Nuova ricerca

Antonio GARIBOLDI

Professore Ordinario
Dipartimento Educazione e Scienze Umane


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Pubblicazioni

2022 - La creatività distribuita [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

La capacità di essere più o meno creativi viene spesso intesa come una caratteristica dell’individuo adulto o bambino riconducibile essenzialmente alle sue doti e qualità personali. La creatività è quindi interpretata come un’attività interiore che dipende in misura limitata dal contesto e dalle condizioni esterne. In questa prospettiva la ricerca si concentra soprattutto sulle variabili cognitive, i tratti di personalità e le disposizioni individuali che caratterizzano la persona creativa, lasciando sullo sfondo il sistema di influenze reciproche in cui è inserito ogni soggetto. L’idea che la creatività non possa essere compresa analizzandola unicamente come un processo intrapsichico o un evento soggettivo, e quindi limitando l’indagine alle caratteristiche della persona creativa e alle dinamiche della sua mente, è invece alla base di quegli studi che, andando oltre ad un approccio centrato quasi esclusivamente sulla persona, si focalizzano sulla partecipazione dell’individuo ai contesti socioculturali, sottolineando il carattere distribuito dell’azione creativa (Glaveanu, 2010; 2014) in riferimento a tre specifiche dimensioni: sociale, materiale e temporale.


2022 - Nidi d'infanzia e processi inclusivi. Una ricerca nelle province di Modena e Reggio Emilia [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella; Bagnoli, Giulia; Scaglioli, Giulia
abstract

The inclusion of children with disabilities in early childhood services is recognized, internationally and nationally, as an area of crucial interest to guarantee everyone the right to education and full recognition of the value of differences. In this sense, the effective promotion of inclusive processes is configured as a privileged analyzer to investigate the quality of educational processes and the degree of active participation guaranteed within the various educational institutions. Adopting an ecosystem perspective, the research presented here intends to detect the management strategies and the main educational and organizational choices made in the 0/3 services present in the territories that refer to two Unions of Municipalities (Unione Terre d’Argine and Unione Tresinaro Secchia), respectively of the province of Modena and Reggio Emilia, to facilitate and support inclusive processes. Specifically, in addition, to detect the point of view of professional educators, through the administration of a questionnaire, it has decided to also involve the pedagogical coordinators, through semi-structured interviews, to explore their role and functions in relation to the promotion of the inclusion of children with disabilities.


2022 - Pedagogia sperimentale e sviluppo della professionalità [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo della pedagogia sperimentale all’esercizio e sviluppo della professionalità educativa non può essere ricondotto alla valorizzazione di pratiche didattiche ingegneristiche, volte a predeterminare in modo algoritmico i diversi elementi che definiscono un’azione formativa orientata. Si tratta, invece, di promuovere la capacità di assumere problematicamente la realtà educativa, d’indagare la quotidianità coltivando un atteggiamento scientifico e dando rigore e metodo alla propria ricerca in situazione. E’ fondamentale per un educatore e un insegnante riuscire a leggere e analizzare i contesti di vita a cui partecipa, dotandosi di una strumentazione e di tempi di riflessione che gli consentano di dialogare e confrontarsi in modo produttivo con la complessità dell’esperienza educativa.


2021 - Coordinamento pedagogico e promozione dei processi inclusivi nei servizi educativi per l'infanzia [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

Il saggio si propone di analizzare il ruolo del coordinatore pedagogico e del coordinamento pedagogico territoriale nella promozione dei processi inclusivi nei servizi educativi per l’infanzia. In generale il ruolo del coordinatore pedagogico si delinea in riferimento a due funzioni principali: una funzione di mediatore di riflessività nell’ambito del gruppo educativo di lavoro e una funzione di sistema, intesa nei termini di cura e sostegno al lavoro di rete e quindi di regia e raccordo con il territorio, di tessitura di una trama istituzionale e di promozione e sviluppo degli scambi con gli altri servizi educativi e sul piano sociosanitario. In questo senso la promozione dei processi d’inclusione educativa, che può essere intesa anche come un analizzatore della qualità complessiva dei servizi, è legata alla capacità di adottare una prospettiva ecologica, mediante la quale diventa possibile intrecciare i limiti e le criticità con le risorse e le possibilità presenti, attivando quindi degli interventi multidimensionali (Malaguti, 2017). Facendo riferimento a tale prospettiva, nel saggio si richiamano e si esaminano, quindi, i risultati di una ricerca svolta nel territorio emiliano finalizzata a ricostruire il ruolo del coordinatore pedagogico in relazione al sostegno e alla promozione dei processi inclusivi.


2021 - Monitorare e valutare la formazione degli insegnanti di sostegno in una prospettiva di miglioramente [Articolo su rivista]
Gariboldi, A; Antonietti, M.; Bertolini, C.; Pintus, A.; Pugnaghi, A.
abstract

La formazione iniziale degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità rappresenta un fattore essenziale per promuovere la qualità dei processi inclusivi nelle scuole di differente ordine e grado. I Corsi di Specializzazione per il Sostegno istituiti dal D.M. 30.09.2011 costituiscono dunque un percorso formativo di cui è necessario monitorare e valutare sistematicamente l’efficacia per incrementarne progressivamente la qualità. In questo senso il contributo presenta l’impianto valutativo elaborato e sperimentato nella quarta edizione del corso del 2018-19, evidenziandone l’utilità al fine della riprogettazione e del miglioramento del percorso.


