Nuova ricerca

Stefano BONI

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali


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Pubblicazioni

2022 - A Concise Look at Militant Ethnographies: Prospects and Dilemmas [Articolo su rivista]
Boni, Stefano; Koensler, Alex; Rossi, Amalia
abstract


2022 - Eliminare il virus, schermare i corpi. L'illusione di onnipotenza tecnica e i suoi rischi [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract


2022 - Governamentalità emergenziale in pandemia e guerra [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract


2022 - Homo confort. Le prix à payer d’une vie sans efforts ni contraintes [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract


2022 - In assoluta sicurezza. Rimozione della morte, onnipotenza tecnica, controllo pandemico e iatrogenesi [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract


2022 - Prefazione [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract


2021 - Graeber sull’anarchia [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Graeber su anarchia


2021 - Horizontal and vertical politics. Strategic uses of Abajo and Arriba in the construction of the Venezuelan socialist state [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Th e spatial expressions of egalitarian and hierarchical political relations, respectively along the horizontal and vertical axis, are visually illustrated in a broad cross-cultural perspective. Th e dichotomy between los de abajo (those below) and los de arriba (those above) is explored in contemporary Venezuelan politics, using ethnographic and visual evidence. Th e socialist party, which presents itself as rep- resentative of los de abajo, has been increasingly criticized for being los de arriba both by the opposition and by grassroots PSUV (Partido Socialista Unido de Vene- zuela; United Socialist Party of Venezuela) activists who denounce the persistence of hierarchical dynamics through metaphors such as paracaido (para-shooter) and poner la escalera (holding the ladder).


2021 - Lo sguardo dello Stato [Capitolo/Saggio]
Boni, S.
abstract


2021 - Orizzontale e verticale. Le figure del potere [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

Lo spazio è una dimensione cognitiva imprescindibile. Non è dunque casuale che le raffigurazioni spaziali siano quelle che rendono immediatamente leggibile la soggiacente struttura di potere. Come testimonia una vastissima iconografia, la disposizione dei corpi nello spazio - al centro o ai margini, in alto o in basso, in grande o in piccolo - permette infatti di cogliere in tutta la loro evidenza le relazioni sociali proprie di un dato contesto. Ed è grazie al suo sguardo di antropologo che Boni ha potuto costruire questo originale percorso visivo che individua, nel tempo e nello spazio, le multiformi figure assunte da un potere a vocazione gerarchica e da un principio egualitario propenso invece alla circolarità. Così, attraverso un'analisi delle posture corporali, delle coreografie rituali, delle strutture architettoniche e dei tanti dispositivi associati alle posizioni apicali, si delinea un'inedita storia di quella contrapposizione tra alto e basso che attraversa tanto la modernità quanto l'etnografia classica, per riproporsi intatta oggi nell'inesausta tensione tra l'orizzontalità sperimentata dai nuovi movimenti sociali e l'iper-verticalità che connota i poteri globali, finanza in testa.


2021 - Ricerca, relazioni e restituzione nelle ricerche etnografiche militanti [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract


2020 - David Rolfe Graeber (12 febbraio 1961-2 settembre 2020) [Articolo su rivista]
Boni, S
abstract

Biografia intellettuale e politica di D. Graeber


2020 - Etnografie Militanti. Prospettive e dilemmi [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano; Koensler, Alex; Rossi, Amalia
abstract

Com'è possibile coniugare l'impegno politico con la ricerca sul campo? Offrendo una rassegna ragionata, il testo illustra le radici profonde nell'antropologia italiana, ma evidenzia soprattutto la politicizzazione dell'etnografia, tornata prepotentemente alla ribalta nell'ultimo decennio con lo studio dei movimenti sociali. Viene scandagliata la letteratura internazionale ma soprattutto gli studi di etnografi militanti italiani emergenti, per perlustrare diverse opzioni politiche, teoriche e metodologiche su come fare ricerca qualitativa e su come comprendere le forme dell'attivismo contemporaneo con un esplicito intento di trasformare l'esistente. Il taglio è autoriflessivo, centrato su potenziali tensioni e dilemmi che si creano nelle relazioni con il contesto studiato, nella conduzione della ricerca e in fase di restituzione. Distinguendo l'etnografia militante da altre forme di coinvolgimento pubblico della ricerca - quali l'antropologia applicata, la ricerca-azione e l'antropologia pubblica -, si chiarisce la continuità e la discontinuità delle etnografie militanti contemporanee rispetto alla celebre presentazione gramsciana dell'"intellettuale organico". Infine, i tre autori ripercorrono la loro esperienza politica ed etnografica per mostrare come fare ricerca possa sia contribuire al sapere scientifico sia rafforzare contesti politici.


2020 - Homo comfort ? Intervista a Stefano Boni [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract


2020 - Reconciling the State and Diffused Autonomy? Political Brokers in Venezuelan Poder popular [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

The most widespread implementation of the autonomous sovereignty of the popular sectors in the socialist policies of Chávez’s Venezuela, known as poder popular (popular power), is the consejo comunal (communal council), a neighborhood assembly that has received sizable state funding to implement self-managed projects ranging from house renovation to local public works and from social events to small-scale productive activities. Examination of the establishment and operation of these councils in Cumaná (Estado Sucre)—their successes and failures, popular involvement and personal corruption—reveals the ambiguous role within them of political brokers employed by local administrations and heading the party’s smallest organizational units and shows how incorporation of forms of direct democracy into larger institutions (the government and the party) hinders the exercise of autonomy.


