastico 2004-2005 e, da allora, tale percorso continua a riscuotere un deciso interesse ed una buona partecipazione, soprattutto da parte delle scuole primarie e secondarie di primo grado. L’originalità del tema affrontato ha trovato ispirazione da quanto enunciato dalla Convenzione Europea del Paesaggio (entrata in vigore il 1 marzo 2004) e dalla sentita convinzione che le carte siano strumenti di lettura del territorio in grado di incuriosire ed interessare i giovani discenti. Gli importanti obiettivi didattici raggiunti nei primi anni di sperimentazione di questa proposta formativa sono stati monitorati attraverso una interrogazione rivolta agli insegnanti che avevano partecipato con le loro classi al percorso. Si ha ora consapevolezza della necessità di riuscire a definire una serie di criteri utili a costruire un sistema oggettivo di valutazione dell’intervento didattico “Il Paesaggio nella Cartografia”. Adattando il metodo di valutazione proposto da Kirkpatrick (1994) alla tipologia del pubblico scolastico e al caso-studio considerato in questo lavoro, tre sono i livelli di valutazione che si reputa opportuno considerare: il gradimento, l’apprendimento e l’impatto cognitivo.La collaborazione offerta in varie occasionida due insegnanti di scuola primaria di Modena, Paola Borghi (Scuola Graziosi, classe 3A) e Flora Garrisi (Scuola Montecuccoli, Baggiovara, classe 4A), è stata fondamentale per cominciare a testare la validità del metodo di valutazione che si intende applicare in futuro. In particolare, le informazioni fornite dalla maestra Flora Garrisi sono scaturite da un ampio lavoro a carattere cartografico realizzato dai suoi alunni nell’anno scolastico 2007-2008, nell’ambito del progetto di ricerca didattica “L-hand made” curato dalla dott. Milena Bertacchini.Il primo livello di valutazione riguarda il gradimento, che fa riferimento a quanto l’attività sia stata svolta con piacere ed interesse dai giovani discenti, da cui è poi possibile comprendere a che livello si sia riusciti a motivare i ragazzi, come sia stato condotto l’intervento e su quali basi esso possa essere migliorato. La valutazione del gradimento, considerata in questo studio, fa riferimento ai giudizi spontanei che gli allievi hanno espresso nei confronti dell’esperienza didattica, immediatamente dopo avervi partecipato. Si riportano, come esempio, alcuni commenti raccolti da Flora Garrisi.La lezione mi è piaciuta molto all’inizio, poi, dopo, è stata un po’ noiosa. (Samuele)Abbiamo fatto una specie di lezione che a me è piaciuta quasi tutta. (Alessia)Avrei voluto fare un mappamondo. (Matteo) Avrei voluto fare un plastico, ma non ho potuto. (Enrico)Non mi è piaciuto stare seduta tutto quel tempo. (Greta)Il secondo criterio di valutazione è l’apprendimento, che fa riferimento al grado di acquisizione delle nuove conoscenze da parte di ciascun allievo. Scopo principale di questa valutazione è capire se l’intervento sia stato proficuo in termini formativi. L’azione valutativa, considerata in questo studio, si basa sul fare ripetere agli alunni l’esercizio-gioco “Disegna inventando una carta geografica”, prima e dopo la partecipazione al percorso didattico. L’esercizio-gioco citato è un’attività preparatoria compresa nel programma del percorso, di cui è richiesta l’esecuzione in classe. In un momento successivo all’esperienza cartografica, entrambe le insegnanti coinvolte hanno fatto ripetere agli alunni il medesimo esercizio. Il confronto tra i due elaborati ha permesso di effettuare una valutazione di tipo qualitativo delle conoscenze e delle abilità acq


2009 - GEO-benessere. La Geologia tra Salute e Wellness [Curatela]
Bertacchini, Milena
abstract

Terme, fanghi, salse e grotte termali e il benessere che da questi deriva, o meglio, il GEO-benessere, se si considerano le origini geologiche di questi trattamenti di salute e di wellness, sono i temi che il volume affronta in una sezione introduttiva e due sezioni tematiche, arricchite da testi estratti da documenti e libri antichi.Questi trattamenti di benessere naturali, ai quali il pubblico e i media rivolgono sempre più attenzione, sono importantissime risorse economiche e culturali diffuse su tutto il territorio regionale e nazionale e che in Provincia di Modena vantano una rinomata tradizione storica.Gli argomenti affrontati nel volume sono stati oggetto di interventi divulgativi presentati in occasione dell’iniziativa "GEO-BENESSERE, approfondimenti e incontri su Geologia, Salute e Wellness", che Milena Bertacchini ha organizzato nell’ambito della rassegna “Musei da gustare 2008” della Provincia di Modena quale responsabile del Museo Universitario "Gemma 1786" del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Modena e Reggio Emilia.Hanno fornito un contributo al volume: Angela A., Aboumerhi M., Bellini A., Castaldini D., Conti S., Conventi M., Debbi G., Fontana D., Forti P., Garzia I., Gibertini G., Gorgoni C., Gucciardo D., Iannuccelli V., Interlandi M., Kashetu Kyenge C., Menconi Orsini A., Ravaglioli A., Reginelli M., Rossi A., Sorrentino T., Tateo F., Verole-Bozzello V.


2009 - I viaggi delle piante raccontati attraverso le carte [Abstract in Atti di Convegno]
Barbieri, Giovanna; Bertacchini, Milena; Bosi, Giovanna
abstract

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2009 - Interpretazione paleoambientale di una successione sedimentaria dell’Olocene medio nella piana di Terni: considerazioni su possibili fattori di correlazione [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Marchesini, Marco; Marvelli, S.
abstract

La ricostruzione stratigrafica di una successione sedimentaria dell’Olocene medio osservata in uno scavo per uso civile di alcuni metri di profondità immediatamente a nord di Terni, in località Maratta Alta, ha fornito interessanti informazioni sull’evoluzione geologico-ambientale recente di questo settore della piana di Terni. La successione è costituita in prevalenza da episodi a sedimentazione lacustre rappresentati da sabbie e limi calcarei di colore giallo avorio che, verso la base, appaiono interrotti da un deposito limoso sabbioso nerastro di ambiente palustre. Oggetto principale di questo lavoro è la caratterizzazione sedimentologica, paleontologica e palinologica della successione di Maratta Alta e del deposito palustre in particolare; ed il riconoscimento di possibili fattori di correlazione paleoambientale comuni ad altri siti dove questo palinomorfo è stato trovato.


2009 - Interpretazione paleoclimatica e paleoambientale di una successione sedimentaria dell’Olocene antico nella città di Terni [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Esu, D.; Gliozzi, E.
abstract

Uno scavo ad uso civile di circa 10 m di profondità realizzato nei pressi del centro storico di Terni ha portato alla luce una potente successione sedimentaria di ambiente fluviale e fluvio-lacustre depostasi durante le prime fasi dell’Olocene, che ha permesso di raccogliere nuove informazioni sull’evoluzione geologico-ambientale recente di questa porzione del territorio di Terni, oggi urbanizzata. Oggetto principale della ricerca è lo studio sedimentologico e paleontologico dei depositi relativi alle due fasi di alluvionamento allo scopo di ricostruire la storia paleoclimatica e paleoambientale della sezione studiata.


2009 - Journeys of plants revealed by maps [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Barbieri, Giovanna
abstract

La cartografia usata quale filo conduttore per raccontare gli affascinanti viaggi che alcune piante ornamentali hanno effettuato nello spazio e nel tempo, per essere presenti oggi nel nostro territorio. Taccuini di viaggio ricostruiti attraverso la visualizzazione delle rotte seguite da queste piante attraverso le carte, dove testi, documenti storici e immagini dialogano in perfetto equilibrio.Un percorso che sottolinea le potenzialità degli strumenti cartografici illustrando carte utili a rappresentare la distribuzione naturale di alcune specie di piante a scala globale, in passato e nel presente; carte efficaci a testimoniare ai nostri giorni la presenza delle stesse piante all’interno degli spazi verdi pubblici cittadini.


2009 - School education strategies at the “Gemma 1786” Museum in the Earth Sciences Department of the University of Modena e Reggio Emilia [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

L’Università di Modena e Reggio Emilia è depositaria di un patrimonio museale che, per quanto limitato in numero di oggetti, ha un valore scientifico, storico e culturale inestimabile. La conservazione di questo patrimonio è per la maggior parte affidata ai Musei Scientifici Universitari. Fra questi il Museo del Dipartimento di Scienze della Terra, “Gemma 1786”, è un museo di piccole dimensioni che raccoglie collezioni di minerali, rocce, meteoriti e carte e che, da alcuni anni, ha avviato un impegnativo progetto di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio scientifico e storico-culturale di cui è depositario. Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative didattico-educative rivolte alla diffusione delle Scienze della Terra e alla conoscenza del territorio locale. Il pubblico del Museo Universitario “Gemma 1876” è costituito quasi essenzialmente da scolaresche (Bollo, 2008); ciò impone precisi criteri alle proposte didattiche offerte affinché risultino efficaci nella formazione conoscitivo-scientifica dei giovani visitatori.Ogni museo costituisce un luogo di incontro educativo dove si apprende soprattutto dalle collezioni. In base a ciò elemento essenziale dei percorsi didattici proposti da “Gemma 1876” è la centralità dei campioni presentati e provenienti dalle sue collezioni; per tale ragione particolare attenzione è stata e viene tuttora rivolta alla loro scelta. I campioni consentono infatti di comunicare, con immediatezza, concetti scientifici anche complessi; e di trasmettere attraverso il loro significato scientifico e storico le potenzialità e l’importanza che le Scienze della Terra hanno nella vita dell’uomo. Il connubio fra passato e presente è un aspetto particolarmente curato nella programmazione di tutti i percorsi didattici, che si cerca di attualizzare con approcci di tipo interdisciplinare ed attingendo continuamente stimoli ed idee dal presente storico e dalla vita quotidiana. I percorsi didattici offerti si compongono in generale di tre diverse livelli di approfondimento conoscitivo: 1. attraverso un lavoro preparatorio nelle singole strutture scolastiche, finalizzato a fornire le prime informazioni sul tema trattato; 2. con una visita al museo, per consentire agli studenti di costruire e implementare le proprie conoscenze lavorando e interagendo direttamente con le collezioni e gli oggetti; 3. mediante il richiamo e la continuazione del lavoro iniziato in classe per approfondire e consolidare le nuove conoscenze acquisite presso la struttura museale.A “Gemma 1876” sono stati predisposti percorsi didattici, calibrati su due livelli, rispettivamente per gli studenti della scuola primaria e secondaria inferiore e per la scuola secondaria superiore, aventi come tematica: i minerali, le rocce e le carte.Nel corso delle esperienze didattiche gli studenti interagiscono manualmente con i campioni presentati nei diversi percorsi e sono continuamente incoraggiati ad osservarli ed esplorarli autonomamente, sia con strumentazioni di semplice uso oppure attraverso momenti ludici. Quasi sempre le bizzarrie naturali dei minerali e delle rocce e le numerose varietà di carte realizzate dall’uomo, suscitano curiosità e innumerevoli richieste di spiegazione tra i giovani discenti, che vengono così attivamente e concretamente coinvolti nel percorso formativo. L’esperienza raccolta in questi anni di attività mirata ha permesso di appurare una sempre maggiore eterogeneità culturale, di preparazione e di interessi all’interno delle classi in visita, nelle quali sono presenti studenti di altre nazionalità e giovani con handicap sensoriali e cognitivi. Per tale motivo, nel Museo “Gemma 1876”, viene offerta un’attività didattica fondata sull’uso di linguaggi semplici e facilmente fruibili ,in grado di suscitare interesse e di coinvolgere dei discenti attraverso differenti modalità di percezione:


2009 - The urban landscape of the city of Modena shown by maps [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Così G.C. Argan definì il paesaggio: “[…] un immenso libro, un palinsesto in cui sono scritti millenni di storia” (dal discorso tenuto al Senato nel 1985 per l’approvazione della legge Galasso).Moltissime città italiane, tra cui Modena, sono sorte e si sono sviluppate su impianti di antichi insediamenti, così come ampie sezioni della penisola ricalcano i tracciati di precedenti fondamenti territoriali. Per tale motivo è caratteristica del paesaggio italiano la convivenza tra un monumento del passato ed una costruzione del nostro tempo, a dimostrare la dinamica sovrapposizione tra la storia s.l. e gli avvenimenti più recenti.Sin dalle origini Modena è stata città di acque, attraversata e circondata da un fitto intreccio di canali artificiali, di risorgive e di corsi d’acqua naturali, la cui evoluzione ha influenzato, controllato e talvolta forzato la storia e la cultura in generale della città.Per capire e apprezzare questo vasto patrimonio culturale è indispensabile conoscere gli aspetti fisici, storici, archeologici, artistici, economici, religiosi ecc., che caratterizzano e hanno caratterizzato il territorio modenese; componenti che sono in parte celate, talvolta visibili, “sotto” e “sopra” l’orizzonte urbano. I canali principali che ancora oggi attraversano Modena, seguendo percorsi sotterranei, sono il Naviglio, il Canal Grande, il Canal Chiaro e il canale Modonella.Una rete di corsi d’acqua e di canali che i documenti cartografici, antichi e recenti, consentono di raccontare e di testimoniare e, come autentici strumenti storici, guidano nella ricostruzione dell’evoluzione del territorio modenese, sia a livello ambientale che urbanistico e sociale. 



