Nuova ricerca

Vallori RASINI

Professore Ordinario
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali


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Pubblicazioni

2023 - A proposito di organismi, evoluzione e conoscenza [Curatela]
Mecarocci, Alessandro; Rasini, Vallori
abstract

Pensato come raccolta dei fecondi contributi proposti al convegno “Organismi, evoluzione e conoscenza”, che ha avuto luogo a Modena nell’aprile del 2023, il volume si è ulteriormente arricchito dei saggi di diversi studiosi interessati alla ricezione, all’interpretazione e alla discussione delle teorie scientifico-evoluzionistiche. Il risultato è uno strumento particolarmente utile per lo studio non solo della diffusione ma anche delle variazioni e dei fraintendimenti che hanno segnato la storia di queste teorie.


2023 - Aspirazioni e limiti dell’antropologia filosofica tedesca contemporanea [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio cerca di valutare le aspirazioni culturali della corrente tedesca dell'antropologia filosofica, che nella prima metà del Novecento promosse una vivace ripresa della domanda sull'uomo; l'impianto teoretico e concettuale dal quale prendeva le mosse appare tuttavia non del tutto adeguato a rispondere alle sfide del secolo.


2023 - Jakob von Uexküll. Teoria biologica, soggettività e ambiente [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Durante il Terzo Congresso Tedesco di Filosofia, nel 1950, si tenne a Brema un importante simposio sul tema dell’ambiente al quale presero parte, accanto ad alcuni dei più noti filosofi del momento, diversi stimati scienziati: zoologi, fisiologi, etologi. La discussione si concentrava non su un concetto generale di “ambiente”, ma su quello proposto alcuni decenni prima con la teoria “rivoluzionaria” dell’affermato biologo Johan Jakob von Uexküll. Di origini estoni ma di lingua e cultura germanica, studioso di zoologia marina e convinto sperimentatore, ma anche appassionato lettore della filosofia di Kant, von Uexküll aveva pubblicato nel 1920 (e in una versione riveduta nel 1928) una corposa Theoretische Biologie, nella quale dava pieno spessore e completamento alle idee esposte in un saggio del 1909 dal titolo Umwelt und Innenwelt der Tiere. Il grande riverbero di questo concetto si radica nella complessa situazione in cui si trovavano, all’inizio del secolo scorso, le cosiddette “scienze della vita”, impegnate nell’indagine di un oggetto singolare e sfuggente, muovendosi tra innovative sperimentazioni di laboratorio e riflessione filosofica. All’interno della neonata biologia era in corso un intenso dibattito sulla possibilità di ricondurre i fenomeni vitali a poche e semplici leggi fisico-chimiche, mentre al contempo riprendevano vigore teorie vitaliste e organiciste che contestavano la legittimità di un meccanicismo ancora troppo rigido. La posizione di von Uexküll rappresentava un originale tentativo di combinare sapere positivistico e spiritualismo filosofico, orbitante intorno all’idea che, essendo ogni vivente un soggetto (non un semplice oggetto) posto in relazione con l’esterno (il “suo” esterno), la biologia deve occuparsi dell’esistenza di “ambienti individuali” correlati a differenti soggetti animali, e non di un unico mondo, coincidente con quello dell’essere umano. Ogni animale – spiega von Uexküll nella sua Theoretische Biologie – è un soggetto che, a seconda del modo particolare in cui è costituito, seleziona determinati stimoli provenienti dagli effetti generali del mondo esterno, cui esso risponde in un modo determinato; a loro volta, queste risposte consistono in determinati effetti sul mondo che, di nuovo, influenzano gli stimoli. Sorge così un “ciclo chiuso” che può essere detto il circuito funzionale dell’animale. Sulla base di un determinato “piano di costruzione” – il fattore immateriale da cui dipendono da un lato la disposizione delle parti nel tutto organico e dall’altro le sue modalità di prestazione – il soggetto biologico preso di volta in volta in considerazione è da ritenersi correlato agli elementi esterni mediante precisi legami, dipendenti dalle caratteristiche morfologiche e dai processi fisiologici del vivente; la struttura dinamica che ne risulta restituisce così la configurazione complessiva della vita dell’organismo e l’universo esistenziale del soggetto. Questo universo è quindi composto di stimoli e percezioni, di movimenti ed effetti correlati, che presi nella loro intima connessione formano quello che von Uexküll chiama “ambiente”, un sistema chiuso di relazioni raccolto intorno al singolo vivente, come d’altronde chiaramente espresso dallo stesso termine “Umwelt”. Le idee di von Uexküll hanno esercitato una profonda influenza sullo scenario scientifico e filosofico della prima metà del XX secolo. Lo dimostrano da un lato la fondazione, ad Amburgo, dell’Institut für Umweltforschung, che ha ricevuto importanti riconoscimenti da parte di esponenti delle scienze biologiche ed etologiche; dall’altro la sua ricezione in ambito filosofico, in particolare da parte della corrente dell’Antropologia filosofica contemporanea (rappresentata da Max Scheler, Helmuth Plessner e Arnold Gehlen), ma anche da alcuni tra i pensatori più in vista del tempo, come Martin Heidegger ed Ernst Cassirer. Tra g


2023 - L’osservatore e l’osservato. Difficoltà teoretiche nella biologia di Jakob von Uexküll [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Jakob von Uexküll draws on Kant’s transcendental gnoseological theory to support his anti-anthropocentric conception of subjective environments. Indeed, he argues of extending the idea of a mutual dependence between the biological constitution of animals and their environmental dimension to the animal kingdom, while maintaining the assumptions of Kant’s transcendentalism. This paper attempts to show that he claims to penetrate the structure of animal environments and to understand the Innenwelt of other subjects, contradicting the initial gnoseological assumptions. Moreover, the use of a special ‘intuitive vision’ with which to grasp the Gesetzmaßigkeit of life distances him from the original framework and brings him into the realm of vitalism. At the same time, his interesting attempt to found an anti-anthropocentric biology remains burdened by a number of particular anthropomorphic influences.


2023 - L’uomo è antiquato? Günther Anders e la scena attuale [Curatela]
Rasini, Vallori; Latini, Micaela
abstract

Il numero di "aut aut" è dedicato alla presentazione degli aspetti principali del pensiero di G. Anders, alla loro attualità e a una loro discussione.


2023 - Prefazione [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Pensato come raccolta dei fecondi contributi proposti al convegno “Organismi, evoluzione e conoscenza”, che ha avuto luogo a Modena nell’aprile del 2023, il volume si è ulteriormente arricchito dei saggi di diversi studiosi interessati alla ricezione, all’interpretazione e alla discussione delle teorie scientifico-evoluzionistiche. Il risultato è uno strumento particolarmente utile per lo studio non solo della diffusione ma anche delle variazioni e dei fraintendimenti che hanno segnato la storia di queste teorie.


2023 - Premessa a: L’uomo è antiquato? Günther Anders e la scena attuale [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori; Latini, Micaela
abstract

Introduzione al numero monografico di "aut aut" dedicato al pensiero di G. Anders


2023 - Presentazione di Jakob von Uexküll. Teoria biologica, soggettività e ambiente [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Presentazione del tema del volume.


2023 - Sul concetto di ambiente. Considerazioni circa le posizioni di von Uexküll e Lamarck [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Nel saggio vengono messe a confronto la teoria degli ambienti soggettivi del biologo estone Jakob von Uexküll, concepita nell’ambito di una impostazione rigorosamente fissista della natura, e alcune rilevanti intuizioni, purtroppo ingiustamente trascurate dall’epoca come dai contemporanei, del grande naturalista francese Jean-Baptiste de Lamarck


2023 - Uomo e mondo in Günther Anders [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Günther Anders ha dato una speciale impronta al proprio esercizio filosofico, denominandolo “occasionalismo”. Si tratta di una forma di elaborazione intellettuale dei dati quotidiani e delle situazioni ordinarie che mette in evidenza la condizione attuale, sostanzialmente “antiquata”, dell’essere umano. Attraverso la “divagazione” e l'’“esagerazione argomentativa” rileva i fenomeni di trasformazione della realtà che rimangono sfocati a causa di una singolare “patologia prometeica” sopravvenuta in epoca moderna sotto forma di dislivello tra facoltà umane: capace di produrre macchine straordinarie e sistemi tecnologici potentissimi, l’uomo si ritrova al contempo drammaticamente arretrato, non più all’altezza dei propri prodotti.


2022 - Forma e limiti dell’organismo. La posizione di Plessner a partire da Buytendijk e Driesch [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Form and Limits of the Organism. Plessner’s Position Starting from Buytendijk and Driesch. In Helmuth Plessner’s philosophy of organic life it is possible to see a particular attention to the morphological dimension of the living being. At the basis of the deduction of “organic modals” (the categories of living nature and of the human being), developed in his work Die Stufen des Organischen und der Mensch (1928), there is a series of considerations that leads Plessner’s reflection from the intuitive experience of a living body to the construction of the category of “positionality” (Positionalität), passing through the phenomenal perception of the contours and the logical definition of limit. For this path, which will arrive at the principle of “realization of the limit”, are important the idea of “clarity of delimitation” (schärfe der Begrenzung) proposed by Frederik J.J. Buytendijk and the concept of “totality” (Ganzheit) as a “supra-gestaltic” structure (übergestalthaft) developed by Hans Driesch in contrast with Wolfgang Köhler.