2021 - Valutazione come dialogo [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

The establishment of the integrated instruction and education system from birth to six years (Legislative Decree no. 65 of 13 April 2017) aims to guarantee all children the right to education, recognizing the early childhood and care services as places of educational culture and social inclusion. However, in addition to ensuring the accessibility, sustainability, and inclusiveness of such an educational system, it becomes necessary to ask oneself about which pedagogical choices and organizational conditions make it possible to support and promote the implementation of quality daily educational practices in the services, thus underlining the urgency to introduce effective monitoring and evaluation systems, as indicated on several occasions by the European Council (Recommendation of the European Council, 2019). In this regard, in the draft of the pedagogical guidelines for the integrated system "zerosei", in the section reserved for evaluation, the formative function and the reflective and participatory character that this strategy must assume in order to allow the entire working group to be able to contextualize, reflect and then elaborate the educational experience realized, bringing out and problematizing the complexity of the meanings contained in it. In this perspective, evaluation is therefore configured as a functional strategy to activate exchange dynamics between different groups of educators and teachers, also in a dynamic of dialogue and discussion between services, identifying the formative needs of a specific territorial context and promoting the integration process between the institutional subjects involved (Benedetti, Gariboldi, & Maselli, 2017). In fact, the formative efficacy of an evaluation process does not end only in the elaboration of an improvement project but is connected to the ability to activate reflective and self-reflective investigations, to build repertoires of shared meanings, and to nurture forms of co-participation in the educational groups involved (Bondioli, 2015; Bondioli, & Savio, 2014; Gariboldi, Babini, & Vannini, 2014; Fetterman, 2001; Fetterman, Deitz, & Gesundheit, 2010). It, therefore, means adopting and implementing a participatory and unanimous approach to evaluation, valuing the latter as a catalyst for multiple transformative learning processes (Bondioli, & Ferrari, 2004; Garaway, 1995; Butler, & Schnellert, 2012). As part of a formative and participatory approach to evaluation, this contribution intends to illustrate two different self-evaluation paths, the first linked to the accreditation process of 0/3 educational services of the Emilia-Romagna Region and the second carried out in state preschools in the province of Como. While presenting differences with regard to the instruments used and the manners of participation of the various actors involved, both paths examined move on two levels: the development of reflective and transformative practices within the single service and the activation of network dynamics in the context of a territorial pedagogical coordination (Benedetti, Gariboldi, & Maselli, 2017). In this perspective, the realization of educational self-evaluation paths in early childhood and care services not only aims to support the groups of educators and teachers in planning and implementing possible improvement actions but is also aimed at promoting the development of a pedagogical awareness of equipe and of an explicit and shared educational planning at the level of a network of services and preschools present in a specific territory, an essential level for the progressive realization of a zero-six integrated system of quality.


2020 - Coltivare l'arte di sapersi interrogare [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo, che introduce un volume dedicato alla presentazione di un approccio progettuale elaborato dai servizi educativi 0-6 del Distretto di Scandiano (Reggio Emilia), approfondisce alcuni significati di fondo del concetto di progettazione, definendo la cornice di senso entro cui leggere i presupposti teorici e le caratteristiche metodologiche dell'impianto che viene descritto nei saggi successivi. In una prospettiva epistemologica che assume problematicamente il carattere di complessità dell'esperienza educativa, la progettazione è intesa come un processo circolare e ricorsivo fondato su un'attività continua di analisi e interpretazione della prassi educativa che consente di arricchirla progressivamente di significati formativi. Nei servizi per l'infanzia l'approccio progettuale si qualifica come un approccio interrogante e riflessivo che, promosso e supportato dall'utilizzo di un insieme di strumenti progettuali, valorizza e sostiene le ricerche dei bambini; nel contesto delle quali gli stessi bambini hanno l'opportunità di esplorare fenomeni naturali e culturali, di generare domande sui problemi che incontrano, di produrre e manifestare le proprie ipotesi interpretative e di dare significato al mondo insieme agli adulti e ai compagni,


2020 - Educare alla creatività. Strumenti per il nido e la scuola dell'infanzia [Monografia/Trattato scientifico]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

Il superamento di una concezione romantica che relegava al solo ambito artistico le espressioni del pensiero creativo ha consentito di riconoscerne la presenza in tutti i domini culturali e nei contesti ordinari di vita. Allo stesso tempo l’idea che la creatività sia una componente che caratterizza ogni essere umano e non solo individui eccezionali pone in rilievo il tema della sua educabilità, e quindi del come promuovere lo sviluppo di tale capacità già a partire dai primi anni dell’infanzia e nei servizi educativi rivolti ai bambini. Intento del volume è dunque approfondire gli assunti teorici, i principi pedagogici e le condizioni operative che possono rappresentare un riferimento per chi si propone di ragionare su come educare alla creatività nei contesti del nido e della scuola dell’infanzia. Il testo è articolato in tre sezioni. La prima – Pensare la creatività – esplora ed esamina sia alcuni contributi teorici sulla creatività presenti nella letteratura scientifica, con particolare riferimento all’approccio storico-culturale, sia le idee e opinioni di insegnanti ed educatrici emerse dalla ricerca sul campo. La seconda – Promuovere la creatività – mira a indagare le condizioni organizzative, metodologiche e relazionali funzionali a promuovere la creatività dei bambini nei servizi educativi per l’infanzia, analizzando aspetti più strettamente operativi: l’organizzazione di spazi, tempi e materiali, la valorizzazione del gioco e dei differenti linguaggi e il ruolo e le strategie dell’adulto nel facilitare e sostenere lo sviluppo dei processi creativi. Infine la terza parte – Rendere visibile la creatività – assume come oggetto di esame i processi creativi dei bambini, esaminandoli nelle loro diverse espressioni attraverso una serie di esempi, per meglio comprenderli nelle loro connessioni con il processo di apprendimento e con le caratteristiche dei contesti educativi sperimentati quotidianamente.