2009 - Una mostra dedicata a Charles Darwin e le meraviglie delle scienze naturali [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Guidetti, Roberto
abstract

Vengono trattate le ragioni che hanno indotto l'allestimento di una esposizione temporanea su Darwin a Modena e le riflessioni scientifiche e culturali che hanno guidato la scelta dei contenuti


2008 - CORSO D'AGGIORNAMENTO PER INSEGNANTI (Scuola Primaria e Secondaria)I viaggi delle piante raccontati attraverso le carteGennaio 2008 Memo - viale Jacopo Barozzi, 172 [Esposizione]
Mazzanti, Marta; Barbieri, Giovanna; Bosi, Giovanna; Bertacchini, Milena; Padovani, Veronica
abstract

Approfondimento cartografico introduttivo ai viaggi delle piante I viaggi delle piante, a Modena dai 5 continenti Conoscenza e riconoscimento delle 10 piante prescelte, tra quelle diffuse nel verde pubblico modenese e presenti all’Orto e/o al Giardino Ducale. La cartografia usata quale filo conduttore per raccontare gli affascinanti viaggi che alcune piante ornamentali hanno effettuato nello spazio e nel tempo, per essere presenti oggi nel nostro territorio. Taccuini di viaggio ricostruiti attraverso la visualizzazione delle rotte seguite da queste piante attraverso le carte, dove testi, documenti storici e immagini dialogano in perfetto equilibrio. Un percorso che sottolinea le potenzialità degli strumenti cartografici illustrando carte utili a rappresentare la distribuzione naturale di alcune specie di piante a scala globale, in passato e nel presente; carte efficaci a testimoniare ai nostri giorni la presenza delle stesse piante all’interno degli spazi verdi pubblici cittadini.Hanno partecipato una 20 d'insegnati


2008 - Carta Geo-Archeo- Turistica del territorio di Otricoli (Terni, Umbria) [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Benito, A.; Castaldini, Doriano
abstract

Vengono sintetizzati i criteri e la metodologia applicati per la realizzazione della Carta Geo-Archeo-Turistica del territorio di Otricoli, caratterizzato da resti archeologici situati tra tavolati in tufo e rilievi di rocce sedimentarie. La carta consente una lettura a più voci del territorio unendo ai principali aspetti geologico-geomorfologici dell’area, l’indicazione dei resti archeologici che è ancora possibile osservare sul terreno insieme ad informazioni di carattere prettamente turistico.


2008 - Educare alla cartografia. Workshop formativi per insegnanti, Modena, Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena, nell'ambito della Giornata di Studi "L-hand made", 6 novembre 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Baldelli, F.; Facchini, S.; Farinelli, F.; Greco, R.; Degli Esposti, V.; Gherardi, M.
abstract

Educare alla Cartografia è il tema trattato nella Giornata di Studi L-hand made, rivolta ad insegnanti, educatori, operatori ed interessati, attraverso la presentazione di esperienze regionali e nazionali ed un workshop con approfondimenti tematici a numero limitato di partecipanti.1. Uso e lettura di carte e carte tematiche, Roberto Greco Università di Modena e Reggio Emilia2. Lettura d'immagine per un confronto multitemporale, Vittorio Degli Esposti Università di Bologna3. Il GPS per un orienteering ragionato, Massimo Gherardi Università di Bologna4. Le carte … in Archivio, Franca Baldelli Archivio Storico di Modena5. Educare alla cartografiaFranco Farinelli, Università di Bologna


2008 - Environmental implications of new stratigraphical and palinological data in the Terni basin (Central Italy) during the Middle Holocene [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Marchesini, Marco; Marvelli, S.
abstract

This study focuses on the palaeoenvironmental and palaeoclimatic characters of the Terni basin during the Middle Holocene, correlating geological-geomorphological, litho-pedostratigraphical and mineralogical data with pollen records, microfossil indicators and radiocarbon dating. The studied site is located in an intermontane Apenninic depression of the Umbria Region (Central Italy), which originated during the extension phases of the Apennine orogeny and gradually filled with continental deposits, starting from the Upper Pliocene. A lake occupied the Terni basin from the middle-upper Pleistocene up to recent history with an evolution that influenced the development of human settlements in the area from the Bronze Age. The new data collected in this research permit better understanding of the last life-phases of this lake.


2008 - GEO-benessere, approfondimenti e incontri su Geologia, Salute e Wellness. Museo Universitario “Gemma 1786”, Dipartimento di Scienze della Terra, 19-20 aprile 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Galli, Ermanno; Rossi, Antonio
abstract

Terme, fanghi, salse e grotte termali e il benessere che da questi deriva, o meglio, il GEO-benessere, se si considerano le origini geologiche di questi trattamenti di salute e di wellness, sono i temi che il Museo Universitario "Gemma 1786" del Dipartimento di Scienze della Terra ha affrontato con l'iniziativa dal titolo "GEO-benessere, approfondimenti e incontri su Geologia, Salute e Wellness", organizzata nell’ambito della rassegna “Musei da gustare 2008” della Provincia di Modena.L’iniziativa è stata organizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Hanno collaborato all'iniziativa: Associazione Interculturale Dawa; Grotta del Vento, Fornovolasco (LU); Grotta Giusti Natural Spa Resort, Monsummano Terme (PT); ISTEC-CNR; IGG-CNR; Riserva Naturale Salse di Nirano (MO); Riserva Naturale “Macalube di Aragona” (AG); Smalticeram; Terme della Salvarola, Sassuolo (MO); Terme di Castel San Pietro (BO); Terme di Sant'Agnese, Bagno di Romagna (FC); Università di Bologna; Università di Modena e Reggio Emilia: Dipartimento Scienze della Terra; Dipartimento di Scienze Farmaceutiche - Eurit, Gruppo Colorobbia


2008 - GEO-benessere: segreti e piaceri. Mostra, Museo Universitario “Gemma 1786”, Dipartimento di Scienze della Terra, 19-20 aprile 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Debbi, G.; Ferraro, G.; Galli, Ermanno; Gibertini, G.; Gualtieri, Alessandro; Iannuccelli, Valentina; Padovani, Veronica; Reginelli, M.; Rossi, Antonio; Zinanni, M.
abstract

Argille, terme, fanghi e i prodotti che dall'argilla si ricavano per un benessere della persona sia fisico che psichico, hanno animato la mostra realizzata nell'ambito dell'iniziativa "GEO-benessere, approfondimenti e incontri su Geologia, Salute e Wellness", che il Museo Universitario "Gemma 1786" del Dipartimento di Scienze della Terra ha organizzato in occasione della rassegna “Musei da gustare 2008” della Provincia di Modena.Il percorso espositivo è stato realizzato in collaborazione con: Argital (Pozzallo, RG), Smalticeram Unicer (Castellarano, RE), Terme della Salvarola (Sassuolo, MO), Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia insieme al Gruppo Colorobbia (Sovigliana Vinci, FI).Hanno collaborato alla realizzazione delle visite guidate alla mostra alcuni studenti del Corso di Laurea in Scienze Naturali: Chiara Tonelli; e del Corso di Laurea in Scienze dei beni Culturali: Francesca Amato, Maria Elena Ansaloni, Ambra Mattioli, Eleonora Righi, Laura Rivi, Paola Santisi, Maria Lucia Scarpa.


2008 - Gli insegnamenti di Paolo Fazzini in ambito geoarcheologico e museale per la riscoperta del patrimonio culturale [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

La geoarcheologia cominciò a suscitare interesse tra il mondo accademico modenese anche per merito degli studi condotti da P. Fazzini, prima a Luni poi a Norcia e Terni.


2008 - Holocene climatic variability effects on the geoenvironmental evolution of the Terni basin, Central Italy [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Detailed stratigraphical investigations have been carried out in the Terni basin (Central Italy) in order to improve understanding of the interactions between its geoenvironmental evolution and ancient human communities. The information provided by geological-geomorphological, litho-pedostratigraphical and mineralogical analyses has been correlated with radiocarbon dating and historical, archaeological and paleobiological evidence. The data collected have permitted a multidisciplinary approach that has led to an integrated interpretation of the Terni basin and its palaeoenvironmental and palaeoclimatic evolution from the Early Holocene.


2008 - I “sensi” della Geologia [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Padovani, Veronica
abstract

L’esperienza formativa avviata nel Museo Universitario “Gemma 1786” ha permesso di sviluppare ed approfondire tre temi geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte. Da questi si sono poi articolati e differenziati una serie di itinerari didattici rivolti ad un ampio pubblico, con particolare attenzione a persone in situazione di handicap e soprattutto a persone con disabilità visive.


2008 - Il progetto L-hand made. Relazione. Giornata di Studi, Modena, Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena, 6 novembre 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

La relazione illustra presupposti, obiettivi e risultati che hanno animato il progetto biennale "L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano", realizzato da Milena Bertacchini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, allo scopo di sviluppare percorsi di analisi e di scoperta delle Scienze della Terra attraverso la cartografia.Il progetto rappresenta un primo esempio di collaborazione interistituzionale che ha visto la partecipazione di Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena, Assessorato all’Istruzione della Provincia di Modena, Multicentro Educativo "Sergio Neri" del Comune di Modena, Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Unione Italiana Ciechi, sezione di Modena.


2008 - Itinerari e laboratori didattici rivolti alle scuole. Museo Universitario “Gemma 1786”. Anno scolastico 2008-2009 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Silvestri, Giulia; Zinanni, M.
abstract

Dal 2004, da quando Milena Bertacchini è la responsabile e curatrice del Museo del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786”, è stato avviato un nuovo progetto di divulgazione delle Scienze della Terra attraverso la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale e la diffusione della conoscenza del territorio nel quale esso è inserito, anche attraverso iniziative didattico-educative e culturali multidisciplinari aperte ad un vasto pubblico di studenti, curiosi, interessati e della cittadinanza in genere. Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative di promozione scientifica ed a percorsi formativi rivolti ad approfondire tre argomenti geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte, che rappresentano i componenti principali delle collezioni del Museo Universitario “Gemma 1786”. Da questi temi si sono organizzati e differenziati numerosi itinerari didattici, modulati secondo le direttive dei programmi ministeriali a cui le diverse scuole fanno riferimento, e strutturati tenendo conto sia del grado e degli interessi specifici delle classi coinvolte che delle disabilità sensoriali e cognitive e dei disagi linguistici che spesso sono presenti nelle classi in visita. Per tale motivo si sono organizzate attività didattiche flessibili e tra loro diversificate, impostate su strumenti che utilizzano linguaggi semplici e facilmente fruibili. I percorsi tematici, della durata di due ore circa, si compongono di attività teoriche e di esperienze laboratoriali rivolte alle scuole primarie 2° ciclo ed alle scuole secondarie inferiori e superiori; questi i titoli: “Non solo minerali”; “Rocce e segreti del nostro territorio”; “Il paesaggio nella cartografia” e “Il sale tra natura e storia”. Gli itinerari rivolti al Comune di Modena sono organizzati insieme al Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena MEMo e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena; quelli rivolti al territorio provinciale fanno parte dell’Agenda didattica della Provincia di Modena.


2008 - L-hand made. Educare alla cartografia. [WORKSHOP] [Altro]
Bertacchini, Milena; Farinelli, F.; Fontana, Daniela; Garuti, N.; Maletti, M.; Marchetti, Mauro; Penon, A.; Querzé, A.; Solis, A. M.; Vianello, G.
abstract

"L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano", è un progetto di Milena Bertacchini del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, allo scopo di sviluppare percorsi di analisi e di scoperta delle Scienze della Terra attraverso la cartografia.La Giornata di Studi L-hand made è rivolta ad insegnanti, educatori, operatori ed interessati, per riflettere e discutere sul ruolo che la Cartografia può avere nella didattica e per presentare i risultati conseguiti dal progetto L-hand made nell'a.s. 2007-2008 in collaborazione con alcune scuole di Modena: Istituto Statale d’Arte “A. Venturi”, Liceo C. Sigonio, Liceo A. Muratori, Scuola Secondaria inferiore Guidotti, Scuola Primaria Montecuccoli (Baggiovara), Scuola Primaria C. Menotti (Villanova), Scuola Primaria G. Rodari.Collaborano al progetto: Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena, Assessorato all’Istruzione della Provincia di Modena, Multicentro Educativo "Sergio Neri" del Comune di Modena, Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell'Università di Modena e Reggio Emilia, Unione Italiana Ciechi, sezione di Modena.


2008 - L-hand made: a Geoscience education project to make Cartography more exciting [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

The biennial L-hand-made Project, that is, “maps and landscapes in your hands”, was created with the intention of developing particular educational experiences for the exploration and discovery of Earth Science topics. Within the project, Cartography is the drive behind the knowledge and the means of communication with which to make the value and the meaning of the land and landscape more popular. In order to promote awareness and information regarding the cultural and environmental heritage of the territory where people live, this project has been planned and implemented with studies applied to the problems of the disabled.The main objective of this project has been achieved with the direct involvement of schools, by starting active and innovative educational itineraries to build together with them.