2022 - La teoria dell’evoluzione tra errori e fraintendimenti [Articolo su rivista]
Amodio, Paolo; Gambardella, Fabiana; Mandrioli, Mauro; Rasini, Vallori
abstract


2022 - La teoria dell’evoluzione tra errori e fraintendimenti [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT: THE THEORY OF EVOLUTION BETWEEN MISTAKES AND MISUNDERSTANDINGS In the late 19th and early 20th century, Charles Darwin’s theory of evolution was at the center of widespread international debate concerning the causes of evolution. The naturalist Julian Huxley called this phase the “eclipse of Darwinism” to indicate the fact that the evolution of living things had been widely accepted in scientific circles, but not all naturalists of the time believed that natural selection and random mutations were the main causes. Historian of science Peter J. Bowler used the same expression to refer to the period between about 1880 and 1920, when there was a stimulating proliferation of alternative explanations for natural selection as the cause of evolution. Although immediately branded as ideas to be rejected, many of the theories proposed at the time (neo-Lamarckism, orthogenesis, vitalism, mutationism) were not only important in consolidating the theory of evolution, but some elements of them later became constitutive of the very theory they were in fact intended to replace.


2022 - L’OPPOSIZIONE A DARWIN DI JAKOB VON UEXKÜLL [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT: JAKOB VON UEXKÜLL’S OPPOSITION TO DARWIN The Estonian biologist Jakob von Uexküll is considered an important precursor of environmental ecology and a forerunner of zoosemiotics. He was at the centre of German scientific and philosophical debate in the early 20th century for his «theoretical biology» and his theory of «subjective environments». His positions were radically opposed to Darwinian evolutionary theory; however, his arguments often appear flawed by profound misunderstandings, interpretative distortions and confusion between the positions of Darwin's supporters. Added to this is the strong prejudice against a revolutionary worldview regarded as a new religion.


2022 - Sulla possibilità del futuro: Hans Jonas e Günther Anders [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Abstract: On the Possibility of the Future: Günther Anders and Hans Jonas. This essay deals with the concept of the future in the thought of Hans Jonas and Günther Anders, two philosophers of the same age, with a similar education in many ways and forced to live the dramatic experience of exile. For both of them the dimension of the future has a strong existential declination supported by a precise ‘moral instance’; but there are significant differences between their elaborations. According to Jonas, the future is in the possibility of being (up to its negation in fact) and his ethics of responsibility is intended precisely to consolidate the possibility of the future and nurture the hope of the persistence of an acceptable condition for human beings. On the contrary, Anders does not speak to us of a possible future, but of the impossibility of the future, which is already denied by ongoing technological activity. The responsibility of human beings is the means by which they can bear the impossibility of the future, persisting in the present. Anders claims that the concept of hope is dangerous in itself: it encourages inaction and the risk of immorality


2021 - Anti-Mechanismus und Neovitalismus in Plessners Theorie des Lebenden [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT: ANTIMECHANISM AND NEOVITALISM IN THE THEORY OF LIVING OF HELMUTH PLESSNER For the contemporary German Philosophical Anthropology, the confrontation with biology was considered indispensable. In order to construct the philosophy of nature at the basis of the theory of man, Helmuth Plessner discusses the difficulties encountered by mechanicism in the study of the living. An organism is not assimilated to a simple physical object: it is a subject organized as a totality (Ganzheit). For this reason, the requests raised by Neovitalism are very important, because they put mechanicism in front of its limits (as happened in the contrast between Köhler and Driesch). This does not mean for Plessner to embrace Neovitalism, but to recognize its value and fruitful impact on the conceptual and methodological transformations of contemporary science and philosophy.


2021 - Antimeccanicismo e Neovitalismo - Appendice [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Raccolta di saggi sul tema "Antimeccanicismo e Neovitalismo" all'interno del n. 25 (1, 2021) della rivista S&F.


2021 - Antimeccanicismo e neovitalismo [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

ANTI-MECHANISM AND NEO-VITALISM Behind the contestation of mechanism lies a great variety of positions that can only be classified as “anti-mechanist” or “neovitalist” in a very summary way - and sometimes not entirely correctly. The papers presented here, far from wishing to be homogeneous or exhaustive, constitutes a good contribution to the complexity of the question, both by offering a view that covers a wide time frame, and by offering a variety of approaches and perspectives.


2021 - Helmuth Plessner. Filosofia e vita [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Numero monografico dedicato a Helmuth Plessner.


2021 - Introduzione a "Filosofia e vita" [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Introduzione al volume collettivo sul pensiero di Helmuth Plessner dal titolo Filosofia e vita.


2021 - La condizione tecno-umana come "dimensione aperta" [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio delinea la condizione umana attraverso la forma classicamente individuata dall'antropologia filosofica contemporanea della "apertura al mondo" per considerare come la condizione attuale dell'uomo, rispetto alla crisi ecologica mondiale e allo strapotere di tecnologie profondamente minacciose richieda una nuova, più consapevole apertura "verso" il mondo.


2021 - MENSCHLICHE NATUR UND AUSDRUCK. HELMUTH PLESSNERS STANDPUNKT [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT: HUMAN NATURE AND EXPRESSION. THE POSITION OF HELMUTH PLESSNER In Helmuth Plessner’s anthropological theory, the human being is a psychophysical totality, in which reason and sensibility are deeply intertwined and produce its positional eccentricity. The human being is the subject endowed with a mediated and conscious relationship with himself and with the world. For this reason, his specific “modus vitale” translates into creativity, expression and linguistic communication, but not only. The face is a “mirror of the soul” and is the medium of some of the most significant expressions characteristic of human nature: laughter and crying, which are considered “borderline reactions” of behaviour, and the smile, widely symbolic and ambivalent.


2020 - Afferenze. Plessner, Weizsäcker e il canone minore [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Rocco Ronchi's book Il canone minore talks about some lines, operative in Western thought, that are in contrast with the mainly followed theoretical canon, especially by mention to Bergson, Whitehead, Gentile, Deleuze. This essay aims to support this proposal showing how other authors, also in the German area, can be affiliated to the "minor canon"; in particular, I refer to the philosopher Helmuth Plessner, with his "positional theory" and the idea of living subject; and to the scientist Viktor von Weizsacker, for his idea of Gestaltkreis. and the concept of "biological act".


2020 - Ambiente e mondo nel pensiero di Helmuth Plessner [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Saggio sul rapporto dell'uomo con il mondo e l'ambiente nella concezione antropologica di Helmuth Plessner


2020 - Introduzione a "Nel bosco di Psiche" [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract


2020 - Life [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

The concept of Life in Morphology


2020 - Nel bosco di Psiche. Filosofie della natura umana [Curatela]
Rasini, Vallori; Scarpelli, Giacomo
abstract

I volti di Psiche sono assai più numerosi dei nomi che le sono stati attribuiti. Anima, spirito, coscienza, oppure mente, pensiero, ragione, tutti calzanti, e tutti parziali. Forse “soffio vitale” è quello che radicandosi nella culla etimologica del fiato, del respiro quale segno primigenio del vivente, ne raccoglie insieme le possibili metamorfosi e le molte figure. Non per questo però le delinea realmente. Anzi, la sua identità rimane inevitabilmente molteplice. I saggi raccolti in questo volume, a firma, oltre che dei due curatori, Vallori Rasini e Giacomo Scarpelli, di Agnese M. Fortuna, Claudia Baracchi, Roberto Brigati, Alessandro Mecarocci, Francesca De Simone, Fabio Grigenti, cercano di cogliere la gamma delle metamorfosi di Psiche, testimoniandone la ricchezza e anche la differenza di accezioni e di essenza. A ben guardare, Psiche non ha mai cessato di affannarsi per orientarsi tanto nel mondo dei sogni quanto nel mondo reale, un mondo reale che talvolta rimane o ritorna anch’esso bosco tenebroso e selvaggio.


2020 - Organic limit [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

The concept of Organic limits in Glossary of Morphology. This book is a significant novelty in the scientific and editorial landscape. Morphology is both an ancient and a new discipline that rests on Goethe's heritage and re-forms it in the present through the concepts of form and image. The latter are to be understood as structural elements of a new cultural grammar able to make the late modern world intelligible.


2020 - Psiche e la selva dell’eccentricità. Lettura di un racconto attraverso il pensiero di Helmuth Plessner [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio ripercorre la favola narrata da Apuleio nelle Metamorfosi annotando come, per molteplici aspetti, le caratteristiche e le avventure della fanciulla mitologica collimino con la natura e il destino dell’essere umano, per come concepito da uno dei più noti rappresentanti dell’antropologia filosofica contemporanea. Consegnata alla dimensione terrena eppure proiettata in quella divina, vincolata all’uso della sensibilità – suo autentico canale di conoscenza ed emancipazione – l’eccentrica natura umana, come la giovane Psiche, vaga inquieta nelle terre della vita, affrontando incertezze, soffrendo passioni, creando illusioni.


2020 - Ridere o sorridere? Il punto di vista di Helmuth Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Saggio sulla differenza tra il riso e il sorriso nella concezione antropologica di Helmuth Plessner.