2019 - Lavoro [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract


2019 - Postfazione. Gli occhi dello Stato agli esordi del ventunesimo secolo [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract

Aggiornamento delle analisi di scott a d esordio XXI secolo


2019 - Prefazione all’edizione italiana [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract

Il modo in cui lo Stato guarda alla realtà, oltre a essere pervasivo, è anche ultra-semplificatore, perché per «tutto comprendere» deve inevitabilmente far rientrare il suo territorio e la sua popolazione in griglie standard facili da monitorare. Ecco dunque l'imposizione di cognomi permanenti, la standardizzazione di pesi e misure, l'istituzione di censimenti catastali e demografici, l'uniformazione della lingua e del linguaggio giuridico, la pianificazione urbana e l'organizzazione delle reti viarie… Questa mappatura, fulcro dell'arte di governo moderna, ha così disabilitato le precedenti pratiche sociali informali, ormai incompatibili con le esigenze di schematizzazione di ogni ordine sociale pianificato. Ma forse è proprio questa la ragione per cui molti degli ambiziosi progetti di ingegneria sociale sperimentati nel ventesimo secolo sono falliti. S'impone dunque una riflessione puntuale sul perché di questi fallimenti e sulle tante alternative che sono già a nostra disposizione.


2018 - Chainsaw operators (Ghana) [Voce in Dizionario o Enciclopedia]
Boni, Stefano
abstract

In Ghana, the term chainsaw operator is used to refer to an informal worker who uses a chainsaw to fell trees. The chainsaw is a symbol of siphoning off timber resources since the 1980s. While chainsaws were used by the legal industry for timber felling and sawing since the 1960s, illegal operators began draining the timber resources won in state concessions by formal businesses in the 1980s. The governmental attempt to regulate the chainsaws in 1990s by decreeing their mandatory registration through a system of permits (Marfo, Abankwa and Agyeman 2009) did not work. The formalisation process was either too difficult to implement or too simple to circumvent (Quartey 2010). The Ghanaian government succumbed to pressure from the legal industry and outlawed the use of the chainsaw for timber cutting altogether. Location: Ghana However, the de-legalisation was unable to stop illegal operations. By the third millennium, chainsaw operators fell approximately half of all timber harvested in Ghana, generating an estimated loss of 12.8 million dollars per year in public revenue (MLF 2003; Chatham House 2006: 2, 7; Darko Obiri and Damnyag 2009; Glastra 2009; Marfo 2010: 3, 16). As legal enterprises shifted their focus to the more profitable export market where they could exercise a monopoly, they left the internal demand almost entirely in the hands of chainsaw operators (Quartey 2010; Hoare 2014). Despite the intense police repression, the informal timber industry increased further. In 2010, an estimated 17,000 operators, employing 97,000 workers, were active in Ghana (Osei-Tutu et al. 2010: 16; Marfo and Acheampong 2011: 1).


2018 - Presentazione [Spazi di memoria nella Berlino post-socialista, Mimesis, Milano, seconda edizione, 2018] [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract

Presentazione del volume


2018 - Teoria e prassi militante [Altro]
Boni, Stefano
abstract

Non si ferma la discussione avviata dopo la pubblicazione da parte de il lavoro culturale di un breve estratto dal saggio di Fabio Dei Di Stato si muore? Per una critica dell’antropologia critica. Di seguito il contributo di Stefano Boni


2017 - Il poder popular nel Venezuela socialista del secolo XXI: politici, mediatori, assemblee e cittadini [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

Chávez ha tenuto le redini del Venezuela per quasi due decenni promettendo l'inizio del socialismo del ventunesimo secolo, fondato su una riforma dell'architettura statale che prevedeva la cessione di sovranità alle comunità organizzate attraverso il decollo del poder popular. Questo testo indaga le dinamiche effettive nei quartieri di una città caraibica. La minuta e prolungata indagine etnografica illustra le ragioni dell'ennesimo fallimento del socialismo di Stato: il progressivo svuotamento delle assemblee cittadine, il controllo della rappresentanza delle comunità da parte di funzionari del partito, la diffusione di dinamiche clientelari. Nel testo si scorgono con chiarezza le ragioni di un fallimento annunciato e dell'indisponibilità degli Stati, anche di quelli autoproclamati socialisti e rivoluzionari, a lasciare spazi di autonomia alla cittadinanza.


2017 - ¡Poder Popular de verdad! Etnografía del movimiento contra la construcción de una cárcel en Cariaco (Municipio Ribero, Estado Sucre, Venezuela) [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

El artículo ilustra como una acción colectiva directa, llevada a cabo entre marzo y octubre de 2013, fue construida y consolidada para bloquear la construcción de una cárcel en Cariaco, Municipio Ribero, Estado Sucre, Venezuela. En la introducción se presenta el concepto de “Poder Popular”, observando que existen varias interpretaciones del mismo, con distintas interfaces, una instituida (formal, oficial) y la otra instituyente (informal, espontánea), cuyas lógicas muy frecuentemente entran en conflicto. En la primera parte se describen el comienzo, la consolidación y el éxito de un movimiento que logró acortar identidades partidistas contenciosas y activar múltiples sectores sociales en un proceso de toma de decisiones horizontal, participativo y transparente. Seguidamente se identifican los elementos determinantes para el éxito del movimiento, entre los cuales resaltan: la participación de base colectiva, el recurso a Internet, la unidad de intención, las formas diversas de protesta y, finalmente, el bloqueo decisivo y prolongado de la carretera nacional. En la conclusión se reflexiona sobre algunas lecciones que pueden ser aprendidas de la acción colectiva directa realizada por los habitantes de Cariaco.