2008 - Le vie d'acqua modenesi: rete di canali, rete di saperi. Corso di formazione per insegnanti, a.s. 2008-2009, Multicentro Educativo "Sergio Neri" Modena MEMo [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Modena è città di acque e di canali, costruita e cresciuta al di sopra di un reticolo di vie un tempo navigabili che si celano agli occhi dei passanti e che pare impossibile possano ancora scorrere sotto di noi e continuare ad influire, oggi come in passato, sullo sviluppo della città e sui suoi delicati equilibri urbani. 
Rete di corsi d’acqua e di canali che i documenti cartografici, antichi e recenti, consentono di raccontare e di testimoniare e, come autentici strumenti storici, guidano nella ricostruzione dell’evoluzione del territorio modenese, sia a livello ambientale che urbanistico e sociale. 
Rete di canali e di vie di comunicazione attraverso le quali è possibile navigare in modo virtuale alla scoperta del patrimonio scientifico e storico-culturale della città di Modena.Il corso di formazione si è articolato in due incontri (13 febbraio e 20 febbraio 2008) di due ore ciascuno rivolti agli insegnanti di scuola primaria e secondaria di 1° e 2° grado, che si sono tenuti presso la sede di MEMo in viale Jacopo Barozzi, 172 a Modena. La partecipazione numerosa degli insegnanti ed i giudizi positivi degli stessi raccolti nel questionario di verifica, hanno indotto gli organizzatori a promuovere un secondo corso nel novembre 2008.


2008 - Le vie d'acqua modenesi: rete di fiumi e di canali, rete di saperi. Corso di formazione per insegnanti, a.s. 2008-2009, Multicentro Educativo "Sergio Neri" Modena MEMo [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Una rete di canali e di vie di comunicazione che, oggi come in passato, continua a condizionare lo sviluppo della città ed a controllarne i suoi delicati equilibri urbani sono stati il tema dei due incontri (11 e 18 novembre 2008) promossi da MEMo all'interno del percorso formativo "Le vie d'acqua modenesi raccontano" rivolti agli insegnanti di ogni ordine e grado scolastico e organizzati presso la Sala Conferenze Circoscrizione Centro Storico/S.Cataldo, Piazzale Redecocca 1 a Modena.I corsi d’acqua ed i canali, che in un reticolo complesso ancora scorrono sotto la città di Modena, hanno guidato nella ricostruzione dell’evoluzione del territorio modenese, scandendo gli approfondimenti a livello ambientale, urbanistico-culturale, storico-sociale ed economico.Al percorso formativo di cinque incontri di MEMo "Le vie d'acqua modenesi raccontano", hanno partecipato anche: Giuliano Muzzioli e Andrea Giuntini dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Giovanni Bartoli del Settore Ambiente del Comune Modena.


2008 - Museo Mineralogico e Geologico Estense. Gemma 1786 [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

Le vicende che hanno accompagnato l’origine di “Gemma 1786”, il Museo Universitario Mineralogico e Geologico Estense del Dipartimento di Scienze della Terra, rispecchiano l’evoluzione culturale che, nel tempo, ha caratterizzato la città di Modena ed il suo territorio.La sua storia è affascinante ed ha inizio nel Settecento quando il Duca Francesco III d’Este, su proposta del Dicastero dei Riformatori degli Studi, decise di inviare un professore sulle colline modenesi “per formare un patrio Museo” dedicato prevalentemente al regno minerale.Le collezioni di questo Museo, che nel 1846 Pietro Doderlein definì “gemma fra le più belle e munificenti istituzioni di S.A.R. Francesco IV”, cominciarono a delinearsi fin dall’inizio e si arricchirono nel tempo con donazioni, acquisti e lasciti. Sono storia attuale le acquisizioni di campioni raccolti da alcuni ricercatori del Dipartimento stesso durante numerose campagne di rilevamento anche in regioni lontane, come la Groenlandia, il Brasile, l’Africa, l’Australia e l’Antartide.È solo da alcuni anni che il Museo ha voluto aprirsi al pubblico in un’ottica di maggior visibilità, avviando un nuovo progetto di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio scientifico e storico-culturale, unico e prezioso, racchiuso al suo interno; anche attraverso l’attribuzione ufficiale (8 aprile 2005) di un nome nuovo, semplice ed evocativo: “Gemma 1786”, ovvero il Museo Universitario Mineralogico e Geologico Estense del Dipartimento di Scienze della Terra. Il patrimonio museale si compone di collezioni di minerali, rocce, meteoriti, plastici e carte, insieme ad esemplari di notevole importanza come, ad esempio, il meteorite caduto ad Albareto di Modena nel 1766.Particolare attenzione è inoltre rivolta al mondo delle persone con disabilità motorie, le visite a “Gemma 1786” non sono, infatti, ostacolate da barriere architettoniche.


2008 - New observations on the Perugia Hill rock substrate [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Fregni, Paola
abstract

The geological and geoarchaeological study developed in collaboration with the Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria during the stabilisation works of the Perugia Cathedral, has permitted us to observe the urban ground layer on which the church was built on the morphologically highest zone of the Perugia Hill. We have observed for the first time the geological substrate, which has been hidden for centuries under the Cathedral’s foundations. The field observations carried out under the Cathedral’s foundations have brought to light two stratigraphical sections, each one several meters thick, which were studied in detail, despite the especially bad underground conditions.


2008 - Nuove osservazioni litostratigrafiche sulla conca di Gubbio, Umbria [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Fregni, Paola; Pattuzzi, Edda
abstract

Sono presentati importanti e inediti dati a carattere lito-stratigrafico relativi al bacino eugubino. Gli studi condotti su uno scavo per uso civile in località Branca e su alcuni segmenti di carotaggi estratti in situ durante indagini a carattere geognostico, sono stati in grado di confermare l’ipotesi da sempre accreditata tra gli Autori, ma mai dimostrata realmente, che sia la formazione Marnoso-arenacea a costituire la base della successione sedimentaria che caratterizza la conca di Gubbio.


2008 - Origini e sviluppo del Museo di Storia Naturale [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

L’origine delle collezioni universitarie modenesi è legata a vicende curiose e interessanti che, percorrendo lo stesso cammino, hanno portato allo sviluppo dell’Ateneo cittadino e delle sue diverse discipline accademiche. In particolare, i Musei Universitari di Mineralogia e Geologia, di Paleontologia e di Zoologia e Anatomia Comparata, così come i rispettivi insegnamenti, hanno seguito un percorso comune che trova le sue radici nel primo Museo di Storia Naturale voluto dal Duca Francesco III d’Este.


2008 - Paesaggi umbri del passato: dieci anni di ricerche geologiche e geoarcheologiche in Umbria [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Le ricerche geoarcheologiche e paleoambientali che da circa dieci anni sono condotte in Umbria dall’autore, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, hanno interessato i territori delle principali conche intermontane di Gubbio, Terni, Colfiorito e Gualdo Tadino e dei centri di Otricoli e di Perugia. Gli studi di dettaglio a carattere multidisciplinare che sono stati realizzati, alcuni dei quali ancora in corso, hanno portato a risultati nuovi e interessanti che consentono di acquisire una conoscenza geologico-ambientale e geoarcheologica sempre più approfondita di questo settore dell’Italia centrale.


2008 - Ricerche geologiche e geoarcheologiche nei dintorni di Gubbio [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

Sono presentati i principali risultati di una ricerca geoarcheologica e paleoambientale condotta nell’ambito di una collaborazione multidisciplinare tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria ed il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Lo scopo principale della ricerca è consistito nella ricostruzione del quadro evolutivo geologico-ambientale del territorio eugubino, integrandolo e confrontandolo con il vasto archivio di dati e di reperti archeologici raccolti durante numerose campagne di scavo effettuate in siti ubicati nel territorio urbano ed extraurbano della città di Gubbio e del sito di Nogna.


2008 - Stamps & Maps: francobolli e mappe. Mostra. Giornata di Studi "L-hand made", Multicentro Educativo "Sergio Neri" Modena, 6-20 novembre 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Percorso esemplificativo di filatelia tematica realizzato in collaborazione con Romano Bertacchini del Circolo Filatelico A. Tassoni di Modena nell'ambito della Giornata di Studi "L-hand made". Una rassegna di filatelia tematica che vuole raccontare attraverso alcuni esempi come e in che misura le nazioni del mondo abbiano rivolto la loro attenzione al problema cartografico, geografico, topografico e agli uomini che hanno contribuito alla nascita ed al progresso delle Scienze della Terra.Il percorso è accompagnato dagli elaborati realizzati dalle scuole del Comune di Modena che hanno partecipato alla sperimentazione del progetto L-hand made nell'a.s. 2007-2008: Istituto Statale d’Arte “A. Venturi”, Liceo C. Sigonio, Liceo A. Muratori, Scuola Secondaria inferiore Guidotti, Scuola Primaria Montecuccoli (Baggiovara), Scuola Primaria C. Menotti (Villanova), Scuola Primaria G. Rodari.


2008 - The Past and the present of the Roman town of Ocriculum [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena; Cenciaioli, L.
abstract

Otricoli is a village located in the south of the Umbria Region (Central Italy). It is perched in a territory limited on the eastern side by the Apennines chain and the west by the Tiber River. From the top of a hill Otricoli dominates the ruins of the Roman village of Ocriculum.Ocriculum was founded in the 1st Century B.C. and developed during the 2nd Century A.D. It was placed in a flatten area declining towards the Tiber River and soon it became a prosperous commercial centre.Marine sediments of the Late Pliocene-Early Pleistocene and fluvial sediments of the Early-Middle Pleistocene covered by Middle-Late Pleistocene pyroclastic rocks cropping out in the area.Natural factors and human activities caused Ocriculum’s deterioration that forced the inhabitants to abandon the town in the period between the end of the 6th and 7th Centuries A.D., during the climatic minimum of the Early Middle Ages. The cold, wet climatic conditions certainly facilitated the decline of the territory, already worsened by the consequences of the fall of the Roman Empire.


2008 - Tutti i colori del sale. Mostra itinerante nelle scuole modenesi. International School of Modena, 10-18 maggio 2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Andrews, J.; Zinanni, M.
abstract

Mostra con approfondimenti, degustazioni e curiosità per fare conoscere il valore culturale e l'importanza economica del sale, questo bene prezioso troppo spesso dimenticato.L'iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Museo Universitario "Gemma 1786" e l'International School of Modena con il patrocinio dell'Università di Modena e Reggio Emilia, del Comune di Modena, del Comune di Castelnuovo Rangone e dell’Anno Internazionale del Pianeta Terra.Il percorso espositivo, composto da campioni di sale e salgemma e da prodotti e oggetti legati alla cultura del sale nel mondo, è arricchito dagli elaborati e dagli oggetti realizzati dagli studenti dell'International School of Modena (Piazza Montessori 1/A, Montale Rangone, MO).L’iniziativa è stata realizzata con il contributo di: Consorzio del Parmigiano Reggiano, sezione di Modena e Bologna; Consorzio del Prosciutto di Modena; Italkali SpA Palermo; Tetra Pak Italiana SpA; Cavalli Srl Deposito Fiscale Tabacchi; Cioccolateria L'Artigiano F.lli Gardini Forlì; Salumificio Pavarotti SpA Castelnuovo Rangone; Gruppo Culturale Civiltà Salinara Cervia.


2007 - Carta Geo-Archeo- Turistica del territorio di Otricoli (Terni, Umbria). [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Benito, A.; Castaldini, Doriano
abstract

Vengono sintetizzati i criteri e la metodologia applicati per la realizzazione della Carta GeoArcheoTuristica del territorio di Otricoli, caratterizzato da resti archeologici situati tra tavolati in tufo e rilievi di rocce sedimentarie. La carta consente una lettura a più voci del territorio unendo ai principali aspetti geologico-geomorfologici dell’area, l’indicazione dei resti archeologici che è ancora possibile osservare sul terreno insieme ad informazioni di carattere prettamente turistico.


2007 - Dentro le rocce: vedere l'invisibile. XVII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, 19-25 marzo 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Galli, Ermanno; Rossi, Antonio
abstract

Le meraviglie della natura delle rocce e dei minerali, nella varietà, nell’ordine, nei colori, osservate laddove l’occhio umano non può arrivare attraverso apparecchiature che l’uomo stesso ha creato nel Settecento e perfezionato nel tempo. Esperti guideranno i visitatori alla scopeta delle meraviglie delle rocce e dei minerali non visibili all’occhio umano con l'ausilio di tecniche analitiche che costituiscono due delle più importanti invenzioni dell'Umanità: il microscopio ottico ed i Raggi X.Iniziativa del Museo "Gemma 1786" nell'ambito della rassegna “Incontri ai Musei” organizzata dai Musei Universitari dell’Ateneo Modenese per la XVII Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica indetta dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica dal 19 al 25 marzo 2007.