2020 - Sul rapporto di mondo e ambiente nell'essere umano [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

In questo breve saggio Helmuth Plessner discute le innovative posizioni del biologo Jakob von Uexküll in merito a un concetto di “ambiente” inteso come luogo correlato al vivente, e dunque “soggettivo”, valutandone anche l’ampia ricezione all’interno del dibattito culturale del Novecento. Plessner apprezza in particolare lo sforzo di introdurre nell’indagine biologica un punto di vista non psicologistico e non antropomorfico, ma sottolinea al contempo la differenza che si presenta tra il rapporto dell’animale con il suo limitato ambiente di vita e il comportamento dell’essere umano, “aperto al mondo”, creativo, generatore di cultura, benché comunque e sempre vincolato alla dimensione della natura.


2019 - A proposito di viventi umani e non umani [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

The last book of Carmine Di Martino, Viventi umani e non umani, focuses on some important questions about relations between human being and animals, and it suggests some reflections about philosophy and “anthropological difference”. Furthermore, the reception of recent discoveries in paleontology and physical anthropology gives a special value to darwinian theories and supports the idea of a casual development of man; language, technical ability and culture are not a “special gift” expressly created for human being, but the result of a natural evolution.


2019 - Artificialità naturale [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

During the twentieth century, philosophical anthropology focused on the connection between the natural and cultural dimensions in human being, so much so that one can speak, with regard to man, of "natural artificiality". This paper addresses the analysis of the different interpretations of this concept in Gehlen's (and Scheler's) thought and in Plessner's anthropology. Gehlen considers man's "biological deficiency" the condition of an absolute and full "opening to the world" and the transformation of man into a total "artificial being". On the contrary, Plessner claims that man invariably remains a natural being, since his culture is intertwined with nature and his artificiality conditioned through his own nature.


2019 - I gradi dell'organico e l'uomo. Introduzione al'antropologia filosofica. [Edizione critica]
Rasini, Vallori
abstract


2019 - I meccanismi nella natura umana. Gehlen e la tecnica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Diversamente da molti filosofi contemporanei, Arnold Gehlen mette le caratteristiche della natura organica sullo stesso piano e in continuità con la natura meccanica inorganica.


2019 - Il pervertimento di Prometeo. Uomo e tecnica nel pensiero di Guenther Anders [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

In contemporary age, by reason of the enormous technological development, the image of Prometheus endures transformations. In Günther Anders theory, the present Prometheus seems divided in himself, able to create powerful devices but unable to live up to them; unable to know them really and to feel emotions that are adequate to their effects. A “promethean gap” made man inferior in compare with technology; he loses every hybris and falls in shame. So the better image as human symbol seems the image of Epimetheus.


2019 - Introduzione [Meccanicismo. Riflessioni interdisciplinari su un paradigma teorico] [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Presentazione dei contributi che compongono il volume


2019 - Meccanicismo. Riflessioni interdisciplinari su un paradigma teorico [Curatela]
Cavarra, Berenice; Rasini, Vallori
abstract

Raccolta di contributi sul concetto e i metodi del meccanicismo


2019 - PROMETEO. FILOSOFIE DEL MITO (numero monografico della rivista Archivio di filosofia) [Curatela]
CASTELLI GATTINARA DI ZUBIENA, Enrico; Rasini, Vallori; Scarpelli, Giacomo
abstract

Si tratta della cura di un numero della rivista con una serie di contributi sulla figura di Prometeo, trasformatasi profondamente dall'antichità a oggi. Contributi di G. Scarpelli, V. Rasini, G. Scarpellii e di: A. Cera (Università della Basilicata), I. Muñoz Gallarte (Universidad de Cordoba), A. Gatti (Università di Ferrara), R. Koch Piettre (École Pratique des Hautes Études, Paris), A. Linguiti (Università di Siena), P. Valenza (“Sapienza”, Università di Roma), Adil Bellafqih (Università di Modena e Reggio Emilia), Francesco Miano (Università di Roma “Tor Vergata”), Elena Nardelli (Università di Modena e Reggio Emilia), F. Polidori (Università di Trieste).


2019 - Prometeo e dintorni. Introduzione [Articolo su rivista]
Castelli Gattinara, E.; Scarpelli, G.; Rasini, V
abstract

Articolo introduttivo al fascicolo della rivista di classe A area 11, dedicato a un'analisi filosofica della figura di Prometeo. La parte specificamente scritta da Giacomo Scarpelli corrisponde alle pagine 10-13: Sophia e Techne. (La parte dell'introduzione scritta da Vallori Rasini corrisponde alle pagine 13-16, dal titolo: Téchne e Sophia, quella scritta da Enrico Castelli Gattinara corrisponde alle pagine 9-10, dal titol: Ritonare al mito?)


2018 - Adeguamento umano: la tecnica come evoluzione [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

La specifica condizione umana, descritta come collocata tra naturale e artificiale, sembra dover fare i conti non più solo con una evoluzione (in senso "classico-scientifico") ma con una particolare forma di adattamento a un mondo in cui la tecnica impera.


2018 - Animalità e «differenza antropologica» in Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

The adherents of contemporary Philosophical Anthropology display different positions on the issue of animality, insofar as it involves the nature of mankind. According to Helmuth Plessner, the human being can never reject his naturality and cannot give up his animality. The human being can have the property of «eccentricity» only because, at the same time, he is also «centric»; the capability to see himself «from the outside» and over time presupposes a foundation in the present, in the «here and now». In particular, the need to use perception and the senses - which are simultaneously boundaries and barriers for mankind - demonstrates the human rootedness in animality. Self-reflection (made possible by eccentricity) and the human need to weigh up and to evaluate can also represent a burden and a drop of grace, as suggested - inter alia - in von Kleist's tale «Das Marionettentheater».


2018 - Evoluzione e adeguamento. Biologia umana e creazione tecnologica. Narrazioni interdisciplinari [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Il volume “Evoluzione e adeguamento” propone una raccolta di contributi di studiosi appartenenti ad ambiti di lavoro diversi ma complementari: filosofia teoretica e morale, storia delle idee, scienze della natura. Questi saggi offrono riflessioni, condotte con taglio investigativo e apertura concettuale di volta in volta differenti, ma tutt’altro che prive di reciproco collegamento critico; l’ambito di ricerca sul quale si concentrano – quello dell’essere umano, come concreto ente psicofisico, generatore di cultura e tecnica – mette in gioco l’uomo nella sua interezza e complessità, nel suo sviluppo biologico e artificiale. E la delicata questione della sua provenienza si intreccia con quella del suo futuro, come specie e come ente terrestre.


2018 - Homo technologicus. L'uomo e la tecnica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Considerazione sulla posizione dell'essere umano nel mondo, in relazione alla sua creatività tecnica.


2018 - Il sorriso [Edizione critica]
Rasini, Vallori
abstract

Traduzione del saggio di Plessner. Con testo originale a fronte.


2018 - Introduzione [EVOLUZIONE E ADEGUAMENTO] [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Il volume “Evoluzione e adeguamento” propone una raccolta di contributi di studiosi appartenenti ad ambiti di lavoro diversi ma complementari: filosofia teoretica e morale, storia delle idee, scienze della natura. Questi saggi offrono riflessioni, condotte con taglio investigativo e apertura concettuale di volta in volta differenti, ma tutt’altro che prive di reciproco collegamento critico; l’ambito di ricerca sul quale si concentrano – quello dell’essere umano, come concreto ente psicofisico, generatore di cultura e tecnica – mette in gioco l’uomo nella sua interezza e complessità, nel suo sviluppo biologico e artificiale. E la delicata questione della sua provenienza si intreccia con quella del suo futuro, come specie e come ente terrestre.


2018 - L'agire dell'uomo. Sul pensiero di Arnold Gehlen [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

Grazie alla crescente importanza delle teorie sociali e all’attenzione rivolta dalla cultura contemporanea agli studi sulla natura umana, gli scritti di Arnold Gehlen, filosofo e sociologo contemporaneo, vengono tradotti e commentati in varie lingue e in diversi ambiti culturali. Questo volume vuole offrire un contributo al ricco dibattito internazionale sul significato delle sue posizioni, specie con riferimento alle delicate domande concernenti la “disposizione” dell’uomo per la tecnica, il ruolo della morale e il valore delle istituzioni.


2018 - L'espressione, il riso, il sorriso [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Saggio introduttivo a "Il sorriso" di Helmuth Plessner.


2018 - Viktor von Weizsäcker [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il rapporto tra Helmuth Plessnere e Viktor von Weizsaecker e le convergenze teoretiche tra le loro posizioni


2017 - IL SORRISO, ESPRESSIONE VIRTUALE E VIRTUOSA [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT: THE SMILE: A VIRTUAL AND VIRTUOUS EXPRESSION In the theory of Helmuth Plessner, an eminent contemporary philosopher of anthropology, smile is a miming expression independent from laugh. Laugh represents an interruption of a special situation: it is a manifestation of disorder and confusion. Smile is on the contrary a controlled mediation of man in regards to the world. The nature of smile is usually refined and mitigating; it can reveal, to a careful look, a lot of sensation and psychical conditions. Ultimately, smile is the must virtual and virtuous expression of human eccentricity.