2016 - Identificare e contare gli afrodiscendenti in Venezuela: la ragione etnologica socialista e il censimento del 2011 [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Questo contributo riflette sull’assunzione da parte di un movimento sociale di uno strumento tipico degli Stati, il censimento. Le politiche chaviste appoggiano gli attivisti che sostengono le rivendicazioni di comunità che si identificavano come “negre”. Il socialismo del secolo XXI sposa la causa del riscatto, la finanzia, l’indirizza e la fa interagire con esigenze statali e partitiche. In questo clima favorevole, gli intellettuali promuovono il ripensamen- to e la riscrittura della storia nazionale, propongono una nuova categoria identitaria, quella di “afrodiscendenti”, denunciano la perdurante invisibili- tà delle comunità “afro”. Per i leader del movimento, il riconoscimento del peso sociale e politico delle comunità che rappresentano passa per una cam- pagna pluriennale finalizzata ad una conta formale degli “afrodiscendenti” che si realizza nel censimento del 2011. L’inserimento delle nuove categorie etnico-razziali si rivela però controproducente per chi guida il movimento: l’identificazione con la nuova l’etichetta identitaria è scarsa.


2016 - Le politiche forestali degli esclusi. Invasioni agricole e taglio illegale di legname nelle riserve forestali in area sefwi (Ghana) [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Analisi delle dinamiche storiche, sociali e culturali che hanno portato a diffuse forme di illegalità nelle riserve forestali ghanesi


2016 - Technologically-propelled comfort. Some theoretical implications of the contemporary overcoming of fatigue [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

This essay uses an anthropological phenomenology to examine the relevance of the notion of comfort. It contains a definition of comfort, an illustration of models of comfort distribution as well as an exploration of the potential contribution of sensuous relaxation in reviving theoretical tools introduced by Michel Foucault (techniques of the self ), Philippe Descola (naturalism), Mary Douglas (danger and risk) and Antonio Gramsci (hegemony). I show that these key notions in the history of anthropology can be usefully re- fashioned to analyse contemporary comfortable existences: the epochal shift towards the overcoming of fatigue; the progressive screening of the undo- mesticated environment from holistic sensuous experiences; the amplifica- tion of disgust associated to organic substances and agencies; the transition from an hegemony exercised through cultural institutions to a generalised dependency on global economic and financial agencies, resulting from the spread of comfortable production.


2015 - Aspiring to alterpolitics. Anthropology, radical theory, and social movements [Articolo su rivista]
Boni, Stefano; Ciavolella, Riccardo
abstract

Introduzione al volume curato dai due autori


2015 - Assemblies and the struggle to diffuse power ethnographic examples and contemporary practices [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Th e article is focused on the practical mechanisms of assembly manage- ment in egalitarian settings in a comparative perspective: on the one hand, I ex- amine assemblies in what may be termed classic ethnogra phic settings (principally East African pastoralists); on the other hand, I turn to meetings in recent social movements (the Occupy movement in the United States and Slovenia; the 15M in Spain; Greece and Bosnia). I have two principal aims. First, I wish to identify and evaluate similarities and diff erences in the running of meetings with regard to pro- cesses of consensus building; the coordination of assemblies through the creation of roles and the menace of leadership; and the management of place, time, and speech. Second, I aim to evaluate current social movements’ use of alterpolitics, intended as the practical and imaginary reference to group meetings of the histor- ical, sectarian, or ethnic other.


2015 - Diversità, valore, potere. Tre modelli antropologici [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Si individuano tre modelli di organizzazione della diversità (individuale/ categoriale); del valore (egualitario/ gerarchico); del potere (diffuso/ concentrato).


2014 - Homo comfort. Il superamento tecnologico della fatica e le sue conseguenze [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale e acritica che va interrogata per comprendere i cambiamenti epocali indotti dall'imperante ipertecnologia. Prepotentemente entrata nella nostra routine quotidiana, la comodità è diventata non solo uno stile di vita ma anche un modo di conoscere che ha plasmato la cultura materiale e gli stessi modelli valutativi. Si configura dunque come un fatto sociale totale che ci consente di indagare la cesura antropologica che ha dato vita a una forma inedita di umanità: l'Homo comfort. Un'umanità che va liberandosi dalla fatica e dal dolore, ma che al contempo perde facoltà sensoriali e abilità conoscitive costruite nel corso dei secoli, diventando sempre più dipendente da una tecnologia che usa ma non conosce. Si delinea così un nuovo modo di stare-nel-mondo che risulta sì comodo, ma anche funzionale al mantenimento dell'ordine stabilito.


2014 - Legal hyper-invasiveness and anti-legal practices in contemporary Italy [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

The paper contains an illustration of legal hyper-invasiveness in Italy over the course of the last decades, with particular emphasis on multiplication of laws and law-producing institutions: neoliberal governmentality is not characterised by a retreat of the state, rather it extends its reach and force. The success of legal imposition has always been partial; in the last years however anti-legal constituent praxis are becoming more evident both in public demonstrations and in everyday practices. Street mobilizations are increasingly fed by disillusion for institutional politics, pursuing explicit anti-legal aims and marked by an autonomy from political parties and trade unions. Daily avoidance of institutional control is examined ethnographically revealing a growing and spreading sense of intolerance for several regulations promoted by the institutional powers. Finally, contemporary forms of repression of these constituent energies are examined and the belief that an increase in legality will benefit citizens is questioned.


2013 - Allineamento istituzionale: il cerimoniale per il 150° dell'unità d'Italia [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Uno studio delle agenzie che hanno promosso il cerimoniale per il 150° mostrandone le convergenze e valutandone la presa sociale.