2007 - Gemma 1786, il Museo Mineralogico e Geologico Estense del Dipartimento di Scienze della Terra. CD-Rom multimediale-Progetto "Musei Scientifici Universitari Modenesi" a cura del Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell’Università di Modena e Reggio Emilia [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Galli, Ermanno; Gavioli, Giovanna; Rossi, Antonio
abstract

In un CD-Rom accessibile anche a non vedenti è presentato il Museo Universitario "Gemma 1786", dalle sue origini alle più recenti attività, attraverso le collezioni ed il suo patrimonio storico-culturale. Il progetto, a cura del Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (prof. Gavioli G.), coinvolge tutti e sei i Musei Universitari Modenensi per valorizzarli e promuovere una loro conoscenza anche ad un pubblico con disabilità.


2007 - Gemma 1786, il Museo Mineralogico e Geologico Estense. Una storia di scoperte, di ricerche e di uomini [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Le vicende che hanno accompagnato l’origine di “Gemma 1786”, il Museo Universitario Mineralogico e Geologico Estense del Dipartimento di Scienze della Terra, rispecchiano l’evoluzione culturale che, nel tempo, ha caratterizzato la città di Modena ed il suo territorio.La sua storia è affascinante ed ha inizio nel Settecento quando il Duca Francesco III d’Este, su proposta del Dicastero dei Riformatori degli Studi, decise di inviare un professore sulle colline modenesi “per formare un patrio Museo” dedicato prevalentemente al regno minerale.Le collezioni di questo Museo, che nel 1846 Pietro Doderlein definì “gemma fra le più belle e munificenti istituzioni di S.A.R. Francesco IV”, cominciarono a delinearsi fin dall’inizio e si arricchirono nel tempo con donazioni, acquisti e lasciti. Sono storia attuale le acquisizioni di campioni raccolti da alcuni ricercatori del Dipartimento stesso durante numerose campagne di rilevamento anche in regioni lontane, come la Groenlandia, il Brasile, l’Africa, l’Australia e l’Antartide.È solo da alcuni anni che il Museo ha voluto aprirsi al pubblico in un’ottica di maggior visibilità, avviando un nuovo progetto di valorizzazione e di divulgazione del patrimonio scientifico e storico-culturale, unico e prezioso, racchiuso al suo interno; anche attraverso l’attribuzione ufficiale (8 aprile 2005) di un nome nuovo, semplice ed evocativo: “Gemma 1786”, ovvero il Museo Universitario Mineralogico e Geologico Estense del Dipartimento di Scienze della Terra. Il patrimonio museale si compone di collezioni di minerali, rocce, meteoriti, plastici e carte, insieme ad esemplari di notevole importanza come, ad esempio, il meteorite caduto ad Albareto di Modena nel 1766.


2007 - Genius loci: l’anima dei luoghi ritrovati. Mostra, Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, 6-20 maggio 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Galli, Ermanno; Gavioli, Giovanna; Guaraldi, Giacomo; Padovani, Veronica; Rompianesi, P.; Rossi, Antonio; Zinanni, M.
abstract

Genius loci è l’anima dei luoghi ritrovati presentati attraverso una selezione di una trentina di immagini tratte da una raccolta fotografica composta da oltre un centinaio tra negativi e lastre eseguite da fotografi dilettanti locali sconosciuti del secolo scorso.Ogni riproduzione rappresenta un documento visivo delle trasformazioni che hanno caratterizzato il paesaggio naturale e sociale del territorio emiliano e italiano tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Tra i soggetti: paesaggi urbani e appenninici, ritratti di personaggi e di gente comune, scene di vita quotidiana e di eventi catastrofici naturali.Ogni immagine esposta è un frammento della memoria locale in grado di suscitare emozioni, sentimenti e forse anche ricordi lontani in chi le osserva. Ogni fotografia fa rivivere l’anima di quel “genius loci” che ne ispirò lo scatto.Evento realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell'Ateneo di Modena.


2007 - Il Paesaggio nella Cartografia: il successo di un percorso didattico [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

“Gemma 1786”, il Museo del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato un nuovo progetto di valorizzazione e divulgazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale.Questa rinnovata attività museale ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative didattico-educative, tra le quali, di particolare interesse, è quella legata al percorso chiamato “Il Paesaggio nella Cartografia”: una proposta didattica che ha trovato ispirazione da quanto enunciato dalla Convenzione Europea del Paesaggio (in vigore dal 1 marzo 2004) e dalla ferma convinzione che si possa incuriosire ed interessare un’ampia e diversificato, anche se diversamente abile, attraverso la Cartografia, sfruttando la sua trasversalità disciplinare e culturale.


2007 - Il Paesaggio nella Cartografia”: il successo di un percorso didattico [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Il Museo Universitario “Gemma 1786”, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato un nuovo progetto di valorizzazione e divulgazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale.Questa rinnovata attività museale ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative didattico-educative, tra le quali, di particolare interesse, è quella legata al percorso chiamato “Il Paesaggio nella Cartografia”: una proposta didattica che ha trovato ispirazione da quanto enunciato dalla Convenzione Europea del Paesaggio (in vigore dal 1 marzo 2004) e dalla ferma convinzione che si possa incuriosire ed interessare un’ampia e diversificato, anche se diversamente abile, attraverso la Cartografia, sfruttando la sua trasversalità disciplinare e culturale. “Il Paesaggio nella Cartografia” è un progetto nato con l’intento di insegnare al pubblico ad osservare i diversi ambienti naturali e antropici presenti sul nostro Pianeta, indirizzandoli ad una loro lettura attraverso le carte ed aiutandoli a scoprire quanto una forte interazione tra uomo e ambiente abbia contribuito alla loro evoluzione nel tempo.


2007 - Itinerari e laboratori didattici rivolti alle scuole. Museo Universitario “Gemma 1786”. Anno scolastico 2007-2008 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Laurora, Angela; Padovani, Veronica; Zinanni, M.
abstract

Dal 2004, da quando Milena Bertacchini è la responsabile e curatrice del Museo del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786”, è stato avviato un nuovo progetto di divulgazione delle Scienze della Terra attraverso la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale e la diffusione della conoscenza del territorio nel quale esso è inserito, anche attraverso iniziative didattico-educative e culturali multidisciplinari aperte ad un vasto pubblico di studenti, curiosi, interessati e della cittadinanza in genere. Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative di promozione scientifica ed a percorsi formativi rivolti ad approfondire tre argomenti geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte, che rappresentano i componenti principali delle collezioni del Museo Universitario “Gemma 1786”. Da questi temi si sono organizzati e differenziati numerosi itinerari didattici, modulati secondo le direttive dei programmi ministeriali a cui le diverse scuole fanno riferimento, e strutturati tenendo conto sia del grado e degli interessi specifici delle classi coinvolte che delle disabilità sensoriali e cognitive e dei disagi linguistici che spesso sono presenti nelle classi in visita. Per tale motivo si sono organizzate attività didattiche flessibili e tra loro diversificate, impostate su strumenti che utilizzano linguaggi semplici e facilmente fruibili. I percorsi tematici, della durata di due ore circa, si compongono di attività teoriche e di esperienze laboratoriali rivolte alle scuole primarie 2° ciclo ed alle scuole secondarie inferiori e superiori; questi i titoli: “Non solo minerali”; “Rocce e segreti del nostro territorio”; “Il paesaggio nella cartografia” e “Il sale tra natura e storia”. Gli itinerari rivolti al Comune di Modena sono organizzati insieme al Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena MEMo e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena; quelli rivolti al territorio provinciale fanno parte dell’Agenda didattica della Provincia di Modena.


2007 - L-hand made, carte e paesaggi a portata di mano [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Il principale obiettivo che il progetto “L-hand made, ovvero “carte e paesaggi a portata di mano”, si prefigge insieme alla sua specifica ricerca “Toccare le carte, vedere il territorio” è quello di trasmettere a ciascun individuo un sentimento di tutela e di salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale in cui egli vive, promuovendo percorsi di scoperta e di conoscenza dove la Cartografia diventa il motore di conoscenza ed il mezzo di informazione attraverso il quale comunicare il valore ed il significato di paesaggio e di territorio.Il raggiungimento di tale finalità può avvenire soprattutto attraverso il diretto coinvolgimento delle strutture scolastiche, costruendo con loro un rapporto di collaborazione concreto che stimoli gli insegnanti a sviluppare approcci didattici attivi e innovativi, aperti ad esperienze dirette sul e con il territorio circostante.


2007 - L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Il progetto L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano, nasce con l’intento di sviluppare percorsi di esplorazione e di scoperta delle Scienze della Terra, utilizzando la Cartografia come motore di conoscenza e mezzo di informazione attraverso il quale comunicare il valore ed il significato del paesaggio e del territorio, realtà espressive di un patrimonio comune.L'idea di realizzare L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano è stata stimolata dal successo dell’esperienza didattico-educativa de “Il Paesaggio nella Cartografia”, che da alcuni anni è proposta dal Museo Universitario “Gemma 1786” nell’ambito del Progetto Itinerari “Scuola-Città” del Comune di Modena, la cui risonanza ha superato i confini provinciali. Finalità del percorso sono gli stessi principi enunciati nella Convenzione Europea del Paesaggio entrata in vigore il 1 marzo 2004.


2007 - La passione di una vita. Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, nell'ambito dell'iniziativa "Genius loci: l’anima dei luoghi ritrovati", 5 maggio 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Galli, Ermanno; Rompianesi, P.; Rossi, Antonio
abstract

Incontro con il naturalista modenese Pietro Rompianesi per suscitare emozioni, ricordi, suggestioni di terre lontane, con le esperienze vissute da questo studioso e appassionato della ricerca geologica e naturalistica.


2007 - Le origini delle collezioni del Museo di Storia Naturale dell'Università di Modena [Articolo su rivista]
Ansaloni, Ivano; Bertacchini, Milena; Mari, Marisa
abstract

Il ritrovamento degli inventari settecenteschi relativi alle prime collezioni presenti presso il Museo di Storia Naturale dell'Università di Modena, ha permesso una ricostruzione virtuale degli spazi e degli arredi ad esso adibitie del patrimonio naturale in esso contenuto. Gli inventari, in numero di sei, sono stati redatti fra il 1788 e il 1799. Il museo si costituì nel 1786 per volontà del Duca Francesco III d'Este . Attraverso lo studio di queste collezioni, formate da reperti fossili, minerali, animali e vegetali ed antichità, è possibile ripercorrere l'evoluzione del pensiero scintifico che ha accompagnato lo sviluppo della museologia scintifica in Italia.


2007 - Luoghi a portata di mano. Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, nell'ambito dell'iniziativa "Genius loci: l’anima dei luoghi ritrovati", 18 maggio 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Cavazzuti, A.
abstract

Luoghi a portata di mano raccontati attraverso mostre e conferenze."Venezuela anni ‘50: Tierra de Gracia. Una terra incontaminata ricca in petrolio", conferenza di Alfredo Cavazzuti, emigrante modenese e tecnico Shell, in occasione dell'International Day of museum, 18 maggio 2007.


2007 - New geoarchaeological data on the recent evolution of the Terni basin, Central Italy [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

The multidisciplinary study conducted on four archaeological sites located in the Terni basin is the result of a multi-year collaboration between the Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria and the Dipartimento di Scienze della Terra. A lake occupied the Terni basin up to historical time with an evolution that influenced the development of the human settlements in the area from the Bronze Age.The new data from this research leads a better understanding the interactions between the natural environmental of the Terni basin and the human settlements so that we can make an informed integrated interpretation of its paleoenvironmental and paleoclimatic evolution from the Middle Holocene to the present time.The different stratigraphical sequences observed, from few to over ten meters in thickness, have been studied using a multidisciplinary approach based on geological, mineralogical-petrographical and paleontological evidence with pollen and archaeological data.


2007 - Percorsi didattici di un Museo Universitario di Scienze della Terra:Gemma 1786. Corso di formazione per insegnanti, a.s. 2007-2008, Civico Museo di Scienze Naturali di Voghera, Pavia, 13 dicembre 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Guioli, S.; Padovani, Veronica
abstract

La Geologia è una Scienza che coniuga problemi e interessi disciplinari assai diversi. L’esperienza didattica maturata attraverso l’attività del Museo Universitario “Gemma 1786” è nata con lo scopo di contribuire in modo concreto alla divulgazione delle Scienze della Terra attraverso, sia la valorizzazione del patrimonio scientifico e culturale conservato in detto museo, sia la diffusione della conoscenza del territorio in cui viviamo. Le esperienze didattiche raccolte dal 2004 a “Gemma 1786” sono state il contributo didattico ed educativo fornito al corso di aggiornamento rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado, organizzato dal Museo di Scienze Naturali di Voghera con il patrocinio del CSA di Pavia e di Alessandria.