2017 - IL VALORE ANTROPOLOGICO DEL RISO NEL PENSIERO DI HELMUTH PLESSNER [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Abstract. According to Plessner, the emeritus exponent of contemporary German philosophical anthropology, laughter – no less than verbal language – belongs to the specific expressive monopoly of human beings. Although impetuousness and difficulty of control separate this manifestation from the elegant and multiform linguistic expression, laughter immediately demonstrates the specificity of human nature and of the living creature that knows how to be both the closest and the furthest away from himself. In his intimate unity, a psychophysically neutral unity, man lives through a real hyatus, and laughter, as “borderline behavior”, reveals that “eccentricity” that places him in balance between the needs of the body and the capacity to transcend them.


2017 - Il "circolo dell'azione" nella teoria antropologica di Arnold Gehlen [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

To distinguish human nature from animal nature, Arnold Gehlen employes the concept of «been agent» and the idea of a special regulation of human behaviour through an «action circle»; this element promotes the development of human peculiarity. The inspiration source of this action circle is certainly the neurophyisiologist Viktor von Weizsäcker. Weizsäcker adopts a similar concept to describe the accomplishment of any biological act, insteade Gehlen insists to restrict its functioning to the anthropological field. But in this way there is the suspect that ‘human difference’ is a preconception and not something to explain (for this reason Gehlen refuses Darwinian theories).


2017 - Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano [Traduzione di Libro]
Rasini, Vallori
abstract

Il riso e il pianto rappresentano le opposte reazioni dell'uomo di fronte a ciò che lo tocca, lo colpisce, lo sottrae all'indifferenza. E' perciò facile e assai frequente ricondurre riso e pianto rispettivamente a uno stato di piacere e a uno stato di dolore. Si ride perché si è felici, perché si sta bene o si provano sensazioni piacevoli; si piange perché si è infelici, perché non si sta bene o si provano sensazioni spiacevoli. Ma è davvero così semplice? Il riso e il pianto sono solo manifestazioni reattive che danno espressione somatica al vissuto di opposti stati fisici o interiori? Non si danno forse anche casi in cui si ride nel dolore o si piange di gioia? Si tratta allora di semplici ''errori di espressione'', di momenti di ''confusione''? Per evitare risposte affrettate e superficiali a queste domande Helmuth Plessner intraprende una dettagliata analisi del riso e del pianto, collocandola nel contesto dell'antropologia filosofica dove l'uomo è un tutto unitario in cui fisico e psichico non sono che aspetti diversi di una inscindibile realtà naturale. Il libro, che ormai è considerato un piccolo classico del pensiero contemporaneo, è stato pubblicato nel 1941 e viene qui tradotto per la prima volta in lingua italiana.


2016 - Estesiologia e natura umana. Il valore dei sensi nell'antropologia filosofica di Helmuth Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

ABSTRACT. – During the 19th century Helmuth Plessner, one of the most eminent philosophers in anthropology, gave rise to a theoretical view that crosses the dualism between body and soul in human nature and promotes the study of real human experience as a whole. His aestesiological research aims to point out the concrete value of sensibility in its interwining with thought. All human consciousness depends on a singular relation between man and his own body (his “eccentricity”), and “incorporation” from senses is one of its leading concrete effects.


2016 - Gehlen, Darwin e la salamandra [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Arnold Gehlen creates a theory of man as “lacking being” that leads to a theory of a “superior being”. Man is radically different from animal, and Gehlen uses the biological idea of human neoteny to refuse the Darwinian theory of human evolution. However But his arguments are preconceived and ineffectual.


2016 - Gehlen, la cultura, le istituzioni [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Uno dei lavori più importanti di Arnold Gehlen, esponente della corrente contemporanea dell'Antropologia filosofica tedesca. Il volume tratta della natura umana e delle espressioni culturali cui dà origine, passando attraverso una accurata analisi delle forme istituzionali dell'antichità.


2016 - Il fatale privilegio di essere uomini. Sensi e corpo in Helmuth Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

During the 19th century, Helmuth Plessner advanced a theoretical conception of human nature based on the distinction between the “lived body” and the “objective corpus”. Every human being “is” a corpus, but not only that: he really “has” a body, because he is a conscious subject with sensitive and emotional experiences of himself. The aesthesiological research of Plessner aims to point out the concrete importance of sensibility in every “spiritual” creation and of the basic function of “incorporation” of senses in human beings.


2016 - L'uomo delle origini e la tarda cultura [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Si tratta della nuova edizione di una delle opere principali di Arnold Gehlen. Il lavoro di curatela, oltre a prevedere una introduzione al testo e la redazione di una nota biobibliografica, è consistito nel completamento e nell'aggiornamento della bibliografia citata dall'autore (incluso l'elenco dei testi citati da Gehlen disponibili in lingua italiana).


2015 - Avventure del soggetto. Dalla filosofia dell'uomo alla biologia della zecca [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Western philosophers systematically relate the concept of subject to human thinking and rationality. During the 20th century, however, some scientists and philosophers have tried to set apart the subject and human capabilities. On this view, a subject is any living being, that is, any organism. As argued by the biologist Jakob von Uexküll within his approach to what he labels the individual environment, every organism is a subject with a life of its own. Organisms are part of a «subjective environment», where subjective is to be intended as «particular to» an organism that interacts with what is other from itself based on its individual needs. The more developed the subject, the more complex its environment. Considering that, unfortunately, this broad view of the subject has not received much attention, we might perhaps suggest that humans are not interested in sharing subjectivity with other beings.


2015 - Felice Cimatti, "Filosofia dell'animalità" [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Cura redazionale del Simposio dedicato al volume di F. Cimatti dal titolo "Filosofia dell'animalità"


2015 - Helmuth Plessner und Viktor von Weizsäcker. Zu den Konvergenzen in ihren Theorien der Lebewesen [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

N/A


2015 - Le trasformazioni del corpo. Antropologia filosofica e tecnica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

L’antropologia filosofica non può evitare di occuparsi anche dell’importanza della tecnologia per l’esistenza umana e dell’impatto determinato dal suo sviluppo sull’evoluzione culturale. Arnold Gehlen ha proposto una “teoria della tecnica” che si sofferma su particolari cambiamenti nel modo di pensare e di agire dell’uomo in relazione allo sviluppo tecnologico; Günther Anders si è concentrato maggiormente sulle trasformazioni del corpo umano indotte dalla tecnologia e ha sottolineato la valenza morale dell’imperio tecnologico. Philosophical Anthropology can not elude the question of the importance of technology for human existence, and also that of the impact of his development on evolution of cultures. Arnold Gehlen proposed a “theory of technology” that highlighted peculiar transformation of human thought and action in relations to technological progression; Günther Anders shows mainly interest to technological transformation of human body and to the moral value of technological domination.


2015 - Soggetto vivente. Un confronto con la "filosofia dell'animalità" [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

In his book Felice Cimatti suggests a research of “man’s animality” based on a particular concept of “subjectivity”: accordingly to Heidegger and the greatest part of the western thought, only human being is a subject; so animal isn’t a subject and seems radically different from man; it appears as absolute “other”. Any trace of animality in human being can just be a result strictly mental. But subject can otherwise shows any living being, like reminded from J. von Uexküll and H. Plessner. Through this view it is possible to see animal dimension like an indissoluble intersection with human dimension and the research of animality in human nature obtains another, deep, essential relevance.


2015 - Technology and Human Nature [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Whether or not technology alters human nature is an old question. On the one hand, technology adds to human existence and the human development seems impossible without technological progress. On the other hand, technology changes or replaces many natural dispositions. Is technology (or technologies, as someone prefers) perhaps the “authentic” nature of the human being? Is it his essence? And is it in contrast with his “natural nature”, with the organic and the biological identity of man? Some influential philosophers and intellectuals of the 19th century have paid special attention to this topic and written many interesting pages on it. Examined from an evolutionary perspective, technology can be seen as just an instrument – although a very important one - for the survival of the human species, only one of the apparatuses refined through the centuries by natural selection. In this case, our principal question has to change. It is not “Does technology represent the authentic nature of the human being?”, but “How important is technology for the human species?” “And why?”; “What conditions have favoured this development?” and above all: “Can man control and limit the current power of this instrument?”


2015 - Una filosofia per la neurofisiologia: Weizsacker e la forma dell'esperienza [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

The German doctor and physiologist Viktor von Weizsäcker believes philosophy is like an indispensable support for natural sciences, in particular for biology and neurophysiology. Man is not only a physical body and his subjectivity is very important in the study of human nature and in medicine. The introduction of subjectivity in sciences is possible by collaboration with philosophy; philosophy can transform a cluster of quantitative data in experiences with “a form”, or in the narrative of a living being.


2014 - A partire dalla fine. Sul pensiero di Günther Anders [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio ricostruisce alcuni dei momenti centrali del pensiero di Anders a partire dal concetto di "fine": dalla concezione del mondo a quella dell'uomo.


2014 - Intervista a Vallori Rasini (su Helmuth Plessner) [Altro]
Rasini, Vallori
abstract

Intervista su alcuni aspetti del pensiero di Helmuth Plessner.


2014 - Le avventure della forma - II Giornata Interateneo [Altro]
Rasini, Vallori; Contini, Annamaria; A., Gatti; R., Messori
abstract

Si tratta dell'organizzazione della II Giornata Interateneo del corso di Laurea Magistrale in Filosofia (con lezioni magistrali e seminari pomeridiani), completata con la pubblicazione del primo Annuario di Interateneo, a.a. 2013-2014.