2013 - Comodità/fatica [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

La diffusione sociale della comodità è intimamente legata alla profonda trasformazione tecnica da strumenti artigianali (ipotecnologia) all’ingegneria e chimica industriale (ipertecnologia). In contesto ipotecnologico, l’operatore progetta ed esegue abilmente; le energie utilizzate sono generate da flussi di acqua o vento oppure dello sforzo umano o animale; la filiera tecnica, comprensiva di materiali, strumenti e competenze è in massima parte localizzata; i prodotti sono tendenzialmente unici; la trasmissione del sapere è pratica e incorporata; l’impatto sull’ambiente contenuto; l’autonomia tec- nica garantita dal tessuto sociale e dal suo territorio. L’ipertecnologia scinde progetta- zione ed esecuzione (spesso banale e ripetitiva); si affida ai carburanti fossili e alla elet- tricità come fonti energetiche; delocalizza la produzione, frammentandola e globaliz- zandola; genera prodotti seriali; la trasmissione del sapere è astratta; inquina; rende il tessuto sociale dipendente da servizi, strumenti e materiali che non controlla. Questa epocale trasformazione nei processi tecnici con- sente di sottomettere la natura in profondità minimizzando lo sforzo umano: il comfort da privilegio elitario si diffonde ad ampi settori del corpo sociale.


2013 - Identità e trascendenza politica: tendenze antropologiche, e la democrazia in Italia oggi [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

The paper addresses the transcendence of political organizations adopting an anthropological perspectives. In contexts in which power is grounded in society the latter tends to be formed by the synergy of multiple and hybrid identities. When power becomes concentrated in institutional government, and thus becomes transcendental, identity is progressively codified and standardized. I argue that representative democracy has failed to resolve the transcendental dimension of government, as evidence from contemporary Italy shows. Emerging social movements, on the contrary, tend to root power in a polyphonic and heterogeneous social body.


2013 - TRASFORMAZIONI DEI DISPOSITIVI DI POTERE IN TEMPI DI CRISI [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Il contributo si concentra sulle trasformazioni dei dispositivi di potere nel contemporaneo, ovvero nei tempi denominati di crisi. La nozione di crisi, emanata e gestita dai poteri mediatici, con le implicazioni in termini di strutturazione della visione del futuro; legittimazioni di regimi fiscali; inevitabilità e transitorietà delle misure adottate sono il primo ambito preso in esame. La seconda trasformazione consiste nell'accentuarsi dell'allineamento tra istituzioni, inteso come un processo di convergenza tra istituzioni politiche, governative, finanziarie, mediatiche, militari, clericali ed imprenditoriali finalizzato a promuovere una visione unitaria di certi temi ed egemonizzarne, di conseguenza, la rappresentazione. Verranno descritti gli intrecci tra ambiti in termini di transazioni di soldi, giurisprudenza, persone e influenze al punto da rendere ormai anacronistica una distinzione netta tra settori (economico, politico, finanziario, mediatico). Una tendenza emergente negli ultimi anni è la conclamata predominanza del potere finanziario sugli altri. Terzo, i poteri, ormai allineati e fortificati, si sentono inattaccabili e quindi gestiscono, con inedita disinvoltura e arroganza, risorse, spazi mediatici, leggi per portare avanti, senza pudore, i propri interessi. Quarto, il ritorno della coercizione in un contesto di fine del consenso passivo che ha caratterizzato la vita sedicente democratica dal boom economico a qualche anno fa. Ora, in conseguenza di un peggioramento del regime di consumi, dell'esplosione della questione ambientale e di un crescente senso di distanza dei cittadini dalle istituzioni, viene meno la sostanziale accettazione passiva della politica istituzionale da parte di settori sempre più ampi; in questo contesto in cui le norme e le credenze emanate dai poteri allineati, stentano ad essere egemoniche, vengono attivati a pieno regime aggiornati sistemi di controllo e la militarizzazione del dissenso non recuperabile.


2012 - Institutional Alignment: the anniversary of Italy's 150 years of unity [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Analisi dell'allineamento istituzionale a partire dalle celebrazioni del'unità d'Italia


2012 - La influencia de las instituciones gubernamentales sobre la autonomía de los Consejos Comunales: un estudio en el Estado Sucre, Venezuela [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

RESUMEN El artículo examina, desde una pers- pectiva antropológica, la infl uencia de las instituciones gubernamentales sobre la autonomía de los Consejos Comunales, en el Estado Sucre (Ve- nezuela), en relación con tres dimen- siones cruciales: a) la composición, evaluando la representatividad y la par- ticipación; b) los límites impuestos por las instituciones al funcionamiento coti- diano, pero también las expresiones de autonomía c) La consecuencias de la dependencia de los organismos fi nan- ciadores. Las contribuciones principa- les de este artículo son: 1) Una análisis de la práctica cotidiana a través de in- formaciones puntuales sobre las ten- siones entre activistas y instituciones; 2) La presentación de las opiniones de las mujeres y de los hombres que tra- bajan en los CC. ABSTRACT The paper analyses, from an anthro- pological perspective, the infl uence of government institutions on the auto- nomy of communal councils in the Su- cre State (Venezuela), with specifi c re- ference to three crucial issues: a) their composition, evaluating their capacity to represent and their participation; b) limits imposed by institutions in their daily functioning as well as instances of autonomy; c) consequences of de- pendence on funding bodies. The core contributions presented in this paper are: 1) an analysis of the daily practices obtained through detailed contextual information on tensions between mili- tants and institutions; 2) the presenta- tion of opinions of the women and men who work in the CC.