2007 - Problems and methods for accessible didactics of Earth Sciences-related Cartography [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Padovani, Veronica
abstract

Cartography as a subject and cartographic concept are often taught in a superficial way in Italian schools because it is considered as a sterile discipline and lacking in relevance, thus also many non-disabled pupils have an insufficient knowledge of the principles of cartography. Mapping and Geographic knowledge finds nevertheless many applications in everyday life, especially now, due to the possibility of consulting maps on the world wide web. For this reason planning Earth Sciences-related Cartography activities in a museum context is highly recommended, but it may seem to be a great challenge, especially when these activities are presumed to be accessible also to persons with disabilities.The development of simplified cartographic elaborations and 3-dimensional models, which can put in evidence the main characteristics of the territory and that can ideally be overlapped to the official cartography, constitutes a useful support in order to guarantee immediate legibility to an average non-expert audience and puts the bases for the realization of accessible tactile maps that can be accessible and understandable to cognitive and visually handicapped persons.By the way, Cartography related to Earth Sciences is about much more than simply deciphering maps: it is also about knowledge and understanding of the relations between environment and man. Hands-on didactics is very useful when dealing with Geology-related topics, in fact, touching rock and mineral samples is an irreplaceable learning aid, therefore the use of objects related to the environment represented on the maps may be very helpful.The use of this kind of non-conventional teaching tools is revealing to be a valuable way of teaching Physical Geography and Geology in “Gemma 1786” Museum, which is operating in order to make cartographical and geological activities, lessons and exhibitions accessible to a large range of audience, including cognitive and physical disabled persons.


2007 - Siti di interesse geologico [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena; Panini, Filippo
abstract

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2007 - The Geoarchaeo-Tourist Map of the Territory of Otricoli (Umbria Region, Central Italy): Preliminary Notes. [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; BENITO CALVO, A; Castaldini, Doriano
abstract

This article illustrates the preliminary notes on the criteria and methods applied for implementing a GeoArchaeo-Tourist map of the territory of Otricoli. Otricoli is a village located in the south of the Umbria Region (Central Italy), on the eastern margin of the Apennine chain and the west bank of the River Tiber. Marine sediments (Late Pliocene-Early Pleistocene) and fluvial sediments (Early-Middle Pleistocene) covered by tuff rocks (Middle-Late Pleistocene) crop out in the area and control the physical forms of the landscape.By means of ArcGIS computer programme, a set of maps and three-dimensional visualizations have provided to represent the Otricoli natural landscape. The GeoArchaeo-Tourist map has been elaborating, integrating geological, geomorphological and archaeological aspects with the tourist infrastructure in order to obtain a document readable, simple, clear but scientifically accurate also for non-expert users. This map is an original cartographic elaboration in the field of geo-tourist thematic mapping.The main purpose of the GeoArchaeo-Tourist map is to favour the tourist to discover the Otricoli landscape and to promote its sustainable development.


2007 - Toccare le carte, conoscere il territorio. Mostra, Documentaria VI edizione, Modena, 2-7 settembre 2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Artioli, A.; Caselli, A.; Gavioli, Giovanna; Guaraldi, Giacomo; Mariani, A.; Padovani, Veronica
abstract

La Cartografia è una Scienza applicata che il progetto L-hand made, ovvero carte e paesaggi a portata di mano (responsabile dott. Milena Bertacchini) vuole utilizzare come motore di conoscenza per comunicare il valore del paesaggio e del territorio quale importante bene comune. La mostra "Toccare le carte, conoscere il territorio" rappresenta un approfondimento specifico di questo progetto, prevalentemente dedicata a come trasmettere la conoscenza del territorio per mezzo di concetti cartografici a giovani di varie culture ed a persone con disabilità sensoriali e cognitive, attraverso strumenti didattici, convenzionali e non solo, in grado di coinvolgere l’intera sfera sensoriale. Le mappe topografiche tattili e i plastici tridimensionali esposti, realizzati in collaborazione con il Servizio Accoglienza Studenti Disabili dell'Università di Modena e Reggio Emilia, l’Istituto Statale d’Arte “A. Venturi” di Modena e l’Unione Italiana Ciechi, sezione di Modena, sono i primi risultati concreti di una ricerca, avviata nel 2006, il cui scopo era quello di favorire un accesso “universale” a temi legati al nostro paesaggio naturale e culturale.La mostra è stata allestita nell'ambito della VI edizione di Documentaria (2-7 settembre 2007) "le Vie della Scienza", promosso da Comune di Modena, Assessorato all'Istruzione e Politiche per l'Infanzia, Autonomia scolastica, Rapporti con l'Università; Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena; Provincia di Modena, Assessorato Istruzione e Formazione Professionale.


2007 - Uno sguardo sulla geologia della Provincia di Modena [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

Cenni di “storia geologica” per fornire ai “non addetti ai lavori” quei concetti indispensabili utili a comprendere l’origine di un paesaggio, di un affioramento, o di un elemento del rilievo, non solo per il loro eventuale aspetto scenico, ma per il significato scientifico che esse rappresentano anche nell’ambito più vasto della dinamica terrestre.


2007 - Uno sguardo sulla geologia della Provincia di Modena [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Brevi cenni di “storia geologica” per fornire ai “non addetti ai lavori” quei concetti indispensabili per meglio comprendere l’origine di un paesaggio, di un affioramento, o di un elemento del rilievo, non solo per il loro eventuale aspetto scenico, ma per il significato scientifico che etti aspetti rappresentano anche nell’ambito più vasto della dinamica terrestre.


2006 - Geologia tra passato e presente nel territorio di Otricoli [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

Il territorio otricolano costituisce un magnifico esempio di paesaggio culturale, opera della stretta interconnessione che nello spazio e nel tempo si è sviluppata tra uomo e ambiente, di cui si ha testimonianza nella successione dei singoli orizzonti abitativi. Gli aspetti naturali che noi oggi ammiriamo come protagonisti del paesaggio otricolano sono gli stessi che in un passato non molto lontano hanno, da un lato, condizionato l’evoluzione delle forme del rilievo e, dall’altro, favorito la frequentazione dell’uomo e lo sviluppo dei suoi insediamenti in questo settore dell'Umbria al confine con il Lazio.


2006 - Il paesaggio agrario umbro: quando a raccontare sono gli elementi geoarcheologici [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Il paesaggio italiano è un bene culturale tra i più importanti del nostro Paese. Esso è sempre in continua trasformazione, anche se talvolta in modo impercettibile, sia in modo naturale che col mutare delle esigenze vitali degli uomini e della loro azione sul suolo e sull’ambiente. Sono la morfologia e la geologia, controllate dalle condizioni climatiche, a caratterizzare fortemente le diverse specificità paesaggistiche naturali, sulle quali l’uomo è sempre intervenuto per viverci in modo confortevole e sicuro e per adattarle alle sue attività produttive.L’osservazione e lo studio di quell’enorme archivio di informazioni contenuto nel paesaggio e, più in particolare, nel paesaggio agrario è indispensabile a ricostruire il quadro evolutivo ambientale che ha interessato una determinata area.Analogamente, l’analisi integrata delle componenti naturali e antropiche, attuali e passate, caratteristiche di alcuni siti archeologici dell’Umbria centro-meridionale consentono di delineare i cambiamenti paesaggistici avvenuti in quelle aree e di risalire al mutamento colturale e culturale che il paesaggio umbro ha subito nel tempo.


2006 - Itinerari e laboratori didattici rivolti alle scuole. Museo Universitario “Gemma 1786”. Anno scolastico 2006-2007 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Lupoli, F.; Padovani, Veronica; Pattuzzi, Edda; Zinanni, M.
abstract

Dal 2004, da quando Milena Bertacchini è la responsabile e curatrice del Museo del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786”, è stato avviato un nuovo progetto di divulgazione delle Scienze della Terra attraverso la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale e la diffusione della conoscenza del territorio nel quale esso è inserito, anche attraverso iniziative didattico-educative e culturali multidisciplinari aperte ad un vasto pubblico di studenti, curiosi, interessati e della cittadinanza in genere. Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative di promozione scientifica ed a percorsi formativi rivolti ad approfondire tre argomenti geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte, che rappresentano i componenti principali delle collezioni del Museo Universitario “Gemma 1786”. Da questi temi si sono organizzati e differenziati numerosi itinerari didattici, modulati secondo le direttive dei programmi ministeriali a cui le diverse scuole fanno riferimento, e strutturati tenendo conto sia del grado e degli interessi specifici delle classi coinvolte che delle disabilità sensoriali e cognitive e dei disagi linguistici che spesso sono presenti nelle classi in visita. Per tale motivo si sono organizzate attività didattiche flessibili e tra loro diversificate, impostate su strumenti che utilizzano linguaggi semplici e facilmente fruibili. I percorsi tematici, della durata di due ore circa, si compongono di attività teoriche e di esperienze laboratoriali rivolte alle scuole primarie 2° ciclo ed alle scuole secondarie inferiori e superiori; questi i titoli: “Non solo minerali”; “Rocce e segreti del nostro territorio”; “Il paesaggio nella cartografia” e “Il sale tra natura e storia”. Gli itinerari rivolti al Comune di Modena sono organizzati insieme al Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena MEMo e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena; quelli rivolti al territorio provinciale fanno parte dell’Agenda didattica della Provincia di Modena


2006 - Osservazioni geoarcheologiche sul territorio di Nogna (Gubbio, Perugia) [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Il territorio di Nogna è situato in prossimità del margine settentrionale del bacino di Gubbio (Perugia) ad ovest dell’abitato di Mocaiana, nel versante in destra del fiume Assino. In un periodo di tempo compreso tra il I sec. a.C. ed il I-II sec. d.C., in quest’area fu iniziata la costruzione di un santuario mai terminato.Le vestigia del tempio di Nogna si ergono a circa 650 m di quota su un versante abbastanza acclive dominante l’intera pianura eugubina e circondato da contrafforti appenninici formati dalla Formazione Marnoso arenacea umbra.Il santuario, progettato nella seconda metà del II secolo a.C. come tempio italico ad alae sulla via di percorrenza transappennica che in passato collegava Gubbio alla valle di Pietralunga, è stato oggetto di ripetute campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria dal 1998 al 2004. I materiali lapidei usati per la costruzione del santuario, analizzati dal punto di vista petrografico, sono riconducibili a due diverse litologie entrambe appartenenti alla Marnoso arenacea affiorante localmente e riconducibile al Membro di M. Urbino di Pialli (1966) e Ricci Lucchi e Pialli (1973); una si presenta arenaceo-quarzosa con mica biotite prevalente e mica muscovite e l’altra è calcarenitica ad elementi quarzosi.Le ricerche geologiche e petrografiche condotte su campioni raccolti nell’area del santuario unitamente ai numerosi elementi morfologici ricavati da foto aeree e rilevati sul terreno, hanno permesso di effettuare osservazioni di dettaglio sui depositi affioranti e sull’evoluzione geologico-ambientale del territorio di Nogna.


2006 - Paesaggi umbri del passato: segni di terra, indizi di clima e tracce di uomini [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

La Terra è un sistema dinamico molto complesso sempre in continua evoluzione e alla costante ricerca di irraggiungibili condizioni di equilibrio.Le numerose e alterne vicissitudini che essa ha subito, durante questo lunghissimo lasso di tempo, hanno lasciato testimonianze indelebili, anche se non sempre evidenti e facilmente interpretabili, scolpite nella memoria delle sue rocce, che costituiscono un enorme archivio naturale di informazioni a disposizione di chi le osserva.


2006 - Risultati preliminari sull’evoluzione paleoambientale e paleoclimatica del sito archeologico di Maratta Bassa (Terni) [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena; Marchesini, Marco; Marvelli, S.
abstract

Sono discussi i primi risultati di uno studio multidisciplinare a carattere geologico-geoarcheologico e paleobotanico realizzato sul sito archeologico di Maratta Bassa (Terni), nell’ambito di una collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria e il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La successione stratigrafica che è stata ricostruita, consente di legare l’evoluzione del sito di Maratta Bassa alle oscillazioni del livello lacustre di un lago che un tempo occupava la piana di Terni e ad un suo intermittente ma progressivo restringimento. Il quadro evolutivo che si delinea, riferito ad un periodo di tempo compreso tra l’Olocene medio-superiore (3500-3000 BP) ed il periodo storico recente, evidenzia un’evoluzione paleoambientale e paleoclimatica dell’area abbastanza complessa, che vede una graduale scomparsa delle condizioni di ambiente lacustre ed un progressivo passaggio ad un ambiente di transizione fluvio-lacustre e quindi fluviale.L’evoluzione discontinua del sito archeologico, posto in una zona di relativo alto morfologico in prossimità del margine del lago, ha risentito delle pulsazioni del livello lacustre, che consentiva lo sviluppo antropico dell’insediamento durante fasi di abbassamento del livello del lago (fasi regressive), mentre provocava l’allagamento e quindi l’abbandono dell’insediamento quando il livello delle acque si innalzava (fasi trasgressive). I primi rinvenimenti archeologici relativi all’insediamento di Maratta Bassa datano alla fine del VII-inizio VI sec. a.C.; mentre, a partire dal V sec. a.C., la definitiva riduzione del bacino lacustre e il prevalere del regime fluviale segnano l’inizio dell’evoluzione dell’attuale piana di Terni.


2006 - Sale a piacere [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

L’articolo descrive i risultati dell’esperienza museale Sulle tracce del Sale realizzata nel maggio-giugno 2006 con il supporto finanziario della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, nell’ambito della rassegna Musei da gustare promossa dalla Provincia di Modena.Scopo di tale evento è stato quello di sviluppare un progetto concreto di diffusione della cultura scientifica attraverso il quale valorizzare il patrimonio scientifico e storico-culturale conservato nel Museo Universitario “Gemma 1786”. Le attività proposte sul tema del sale si sono differenziate sia per percorsi di lettura: scientifici, artistici, storico-culturali, che per livelli di approfondimento, utilizzando strumenti e linguaggi adeguati agli interessi ed alle differenti capacità ricettive e comunicative di un pubblico di adulti e di famiglie, per raggiungere anche tipologie di persone solitamente non abituate a frequentare i musei. Ha coronato l’iniziativa Sulle tracce del Sale di “Gemma 1786” l’organizzazione di un’escursione alle Saline di Cervia dove i partecipanti, oltre una cinquantina, hanno personalmente potuto ammirare ambienti ed attività connesse con questo “oro bianco”.