2014 - Ritmo organico e automatismo [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

A validate tradition in contemporary philosophy and biology connects the concept of rhythm to the concept of living being. Basically, rhythm means variability in invariability, change in stability, irregularity in regularity, and it always stands in relation to the “form” of the living body. The physiologist J.J. Buytendijk supports this position with interesting proofs, and Helmuth Plessner, an eminent philosopher of anthropology, accepts and endorses this idea. For his own part, Viktor von Weizsäcker, the promoter of anthropological medicine, in his biological theory of Gestaltkreis agrees in correlating rhythm and form. This idea of rhythm is in contrast with the mechanical automatism traditionally ascribed to inanimate bodies. But Arnold Gehlen – an exponent, along with Plessner, of contemporary philosophical anthropology – proposes a peculiar concept of rhythm, which in his view stands in continuity (not in contrast) with automatism, thus furnishing evidence of the disposition to technology in human being: only as an artificial organism human nature can survive. A very controversial provocation.


2014 - Scripta manent? [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Word belongs to human being; it is a monopoly of his nature. Verbal word contains deep meanings, has symbolic value and makes possible the domain of the world. It is also fluid, transient and frequently allusive. Writing stops the word, makes it durable and sometimes changes it in a rule. Printing press supported writing and his diffusion increases human progress. Digital writing is the contemporary evolution of written communication by computer and cell phone. It is not so permanent as traditional written. Can it preserves historical memory and humanities of man?


2014 - What remains of man and of the world: Reflections on the age of ecological crisis [Articolo su rivista]
Rasini, V.
abstract

Man and world look like residuals: human being is an organic remnant relic), as the survivor of a process of self alienation, in which the machine has been elected as a despot; world (or nature) is exhausted in the attempt to maintain a balance. The contemporary massive technological development seems supported by the idea that man is a Homo faber authorized to operate on nature without limits. This is the idea of a superior being with a dominant role in the world. The Judaic-Christian tradition has certainly promoted this idea; but it reproduces in another dimension the relations typical of the greek oikos: not justice, but authority and subordination for advantage the "head of the family". Renouncing to want own the Earth (like an ordinary thing) can perhaps open the way for a new ethic.


2014 - What remains of the Man and of the World. Reflections on the age of ecological crisis [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Man and world look like residuals: human being is an organic remnant relic), as the survivor of a process of self alienation, in which the machine has been elected as a despot; world (or nature) is exhausted in the attempt to maintain a balance. The contemporary massive technological development seems supported by the idea that man is a Homo faber authorized to operate on nature without limits. This is the idea of a superior being with a dominant role in the world. The Judaic-Christian tradition has certainly promoted this idea; but it reproduces in another dimension the relations typical of the greek oikos: not justice, but authority and subordination for advantage the “head of the family”. Renouncing to want own the Earth (like an ordinary thing) can perhaps open the way for a new ethic.


2013 - Considerazioni su natura umana e tecnica [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio considera la questione del rapporto tra natura umana e sviluppo tecnologico, alla luce di alcune recenti posizioni filosofico-antropologiche.


2013 - Guest Editor's Preface to "Power and violence in the thinking of Günther Anders" [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Introduction


2013 - Guest editor's preface [Articolo su rivista]
Rasini, V.
abstract


2013 - Helmuth Plessner alle prese con Kant [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

The essay analyses the value of Kant’s legacy in the philosophical enterprise and in Helmuth Plessner’s analyses of philosophical anthropology. For Plessner Kant represents a constant source of inspiration and a critical landmark for the mapping out of his own route. He seeks to capture its insights and limitations, in particular with a view to an integration of the findings of the sciences into philosophy and the overcoming of the gnoseological dualism.


2013 - Il potere della violenza. Su alcune riflessioni di Günther Anders [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Violence manifests itself in many forms but in modern times it has to be faced mainly as political power and technological development. Both forms of power demote the human individual to an "inferior” being, diminished in potential and in nature. This thoughtless and superficial diminution risks creating something inhuman and monstrous, as happened under Nazism with its totalitarian system, and then occurred again with the dropping of the atomic bombs on Hiroshima and Nagasaki. But the problem does not reside only in the past, and the threat is all too present and must be faced with seriousness and determination. With impeccable theoretical consistency and deep moral sense, Anders reflects on the obligation that in order to recover man's humanity against technocratic and political violence, it is necessary to resort by actions that are in turn also "violent" in order to be genuinely effective.


2013 - L'eccentrico. Filosofia della natura e antropologia in Helmuth Plessner [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

Helmuth Plessner, filosofo, sociologo ed emerito rappresentante dell’antropologia filosofica tedesca, è ormai noto a tutti coloro che si interessino alla filosofia dell’ultimo secolo, e in particolare alle teorie della natura umana. Il suo pensiero ha attraversato il Novecento inserendosi, sempre in maniera originale, nei principali nuclei del vasto e complicato dibattito intellettuale svoltosi in Europa, segnato da un confronto serrato tra le maggiori correnti del pensiero filosofico e le diverse branche del sapere scientifico. A partire da una filosofia dell'organico, Plessner articola la propria teoria della realtà dell’uomo, delle sue peculiarità e del suo destino, mettendo in luce la paradossale posizione eccentrica di un essere che al contempo è il più prossimo e il più lontano da se stesso.


2013 - L'espressione non verbale: il riso e il pianto in Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Like verbal language, laughter and crying are expressive forms belonging specifically to the human equipment. But their violent and uncontrollable manifestations distance them clearly from verbal expression, which is elegant, multiform, and restrained. Moreover, laughter and crying are opaque: they cannot be connected with a specific mood or a specific cause; and, therefore, they are very different from sign language or miming. The specific features of laughter and crying have their foundations in human nature. Man is the (unique?) living being that is at the same time so near and so distant from his own self. In his psychophysical neutrality, man “lives through a break”. Laughter and crying are “to the limit” kinds of conduct and they reveal precisely man’s “eccentric” nature, his connection with his body but also his ability to transcend it.


2013 - Monografico II: Power and Violence in G. A [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

La sezione della rivista E&P si occupa del significato e della valenza dei concetti di "potere" e "violenza" nel complesso e attuale pensiero di Günther Anders.


2013 - Natura umana [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

During the first decades of the 19th century, the question of human nature was discussed inside the general problem of organic nature. Living beings challenge us to tackle the difficulty of eliminating differences between organic processes and physical and chemical laws, as well as to explain phenomena such as cellular or connective tissues regeneration and reproduction in mechanistic and quantitative terms. This difficulty concerns above all the human being. Due to the influence of the Cartesian dualism (res cogitans / res extensa), the human being had been considered for centuries as made of a double substance or as sharing two principles and two dimensions (physical and spiritual). The most important representatives of German philosophical anthropology Max Scheler, Helmuth Plessner and Arnold Gehlen denied this kind of dualism very firmly and tried to find a new formulation to the questions concerning human nature. They set themselves the objective to reunify the essence of anthropological nature in such a way as to make it possible to clarify both physical and psychical manifestations on the basis of this new unity. Their theoretical enterprise was helped by a series of changes and achievements in the scientific panorama (for example the opposition to reductionism and rigid mechanism, new developments in neurosciences and physiology, etc.) and the establishment of new currents of thought such as historicism. For the anthropological philosophers that believe in natural sciences, the expression “psychophysical neutrality” represents a central concept. Max Scheler is its deviser and he enclosed its sense in the “behaviour” of the living being. Any living thing shows some kind of behaviour, and it is indifferent if it is caused by psychological or material reasons. Gehlen drew on this concept to develop the concept of “action” (human action). But it is Plessner who exploited it most. He made of the concept of “psychophysical neutrality” the basis of his investigations into the living beings; and “psychophysical neutrality” is integral to his concept of “positionality”, that leads to the specific and matchless human complexity.


2013 - Natura, cultura e ambiguità umana nella posizione di Arnold Gehlen [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

This article analyses the themes of nature, culture and human ambiguity in the thought of Arnold Gehele. After taking into account the dyad constituted by nature and culture, showing the influence of Scheler’s thought, the author turns his attention to the issue of the environment and the world in relation to man as living being.


2013 - Potere e violenza nel pensiero di G. Anders / Power and violence in Günther Ander’s Thinking [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Cura e introduzione di una sezione monografica dedicata al pensiero di G. Anders


2013 - Potere e violenza nel pensiero di Günther Anders / Power and violence in Günther Anders' Thinking [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Sezione monografica di rivista specialistica


2012 - Apocalittici e dannati [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il pensiero, per certi versi apocalittico, di Günther Anders si dipana a partire dall'idea di una progressiva perdita di umanità dell'uomo che si accompagna a fenomeni di vergogna di sé ed emulazione della macchina.


2012 - Etica & Politica - Ethics & Politics [Direzione o Responsabilità Riviste]
Rasini, Vallori
abstract


2012 - Guest Editor's Preface: "Tecnomania/tecnofobia" [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

The title of the collection of essays - "Tecnomanie/tecnofobie" - is a provocation. It may appear “extreme” or a contradiction in terms. On another level, however, there are overtones of an idea, called “technocracy”, a new concept which has begun to surface a lot lately. This idea constitutes an immediate reference both for technomaniacs (or technobsessives) of different social ranks and for more or less declared technophobics.