2012 - Potenzialità e tensioni nel rapporto tra antropologia e cooperazione. Un'esperienza in progetti di rimboschimento in Ghana [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Riflessione critica sulla partecipazione dell'antropologia nei progetti di sviluppo applicata a progetti di rimboschimento nella fascia forestale gahanese


2012 - Prefazione [Critica della democrazia occidentale] [Prefazione o Postfazione]
Boni, Stefano
abstract

N/A


2012 - Strumenti analitici per uno studio dei movimenti sociali [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Definizione e analisi dei tratti caratterizzanti dei movimenti sociali


2011 - Culture e poteri: un approccio antropologico [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

In questa ricerca a tutto tondo, Boni esamina la distribuzione e l'invadenza del potere a partire dalle innovazioni teoriche elaborate dalle scienze umane nel corso degli ultimi decenni. Così, il suo sguardo antropologico ci conduce attraverso tutti i passaggi essenziali, dalle culture egualitarie all'accentramento di potere dei moderni Stati nazionali. Di fronte alla progressiva spoliazione dei cittadini del loro potere decisionale, l'autore ci invita a diffondere sempre più in tutto il tessuto sociale il sociopotere, quel potere, esaminato a fondo nel testo, che si esprime nel condizionamento culturale ordinario. Se si parte dal proprio vissuto quotidiano, è infatti possibile sottrarsi a un dominio tanto invisibile quanto opprimente, istituito nell'ordine della normalità, e affermare creativamente saperi, prassi e valori sovversivi.


2011 - Il potere popolare in Venezuela: partecipazione e tensioni nei Consejos Comunales [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Analisi delle tensioni nella partecipazione dei consejos comunales


2011 - Le strutture del valore, i limiti delle negoziazioni. Ancestralità, genere e anzianità nei registri funerari Akan [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

I registri funerari Akan mostrano la centralità delle categorie di genere, ancestralità e anzianità nella strutturazione del valore sociale


2011 - Sette tesi su politica e retorica nell’Italia contemporanea [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Critica alla retorica della politica istituzionale


2010 - "Il potere popolare in Venezuela: Nascita e difficoltà dei Consejos Comunales nello Stato Sucre" in Atti del XXXI Convegno Internazionale di Americanistica [Relazione in Atti di Convegno]
Boni, Stefano
abstract

L’articolo illustra come i cittadini e le cittadine venezuelani esercitano potere mediante la partecipazione diretta nei Consejos Comunales , assemblee di piccole comunità recentemente istituite per legge. Il contributo comprende una breve presentazione della Ley de los Consejos Comunales , approvata nel 2006; una descrizione dello sviluppo dei Consejos Comunales nello stato Sucre; un’analisi dei rapporti con gli enti finanziatori; un vaglio sull’efficacia nella realizzazione dei progetti; un’illustrazione delle innovazioni, dei principali risultati e delle difficoltà che affrontano oggi i Consejos Comunales . Il testo va inteso come il contributo di uno scienziato sociale ad un processo di valutazione del funzionamento dei Consejos Comunales , condotto presentando le riflessioni e le preoccupazione espresse dagli attivisti dei Consejos. L’indagine è finalizzata ad assicurarsi che ci sia una corrispondenza tra quello che il potere popolare dovrebbe essere e ciò che è nella vita concreta e quotidiana dei cittadini e delle cittadine.


2010 - Cittadinanza e lavoro comunitari. Percorsi di superamento della rappresentanza nei consejos comunales in Venezuela [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Analisi dei lavori svolti dai Consejos Comunales


2010 - G. Austin Labour, Land and Capital in Ghana. From Slavery to Free Labour in Asante, 1807-1956, Rochester, University of Rochester Press, 2005 in Passato e Presente, n. 80, XXVIII, 2010: 197-199. [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract


2010 - Ripensare il movimento anarchico nell'era del collasso [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Oggi l’anarchismo come teoria, ma soprattutto come prassi, prende formevariegate. Si caratterizza in lotte, iniziative e progetti con rapporti interniegualitari e partecipati. Si diffondono situazioni con una sensibilità libertariache viene messa in pratica in varie forme. In questi contesti l’ecologia non è una rubrica del discorso anarchico. È qualcosa di più profondo e impegnativo.Le preoccupazioni, riscontrabili in numero sempre crescente nella prassie nelle pubblicazioni anarchiche, si soffermano su due aspetti cruciali: il primo èuna critica all’allontanamento dell’umanità dal suo ambiente; il secondoè che questo allontanamento, in un’epoca di potenziale catastrofedell’impalcatura tecnologica, può avere conseguenze disastrose. Eccola lucida analisi di Stefano Boni, docente di antropologia politicae antropologia sociale all’università di Modena, autore di Le strutturedella disuguaglianza (2003) e Vivere senza padroni (2006).


2010 - “Brothers 30,000, sisters 20,000; nephews 15,000, nieces 10,000”Akan funeral ledgers' kinship and value negotiations, and their limits [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

This paper compares indigenous conceptualisations, as expressed in ledgers recording the collection of funeral offerings, with academic knowledge on kinship and value negotiation in the Akan area of West Africa. Donors are inserted in social circuits defining their residential belonging (in villages and households), parental affiliation (with specific offerings for matrilineal, patrilateral kin and in-laws), as well as gender and seniority. Funeral offerings, moreover, vary proportionally to value: the amount provided by the donor expresses his/her value and the total cost of the funeral, indicates the value of the deceased and of her/his family. The intricacies of mortuary offerings – expressed through elaborate calculations – reveal shared and structured taxonomies that enable to affirm and negotiate the value of the deceased and that of the donor as well as the relation between donor and deceased. Anthropological theories and definitions are confronted with these locally-elaborated representations.