2006 - Stelle sulla Terra. Museo Universitario "Gemma 1786", Giornata internazionale dei Musei, 18 maggio 2006 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Barbieri, Massimo; Coltellacci, Marco Maria; Padovani, Veronica; Pattuzzi, Edda; Sighinolfi, Giampaolo; Zinanni, M.
abstract

Il Museo Universitario “Gemma 1786” espone per la prima volta al pubblico in un allestimento permanente le Collezioni di Meteoriti e di Pietre Lavorate per gran parte nate nel XVIII secolo dalla passione per le Scienze Naturali dell’Arciduca Massimiliano d’Este insieme ai documenti storici che ne raccontano origini e sviluppo.L’inaugurazione delle Collezioni di Meteoriti e di Pietre Lavorate è stata organizzata in occasione della Giornata Internazionale dei Musei indetta il 18 maggio 2006 dall’International Council of Museums (ICOM).L'iniziativa è stata accompagnata dalla conferenza “Meteoriti: dal Mito alla Scienza” di Giampaolo Sighinolfi, esperto di meteoriti e docente di Geochimica e di Vulcanologia presso il Dipartimento di Scienze della Terra, per svelare segreti e curiosità di questi tanto affascinanti quanto misteriosi corpi celesti.


2006 - Sulle tracce del Sale. CD-Rom multimediale [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Falchieri, M.
abstract

Nell'ambito dell’iniziativa "Sulle tracce del Sale" organizzata dal Museo "Gemma 1786" del Museo del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Modena e Reggio Emilia, è stato realizzato il CD-Rom multimediale "Sulle tracce del Sale" in collaborazione con l'ISA Venturi di Modena.Il CD-Rom, che descrive gli aspetti storici, sociali e culturali di questo bene prezioso come presentati all'interno del percorso espositivo realizzato presso il Museo "Gemma 1786", è stato distribuito come gadget ai visitatori la mostra ed è scaricabile dal sito web del Progetto TED della Provincia di Modena:http://ted.scuole.provincia.modena.it/progetti/sulle_tracce_del_sale/index.htm


2006 - Sulle tracce del sale. Mostra, approfondimenti scientifici, conversazioni informali e assaggi. Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, maggio-giugno 2006 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Berselli, E.; Caselli, A.; Coltellacci, Marco Maria; Fontana, Daniela; Galli, Ermanno; Lo Russo, G.; Lugli, Stefano; Pattuzzi, Edda; Rossi, Antonio; Vasta, M.; Zinanni, M.
abstract

Il sale è il filo conduttore dell’iniziativa all'insegna dell'intrattenimento e della conoscenza organizzata dal Museo Universitario "Gemma 1786" con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell’ambito della rassegna “Musei da gustare 2006” della Provincia di Modena.Scopo dell’evento è quello di invitare il pubblico a viaggiare nello spazio e nel tempo seguendo “Le tracce del sale” attraverso proposte divulgative diversificate nell'approccio e nei contenuti. PERCORSO ESPOSITIVO di campioni, prodotti e oggetti legati alla cultura del sale, illustrati da pannelli esplicativi e filmati sulla produzione del sale italiana e francese (Saline di Cervia e di Guérande). SAPIDO O INSIPIDO?, conversazioni sul tema per raccontare curiosità, segreti e verità sul ruolo del sale in cucina, sull’uso e abuso del sale, sulla sua recente riscoperta e valorizzazione, con EDMONDO BERSELLI, editorialista di La Repubblica e l’Espresso, GIUSEPPE LO RUSSO, scrittore d’enogastronomia e ricercatore di storia dell’alimentazione; ENRICO BELGRADO, storico; MARCO VASTA, fotografo-documentarista dell’Associazione onlus AàZ Aiuto allo Zanskar; GARDINI FABIO, L’Artigiano di Forlì, produttore del cioccolato con il sale di Romagna; GUIDETTI CLAUDIO, segretario sez. Modena Consorzio del Parmigiano Reggiano. INCONTRI SCIENTIFICI con esperti dell’ITALKALI SpA Palermo per illustrare le tappe che questo bene prezioso segue per arrivare alle nostre tavole; SUGGESTIONI DI SALE, installazioni di arte contemporanea ed esercizi di stile realizzati da studenti ed insegnanti dell'Istituto Statale d'Arte "Adolfo Venturi" di Modena.In collaborazione con: Cavalli-Deposito Fiscale Tabacchi Modena, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Modena, Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, Gruppo Culturale Civiltà Salinara Cervia, HERA-META Modena, ITALKALI Società Italiana sali alcalini Palermo, SPEL Modena.Programma delle giornateSABATO 27 maggioore 10,30 “Dai giacimenti alle tavole” e “Sai quale sale mangi?”ore 18 “Sapido o insipido?” Viaggiare nella memoria di Modena e, analizzando fatti e persone del quotidiano di ieri, arrivare ad una lettura del quotidiano di oggi:OSPITI: Edmondo Berselli, Enrico Belgrado, Giuseppe Lo Russo, Claudio Guidetti, Fabio Gardini.DOMENICA 28 maggioore 10,30 “Sai quale sale mangi?”ore 18 “Sapido o insipido?” Viaggiare nello spazio alla scoperta dell’oro bianco in altri continenti: “Le carovane di sale in Himalaya”OSPITI: Marco Vasta, Milena Bertacchini, Stefano Lugli.Assaggi e degustazioni di sapori lontani salati e non.


2006 - Vie d'acqua modenesi: trasporto di merci e di cultura. XVI Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, Museo Universitario "Gemma 1786", Dipartimento di Scienze della Terra, 13-19 marzo 2006 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Le iniziative della XVI Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica proposte dai Musei Universitari dell’Ateneo modenese hanno come principale obiettivo quello di mostrare che la Scienza è di tutti e per tutti, anche grazie all’ausilio dei moderni metodi della comunicazione virtuale.Uno dei temi centrali di approfondimento che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha scelto per l’edizione 2006 è la “centralità dell’acqua”, ed è proprio intorno a questo tema che si è sviluppato l'intervento proposto dalla responsabile del Museo Universitario "Gemma 1786" dal titolo “Vie d'acqua modenesi: trasporto di merci e di cultura”. Modena, città di canali, la cui evoluzione è stata da sempre fortemente favorita, influenzata e controllata dall’acqua; sarà seguendo il fluire dell’acqua lungo la rete di canali che si celano nel paesaggio urbano sotterraneo modenese, che racconterò della città, dei suoi abitanti e del suo patrimonio culturale.


2005 - Cum grano salis. La cultura del vivere… in un pizzico di sale. 24-25 settembre 2005, Museo del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786” [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Galli, Ermanno; Rossi, Antonio
abstract

Protagonista indiscusso del vivere quotidiano, il sale è stato il filo conduttore di un itinerario museale composto da campioni provenienti dalla vita quotidiana e dalle collezioni del Museo "Gemma 1786" “esplorabili” al tatto e al gusto.L'iniziativa, che ha visto la partecipazione dell'Istituto Statale d'Arte Venturi di Modena, è stata organizzata nell'ambito delle Giornate Europee del Patrimonio promosse dal Consiglio d’Europa e nell'edizione del 2005 dedicate a “Il Patrimonio, una cultura da vivere”.


2005 - Gubbio, sotto la città. Gubbio, 4-30 giugno 2005. Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Umbria [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Manconi, D.; Salvatori, M.
abstract

La sezione geo-archeologica della mostra dedicata a Gubbio e alle sue recenti scoperte archeologiche ha inteso raccontare la storia del territorio eugubino attraverso la sua evoluzione geologico-ambientale


2005 - Holocene evolution of the Terni basin, central Italy [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

A multidisciplinary study has been led on the Maratta Bassa archaeological site of the VII-VI century B.C., located to north-west of the town of Terni; it has enabled an integrated interpretation of the paleoenvironmental and paleoclimatic evolution of the Terni basin during a time between the Middle Holocene and the historical period. The evolution of the archaeological site of Maratta Bassa was influenced by the water level oscillations of a lake subject to repeated climatically controlled expansion and contraction in a general regressive-trangressive cycle (evolution shrinking). The not particularly deep lake occupied the Terni basin up to historical time with a cyclic history well correlatable with other lakes of central Italy.A stratigraphical sequence a few meters thick has been obtained through the elaboration, comparison and interconnection of geological, geomorphological, mineralogical-petrographical and paleontological evidence with pollen and archaeological data: it is made of alternating lacustrine, fluvial and fluvio-lacustrine deposits. On the basis of analysis and field observations, the succession has been informally subdivided into several units.


2005 - In search of “Underground Urban Geosites”. The city of Modena “upside-down” [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena
abstract

A rich cultural heritage is hidden in the subsoil of many Italian cities. This underground heritage could tell the story and the evolution of the urban environment through the traces of natural and anthropogenetic components which shaped it in space and time and are now interwoven in the physical landscape that surrounds it. Underground urban Geosites are the historical and territorial memory of this evolution since they are the buried traces of urban environment components. The aim of the “Sottosopra” (upside-down) Project is to appraise the cultural heritage buried beneath the city of Modena. There is a network of cultural itineraries following the underground town’s canals, inviting visitors to discover and enjoy all the underground urban Geosites which have stratified in the subsoil of Modena during nearly two thousand years of history.Il progetto “Sottosopra” intende valorizzare il patrimonio culturale sepolto sotto la città di Modena grazie ad una rete di itinerari culturali che virtualmente seguono i canali sotterranei cittadini e invitano i visitatori alla conoscenza e alla fruizione di tutti quei Geositi sotterranei urbani che si sono andati stratificando nel sottosuolo modenese nel corso di quasi duemila anni di storia.


2005 - Itinerari e laboratori didattici rivolti alle scuole. Museo Universitario “Gemma 1786”. Anno scolastico 2005-2006 [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Lupoli, F.; Pattuzzi, Edda; Pignatti, D.; Zinanni, M.
abstract

Dal 2004, da quando Milena Bertacchini è la responsabile e curatrice del Museo del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786”, è stato avviato un nuovo progetto di divulgazione delle Scienze della Terra attraverso la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale e la diffusione della conoscenza del territorio nel quale esso è inserito, anche attraverso iniziative didattico-educative e culturali multidisciplinari aperte ad un vasto pubblico di studenti, curiosi, interessati e della cittadinanza in genere. Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative di promozione scientifica ed a percorsi formativi rivolti ad approfondire tre argomenti geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte, che rappresentano i componenti principali delle collezioni del Museo Universitario “Gemma 1786”. Da questi temi si sono organizzati e differenziati numerosi itinerari didattici, modulati secondo le direttive dei programmi ministeriali a cui le diverse scuole fanno riferimento, e strutturati tenendo conto sia del grado e degli interessi specifici delle classi coinvolte che delle disabilità sensoriali e cognitive e dei disagi linguistici che spesso sono presenti nelle classi in visita. Per tale motivo si sono organizzate attività didattiche flessibili e tra loro diversificate, impostate su strumenti che utilizzano linguaggi semplici e facilmente fruibili. I percorsi tematici, della durata di due ore circa, si compongono di attività teoriche e di esperienze laboratoriali rivolte alle scuole primarie 2° ciclo ed alle scuole secondarie inferiori e superiori; questi i titoli: “Non solo minerali”; “Rocce e segreti del nostro territorio”; “Il paesaggio nella cartografia” e “Il sale tra natura e storia”. Gli itinerari rivolti al Comune di Modena sono organizzati insieme al Multicentro Educativo "Sergio Neri" Comune di Modena MEMo e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena; quelli rivolti al territorio provinciale fanno parte dell’Agenda didattica della Provincia di Modena.


2005 - La Cartografia nei suoi molteplici aspetti, reali ed immaginari. 8 aprile-21 maggio 2005. Mostra in occasione della riapertura al pubblico del Museo Universitario del Dipartimento di Scienze della Terra "Gemma 1786" [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Baldelli, F.; Valbonesi, G.
abstract

La riapertura al pubblico del Museo Universitario del Dipartimento di Scienze della Terra, rinominato "Gemma 1786", è stata un'occasione per presentare al pubblico in una veste rinnovata le collezioni museali di minerali, rocce e carte.Le carte sono espressione dell'uomo e della sua necessità di conoscere il territorio in cui vive. Le carte raccontano quindi dell'uomo e del territorio.La mostra, realizzata in collaborazione con l'Archivio Storico del Comune di Modena e la Biblioteca d'Arte L. Poletti di Modena, ha voluto mettere a confronto rappresentazione cartografiche antiche e recenti del territorio modenese con rivisitazioni artistiche dell'artista Giovanni Valbonesi realizzate con tecniche a collage.