2020 - Formare insegnanti inclusivi: il tirocinio come contesto di crescita professionale [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

La riflessività come azione intenzionale e sistematica costituisce una dimensione cardine in tutte le professionalità educative, in particolare per gli insegnanti specializzati per il sostegno, i quali sono chiamati ad operare insieme a una pluralità di soggetti in molteplici ambiti. Sostenere i processi riflessivi nei percorsi di formazione iniziale rivolti ai futuri insegnanti specializzati diviene quindi essenziale per superare ogni forma di tecnicismo e favorire, moltiplicare e amplificare le opportunità di partecipazione attiva da parte di tutti gli studenti alle diverse proposte educative e alla società. In tal senso, l’apprendere a decentrare lo sguardo, rileggendo le pratiche e le scelte pedagogiche effettuate quotidianamente, mettendo in discussione le convinzioni e le credenze che le orientano, per esplorare nuove opportunità di cambiamento, può essere favorito e sostenuto dall’adozione di strumenti di autoriflessione in grado di orientare l’attenzione degli insegnanti sulle diverse componenti che definiscono i contesti educativi inclusivi di qualità. In tale prospettiva, il contributo prende in esame una proposta formativa rivolta ai futuri insegnanti di scuola dell’infanzia specializzati, realizzata all’interno degli incontri di tirocinio indiretto del corso di specializzazione (a.a. 2018/2019), nella quale si è adottato uno strumento di autoriflessione, Self-reflection tool, recentemente elaborato all’interno di un più ampio progetto di ricerca europeo (Agenzia Europea, 2017).


2020 - L'Università si apre ai non studenti: un progetto di partecipazione e apprendimenti per giovani con disabilità intellettiva in una Università italiana [Articolo su rivista]
Antonietti, Maja; Comodi, Silvia; Giliberti, Enrico; Gariboldi, Antonio; Guaraldi, Giacomo
abstract

Il contributo pone al centro della riflessione il tema della formazione post-secondaria per giovani con disabilità intellettiva, documentando un innovativo progetto pilota che ha sostenuto la partecipazione e gli apprendimenti di giovani con disabilità intellettiva in una Università italiana. Lo studio affronta alcuni nodi cruciali relativi ai processi di accompagnamento verso l’adultità di giovani con disabilità intellettiva sulla base di un quadro teorico e normativo di riferimento, la documentazione rigorosa del progetto attraverso interviste rivolte a testimoni privilegiati e un approfondimento sulle scelte organizzative e didattiche intraprese. L’esperienza presentata vuole essere un'occasione di riflessione sulle forme attraverso cui anche l’Università può diventare agente di cambiamento nel sostenere i processi inclusivi, come già in diversi paesi sta accadendo.


2019 - Construindo a avaliação em conjunto: a experimentação de uma abordagem participativa para avaliação na região italiana da Emília Romanha [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Maselli, Marina
abstract

Dal 2010 in Regione Emilia Romagna (Italia) è stato promosso, a livello istituzionale, un percorso di elaborazione negoziata e successiva sperimentazione di un approccio partecipato alla valutazione dei servizi educativi per la prima infanzia. La sperimentazione, che ha coinvolto i servizi pubblici e privati, è finalizzata alla costruzione di un sistema regionale di regolazione della qualità educativa a governance pubblica. Caratteristiche fondamentali dell’approccio valutativo sono la sua natura sociale e la sua funzione formativa, la creazione di un rapporto di collaborazione tra i servizi nell’ambito del processo di auto-eterovalutazione, la possibilità di una parziale contestualizzazione di strumenti e procedure e il carattere ricorsivo del processo.


2019 - Prefazione [Prefazione o Postfazione]
Gariboldi, A.
abstract

Il libro di Marco Paterlini, educatore da diversi anni nei servizi socioeducativi, inaugura la collana “da zero a diciotto”, che si propone di creare un’opportunità di analisi e confronto pedagogico tra le differenti realtà che caratterizzano il sistema dei servizi educativi e sociali, con il fine di condividere e dare valore a strumenti teorici e operativi che possano far crescere il pensiero e l’azione educativa nei vari contesti, anche quelli caratterizzati più o meno apertamente da un’identità assistenziale. In questo senso un testo che approfondisce il tema dello sviluppo di pratiche riflessive nei gruppi di lavoro socioeducativo sottolinea come la problematizzazione della quotidianità, soprattutto se generata tramite indagini che promuovono il dialogo e il confronto tra gli operatori, possa qualificarsi come un dispositivo formativo, come strategia di produzione di una conoscenza situata e contestualmente significativa, e quindi come processo di teorizzazione collaborativa funzionale alla crescita professionale del singolo e dell’organizzazione


2019 - Promuovere il pensiero progettuale [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo esamina il ruolo del momento dell'assemblea o gruppo di conversazione nella quotidianità dell'esperienza educativa nella scuola dell'infanzia. i contesti collettivi di dialogo e confronto vengono intesi come luoghi in cui valorizzare i contributi ideativi dei bambini, promuovendo il pensiero progettuale e facendo emergere le diverse soggettività. Le situazioni e le relazioni che il bambino vive quotidianamente a scuola influenzano e qualificano la sua capacità di percepirsi e comprendersi come "poter-essere", di sentire che l'esistenza non è una realtà predefinita, ma un complesso di possibilità che lo sollecita a scegliere, esprimersi e pianificare.


2019 - Promuovere processi riflessivi e dinamiche di rete: analisi di due percorsi di autovalutazione formativa nei servizi educativi 0-6 [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

In riferimento all’analisi di due differenti percorsi di autovalutazione formativa condotti rispettivamente in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como e in 45 nidi d’infanzia pubblici e privati della provincia di Bologna, il contributo intende mettere in evidenza come l’efficacia formativa di un processo di valutazione non si esaurisca nell’elaborazione di un progetto di miglioramento, ma sia connessa alla capacità di attivare indagini riflessive ed autoriflessive, costruire repertori di significati condivisi e alimentare forme di co-partecipazione all’interno delle equipe educative coinvolte (Bondioli, 2015; Bondioli, Savio, 2014; Gariboldi, Babini, Vannini, 2014; Fetterman, 2001; Fetterman, Deitz, Gesundheit, 2010). Significa, quindi, adottare e implementare un approccio partecipato e corale alla valutazione, valorizzando quest’ultima come un catalizzatore di processi plurimi di apprendimento trasformativo (Bondioli, Ferrari, 2004; Garaway, 1995; Butler, Schnellert, 2012). Pertanto, all’interno di una cornice partecipativa, ogni soggetto è chiamato individualmente e collegialmente a coinvolgersi in momenti di analisi, riflessione e confronto finalizzati non solo a progettare e realizzare possibili piani di azione, ma a promuovere lo sviluppo di una comune consapevolezza pedagogica e di una progettualità educativa esplicita e condivisa. Nel contesto di un percorso che coinvolge e mette in rete i servizi del territorio, la valutazione può anche configurarsi come dispositivo funzionale ad attivare dinamiche di scambio tra i diversi gruppi di educatori e insegnanti, individuando anche i bisogni formativi di uno specifico contesto territoriale e promuovendo il processo di integrazione tra i soggetti istituzionali implicati (Benedetti, Gariboldi, Maselli, 2017).


