Nuova ricerca

GIADA BENINCASA

Assegnista di ricerca
Dipartimento di Economia "Marco Biagi"


Home |


Pubblicazioni

2021 - Covid-19 e obbligo giuridico di vaccinazione per il dipendente [Working paper]
Piglialarmi, Giovanni; Benincasa, Giada
abstract

A fronte del complesso rapporto tra vaccino e relazioni di lavoro nei diversi contesti produttivi e in mancanza di un obbligo specifico di vaccinazione ex lege, sembra prioritario stabilire le conseguenze giuridiche del rifiuto di vaccinazione. Queste conseguenze vanno stabilite (anche) in base alla tipologia di mansione svolta, alla categoria di lavoratori e alla classificazione del rischio a cui gli stessi sono esposti durante la lavorazione. In questa prospettiva, di estrema utilità potrebbe essere l’intervento delle parti sociali diretto ad aggiornare i protocolli “anticontagio” al fine di governare i progressi medico-scientifici in atto. Tali protocolli potrebbero inoltre disciplinare se l’eventuale mancanza della copertura vaccinale renda la prestazione inutilizzabile sino ad ipotizzare un licenziamento e/o a una mancata assunzione.


2021 - Green Pass e rapporti di lavoro [Working paper]
Piglialarmi, Giovanni; Benincasa, Giada
abstract

A partire dal 6 agosto 2021, il legislatore ha imposto l’esibizione della Certificazione Verde Covid-19 (cd. Green Pass) per accedere ad alcuni ambienti. Tuttavia, persistono incertezze su alcuni aspetti che incidono sulla gestione dei rapporti di lavoro: dalla possibilità di richiedere il Green Pass per l’accesso alla mensa aziendale, alla possibilità di estendere tale onere ai lavoratori impiegati nell’ambito di appalti endo-aziendali (come nel caso delle attività di pulizia all’interno delle Scuole e delle Università). Sebbene la necessità di dotarsi della certificazione verde non sia attualmente prevista né come presupposto per accedere, indistintamente, nei luoghi di lavoro, né tra le condizioni per la gestione in sicurezza dei relativi spazi comuni, quali, ad esempio, le mense, l’aggiornamento dei protocolli di sicurezza negoziati dalle parti sociali sembra essere la strada principe per risolvere le criticità che la normativa solleva in relazione alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori ed evitare contestualmente iniziative individuali e unilaterali “a macchia di leopardo”. I protocolli – siglati al livello nazionale, settoriale e aziendale – hanno infatti la possibilità di prevedere delle disposizioni per far fronte alle diverse peculiarità organizzative delle imprese. In questo modo, la gestione di questa nuova fase registrerebbe, ancora una volta, la partecipazione attiva del sindacato, a cui oggi, nonostante l’impegno profuso durante la prima stagione pandemica, sembra essere additata la responsabilità di ogni criticità relativa alla messa in sicurezza degli ambienti di lavoro.


2020 - Covid-19: le problematiche di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro tra protocolli condivisi e accordi aziendali [Capitolo/Saggio]
Benincasa, Giada; Tiraboschi, Michele
abstract

Oggetto del presente contributo è lo studio dei protocolli condivisi e degli accordi collettivi con particolare riferimento ai profili di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro tramite il metodo del diritto delle relazioni industriali. Lo studio si propone di analizzare in primis la natura e la valenza giuridica dei protocolli condivisi di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2 negli ambienti di lavoro. Successivamente, prendendo le mosse dall’approfondimento condotto su numerosi protocolli e accordi sindacali sottoscritti al livello nazionale, settoriale, territoriale e aziendale – tramite l’analisi di oltre 200 protocolli che hanno accompagnato la gestione dell’emergenza da Covid-19 negli ambienti di lavoro sia nella fase buia del lockdown, sia nella c.d. fase 2 di un ritorno generalizzato al lavoro in sicurezza – verranno affrontate complesse questioni giuridiche che, sin dalle origini della pandemia, hanno diviso la dottrina e gli addetti ai lavori nella valutazione delle misure di precauzione e di prevenzione da adottare. In particolare, oltre ad un focus sul ruolo dei Comitati di garanzia, è stata posta l’attenzione su come al livello settoriale, territoriale e aziendale siano stati gestiti l’aggiornamento del DVR a fronte del rischio da Covid-19, la somministrazione dei test sierologici e il ruolo (rinnovato) del medico competente, figura che, almeno sulla carta, si è rivelata strategica per la realizzazione di una efficace – ed inevitabile – connessione tra la salute sul lavoro e la salute pubblica.