2008 - Female cleansing of the community: The momome ritual of the Akan world [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

The paper provides a description of a female ritual aimed at cleansing the community in moments of impending crisis. The ceremony, known as momome in its Sefwi variant, is discussed by positioning the meaning of the choreographic props used in the performance (dresses, spatial dispositions and movements, chromatic symbolism, metaphoric acts, use of therapeutic herbs, songs) within the wider cultural framework of the Akan world of West Africa. The historical transformations of the ceremonial occurrence in the course of the twentieth century are examined closely to show that even though the performance has – informants claim and precolonial sources confirm – not been altered significantly, the timing and motives have. The momome, held in response to wars and epidemics in the precolonial setting, in the course of the twentieth century was increasingly evoked in moments of crisis (illness, deposition, death) of prominent figures of the chiefly establishment. The paper evaluates the ideological autonomy of the ceremony – presented by some analysts as a ‘ritual of inversion’ - and comes to the conclusion that institutional politics has had a major influence in promoting and containing the various forms of supernatural protection sought in the course of the twentieth century.


2008 - Traditional ambiguities and authoritarian interpretations in Sefwi land disputes [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Conflitti etnici in Ghana


2008 - “Stereotipo, valore, discriminazione” [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Riflessione teorica su tre concetti


2007 - Ciò che manca: Ordine del debito e debito di ordine nel passaggio alla modernità in area Sefwi (Ghana) [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

La trasformazione della dipendenza in area Sefwi (Ghana)


2007 - Discriminazione [Voce in Dizionario o Enciclopedia]
Boni, Stefano
abstract


2007 - History and Ideology of an Akan Centre: The Cosmological Topography of Wiawso [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

This paper documents in a specific setting, the Sefwi variant of the Akan civilisation of West Africa, the complex interplay between history and ideology in the establishment of settlements’ hegemony. The text scrutinies sources on specific historical circumstances concerning the transformation of Wiawso, the town chosen for this exercise of cosmological topography, over the last three centuries. The demographic, social, ritual and urban dynamics are discussed with reference to the semantics of the spatial dimension of Akan settlements’ hegemonic ambitions. The focus on the interplay between history and ideology elucidates two issues. First, the importance of strategic and historically-specific evocation and display of objects, sites and narratives claiming reference to the past, in generating and mobilising structures of signification sustaining Wiawso’s recognised prominence. Second, the persistence over time of certain Akan ideological features concerning principally what the past entails and the standards for evaluating settlements’ success in centralisation.


2007 - Les timide reboisement des paysans Ghanees: dégradation de l’environnement, ambiguïte de la legislation et option du bois d’œuvre [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

La relation aborde les conséquences actuelles de la séparation durable entre droits sur le bois et droits agricoles dans la région forestière ghanéenne. Les chefs et le gouvernement ont attribué droits agricole et sur le bois aux différentes parties en jeux (agriculteurs et compagnie du bois). Cette administration séparée a engendré des régimes d’utilisation du sol contradictoires et provoqué une immense gaspillage de bois. Dans le dernier décennie, le gouvernement ghanéen a essayé de promouvoir la création d’un background juridique emprunté à la facilitation de la reforestation finalisée à régénérer ressources de bois qui sont en train de s’épuiser. La juridiction récente est orientée à assurer aux planteurs les droit sur le bois mais elle n’a pas résolu les contradictions qui on trouve dans les normes coutumières. Les villageois ont manifesté un sens d’insécurité à propos des leurs droits sur le bois malgré les bénéfices environnementales et économiques reconnus dans les activités agro forestières. Je soutien que seulement l’attribution de la propriété des arbres plantés pourra garantir la participation des agriculteurs aux projets de reforestation qui se sont multipliés récemment dans le Ghana du sud.


2006 - La dipendenza alla prova della modernità africana: Individualità gerarchizzate nel mondo akan contemporaneo [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Questo volume, che inaugura la collana dei Quaderni del Laboratorio di Etnologia, presenta una selezione degli interventi al seminario permanente su "Dipendenza, lavoro, diritti", in corso presso l'Università di Modena. L'intreccio tematico tra i rapporti di dipendenza personale, il lavoro e i diritti viene qui esplorato in prospettive diverse, attraverso spunti di riflessione di insieme e ricerche più puntuali, che toccano ambiti tra loro distanti nel tempo e nello spazio (l'Africa occidentale, l'India, le donne senegalesi immigrate a Marsiglia), me non per questo non meno segnati da tratti comuni e non meno analizzabili in una prospettiva comparativa. Così, il caso dell'India, caratterizzato da un meccanismo inglobante ma al tempo stesso marginalizzante qual è quello di casta, si presta a una lettura in parallelo con altri sistemi, occidentali, mediterranei o africani, di tipo espansivo e dove la schiavitù è stato il sistema prevalente di dipendenza extra-familiare. Ma anche senza giungere agli estremi spersonalizzanti e decosocializzanti della schiavitù, forme "normali" di dipendenza segnano in profondità il tessuto sociale africano, familiare e comunitario, ambiti nei quali le disuguaglianza di genere e di età servono da modello per l'esclusione o l'inclusione subordinata di parenti come di estranei, siano essi immigrati, donne acquisite al di fuori del gruppo domestico o bambini circolanti all'interno di sfere di solidarietà ma anche di sfruttamento


2006 - Vivere senza padroni: Antropologia della sovversione quotidiana [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

È nel vissuto che si costruisce l'antagonismo, sostiene l'autore, non nei grandi eventi mediatici del movimento. Perciò questa narrazione "antropologica" si sofferma sulle prassi di vita di un frammento di umanità ribelle, al di là degli stereotipi mediatici.Il movimento è la sua cultura, una cultura che è fatta di valori specifici, di un immaginario comune e comunitario, di emozioni e idiosincrasie condivise, ma anche del loro tradursi e manifestarsi in uno stile di vita. In queste modalità peculiari e distintive di fare le cose e di pensare il mondo si genera l'identità comune, il "noi" descritto in questo libro. Un "noi" non delimitabile ma identificabile e identificante. È un ritratto dall'interno di un circuito conviviale in cui si colloca anche l'autore, antropologo e libertario, osservatore e partecipe insieme, in uno sforzo di oggettività empatica.