2019 - Relação educativa, avaliação e trabalho de equipe [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

Prendere in esame le dimensioni organizzative e relazionali di un contesto educativo significa analizzare quei fattori che, pur disegnandone la fisionomia educativa, molto spesso rimangono impliciti e irriflessi. In tal senso, per acquisire e rigenerare nuove consapevolezze circa le implicazioni pedagogiche delle pratiche quotidiane, diviene sempre più necessario promuovere e sostenere i processi di riflessione all’interno di ciascuna èquipe pedagogica, mediante una pluralità di prospettive e metodologie. In quest’ottica, la valutazione formativa del contesto educativo si configura come un processo dialogico e transattivo, nel quale ciascun gruppo di lavoro è attivo nell’interrogare i processi realizzati e attivati con i bambini, al fine di condividere e negoziare i significati, le finalità e i valori che li orientano e, quindi, acquisire maggiori consapevolezze, superando così un’accezione meramente certificativa e classificatoria dell’atto valutativo. In particolare, il poter osservare, descrivere e valutare la qualità della relazione educativa, a partire dall’analisi di alcuni frammenti video riguardanti gli scambi comunicativi realizzati con i bambini, diviene per ciascuna èquipe educativa un’occasione formativa particolarmente rilevante, in quanto consente di soffermarsi su aspetti cardine dell’agire educativo, ma che rischiano di restare inglobati nel flusso delle routine quotidiane e relegati alla discrezionalità del singolo insegnante. Scelte organizzative e modalità relazionali che possono essere ulteriormente interrogate e problematizzate intrecciando tali metodologie con approcci fondati sull’impiego di strategie di scrittura riflessiva, realizzando così con ogni gruppo educativo dei percorsi formativi, nei quali sguardi e saperi differenti si confrontano per co-costruire repertori di significati condivisi e generare nuove consapevolezze.


2018 - Construindo a avaliação em conjunto: a experimentação de uma abordagem participativa para avaliação na região italiana da Emília Romanha [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Maselli, Marina
abstract

A partir de 2010, na região de Emília Romanha, foi promovido um plano de ação negociado em nível institucional, seguido pela experimentação de uma abordagem participativa para a avaliação dos serviços educativos para a primeira infância. A experimentação, que envolveu serviços públicos e privados, visa à construção de um sistema regional de regulamentação de qualidade educacional na governança pública. As principais características da abordagem de avaliação são a sua natureza social e a sua função formativa, a criação de uma relação de colaboração entre os serviços dentro do processo de autoavaliação, a possibilidade de uma contextualização parcial de ferramentas e procedimentos e o caráter recursivo do processo.


2018 - Contesti [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il breve articolo, pubblicato nell'ambito della rubrica "Le parole dell'educazione", analizza la nozione di contesto in campo educativo.


2018 - Misurare la qualità [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Benedetti, Sandra
abstract

Il contributo, pubblicato in forma di intervista, propone una disamina del concetto di qualità e degli elementi più significativi del percorso di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia sperimentato in Regione Emilia-Romagna.


2018 - Relação educativa, avaliação e trabalho de equipe [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

Taking into consideration the organizational and relational dimensions of an educational context means analyzing those factors that, although they draw its educational physiognomy, very often remain implicit and unaware. In this sense, to acquire and regenerate new awareness about the pedagogical implications of everyday practices, it becomes increasingly necessary to promote and support the processes of reflection within each pedagogical equipe, through a plurality of perspectives and methodologies. In this perspective, the educational evaluation of the context is outlined as a dialogic and transactive process, in which each working group is active in interrogating the processes implemented and activated with the children, in order to share and negotiate the meanings, the purposes and values that guide them and, therefore, to acquire greater awareness, thus overcoming a merely certification and classificatory view of the evaluation. In particular, being able to observe, describe and evaluate the quality of the teacher-child relationship, starting from the analysis of some video concerning the dialogues realized with the children, becomes an important training opportunity for each educational equipe to dwell on key aspects of educational action, but that they risk becoming embedded in the flow of daily routines and bound to the discretion of the individual teacher. Organizational choices and relational modalities that can be further interrogated and problematized by intertwining these methodologies with approaches based on the use of reflective writing strategies, thus realizing with each educational group the training paths, in which different perspectives and knowledge are compared to co-construct repertoires of shared meanings and generate new awareness.


2017 - Analysing creative contexts in preschool settings [Abstract in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

The aim of the study is to develop an observation-led framework that can detect particular aspects of children's behaviour which may be related to creative thinking and to identify the key characteristics of learning environments that are more effective in promoting the development of creative abilities in preschool. The study is rooted in the research field on the promotion of children's creativity in the early years (Craft, 2006, Robson, 2014) and it is in continuity with a previous research carried out within the European project CREANET (Gariboldi, Catellani, 2013). The research explores such issues within a systemic perspective (Cziksentmihalyi, 1998) according to which "various elements of the overall social context are seen as relevant to the activity of creating" (Craft, 2001, p. 9). After the study of the literature, the key constructs identified will be discussed with all agents involved (teachers, pedagogical coordinators) through semi-structured interviews and focus groups. Subsequently, the observation-led framework developed will be validated by researchers through the analysis of video made in 20 preschools participants in a previous research project. The study is conducted within a participatory framework and all actors gave their consent to be involved in process of data generation and interpretation. Preliminary findings indicate the need to examine not only the features of the physical environment, but also to reflect on the quality of the processes that characterise creative contexts. The findings will be used to plan an educational tool to be adopted in the courses of teachers' professional development (initial and in-service).