2005 - La nuova sezione museale di cartografia. Inaugurazione. Museo Universitario del Dipartimento di Scienze della Terra "Gemma 1786", riapertura al pubblico, 8 aprile 2005. [Esposizione]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela
abstract

La riapertura al pubblico del Museo Universitario del Dipartimento di Scienze della Terra, rinominato "Gemma 1786", è stata un'occasione per presentare al pubblico in una veste rinnovata le collezioni museali di minerali, rocce e carte. La sezione cartografica, che si compone di un’importante raccolta di plastici cartografici ottocenteschi a colori di pregevole fattura e di numerose carte storiche e recenti, topografiche e tematiche, del territorio locale, nazionale ed estero; è stata valorizzata nella sua esposizione ed ampliata e corredata di una serie di pannelli esplicativi di valore informativo e didattico, illustranti i principi generali della cartografia e le nuove frontiere di questa disciplina.


2004 - Geology in an Integrated Cultural Landscape: examples of promoting sustainable and economic development in Emilia-Romagna Region (Italy). [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Coratza, Paola; Panizza, Mario; Piacente, Sandra
abstract

Research previously carried out for the Landscape, Park and Natural Heritage Service of the Emilia-Romagna Region, gave us the idea of selecting those aspects of the geological landscape which, more than others, should be appreciated both for their intrinsic and contextual meaning and also for the “symbolic” value which they have gained through time.Thus, a project concerning two particular itineraries was developed. The first itinerary is more strictly scientific and is linked to the features of the physical environment and the anthropogenetic aspects characterising ophiolitic ridges. The second itinerary can be defined as being geological-literary, since it was developed by considering how the morphological features of the landscape in Emilia-Romagna have inspired poetry and culture.


2004 - Itinerari e laboratori didattici rivolti alle scuole. Museo Universitario “Gemma 1786”. Anno scolastico 2004-2005 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Dal 2004, da quando Milena Bertacchini è la responsabile e curatrice del Museo Universitario del Dipartimento di Scienze della Terra “Gemma 1786”, è stato avviato un nuovo progetto di divulgazione delle Scienze della Terra attraverso la valorizzazione del suo patrimonio scientifico e storico-culturale e la diffusione della conoscenza del territorio nel quale esso è inserito, anche attraverso iniziative didattico-educative e culturali multidisciplinari aperte ad un vasto pubblico di studenti, curiosi, interessati e della cittadinanza in genere.Questa rinnovata attività ha portato alla realizzazione di specifiche iniziative di promozione scientifica ed a percorsi formativi rivolti ad approfondire tre argomenti geologici generali rispettivamente legati ai minerali, alle rocce ed alle carte, che rappresentano i componenti principali delle collezioni del Museo “Gemma 1786”. Da questi temi si sono organizzati e differenziati numerosi itinerari didattici, modulati secondo le direttive dei programmi ministeriali a cui le diverse scuole fanno riferimento, e strutturati tenendo conto sia del grado e degli interessi specifici delle classi coinvolte che delle disabilità sensoriali e cognitive e dei disagi linguistici che spesso sono presenti nelle classi in visita. Per tale motivo si sono organizzate attività didattiche flessibili e tra loro diversificate, impostate su strumenti che utilizzano linguaggi semplici e facilmente fruibili. I percorsi tematici, della durata di due ore circa, si compongono di attività teoriche e di esperienze laboratoriali rivolte alle scuole primarie 2° ciclo ed alle scuole secondarie inferiori e superiori; questi i titoli: “Non solo minerali”; “Rocce e segreti del nostro territorio”; “Il paesaggio nella cartografia” e “Il sale tra natura e storia” . Gli itinerari rivolti al Comune di Modena sono organizzati insieme a Memo e all’Assessorato all’Istruzione del Comune di Modena; quelli rivolti al territorio provinciale fanno parte dell’Agenda didattica della Provincia di Modena.


2004 - Otricoli preromana: dati geoarcheologici preliminari su un rinvenimento sepolcrale di età arcaica [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Oggetto della ricerca geoarcheologica è un’area vicino all’abitato di Otricoli (Terni), in località Crepafico, dove una campagna di scavo archeologica avviata nella primavera del 2003 dalla Isp. dr. Cenciaioli L. della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria, ha portato alla luce tre tombe risalenti al VII-VI sec. a.C. di età tardo orientalizzante – età arcaica. Analogamente ad altre tombe arcaiche già rinvenute nella zona, anche queste ultime si collocano al margine del tavolato di tufo caratterizzante la morfologia dell’area.La scoperta di questo complesso tombale ha permesso di osservare in dettaglio le caratteristiche geologiche e litologiche dei materiali interessati dal ritrovamento, sui quali sono state effettuate analisi petrografiche mineralogico e diffrattometriche.


2004 - Prime osservazioni su un insediamento del VII sec. a.C. nell’area di Terni [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

Ricerca geoarcheologica condotta su un abitato di età arcaica rinvenuto nella piana di Terni (NW di Terni) nel corso di una campagna di scavo pluriennale diretta dall’allora Soprintendente Reggente della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria Bonomi Ponzi L. L’insediamento, che è caratterizzato dalla presenza di strutture abitative di tipo capannicolo del fine VII-inizio VI sec. a.C., è situato in un’area di relativo alto topografico rispetto alla conca circostante (circa 110 m di quota) in località Maratta, non lontano dall’attuale corso del Fiume Nera e dominato dalla torre di Colle Luna.La sequenza stratigrafica che è stata ricostruita elaborando, confrontando e omogeneizzando le osservazioni effettuate sul terreno insieme alle analisi petrografiche, mineralogiche e a raggi X con le analisi polliniche e i dati archeologici; evidenzia un’evoluzione paleoambientale dell’area sicuramente influenzata dalle variazioni climatiche che si sono succedute a scala globale dall’Olocene superiore al periodo storico recente, oltre che da fattori locali e da fattori antropici.


2004 - The geology hidden in the urban landscape. The city of modena “upside-down” [Abstract in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

In order to promote awareness and information regarding the cultural heritage of the city of Modena and, in particular, of its buried heritage, the “Sottosopra” (upside-down) Project has been planned and implemented. This virtual pathway reconstructs the story that the underground urban landscape can tell us by means of the natural and anthropogenetic remains which a dense network of natural water courses, springs and artificial canals have shaped in time and space.


2004 - Uno sguardo sulla città romana di Ocriculum (Umbria, Italy) [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Cenciaioli, L.
abstract

Otricoli è un centro abitato nel sud dell’Umbria, situato in un territorio limitato ad est dai rilievi della catena appenninica e ad ovest dal ”fiume di Roma”, il Tevere. Arroccato su una rupe, domina dall’alto le vestigia di quella che fu, in epoca romana, Otricoli “apud Tiberim” (al Tevere) nota come Ocriculum.Ocriculum sorse e si sviluppò in età augustea, tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C, in una zona pianeggiante e degradante verso il Tevere e divenne presto un fiorente centro commerciale. La città crebbe difesa naturalmente da due contrafforti in tufo, sopra e a ridosso dei quali furono costruiti importanti edifici e ville patrizie.Nell’area affiora una successione sedimentaria del Pliocene sup.-Pleistocene inf., medio di ambiente marino passante ad ambiente fluviale e una copertura, variamente estesa, di rocce piroclastiche del Pleistocene medio prodotte dal vulcano di Vico. Tra la fine del VI e il VII sec. d.C. l’azione sinergica di fattori naturali e antropici (caratteristiche litologiche e morfologiche, deterioramento climatico e situazione di degrado conseguente alla crisi dell’Impero Romano) costrinse gli abitanti ad abbandonare l’antica città di Ocriculum.


2003 - Geologia e storia. Corso di Formazione per Operatore Culturale, modulo tecnico di archeometria, Norcia (Perugia), 27 giugno 2003 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Incarico didattico di tre ore rivolto ad illustrare il ruolo della geologia nella storia attraverso l'evoluzione di alcuni siti archeologici italiani ed un approccio integrato tra le Scienze della Terra e le discipline umanistiche storiche ed archeologiche. Una ventina gli iscritti al Corso di Formazione per Operatore Culturale organizzato a Norcia dall’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Perugia.


2003 - Geomorphological tourism amidst nature and culture: examples from Emilia-Romagna (Italy). [Relazione in Atti di Convegno]
Piacente, Sandra; Bertacchini, Milena; Coratza, Paola
abstract

A project has been activated with the collaboration of the Department of Earth Sciences of Modena and Reggio Emilia University and the Emilia-Romagna Region – Landscape, Parks and Natural Heritage Service. The aim of this project is to census and rate the most important sites of geological interest and develop cultural-tourist itineraries and educational routes.


2003 - La città “sottosopra”: evoluzione geologica recente [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena
abstract

La città di Modena sorge su una potente coltre di depositi alluvionali variabilmente estesi legati a corsi d’acqua che, nel tempo, per cause naturali e antropiche, hanno mutato il loro tracciato.Il confronto tra le immagini del paesaggio “sopra” e “sotto” la città di Modena evidenzia come, alla staticità del paesaggio sotterraneo si contrapponga la mutabilità del paesaggio urbano.


2003 - Le "Pietre del Diavolo" tra borghi e castelli nell'Appennino emiliano. Un percorso culturale nel paesaggio ofiolitico. [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, M.; Coratza, P.; Piacente, Sandra
abstract

Geological heritage: a new opportunity for cultural and tourist development. The "Devil's Stones" between Hamlets and Castles of the Emilia Apennines (Italy). The complexity of the national territory and the variety of environmental heritage make Italy one of the countries where the areal extension is inversely proportional to the richness and frequency of places and objects of considerable cultural relevance. This is particularly true for environmental heritage, which is enjoying an ever increasing interest from the viewpoint both of scientific interest and of legislation regarding census, protection and improvement activities. Within this framework, a co-operation project between the Department of Earth Sciences of Modena and Reggio Emilia University and the Landscape, Park and Nature Conservancy Service of the Emilia-Romagna Region has been activated. The aim of this project is the classification and assessment of the most important geological sites and the implementation of educational routes and cultural tourist itineraries. The results expected could therefore be an opportunity for stimulating territorial upgrading by means of interventions on abandoned or secondary areas and by promoting new models of development.


2003 - Modena si svela alla rete, un percorso culturale-virtuale nella città di Modena [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Fontana, Daniela; Paltrinieri, N.
abstract

Percorso culturale virtuale che si snoda in un insolito paesaggio cittadino “Sottosopra” tra le acque e i canali sotterranei della città di Modena, tra luoghi apparentemente inusuali se pur inconsciamente vicini, con l’intento di fornire una visione globale e dinamica del territorio cittadino.


2003 - Paesaggi Culturali tra Geologia e Letteratura nel '900 in Emilia-Romagna. [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, M.; Coratza, P.; Piacente, Sandra
abstract

Research previously carried out for the Landscape, Park and Natural Heritage Service of the Emilia-Romagna Region, gave us the idea of selecting those aspects of the geological landscape which, more than others, should be appreciated both for their intrinsic and contextual meaning and also for the “symbolic” value which they have gained through time. Thus, a project concerning a particular geological-literary itinerary was developed. This itinerary was developed by considering how the morphological features of the landscape in Emilia-Romagna have inspired poetry and culture. From Pascoli to Panzini, from Bacchelli to Bertolucci, Guareschi, Bassani, Delfini, Zavattini, Pederiali, Tondelli and many others, the places of 20th century poetry in Emilia-Romagna go from the windy sand dunes of the Romagna coast to the misty atmospheres of the Po Plain countryside, the barren silvery badlands of the Apennines, the dark humps of the mountains, the fantastic woods of the lowlands as far as the moody horizons of the “province—non-province”, which runs along the Via Emilia between the River Po and the Apennine ridges.


2003 - Per un modello di Terra al femminile [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena; Coratza, Paola; Piacente, Sandra
abstract

In Italia il patrimonio ambientale, e in particolare quello di tipo geologico, forse a causa di radici culturali eminentemente umanistiche, non ha ancora assunto il valore di Bene culturale condiviso: prima di proporne la conservazione e la valorizzazione è necessario partire dal suo riconoscimento anche attraverso strategie di sensibilizzazione, non solo e non tanto del mondo scientifico, quanto della società in generale.


2003 - Proposta di applicazioni didattiche all'itinerario nel paesaggio ofiolitico. L'aula sotto il cielo. [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena; Coratza, Paola; Piacente, Sandra
abstract

La complessità del territorio nazionale ed il ricco patrimonio ambientale che lo caratterizza fanno dell'Italia uno dei paesi in cui la dimensione areale è inversamente proporzionale alla ricchezza e alla frequenza di luoghi e oggetti di rilevanza documentale globale. Ciò vale soprattutto per il patrimonio ambientale, verso il quale si sta registrando un interesse sempre più crescente, sia in ambiti scientifici, che attraverso iniziative legislative di censimento, protezione e valorizzazione (Bertacchini et alii, 1999).In quest'ottica si inserisce un progetto in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna - Servizio Paesaggio, Parchi e Patrimonio naturale - responsabile Sandra Piacente, volto, oltre che al censimento e la valutazione dei più importanti siti di interesse geologico, alla realizzazione di itinerari turistico-culturali.I risultati ottenuti diventano così anche occasione di protezione e di valorizzazione di questo particolare patrimonio ambientale, trasformato da "oggetto geologico" in "bene culturale", fruibile e godibile da tutti.