2005 - Clearing the Ghanaian forest: theories and practices of acquisition, transfer and utilisation of farming titles in the Sefwi-Akan area [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

The enactment of land rights results from the combined, overlapping influences of the economic activities performed on the land and from the social and political conceptualisation of tenure. The analysis of both the changes in the productive system and the ideology of property relations enables one to focus on the land tenure practices without reducing land issues to a mere question of legal ranks. In what follows, rather than proposing a theory of land rights, I describe Sefwi tenure practices based on the complex dynamics which occurred on the territory over the twentieth century by evoking the histories of farms within the survey areas and in Sefwi more generally. The chronicle of land titles’ allocation over specific parcels contributes to a less ideological understanding of the tenurial regime.


2005 - Indigenous Blood and Foreign Labour: The ‘ancestralization’ of landrights in Sefwi (Ghana) [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

This paper provides an overview of the dynamic interplay between the recourse to ethnic identity and the allocation of land rights in the Sefwi Wiawso and Juabeso Bia districts of the Western Region of Ghana. The issue under scrutiny is a classical one and has attracted the attention of legal analysts, anthropologists, geographers and historians working in the Akan area of West Africa.1 My contribution is centered upon three issues. First, my focus is on an area of limited size – what was recognized as the Sefwi Wiawso kingdom - in which I have followed different archival traces (national, regional, palace archives, private contracts) concerning a relatively long time span. This detailed ethnographic history reveals crucial shifts in key local notions, suggests reasons for such alterations and explores the consequences in terms of regulations concerning the granting of agricultural rights to ‘strangers’. Second, I explore the interplay between national and local edicts regulating foreigners’ access to agricultural land. ‘Ethnic’ decrees concerning land tenure have often been ignored in favor of the study on national legislation or simply considered contemporary translations of traditional custom. I show that norms governing land tenure passed by Sefwi ‘traditional rulers’, the body of recognized chiefs, have been very dynamic and have often challenged national legislation. Third, I examine the social repercussions of transformations in the legal framework. Local legislation has been extremely relevant in the daily practice of ethnic relations shaping both the involvement of different groups in the productive process and inter-ethnic tension.


2004 - Dipendenza, violenza, integrazione: l’utilizzo liminare della forza e il suo superamento tra i Sefwi (Ghana) [Capitolo/Saggio]
Boni, Stefano
abstract

Nell’impostare uno studio sulla violenza occorre non solo delimitare l’oggetto geograficamente e quindi culturalmente, ma anche definire la tipologia sociologica di violenza studiata. Si tratta, in pratica, di ritagliarsi un ambito coerente all’interno di un “oggetto” sociologicamente incoerente. In ciò che segue, dopo aver affrontato delle questioni metodologiche e interpretative, mi soffermerò su un particolare uso della violenza. Prenderò in esame la violenza pianificata. In particolare quella finalizzata alla contrattazione ed imposizione di relazioni di appartenenza e quindi di comando e di dipendenza in momenti di crisi. Escludo quindi la violenza che non nasce da un progetto cosciente, finalizzato a produrre effetti di lungo periodo. Escludo gli atti che mirano all’interruzione del rapporto tra chi esercita la violenza e chi viene aggredito e che spesso provocano la morte di quest’ultimo. Escludo anche i maltrattamenti quotidiani, quelli reiterati con regolarità per ricordare la persistente differenza di potere. Prendo invece in esame i momenti in cui le relazioni di appartenenza vengono messe in discussione e in cui l’insubordinazione è minacciata o diventa manifesta. Quello che segue è quindi lo studio di una particolare modalità di utilizzo della forza: un insieme di atti violenti associati da una logica comune. Le espressioni violente discusse di seguito vanno esaminate in relazione ad un altro “oggetto”, quello della produzione e riproduzione di rapporti di disuguaglianza e di appartenenza nell’area akan. Analizzare la violenza in relazione ai fenomeni di dipendenza permette di apprezzarne la capacità di produrre e trasformare forme di subordinazione. Studierò quindi l’utilizzo della forza come modalità di costruzione di rapporti sociali piuttosto che evidenziarne l’impatto distruttivo sulle relazioni. L’aggressore, negli atti di violenza sotto descritti, non mira allo scioglimento del suo rapporto con la vittima; l’intenzione è piuttosto quella di avviare un processo di riconversione delle dinamiche di comando e subordinazione.