2017 - Cura e contesti [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo tratta il tema della costruzione della professionalità degli educatori/educatrici dei servizi educativi per la prima infanzia, analizzando alcune questioni di fondo relative alla formazione iniziale e in servizio: il rapporto tra responsabilità individuale e istituzionale e sviluppo professionale, le forme di supporto alla professionalità e la promozione di pratiche di connessione tra servizi educativi.


2017 - Educare all'aperto: creatività in gioco [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo propone una disamina del rapporto tra creatività e educazione all’aperto, a partire dall’analisi di come l’esperienza ludica negli spazi esterni e naturali possa incentivare lo sviluppo dei processi creativi. Alcuni studi (Malone, 2007) hanno infatti messo in rilievo come nei paesi occidentali i bambini appartenenti a famiglie di classe media abbiano opportunità limitate di fare esperienza di gioco libero all’aperto; d’altra parte gli stessi bambini, rispetto a quelli di generazioni precedenti, mostrano minori capacità di elaborazione creativa. Una recente rassegna di ricerche (Davies et al., 2013) ha evidenziato come le attività e le esperienze educative negli ambienti esterni alla scuola possano incoraggiare lo sviluppo creativo. In questo senso appare importante riflettere in chiave progettuale sulle possibili proposte di educazione all’aperto e sulle condizioni che possono valorizzare pienamente tali contesti come ambienti creativi.


2017 - I riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione regionale [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo presenta i principali riferimenti teorici e l'impianto metodologico del sistema di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia elaborato e sperimentato in Regione Emilia-Romagna. Nell'ambito di un approccio valutativo che valorizza la dimensione negoziale, partecipativa e formativa, il sistema di auto-eterovalutazione si caratterizza in primo luogo per una struttura multilivello funzionale al governo della rete territoriale dei servizi, articolandosi a livello di singolo servizio, coordinamento pedagogico provinciale e gruppo di monitoraggio regionale. Il processo di valutazione formativa della qualità si connota come un processo intersoggettivo e transattivo che valorizza il dialogo e il confronto tra prospettive e punti di vista diversi (Fetterman, 2001; Hanberger, 2004; Bondioli, Ferrari, 2004): le educatrici, i coordinatori pedagogici dei servizi oggetto di valutazione e i coordinatori pedagogici degli altri servizi presenti sul territorio. Il confronto tra valutatori interni ed esterni, che intende sottrarsi ad una dinamica di tipo certificativo, si sviluppa nella logica di un processo che ha il fine di promuovere la riflessività del gruppo di lavoro, che è orientato all'azione e che vuole evitare il rischio dell'autoreferenzialità della valutazione.


2017 - Introduzione [Per una qualità diffusa] [Breve Introduzione]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'introduzione illustra la struttura logica del volume "Per una qualità diffusa", che documenta il percorso di elaborazione e sperimentazione di un approccio partecipato alla valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia in Regione Emilia-Romagna.Il testo è articolato in tre parti. La prima - Generare connessioni - ricostruisce l'itinerario di lavoro che ha portato alla definizione dell'impianto valutativo e alla sua sperimentazione, i riferimenti teorici e l'impostazione metodologica del sistema di valutazione e le modalità e gli esiti dell'attività di monitoraggio del percorso. Nella seconda parte - Sguardi dai territori - è invece presentato, attraverso il contributo dei rappresentanti dei nove Coordinamenti pedagogici Provinciali, il percorso svolto nei differenti territori. Nella terza e ultima parte del volume - Possibili sviluppi - si approfondiscono infine le implicazioni del lavoro sulla governance territoriale dei servizi.


2017 - La costruzione negoziata del sistema di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia in Regione Emilia-Romagna [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

In riferimento all’analisi di due differenti percorsi di autovalutazione formativa condotti rispettivamente in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como e in 45 nidi d’infanzia pubblici e privati della provincia di Bologna, il contributo intende mettere in evidenza come l’efficacia formativa di un processo di valutazione non si esaurisca nell’elaborazione di un progetto di miglioramento, ma sia connessa alla capacità di attivare indagini riflessive ed autoriflessive, costruire repertori di significati condivisi e alimentare forme di co-partecipazione all’interno delle equipe educative coinvolte (Bondioli, 2015; Bondioli, Savio, 2014; Gariboldi, Babini, Vannini, 2014; Fetterman, 2001; Fetterman, Deitz, Gesundheit, 2010) Significa, quindi, adottare e implementare un approccio partecipato e corale alla valutazione, valorizzando quest’ultima come un catalizzatore di processi plurimi di apprendimento trasformativo (Bondioli, Ferrari, 2004; Garaway, 1995; Butler, Schnellert, 2012). Pertanto, all’interno di una cornice partecipativa, ogni soggetto è chiamato individualmente e collegialmente a coinvolgersi in momenti di analisi, riflessione e confronto finalizzati non solo a progettare e realizzare possibili piani di azione, ma a promuovere lo sviluppo di una comune consapevolezza pedagogica e di una progettualità educativa esplicita e condivisa. Nel contesto di un percorso che coinvolge e mette in rete i servizi del territorio, la valutazione può anche configurarsi come dispositivo funzionale ad attivare dinamiche di scambio tra i diversi gruppi di educatori e insegnanti, individuando anche i bisogni formativi di uno specifico contesto territoriale e promuovendo il processo di integrazione tra i soggetti istituzionali implicati (Benedetti, Gariboldi, Maselli, 2017).