2012 - Quel che resta dell’uomo (e del mondo). Riflessioni sull’epoca della crisi ecologica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

La necessità di una riflessione sulla "posizione" odierna dell'uomo nel mondo è indiscutibile. Il suo rapporto con il mondo considerato come "cosa sua", vale a dire "a sua disposizione" è divenuta insostenibile. Per ripensare l'equilibrio dell'uomo nel mondo occorre ripensare al ruolo dell'uomo nel mondo.


2012 - S&F_ Rivista di Scienza e Filosofia [Direzione o Responsabilità Riviste]
Rasini, Vallori
abstract


2012 - Sulla tecnica [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Riflessioni sugli atteggiamenti assunti dall'uomo contemporaneo dinanzi allo sviluppo tecnologico.


2012 - Tecnomanie/tecnofobie [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Questa raccolta di saggi è occasionata da una provocazione e il suo titolo, in certo senso “estremo”, è dato da una contrapposizione di termini – tecnomania e tecnofobia – che potrebbe rivelarsi solo apparente. Dietro si intravede l’ombra di un’altra idea, quella della "tecnocrazia". Un’idea che costituisce un riferimento immediato sia per tecnomani (o tecnomaniaci) di varia estrazione sia per ogni più o meno dichiarato tecnofobo. La sfida in atto oggi pare svolgersi tra sostenitori accaniti dello straordinario sviluppo tecnologico verificatosi negli ultimi decenni e altrettanto accesi accusatori dei molti rischi e delle oscure insidie che ne derivano: nell’ambito del pensiero sulla tecnica, l’imperio tecnologico sta al centro come sogno o come incubo, meta da raggiungere o bersaglio da abbattere.


2011 - Aggressività. Un'indagine polifonica [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

La parola "aggressività" ha assunto un rilievo speciale, sia dal punto di vista culturale sia da quello esistenziale. Questo riconoscimento rende possibile proporre una molteplicità di contributi di natura differente e giustificarne il reciproco accostamento. Molteplicità e varietò diventano anzi indispensabili quando si voglia affrontare un tema del genere, e rappresentano un atto di riverenza verso l'unità profonda e innegabile del vivere individuale, sociale e storico.


2011 - Aggressività: una parola per tutto [Prefazione o Postfazione]
Rasini, Vallori
abstract

Il concetto di "aggressività" ha significati e applicazioni molteplici. Il volume intende offrire un contributo in questo senso, attraverso il lavoro si studiosi che si applicano a discipline differenti.


2011 - Dall'organismo alla responsabilità [Prefazione o Postfazione]
Rasini, Vallori
abstract


2011 - Filosofia/Scienza [Direzione Collane scientifiche]
Rasini, Vallori
abstract

Ci sono filosofi e scienziati che hanno svolto un ruolo decisivo nella storia della cultura occidentale; non sempre però hanno avuto accesso alla notorietà. E ci sono opere straordinariamente ricche, anche di celebri autori, rimaste nascoste sotto la fama di altre. Sono testi che hanno lavorato sotterraneamente, con effetti talvolta decisivi per gli orientamenti del pensiero filosofico e scientifico, del passato e del presente. Questa collana cerca di individuarli e di restituire loro la dovuta visibilità.Comitato scientifico:B. Cavarra (Università di Modena e Reggio Emilia); M. Ciardi (Università di Bologna); S. Poggi (Università di Firenze) F. Polidori (Università di Trieste); V. Rasini (Università di Modena e Reggio Emilia); K.-S. Rehberg (Università di Dresda)Primi volumi:1. V. von Weizsäcker, Forma e Percezione (2011);2. A.N. Whitehead, Natura e vita (in stampa);3. C. Darwin, L'azione dei vermi nella formazione del terriccio vegetale (in preparazione)4. E. Kapp, Elementi di filosofia della tecnica (in preparazione)


2011 - Frontiere della vita, frontiere della tecnica [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

I quattro saggi qui presentati tracciano brevemente il percorso teoretico del filosofo H. Jonas, dalla concezione dell'organico all'etica della responsabilità.


2011 - Le dimensioni del "passaggio" nella teoria del vivente di Helmuth Plessner [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Il concetto di "passaggio" risulta centrale in buona parte del pensiero filosofico contemporaneo. In particolare la filosofia del vivente elaborata da Helmuth Plessner - esponente dell'antropologia filosofica contemporanea tedesca - esibisce le molteplici potenzialità del concetto, che si rivela indispensabile sul piano logico e ontologico.


2011 - L’aggressività è antiquata. Sviluppo tecnologico ed emozioni umane in Günther Anders [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

L'antiquatezza dell'umanità porta inevitabilmente alla antiquatezza di tutte le caratteristiche umane, e a maggior ragione di quelle più "indotte" (a causa di interessi precisi).


2011 - Passaggi. Derivazione e sviluppo [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Presentazione della sezione II del volume "Passaggi. Pianta , animale, uomo".


2011 - Passaggi. Pianta, animale, uomo [Curatela]
Rasini, Vallori; Cavarra, Berenice
abstract

Il volume contiene saggi, di impostazione e tematizzazione diversa, volti a indagareil poliedrico motivo del "passaggio, i suoi vari aspetti e potenzialità, all'interno del mondo della natura. Il passaggio fra regni naturali - minerale, vegetale e animale - o fra forme, apre a dimensioni ulteriori, non sempre in base a sinonimie o equivalenze. A seconda dei testi - e dei contesti - passaggio è, infatti, metamorfosi, trasformazione, transito; e ancora evoluzione, involuzione, degenerazione. I contributi, in particolare, mostrano come il passaggio, benché evento dinamico, ribadisca l'esistenza di polarità immutabili, di punti di riferimento (di partenza e di arrivo) dati e prevedibili prima ancora che il cambiamento abbia luogo.


2011 - Primitivo, arcaico, originario, sauvage: (al)la ricerca dell'uomo perduto. Ciclo di incontri interdisciplinari (19 aprile - 18 maggio 2011) [SEMINARIO] [Altro]
Pistolesi, Elena; Rasini, Vallori; Iervese, Vittorio; Satta, Gino
abstract

Ciclo di seminari interdisciplinari organizzati con i ricercatori della Facoltà di Lettere di Modena.


2011 - “Weltoffenheit”: zeitgenössische philosophische Anthropolo-gie im Zwischenbereich von Geist und Natur [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Philosophical Anthropology in 20th century has focused on the relation between natural and cultural dimension in human being. On this issue, of course, there have been many different conclusions. In this paper, I deal with Arnold Gehlen’s and Helmuth Plessner’s points of view. Gehlen considers the “biological deficiency” of man the condition of an unconditioned and full “opening to the world” and the transformation of man innto an “artificial being” (increasingly far from nature). Instead, Plessner thinks that man is always a “natural animal” and that he can be an “eccentric being” only by means offered by his own nature. For this reason his “opening to the world” is conditioned, since culture is always interweaved with nature.


2010 - Antropologia della soggettività. Il destino dell’ente “patico” e l’uomo [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

L'antropologia filosofica di Viktor von Weizsäcker si preoccupa di definire la realtà organica sulla base della sua soggettività, della sua capacità di "patire" nel rapporto col mondo e di reagire a esso.


2010 - Arnold Gehlen e l'uomo [Prefazione o Postfazione]
Rasini, Vallori
abstract

Prefazione alla traduzione italiana di una delle opere più fondamentali di A. Gehlen.


2010 - Hans Jonas e l'antropologia filosofica tedesca [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

L'estraneità di Hans Jonas al pensiero antropologico e biologico tedesco dei primi decenni del Novecento è difficilmente comprensibile e giustificabile.


2010 - J. Fischer, Philosophische Anthropologie. Eine Denkrichtung des 20. Jahrhundert [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2010 - L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

Pubblicata nel 1940, ma profondamente riveduta dopo la seconda guerra mondiale, L'uomo. La sua natura e il suo posto nel mondo si può considerare l'opera fondamentale dell'antropologia filosofica di Gehlen. Qui prende forma una concezione dell'essere umano come natura biologicamente carente, costretta a procacciarsi chance di sopravvivenza attraverso l'azione e il continuo intervento sull'ambiente. La povertà di istinti e di specializzazioni, che distingue l'uomo dall'animale, trova compensazione nella capacità di creare cultura, facendo così dell'artificio la vera essenza della vita umana. Il linguaggio, la tecnica, le istituzioni sono i mezzi attraverso i quali l'uomo trasforma il proprio destino, libero e nondimeno vincolato a regole che non può trasgredire. Sullo sfondo, l’aridità di un pensiero marcatamente conservatore, e tuttavia capace di sollecitazioni decisive e straordinario rigore.