2004 - P. Palumbo (ed.) A Place in the Sun: Africa in Italian Colonial Culture from Post-Unification to the Present. Berkeley, CA: University of California Press, 2003. [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract


2004 - T. Takane. The Cocoa Farmers of Southern Ghana: Incentives, Institutions, and Change in Rural West Africa, Chiba, Institute of Developing Economics, 2002 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract


2003 - Le strutture della disuguaglianza: capi, appartenenze e gerarchie nel mondo akan, Africa occidentale [Monografia/Trattato scientifico]
Boni, Stefano
abstract

Se l’elaborazione sull’uguaglianza è stata, nel campo delle scienze umane, di competenza della storia delle dottrine politiche, della filosofia politica e del diritto, la nozione inversa, la disuguaglianza, ha invece generato un minore confronto teorico ed è stata usata, principalmente in ambito sociologico, come un concetto dalla vaga estensione semantica. La disuguaglianza è una nozione relativamente poco usata dagli studiosi delle scienze sociali e non ha quindi una connotazione precisa nè indica un’impostazione predeterminata circa la direzione e i risultati dell’analisi. Il concetto suggerisce un processo di distinzione e valutazione ma lascia indefiniti i contenuti e la forma del procedimento. Il potenziale analitico della nozione, in termini sia di propensione comparativa che di approfondimento antropologico, risiede proprio nella sua vaga e ampia gamma di significati che garantisce un’adattabilità al contesto culturale. Il concetto trascende i singoli ambiti disciplinari; permette al ricercatore di prescindere dalle distinzioni proprie delle scienze sociali occidentali (per esempio tra sfruttamento economico, competenza religiosa, status parentali e autorità politica) e apre quindi nuove prospettive analitiche in quanto si presta a modellarsi, più facilmente di altri strumenti, sulle specificità della società studiata. L’antropologia, finora, non ha raccolto appieno la sfida. Un concetto potenzialmente utile per superare barriere disciplinari e modellabile dall’incontro con altre culture è rimasto invece uno strumento marginale inserito all’interno degli schemi terminologici e analitici prevalenti nelle scienze sociali occidentali.


2002 - J. Allman e V. Tashjian “I will not eat stone” A Woman’s history of Colonial Asante, Oxford, James Currey Ltd., 2000 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recnsione Allman e Tashjian


2002 - The Encompassment of the Autonomous Wife: Hierarchy in Akan Marriage (Ghana) [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

By focusing on the value differentiation of spouses, this article complements a prevalent approach to Akan marriage studies stressing autonomy. Dumont's notion of "encompassment of the contrary" is used to show that the husband is viewed both as an element of the conjugal unit, in opposition to his wife, and as the representative of the marital union in its entireness. This is exemplified with reference to budgets. The husband's budget is both personal and collective as incomes derive from a joint effort and are redistributed to the wife. The autonomy of spouses and the encompassing role of the husband are examined with reference to the dialectics between ideals and practice.


2001 - A precolonial, political history of the Sefwi Wiawso oman [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Il saggio consiste in una storia precoloniale del Sefwi


2001 - S. Berry Chiefs Know their Boundaries. Essays on property, power and the past in Asante, 1896-1996, Oxford, James Currey Ltd. [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione Berry


2001 - Twentieth-century transformations in notions of gender, parenthood and marriage in southern Ghana: A critique of the hypothesis of 'retrograde steps' for Akan women [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

L'articolo valuta le trasformazioni delle disuguaglianze di genere in contesto Akan


2000 - Contents and Contexts: The rhetoric of oral traditions in the oman of Sefwi Wiawso [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Tradizioni orali, Ghana, antropologia, conflitti politici


2000 - L. Madrigal, Statistics for Anthropology, Cambridge, Cambridge University Press 1998 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione Madrigal


2000 - P. Valsecchi e F. Viti (eds.) Mondes Akan/Akan Worlds: Identity and Power in West Africa, Paris, L'Harmattan, 1999 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione


1999 - F. Viti, Il Potere Debole: Antropologia Politica dell'Aitu nvle (Baule, Costa d'Avorio), Milano, Angeli, 1998 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione


1999 - La Struttura Politica 'Tradizionale' Sefwi (Ghana) tra Invenzione e Ordinamento [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Storia e parentela nella formazione del regno di Sefwi Wiawso


1999 - Striving for resources or connecting people? Transportation in Sefwi (Ghana) [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Storia dei trasporti in area Sefwi Ghana


1998 - D.H. Johnson, Nuer Prophets: A History of Prophecy from the Upper Nile in the Nineteenth and Twentieth Centuries, Oxford, Claredon Press, 1994. [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione


1998 - E. D. Babatunde, A Critical Study of Bini and Yoruba Value Systems of Nigeria in Change: Culture, Religion, and the Self, New York and Ontario, The Edwin Mellen Press 1992 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Rcensione


1998 - History and Social Structure: A study of the Sefwi residential system [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Parentela e residenza tra i Sefwi del Ghana


1998 - P. Hill, The Migrant Cocoa-Farmers of Southern Ghana: A study in rural capitalism, Oxford, James Currey 1997. [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Recensione


1998 - P. Wiessner e W. Schiefenhovel (eds.), Food and the Status Quest: An Interdisciplinary Perspective, Providence and Oxford, Berghahn Books 1996 [Recensione in Rivista]
Boni, Stefano
abstract

Since 1978, the European Commission on the Anthropology of Food and Nutrition of the International Union of Anthropological and Ethnological Sciences has organized sixteen symposia on food and nutrition, considered from the viewpoint of both the social and biological sciences. This edited volume is the outcome of the symposium held in 1991, sponsored by the Max Planck Society and convened by the two editors. The topic of the meeting was the use of food to enhance status.


1997 - Storia e Parentela nella Creazione e Affermazione dell'Oman di Sefwi Wiawso (c. 1650-1887) [Articolo su rivista]
Boni, Stefano
abstract

Storia e parentela tra Sefwi del Gahna