2017 - La valutazione della relazione educativa nella formazione iniziale e in servizio [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Pugnaghi, Antonella
abstract

Nel contributo pubblicato all'interno del volume/quaderno "Conoscere lo 0-6" si delineano gli assunti pedagogici e l'impostazione metodologica di un modulo formativo progettato per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti di scuola dell'infanzia. La proposta formativa, che è stata elaborata sulla base di una ricerca svolta in 20 scuole dell'infanzia della provincia di Modena e che rappresenta anche il contenuto di un laboratorio realizzato da alcuni anni nell'ambito del corso di laurea di Scienze della Formazione Primaria, ha come oggetto la valutazione della qualità della relazione educativa nei differenti contesti di esperienza (routine, gioco libero, ecc.) che caratterizzano la giornata educativa a scuola. Una caratteristica dell'impianto formativo è l'uso della videoanalisi ai fini della comparazione di situazioni educative analoghe in scuole dell'infanzia diverse (ad es. il momento dell'assemblea) e l'utilizzo congiunto del CLASS-Classroom Assessment Scoring System Pianta, La Paro e Hamre, 2008), un dispositivo di analisi della qualità della relazione educativa nei contesti prescolari.


2017 - Per una qualità diffusa. La valutazione della qualità nei servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna [Curatela]
Benedetti, S.; Gariboldi, A.; Maselli, Marina
abstract

Dal 2010 in Regione Emilia-Romagna è stato promosso un percorso di elaborazione negoziata e sperimentazione di un approccio partecipato alla valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia. La sperimentazione, che ha coinvolto progressivamente i diversi servizi pubblici e privati convenzionati, era finalizzata alla costruzione di un sistema regionale di regolazione della qualità educativa a governance pubblica. Caratteristiche fondamentali dell’approccio valutativo sono il carattere partecipato e la valorizzazione della funzione formativa, la promozione di rapporti di rete e di collaborazione tra i servizi educativi del territorio e il carattere ricorsivo del processo che coinvolge i differenti livelli del sistema regionale dei servizi. Il libro presenta la struttura del sistema di valutazione e documenta il percorso realizzato attraverso le voci degli attori coinvolti nel processo, ricostruendo, nella prima parte, l’itinerario di lavoro che ha portato alla definizione dell’impianto valutativo, gli assunti teorici, gli elementi metodologici che lo caratterizzano e le modalità e gli esiti dell’attività di monitoraggio della sperimentazione. Nella seconda parte è invece presentato, attraverso il contributo dei rappresentanti dei nove Coordinamenti Pedagogici Provinciali implicati nel processo, il percorso svolto nei differenti territori, mettendo in evidenza alcuni elementi che lo hanno qualificato e connotato localmente. L’ultima parte del volume propone alcune considerazioni di sintesi sul percorso sperimentato, delineandone i possibili sviluppi e approfondendo il rapporto tra valutazione e governance del sistema territoriale dei servizi educativi per la prima infanzia.


2017 - Valutare i contesti, valutare la qualità [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo introduce la tematica della valutazione della qualità educativa nelle scuole dell'infanzia sottolineando la necessità di valorizzare la funzione formativa del processo e la sua natura partecipata e transattiva. In questo senso la valutazione si qualifica come un dispositivo formativo che promuove e sostiene la riflessione sulla coerenza tra il dichiarato e l’agito e, più in generale, sull’esplicitazione e condivisione dei significati dell’operatività educativa all’interno del gruppo di lavoro. L’apprendimento trasformativo, che può essere promosso e sostenuto da pratiche autovalutative, è un processo che avviene all’interno di una cornice partecipativa e presuppone il partecipare attivamente a una pratica sociale, cioè avere la possibilità di decidere e negoziare significati. Il cambiamento e lo sviluppo qualitativo di una realtà scolastica passa da forme di partecipazione che comportano confronto tra punti di vista diversi, contribuendo a costruire progressivamente una comunità di professionisti riflessivi che condividono linguaggi, significati e pratiche.


2015 - Co-costruire la valutazione: le linee guida sulla valutazione della qualità in Regione Emilia Romagna [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio presenta in sintesi i principi e gli elementi caratterizzanti dell'approccio di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia elaborato in Regione Emilia Romagna. Il sistema di valutazione dei servizi regionali, alla cui elaborazione ho contribuito come consulente scientifico e che rappresenta il risultato di un lungo processo di confronto e negoziazione con i Coordinamenti Pedagogici Provinciali che ha portato nel 2012 all'approvazione da parte della Giunta della Regione Emilia Romagna delle "Linee guida sperimentali per la predisposizione del progetto pedagogico e della metodologia di valutazione nei servizi educativi per la prima infanzia", è stato progressivamente oggetto di sperimentazione nel triennio successivo. Il sistema di auto-eterovalutazione, che si qualifica come formativo e partecipativo e che prevede un processo di regolazione della qualità sviluppato su più livelli, assegna un ruolo centrale ai Coordinamenti Pedagogici Provinciali, che pianificano i percorsi da realizzare nei singoli servizi assicurando il monitoraggio sistematico del processo, individuano le aree di criticità del sistema territoriale dei servizi sulla base di un esame dei risultati complessivi della valutazione e progettano interventi formativi in relazione agli elementi di qualità individuati.


2015 - L'educazione come ricerca: alcune riflessioni dagli scritti di Ezio Compagnoni [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

La relazione, tenuta nell'ambito di un seminario dedicato al pedagogista Ezio Compagnoni, ripercorre sinteticamente i contenuti delle sue opere più significative, con particolare riferimento ai testi - pubblicati e non - che sono stati alla base della formazione pluriennale delle insegnanti delle scuole dell'infanzia del Comune di Parma. Nell'approccio proposto da Compagnoni, che ha fortemente contribuito a definire l'identità pedagogica delle scuole parmensi, la progettazione educativa è intesa come un allestimento pensato di contesti di esperienza multiformi significativamente caratterizzati in chiave relazionale, dove sia possibile per i bambini trasformare e arricchire i propri schemi mentali ed elaborare in modo partecipato la conoscenza. In questo senso la partecipazione creativa, la circolarità della comunicazione e l'emergere progressivo di una strutturazione semantica dell'esperienza rappresentano gli attributi che connotano in chiave positiva il processo di conoscenza e assicurano la buona qualità dell'esperienza di apprendimento.