2003 - Sand production by chemical and mechanical weathering of well lithified siliciclastic turbidites. [Articolo su rivista]
Fontana, Daniela; G. C., Parea; Bertacchini, Milena; P., Bessi
abstract

The production of sand by chemical and mechanical weathering in a temperate humid climate and in a middle altitude mountain area has been investigated by comparing the composition of the sandy fraction of ancient and recent soils with the composition of parent rocks and stream sands. We examined the drainage basins of two high-gradient streams in the northern Apennines (Ospitale and Fellicarolo) and a short portion of the Leo stream derived from their confluence. Bedrock is made of a single rock type, the siliciclastic arkosic turbidites of the Cervarola Formation, and only in the lower portion of the basin the Leo stream cuts carbonate and pelitic lithotypes of Ligurian units. River bed sands have a lithic composition and are very rich in sedimentary rock fragments such as shales, silstones and fine-grained arenites derived from the Cervarola tubidites beds. The variations observed in the quartz/lithics ratio is primarily explained with weathering conditions (in particular soil type and steepness of slope), and only subordinately seems to be related with the river transport. The change in outcropping rocks in the lower part of the basin is immediately reflected in the lithic fraction of stream sands, marked by micritic fragments indicating contribution from carbonate units.Soils sands show different compositions. Recent soils from the highest watershed areas have a lithic composition. The more developed older dark soils capping red soils, and the chemically more active black swampy soils, show compositions gradually richer in quartz and feldspars. Pedogenic reactions initially reduce the lithic fragments, leading to an indirect enrichment of the more resistant quartz and feldspar grains. It is likely that the quartz-feldspar rich composition of the black swampy soils is partially related to the coarser-grained arenites of the bedrock.Results from this study indicate that in a drainage basin cutting well lithified sedimentary rocks, rich in shale and siltstones, the chemical activity and duration of pedogenetic processes, and the steepness of valley slopes, which controls the intensity of physical breackage of outcropping rocks, are the major factors controlling the production and composition of sand sediments. In a temperate humid climate these two factors seem to work some what independently and give an imprint to the produced sediment which changes as a function of different topographic conditions. Physical breackage prevails on steep slopes, thus the sediments are rich in unstable lithic grains. Even in very acidic soils, alteration of feldspar seems to be not significant, probably because the time from the last glaciation has been not long enough to produce visible effects on feldspar grains.


2003 - Variazioni climatiche nell’antichità. Corso di Formazione per Operatore Culturale, modulo tecnico di archeometria, Norcia (Perugia), 27 giugno 2003 [Esposizione]
Bertacchini, Milena
abstract

Il territorio e l’ambiente hanno subito e subiscono tuttora mutamenti e trasformazioni a causa sia di interventi antropici, sia di eventi naturali; e tra quest’ultimi il clima riveste un ruolo determinante. Nel corso dei tempi storici le fluttuazioni climatiche hanno influenzato le crisi alimentari, il diffondersi o la scomparsa di determinate colture agricole, il propagarsi di epidemie, l’abbandono di territori e centri abitati, le modificazioni delle fasce vegetazionali naturali, le variazioni di regime di fiumi, laghi e paludi, migrazioni di popoli ed altri fenomeni ancora. Questi i temi affrontati nell'attività didattica di tre ore rivolta ad una ventina di iscritti al Corso di Formazione per Operatore Culturale organizzato a Norcia dall’Assessorato alla Formazione Professionale della Provincia di Perugia.


2002 - I Beni Geologici come espressione e veicolo culturale per tutti. Un progetto in Emilia Romagna. [Articolo su rivista]
Bertacchini, M.; Coratza, P.; Piacente, Sandra
abstract

In Italy, as in most countries, the geological component of the landscape has not yet been given its real value as a cultural asset. It is therefore necessary to find new ways and strategies to increase the awareness and sensitivity not only of the scientific world and institutions but also of society in general.From this viewpoint, a project has been activated with the collaboration of the Department of Earth Sciences of Modena and Reggio Emilia University and the Emilia-Romagna Region – Landscape, Parks and Natural Heritage Service. The aim of this project is to census and rate the most important sites of geological interest and develop cultural-tourist itineraries and educational routes.Such geological itineraries have a double aim: to promote the knowledge of Earth Sciences, so little widespread among media or public opinion; to offer new professional perspectives to young un-or unemployed geologists.


2002 - Paesaggi Culturali - Geologia e Letteratura nel Novecento in Emilia Romagna. [Monografia/Trattato scientifico]
Bertacchini, Milena; Coratza, Paola; Piacente, Sandra
abstract

Nel volume Paesaggi Culturali - Geologia e Letteratura nel Novecento in Emilia Romagna” si sono voluti selezionare quegli aspetti del paesaggio geologico che meritano, più di altri, di essere conosciuti, non solo per il significato intrinseco e di contesto, ma soprattutto per il carico “simbolico”, che hanno assunto, nel secolo appena trascorso. E' stato così realizzato un percorso geologico-letterario che ha preso le mosse dall'ipotesi che esistesse una specificità poetica e culturale emiliano-romagnaola, legata ai lineamenti più marcatamente morfologici e geologici del territorio.L'itinerario geologico-poetico proposto è stato realizzato come una mini-guida per un viaggiatore che voglia, passeggiando nello spazio e nel tempo, incontrare la natura anche nella sua forma poetica.


2002 - The Sassi di Roccamalatina [Relazione in Atti di Convegno]
Bertacchini, Milena; Giusti, Cecilia; Marchetti, Mauro; Tosatti, Giovanni
abstract

The Sassi di Roccamalatina are a group of very steep sandstone pinnacles over 70 m high. They have been modelled on a quartz-feldspar rich, fine to coarse-grained, grey sandstone (Aquitanian) which assumes a yellowish colour following weathering processes. Owing to the widespread presence of joints and other discontinuities, these pinnacles have also been subject to gravitational evolution, taking place mostly in the form of rock falls. These cliffs are situated inside a Regional Park which covers a surface of over 1000 ha and was established in 1988 with the main purpose of protecting these outstanding landmarks.


2002 - Un percorso culturale e turistico nel paesaggio ofiolitico. Le "Pietre del Diavolo" tra borghi e castelli nell’Appennino emiliano. [Articolo su rivista]
Bertacchini, M.; Coratza, P.; Piacente, Sandra
abstract

La complessità del territorio nazionale ed il ricco patrimonio ambientale che lo caratterizza fanno dell'Italia uno dei paesi in cui la dimensione areale è inversamente proporzionale alla ricchezza e alla frequenza di luoghi e oggetti di rilevanza documentale globale. Ciò vale soprattutto per il patrimonio ambientale, verso il quale si sta registrando un interesse sempre più crescente, sia in ambiti scientifici, che attraverso iniziative legislative di censimento, protezione e valorizzazione (Bertacchini et alii, 1999).In quest'ottica si inserisce un progetto in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e la Regione Emilia Romagna - Servizio Paesaggio, Parchi e Patrimonio naturale - responsabile Sandra Piacente, volto, oltre che al censimento e la valutazione dei più importanti siti di interesse geologico, alla realizzazione di itinerari turistico-culturali.I risultati ottenuti diventano così anche occasione di protezione e di valorizzazione di questo particolare patrimonio ambientale, trasformato da "oggetto geologico" in "bene culturale", fruibile e godibile da tutti.


1999 - Alla scoperta della geologia [Capitolo/Saggio]
Bertacchini, Milena
abstract

L'articolo fornisce il bagaglio minimo di conoscenze e le chiavi di lettura (morfologica e litologica) indispensabili per apprezzare ed osservare, da una prospettiva diversa, ciò che ci circonda e di cui non siamo in grado di comprendere sempre il significato ed il valore; offrendo nel contempo spunti e riflessioni per la comprensione del reale significato e valore del patrimonio geologico italiano.


1999 - I Beni Geologici della Provincia di Modena [Monografia/Trattato scientifico]
Bertacchini, Milena; Bettelli, Giuseppe; Bonazzi, U.; Capedri, S.; Capitani, M.; Castaldini, Doriano; Conti, Stefano; Corradini, D.; Fioroni, Chiara; Fontana, Daniela; Fregni, P.; Gasperi, G.; Giusti, C.; Lugli, Stefano; Marchetti, Mauro; Panini, Filippo; Panizza, M.; Pellegrini, M.; Piacente, S.; Rossi, A.; Soldati, Mauro; Tosatti, G.
abstract

Sono presentati, sotto forma di schede, i beni geologici (o geositi) censiti nella Provincia di Modena. Le schede sono state aggregate in cinque paragrafi: Beni geomorfologici, Fluidi sotterranei, Esposizioni di valore stratigrafico e strutture sedimentarie, Esposizioni di strutture tettoniche, Ofioliti. Si è cercato di privilegiare da un lato una guida scientifica alla geologia della Provincia e dall'altro di segnalare un alto numero di siti allo scopo di salvaguardare il più possibile l'ambiente modenese, caratterizzato, in molte sue parti, da un'intensa e continua antropizzazione.


1999 - I beni geologici della Provincia di Modena. [Monografia/Trattato scientifico]
Bertacchini, M.; Giusti, C.; Marchetti, Mauro; Panizza, M.; Pellegrini, M.
abstract

Sono presentate i geositi selezionati nella Provincia di Modena


1999 - Le Salse di Puianello [Monografia/Trattato scientifico]
Bertacchini, Milena; Giusti, Cecilia; Pellegrini, Maurizio; Tosatti, Giovanni
abstract

Le Salse di Puianello sono costituite da una decina di apparati lutivomi, dispersi in numerosi gruppi dei quali solo alcuni sono sempre molto attivi. Il complesso di queste salse si sviluppa su marne ed argille grigie appartenenti alla Formazione del Termina (Successione epiligure). Le emissioni fangose originano conetti, anche di discrete dimensioni, e polle di fango. I fanghi di queste salse sono particolarmente ricchi di sostanze bituminose.


1998 - An integrated approach for analysing earthquake-induced surface effects: a case study in the Montese area (Province of Modena, Northern Apennines, Italy) [Capitolo/Saggio]
Bernagozzi, G.; Bertacchini, Milena; Berti, M.; Bettelli, Giuseppe; Bollettinari, G.; Castaldini, Doriano; Cuzzani, M. G.; Genevois, R.; Gibertini, M.; Meletti, C.; Panini, Filippo; Panizza, Mario; Pellegrini, Maurizio; Simoni, A.; Tosatti, Giovanni; Zucchi, Marco
abstract

This paper describes the “I Lazzari di Maserno” landslide (Northern Apennines, Italy) which resumed its activity on 1st January 1996, following a 3.3 magnitude seismic shock that struck a vast sector of the north-western Apennines. The area is geologically characterised by clastic rock types belonging to Ligurian and epi-Ligurian Units. The landslide is ascribable to a slow, intermittent movement taking place along rotational and rotational-translational surfaces of rupture, accompanied by earth flows in the most superficial portion. During 1996 and in the following years several subsurface investigations and instrumental surveys were carried out; they allowed detailed knowledge of the geometrical, mechanical and kinematic characteristics of the landslide body to be obtained. In particular, the levels of soil subject to load decrease and the depth of the slip surfaces were identified and the mechanisms of rupture were reconstructed.


1998 - Caratteri stratigrafici e composizionali della Formazione delle Argille Varicolori (Cretaceo superiore, Appennino modenese e reggiano) [Articolo su rivista]
Bertacchini, Milena; Bettelli, Giuseppe; Fontana, Daniela
abstract

vengono illustrati i caratteri stratigrafici e sedimentologici delle argille varicolori (complessi Liguri) nell'Appennino settentrionale, con particolare riferimento alla natura composizionale e alla genesi dei livelli verdi e rossastri che si alternano nella successione


1997 - Analysis of earthquake-induced surface effects in the Modena province: first approach in the area of Montese (Northern Apennines, Italy) [Abstract in Atti di Convegno]
Panizza, M.; Bernagozzi, G.; Bertacchini, Milena; Berti, M.; Bettelli, Giuseppe; Bollettinari, G.; Castaldini, Doriano; Conti, Stefano; Cuzzani, M. G.; Elmi, C.; Gasperi, G.; Genevois, R.; Ghirotti, M.; Gibertini, M.; Panini, Filippo; Pellegrini, M.; Santangelo, R.; Simoni, A.; Tosatti, G.; Zucchi, M.
abstract

This paper describes the “I Lazzari di Maserno” landslide (Northern Apennines) which resumed its activity on 1st January 1996, following a 3.3 magnitude seismic shock that struck a vast sector of the north-western Apennines. The area is geologically characterised by clastic rock types belonging to Ligurian and epi-Ligurian Units. The landslide is ascribable to a slow, intermittent movement taking place along rotational and rotational-translational surfaces of rupture, accompanied by earth flows in the most superficial portion. During 1996 and in the following years several subsurface investigations and instrumental surveys were carried out; they allowed detailed knowledge of the geometrical, mechanical and kinematic characteristics of the landslide body to be obtained. In particular, the levels of soil subject to load decrease and the depth of the slip surfaces were identified and the mechanisms of rupture were reconstructed.