2010 - Parol. Quaderni d'arte e di epistemologia [Direzione o Responsabilità Riviste]
Rasini, Vallori
abstract


2010 - Perché un’antropologia filosofica: le motivazioni di Helmuth Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

L’antropologia filosofica contemporanea, fiorita durante la prima metà del secolo scorso, ha avuto tra i suoi obiettivi principali il recupero dell’unità della natura dell’uomo, contro un dualismo diffuso sia nella concezione della realtà umana sia nello studio del vivente in generale. Helmuth Plessner, uno dei suoi esponenti principali, ritrova nello sviluppo del pensiero occidentale che da Cartesio porta a Heidegger la maturazione necessaria per una nuova scienza filosofica dell’essere umano; Heidegger però ha trascurato la vita piena e concreta, fatta anche di intreccio con la dimensione corporea, perché interessato solo a un’ontologia esistenziale. La vita, che sta “prima” dell’esistenza e la contiene, accomuna l’uomo e gli altri organismi, e offre il giusto terreno sul quale radicare il principio distintivo dell’umanità: la posizionalità eccentrica. Un’antropologia filosofica onesta, non può tuttavia fissare formule dogmatiche di alcun genere; deve riflettere sui risultati delle varie scienze che si occupano dell’uomo, mostrarsi aperta alla pluralità di aspetti che egli mostra e abbandonare pretese di definitività: secondo Plessner, l’uomo rimane infatti essenzialmente nascosto, imperscrutabile.


2010 - Storia della filosofia [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

La filosofia vive attraversi la propria storia, sempre nuova eppure sempre concentrata sui medesimi problemi; essi ruotano intorno al mistero dell'uomo e del mondo, e trovano nel tempo soluzioni nuove ma non definitive.


2009 - Espressione umana e realizzazione del limite: il riso e il pianto [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Lo scopo del contributo è mettere in luce lo strettissimo legame sussistente tra i principi della concezione antropologica di Plessner esposti nell’opera del 1928, Die Stufen des Organischen und der Mensch e la teoria dell’espressione contenuta nel volume Lachen und Weinen, del 1941. In particolare, si può sostenere che l’impostazione dell’analisi delle manifestazioni espressive del riso e del pianto si muove sul filo conduttore tracciato dall’analisi della natura organica e dell’uomo, e il concetto logico di «realizzazione del limite» che nell’opera del ’28 fonda l’impianto deduttivo dei cosiddetti «modali organici» fornisce altresì la chiave di lettura del significato del riso e del pianto quali forme “estreme” di comportamento espressivo.Il principio «posizionale» per la definizione della realtà organica viene infatti istituito attraverso il concetto di «limite realizzato»: un limite è realizzato quando non rappresenti un puro momento disgiuntivo, il virtuale «in mezzo» della separazione tra corpi, ma appartenga realmente a un corpo, il quale perciò non è semplicemente definito nei propri confini, ma possiede il passaggio «oltre se stesso». Così concepito il limite è contemporaneamente momento di chiusura e di apertura; di confinamento e di sconfinamento; di conservazione e di perdita.Grazie a questo concetto, Plessner stabilisce per il vivente lo statuto dialettico di corpo «in sé e oltre sé» e il grado posizionale «eccentrico», quello umano, ne rappresenta la manifestazione più compiuta. L’uomo trova la dimensione della propria esistenza nella «immediatezza mediata» del rapporto con se stesso e con il mondo, e l’espressione ne è uno degli strumenti più indispensabili.Ciò che qui si sostiene è che, se il comportamento espressivo dell’uomo è sempre indice di questa forma mediata di relazione, il riso e il pianto, evidenziando la specifica «frattura esistenziale» dell’essere umano, ne rappresentano la «realizzazione del limite». Quando infatti non è in grado di reagire con un atteggiamento «adeguato» a una situazione che «lo mette in scacco», l’uomo capitola affidando la propria «mossa» alla fisicità, al corpo in quanto corpo, ridendo o piangendo. Benché diversa la dinamica dello scatenamento, sia nell’uno sia nell’altro caso si tratta di una «caduta», di una perdita di controllo, ma non tuttavia di una rinuncia: riso e pianto rappresentano una vera risposta a una situazione che sembrerebbe non lasciare spazio ad alcuna risposta. In quanto tali, riso e pianto sembrano allora configurarsi come le modalità espressive che, per eccellenza, «realizzano il limite»: il limite del mantenimento di un rapporto tra persona e corpo, e delle possibilità espressive dell’uomo. Ma anche il limite della libertà umana.


2009 - Un’etica dell’aggressività. Considerazioni sul pensiero di Arnold Gehlen [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Arnold Gehlen, uno dei maggiori rappresentanti dell'antropologia filosofica contemporanea, dopo un primo periodo di svalutazione degli istinti conferì in particolare all'aggressività un ruolo decisivo nel comportamento umano. L'apporto degli studi etologici gli fu indispensabile. Ma diversamente da alcuni esponenti dell'etologia del Novecento, Gehlen sembra sostenere che il bisogno di espressione dell'aggressività umana contrasti con la possibilità di una civile pacifica ed egualitaria, e pare più disposto a suggerire l'utilità di una "etica dell'aggressività".


2008 - Ambiente e organismo. Plessner, Gehlen e il pensiero biologico di von Uexküll [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio si occupa della ricezione e della discussione della teoria biologica di J. von Uexküll nel pensiero antropologico di H. Plessner


2008 - Antropologia filosofica e aggressività [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Benché certa antropologia filosofica - in particolare quella di Arnold Gehlen - a proposito della quesstione dell'aggressività umana attinga copiosamente dalle contemporanee ricerche etologiche, affidandosi ai risultati sperimentali di questa giovane scienza empirica, le riflessioni che i vari studiosi propongono conducono speso a conclusioni assai diverse.


2008 - H. Plessner, L'uomo come essere vivente [Traduzione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Traduzione di un saggio di Plessner sulla natura dell'uomo, ente naturale e artificiale al contempo


2008 - L’essere umano. Percorsi dell’antropologia filosofica contemporanea [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

La domanda dell’uomo sulla propria “natura” non ha mai smesso di stimolare ricerche e dibattiti. Nel clima inquieto della Germania tra le due guerre, l’antropologia filosofica – corrente di pensiero in cui si riconoscono soprattutto i lavori di Max Scheler, Helmuth Plessner e Arnold Gehlen – raccoglie in sé i più vividi fermenti della cultura del tempo. In essa si cercherà di impostare una nuova immagine dell’uomo, non più scissa al suo interno, e la secolare questione della spiritualità non potrà eludere un profondo confronto con il tema del corpo. Il riposizionamento dell’uomo nel regno dell’organico renderà inevitabile fare nuova luce sulla sua relazione con gli altri viventi e con l’ambiente; ma risolleverà anche la questione sul senso del suo cammino verso l’artificio e sulla sua vocazione culturale. Contro l’idea di una comoda e superiore condizione dell’uomo, si farà strada il sospetto di una sua esposizione fatale; il sospetto, anche, di una libertà non priva di paradossi.


2008 - Menschlicher Ausdruck und Grenzverwirklichung. Lachen und Weinen [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Auf dem Grund von Plessners Philosophie der Organischen sind Lachen und Weinen echte Grenzrealisierungen


2008 - Tecnica e natura. Un esempio negativo [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Nella concezione di A. Gehlen, la funzione che la tecnica svolge nella vita dell'essere umano conduce a un atteggiamento di sostanziale indifferenza dell'uomo verso la natura.


2008 - Theorien der organischen Realität und Subjektivität [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

Im Verlauf des 20. Jahrhunderts bewegen sich philosophisches Denken und wissenschaftliche Theorie zunehmend aufeinander zu, wobei sich Übereinstimmungen ergeben zu wichtigen thematischen Komplexen (in erster Linie zur Definition von Leben und Natur des Menschen) sowie zu der Notwendigkeit methodologische Problemen aufzugreifen, zu denen das Studium des lebenden Organismus zwingt. Helmuth Plessner und Viktor von Weizsäcker - ein der wissenschaftlichen Welt nahe stehender Philosoph der eine, bzw. ein philosophisch interessierter Mediziner der andere - entwickeln – trotz unterschiedlichem Bildungswerdegang und nicht in direktem Kontakt zueinander stehend – jeweils Theorien des Organischen und des Menschen, die sich erstaunlicherweise sehr nahe kommen: mit Abstand zu sowohl mechanistischen als auch vitalistischen Positionen konzentrieren sich beide auf die erforderliche Bestimmung eines einheitlichen Gesetzes des Lebenden, auf die Unmöglichkeit der Gleichsetzung von organischem und physischem Körper, auf die subjektive Struktur des Organismus bei gleichzeitiger Geltendmachung des Wahrheitswerts der sinnlichen Erfahrung.


2008 - V. Gessa Kurotschka, Etica, in «Rivista di filosofia», 1/2008, 138-139 [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2007 - Esperienze di traduzione di un testo filosofico [Relazione in Atti di Convegno]
Rasini, Vallori
abstract

Al fine di non incorrere in grossolani quanto decisivi errori, la traduzione di un testo filosofico richiede una buona conoscenza, oltre che della materia e del tema particolare, del retroterra culturale e dell'epoca storica in cui venne redatta.


2007 - Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano. [Edizione critica]
Rasini, Vallori
abstract

Nella concezione di Plessner il riso e il pianto sono manifestazioni particolari, monopolio dell'essere umano; presentandosi come reazione-limite, quando il comportamento consueto fallisce, sono testimonianza della sua natura eccentrica.


2007 - L'antropologia filosofica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

La corrente dell'Antropologia filosofica viene presentata attraverso i suoi principali rappresentanti: Max Sceler, Helmuth Plessner e Arnold Gehlen nel contesto della storia della filosofia contemporanea


2007 - L. Bolk, Il problema dell’ominazione [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2007 - Natura e artificio. Un confronto tra Scheler, Plessner e Gehlen [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio mette a confronto le teorie di Plessner, Scheler e Gehlen sul tema del rapporto dell'uomo con la dimensione naturale e con l'artificio.