2015 - La progettazione: un approccio di ricerca [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio, che introduce un volume dedicato alla presentazione di un approccio progettuale nei servizi educativi 0-6 della provincia di Reggio Emilia, approfondisce alcuni significati di fondo del concetto di progettazione, definendo la cornice di senso entro cui leggere i presupposti teorici e le caratteristiche metodologiche dell'impianto che viene descritto. In una prospettiva epistemologica che assume problematicamente il carattere di complessità dell'esperienza educativa, la progettazione è intesa come un processo circolare e ricorsivo fondato su un'attività continua di analisi e interpretazione delle pratiche che consente di arricchirle progressivamente di significati formativi. Viene poi messo in rilievo come il progetto sia un percorso che di fonda su prassi sociali problematizzanti e investigative e che sollecita attività di revisione, interpretazione e riflessione, nell'ambito di un processo circolare di teoretico e pratico in cui hanno luogo apprendimenti concettuali e procedurali.


2015 - La qualità condivisa nei servizi educativi [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo illustra gli assunti pedagogici e le principali caratteristiche metodologiche del sistema di valutazione della qualità educativa dei servizi per la prima infanzia elaborato e sperimentato - con la consulenza scientifica dell'autore - in Regione Emilia-Romagna. Il sistema di auto-eterovalutazione, che rappresenta l'esito di un lungo processo di confronto e negoziazione con i coordinatori pedagogici dei differenti territori provinciali, si configura come fortemente caratterizzato in chiave formativa e teso a valorizzare le dinamiche di rete e la collaborazione tra i servizi di diverso ente gestore. La valutazione di qualità si connota quindi come una pratica sociale e un processo ricorsivo di regolazione formativa del funzionamento dei singoli servizi e dei relativi sistemi territoriali.


2015 - Nota a margine. Progettazione e comunità di pratica [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio, che conclude il volume dedicato alla presentazione di un approccio progettuale nei servizi educativi 0-6 della provincia di Reggio Emilia, esamina e mette in luce la connessione tra dispositivi progettuali e apprendimento riflessivo. L'utilizzo condiviso dell'apparato strumentale che declina in senso operativo l'approccio progettuale descritto nel libro rappresenta, infatti, un dispositivo di regolazione delle pratiche educative fondato sull'attivazione costante nel gruppo di lavoro di processi interpretativi e riflessivi. In questo senso l'approccio progettuale si configura nel suo complesso come un impianto metodologico in grado di promuovere e sostenere lo sviluppo di un gruppo di lavoro educativo in una reale comunità di apprendimento. L'apparato strumentale si caratterizza come un congegno riflessivo che genera un "regime di responsabilizzazione reciproca" (Wenger, 1998) e contribuisce a qualificare l'apprendimento in una comunità professionale come una impresa socialmente condivisa.


2014 - Il processo di confronto e discussione [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo analizza la fase di restituzione e discussione dei dati valutativi con il gruppo di lavoro nell'ambito del percorso di valutazione formativa della qualità presentato nel volume. La natura intersoggettiva, partecipativa e negoziale del processo valutativo è ribadita come condizione necessaria per sollecitare la motivazione delle insegnanti coinvolte, stimolarne il contributo ideativo e operativo e responsabilizzarle sulle implicazioni trasformative del percorso. Sono quindi esaminati alcuni esempi di dinamiche di scambio e di confronto che si sono attivate nel contesto degli incontri di restituzione dei dati valutativi.


2014 - La qualità nella scuola dell'infanzia: un percorso di valutazione formativa [Curatela]
Gariboldi, Antonio; Pia, Babini Maria; Lara, Vannini
abstract

Il volume presenta il percorso pluriennale di ricerca-formazione realizzato dal coordinamento pedagogico e dalle insegnamenti delle Scuole dell'Infanzia federate alla FISM di Bologna sotto la supervisione scientifica del prof. Antonio Gariboldi dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Un percorso di valutazione della qualità educativa che ha abbinato autovalutazione ed eterovalutazione e che è stato caratterizzato da una prospettiva formativa e di indagine autoriflessiva. La presentazione e documentazione del percorso si articola in relazione ai seguenti contenuti: l'esplicitazione dei significati, delle finalità e delle caratteristiche metodologiche dell'esperienza valutativa realizzata; la presentazione dello strumento e della procedura di valutazione denominati "RI.QUA - Riflessione Qualità" elaborati nell'ambito del percorso; l'illustrazione dei risultati della valutazione e di alcune azioni di miglioramento messe in opera nelle scuole come esito operativo del processo valutativo.


2014 - Per una valutazione formativa della qualità. Significati pedagogici ed elementi metodologici [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio illustra i significati pedagogici, le finalità e le caratteristiche metodologiche di fondo del percorso pluriennale di valutazione formativa della qualità che ha coinvolto le scuole dell'infanzia federate alla FISM di Bologna e che viene presentato nei suoi vari aspetti all'interno del volume. Si approfondisce il significato pedagogico e la funzione formativa della valutazione, approfondendo poi le fasi di lavoro del percorso valutativo, il ruolo del valutatore esterno in una prospettiva formativa e la problematica della costruzione degli strumenti di valutazione


2013 - Conclusions [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; Cardarello, Roberta
abstract

The creativity debate, a concept with 'soft edges', creativity and childhood, imagination and logic, CREANET activities and indications for organizing creative contexts.