2006 - A distanza dalla natura. Il ruolo delle premesse antropologiche [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Le premesse determinate dalla teoria antropologica di Arnold Gehlen conducono a una impostazione del rapporto tra uomo e natura che non favorisce il rispetto dell'uomo per l'ambiente e gli altri esseri viventi.


2006 - Appendice [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

Si tratta delle precisazioni e delle risposte di Plessner sul suo capolavoro, Die Stufen des Organischen und der Mensch


2006 - Glossario [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Redazione di un glossario per l'interpretazione delle teorie dell'autore


2006 - I gradi dell'organico e l'uomo. Introduzione all'antropologia filosofica [Edizione critica]
Rasini, Vallori
abstract

V. Rasini, oltre ad avere scritto l'introduzione (pp. I-XXIV) ed eseguito parte della traduzione dal tedesco (pp. 212-311 e 369-383) nonché la revisione generale dell'intera traduzione, ha curato in ogni suo aspetto l'edizione critica, riveduto e uniformato le parti, stilato la cronologia (pp. XXV-XXVI), il glossario (pp. 397-400) e l'indicizzazione.Si tratta dell'opera principale di H. Plessner.


2006 - La natura organica e l'uomo nel pensiero di Plessner [Prefazione o Postfazione]
Rasini, Vallori
abstract

Saggio introduttivo all'opera I gradi dell'organico e l'uomo.


2006 - La sfera dell'animale [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

Capitolo dedicato alle specificità della dimensione animale.


2006 - Le modalità di organizzazione dell'esistenza vivente. Pianta e animale [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

Traduzione dal tedesco del cap. 5, del volume I gradi dell'organico e l'uomoo, pp. 212-260.


2006 - Recenti sviluppi nella ricezione di Hans Jonas: una rassegna bibliografica [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il pensiero di Hans Jonas ottiene critiche e consensi. Una rassegna dei lavori a lui dedicati offre il panorama più attendibile.


2006 - cronologia [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Glossario di riferimento per l'interpretazione del testo


2005 - Arnold Gehlen: natura umana e azione [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

L'antropologia filosofica di Gehlen, interpretata a partire dal "principio dell'azione", rivela il suo aspetto etico.


2005 - Il corpo essenziale. Un percorso di definizione del vivente e dell’uomo [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Nel pensiero di Helmuth Plessner, la corporeità (o il corpo) vivente non rimanda semplicemente all'aspetto fisico, materiale di un certo tipo di essere. La sua struttura (descritta mediante categorie posizionali) determina la tipologia dell'essere attraverso il rapporto attuato con l'altro da sé e con se stesso.


2005 - Introduzione [Prospettive antropologiche] [Breve Introduzione]
Rasini, Vallori
abstract

Introduzione al pensiero di uno dei maggiori rappresentanti dell'antropologia filosofica contemporanea e presentazione del contennuto dei dieci saggi contenuti nel volume.


2005 - Prospettive antropologiche. L'uomo alla scoperta di sé [Curatela]
Rasini, Vallori
abstract

A. Gehlen, nel suo multiforme e controverso percorso intellettuale, è stato considerato uno dei maggiori esponenti dell'antropologia filosofica tedesca. Il volume propone una chiara formulazione dell'articolata gamma di temi sviluppati nelle sue opere principali.


2004 - F.J. Wetz, Husserl [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2004 - Il pensiero fenomenologico secondo Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio ha come tema il rapporto di Plessner con il pensiero fenomenologico e si sofferma sul significato attribuito all'a priori materiale.


2003 - A. Gehlen, Morale e ipermorale [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2003 - H. Jonas, Sull’orlo dell’abisso, in «Nuncius. Journal of the History of Science» [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2003 - I. Kant, Bemerkungen, in «Nuncius. Journal of the History of Science» [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2003 - J.W. Burrow, La crisi della ragione, in «Rivista di filosofia» XCIV, 2, 2003, p. 318-319 [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2003 - K. Löwith, Dio, uomo e mondo nella metafisica da Cartesio a Nietzsche, in «Nuncius. Journal of the history of science» XVIII, 2, 2003, pp. 911-912 [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2002 - Etica e antropologia filosofica in Arnold Gehlen [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio sostiene che è possibile considerare la teoria dell'uomo di A. Gehlen come una antropologia filosofica di stmpo etico.


2002 - Recensione a "C. Bernard. Tra scienza e filosofia" (di S. Lazzara) [Recensione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract


2002 - Teorie della realtà organica. Helmuth Plessner e Viktor von Weizsacker [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

Nel corso del 1900 il confronto tra pensiero filosofico e teoria scientifica assume notevole rilievo, rendendo manifesta una loro convergenza su importanti nodi tematici (primo tra tutti la definizione della vita e della natura umana) e sulla necessità di affrontare le difficoltà metodologiche dinanzi alle quali pone lo studio dell’organismo vivente. Helmuth Plessner e Viktor von Weizsäcker – un filosofo vicino al mondo della scienza e un medico con la passione per la filosofia -, nonostante la diversa formazione e l’assenza di scambi diretti, propongono due teorie della realtà organica e dell’uomo sorprendentemente vicine: nel prendere egualmente le distanze dalle posizioni meccaniciste e da quelle vitalite, si concentrano sulla necessità di individuare una legge unitaria del vivente, sulla impossibilità di eguagliare il corpo organico al semplice corpo fisico, sulla struttura soggettiva dell’organismo, rivendicando contemporaneamente il valore di verità dell’esperienza sensibile


2001 - Divenire [Monografia/Trattato scientifico]
Rasini, Vallori
abstract

Attraverso un itinerario storico e cronologico, vengono proposte alcune delle accezioni principali del concetto di "divenire".


2000 - Il riso e il pianto nel pensiero di Helmuth Plessner (Introduzione) [Prefazione o Postfazione]
Rasini, Vallori
abstract

Introduzione alla figura di Helmuth Plessner, presentazione del volume "Il riso e il pianto" e illustrazione dei suoi contenuti.


2000 - Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano [Edizione critica]
Rasini, Vallori
abstract

Nella concezione di Plessner il riso e il pianto sono manifestazioni particolari, monopolio dell'essere umano; presentandosi come reazione-limite, quando il comportamento consueto fallisce, sono testimonianza della sua natura eccentrica.


2000 - Il riso e il pianto. Una ricerca sui limiti del comportamento umano [Traduzione di Libro]
Rasini, V.
abstract

note e riferimenti bibliografici: pp. 243-261


2000 - Nota bio-bibliografica [Capitolo/Saggio]
Rasini, Vallori
abstract

Nota bio-bibliografica di Helmuth Plessner


1999 - Alle origini della teoria dell'atto biologico di Viktor von Weizsäcker [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio cerca di ricistruire la posizione filosofica del medico V. von Weizsäcker rintracciando le origini delle teorie dell'atto biologico e del Gestaltkreis.


1998 - Apologie del riso: J. Ritter, O. Marquard, H. Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Nel saggio vengono messi a confronto il pensiero di J. Ritter, quello di O. Marquard e quello di H. Plessner


1998 - Ente organico ed elemento soggettivo nel pensiero biologico di Viktor von Weizsäcker [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio considera il rapporto tra soggettività ed ente biologico nel pensiero di Viktor von Weizsäcker.


1998 - Evoluzione come religione? di G. Wolters [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

Traduzione dal tedesco (pp. 362-380) di un contributo di G. Wolters.


1998 - Filosofia e storia della filosofia nel pensiero di Gilles Deleuze [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

I percorsi del pensiero e il senso della storia della filosofia nella dinamica visione di Deleuze.


1998 - Il disagio nella differenza [Traduzione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio tratta del rapporto tra Deleuze e la psicanalisi; pp. 177-189.


1997 - Il sorriso [Traduzione in Rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Traduzione dal tedesco di un saggio di H. Plessner, pp. 153-163.


1997 - Il sorriso dell’uomo di Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Nella concezione di Plessner il sorriso rappresenta una forma espressiva di massima mediazione con l'altro da sé, tipica di un essere eccentrico


1996 - GESTALTKREIS E POSIZIONALITA'. LA TEORIA BIOLOGICA DI VIKTOR VON WEIZSAECKER E LA FILOSOFIA DELL'ORGANICO DI HELMUTH PLESSNER [Altro]
Rasini, Vallori
abstract

Tesi di Dottorato sul confronto tra il pensiero di Helmuth Plessner e quello di Viktor von Weizsaecker


1996 - Von Weizsäcker e Plessner: tra scienza e filosofia [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio mette a confronto il pensiero del medico von Weizsäcker e la concezione del filosofo Plessner rilevando interessanti punti di convergenza.


1995 - Filosofia della natura e antropologia nel pensiero di Helmuth Plessner [Articolo su rivista]
Rasini, Vallori
abstract

Il saggio presenta l'itinerario teoretico percorso dal filosofo Helmuth Plessner nel risalire dall'indagine sulla specificità della realtà umana alla necessità di una "filosofia della natura" in grado di determinare le categorie dell'organico.


1995 - Ontologia fenomenologica e teologia protestante (di K. Löwith) [Traduzione in Volume]
Rasini, Vallori
abstract

Filosofia e teologia nel pensiero di Karl Löwith