2013 - Creativity in pre-school education [Curatela]
Gariboldi, Antonio; N., Catellani
abstract

The volume is the result of the CREANET three-year-research process that has involved an experienced team of researchers and a large number of practitioners. CREANET is a multilateral Comenius Network running between 2010 and 2013. The project is the result of a transnational partnership representing 12 organisations from 10 European countries active in the field of education. The volume provides the reader with comprehensive array of perspectives on the topic, starting off from the specificities which characterize early childhood education and care in 10 different European countries. The book is organized in four sections: (1) the national literature reviews on creativity; (2) the transnational literature review and thematic analysis of creativity in pre-school education; (3) the perspective of the teachers on creativity; (4) creativity and pre-school education practices.


2013 - I servizi educativi per l'infanzia, contesti favorevoli per la creatività. La creatività nelle parole di educatrici e insegnanti [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo riassume gli esiti di un'indagine svolta da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università di Modena e Reggio Emilia nell'ambito del Progetto europeo Creanet (Programma Comenius) ed evidenzia le idee e le rappresentazioni di creatività delle educatrici di nido e delle insegnanti di scuola dell'infanzia. La ricerca è stata svolta attraverso la metodologia qualitativa del focus group, coinvolgendo complessivamente 75 insegnanti dei servizi pubblici e privati della Regione Emilia Romagna. Le interviste focalizzate di gruppo si sono concentrate su: la definizione di creatività, gli esempi di bambino creativo, le buone/cattive pratiche educative che possono promuovere/ostacolare la creatività e l'organizzazione dello spazio e dei materiali che può incoraggiare i processi creativi.


2013 - Il processo di costruzione delle linee guida sulla valutazione in Regione Emilia Romagna [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo ricostruisce il processo, nell'ambito del quale chi scrive è stato consulente scientifico, che ha portato all'elaborazione delle linee guida sulla valutazione dei servizi educativi per la prima infanzia in Regione Emilia Romagna. Il processo si caratterizza per sua dimensione negoziata ed ha previsto il diretto coinvolgimento dei coordinatori pedagogici dei servizi pubblici e privati dei vari territori provinciali.


2013 - Il profilo professionale del coordinatore pedagogico [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio presenta l'analisi dei dati del questionario - somministrato in più occasioni e in versioni parzialmente modificate e migliorate - ai coordinatori pedagogici dei servizi educativi per l'infanzia nel contesto della ricerca triennale svolta in Provincia di Modena sul ruolo e le funzione del coordinatore. Il contributo fa parte di un volume, curato insieme a due membri del gruppo di lavoro del Coordinamento Pedagogico Provinciale di Modena con cui è stata ideata e realizzata la ricerca, nel quale sono documentati i risultati complessivi dello studio che ha indagato il ruolo del coordinatore attraverso una triangolazione di punti di vista e prospettive: la prospettiva del coordinatore stesso (attraverso questionari e focus group), la prospettiva di educatrici e insegnanti di nido e scuola dell'infanzia (attraverso focus group) e il punto di vista dei dirigenti dei servizi educativi (mediante interviste individuali). Nel saggio proposto l'analisi statistica dei dati consente di ricostruire le condizioni di lavoro e alcuni aspetti del profilo professionale del coordinatore pedagogico, mettendo anche in evidenza come la tipologia di mandato e il numero di servizi coordinati influiscano in modo rilevante sul ruolo effettivamente agito e sulla qualità delle funzioni svolte. In particolare, il numero di 6 servizi coordinati appare costituire un limite (statisticamente significativo) oltre il quale le attività più propriamente di accompagnamento e supporto professionale al gruppo di lavoro mutano in modo sensibile.


2013 - Perché una ricerca sul coordinatore pedagogico? [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; A., Pelloni
abstract

Il saggio (di cui ho scritto il paragrafo 2.2 La ricerca nel territorio modenese, pp. 32-39) illustra le motivazioni, gli obiettivi e il disegno della ricerca triennale realizzata in Provincia di Modena sul ruolo e le funzioni del coordinatore pedagogico nei servizi educativi per l'infanzia. Indagine che ha previsto la somministrazione di questionari, interviste e focus group ai coordinatori pedagogici, alle insegnanti e ai dirigenti dei servizi per ricostruire il profilo professionale e le percezioni del ruolo del coordinatore.


2013 - Providing creative contexts [Capitolo/Saggio]
Cardarello, Roberta; Gariboldi, Antonio
abstract

The chapter focuses on specific elements significants for planning and organizing educational contexts functional to promotion of creative processes. The chapter presents the results of an international research carried out within the CREANET European Project: a Comenius Network on creativity in pre-school education. The Network aims at developing a European forum for discussion, research, exchange of best practices on creativity in pre-school education from a multidisciplinary and cross-institutional perspective.


2013 - Results of the focus groups conducted in Italy [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

The paper presents the main results of a qualitative research on the ideas of creativity of nursery and pre-school teachers. The study, carried out in the Emilia Romagna Region within the CREANET European Project (Comenius Program), provides for the holding of 10 focus groups involving a total of 75 teachers of public and private educational services. The focus group interviews were focused on: the definition of creativity, examples of creative baby, good / bad educational practices that can promote / hinder creativity and the organization of space and materials that can encourage creative processes.


2013 - Sostenere, connettere, promuovere. Il coordinatore pedagogico nei servizi educativi per l'infanzia [Curatela]
Gariboldi, Antonio; R., Maffeo; A., Pelloni
abstract

Le trasformazioni che a partire dagli anni Novanta hanno investito il sistema dei servizi educativi per l’infanzia hanno prodotto un aumento di complessità del sistema dell’offerta, evidenziando la necessità di garantire il livello di qualità e di promuovere l’integrazione del sistema. In questo contesto la figura del coordinatore pedagogico ha assunto un ruolo sempre più centrale e le sue funzioni sono diventate progressivamente più composite. L’indagine triennale svolta nella Provincia di Modena, i cui risultati vengono presentati e discussi all’interno del volume, ha inteso ricostruire il profilo professionale, le funzioni e le aspettative sulla figura del coordinatore pedagogico in uno specifico contesto territoriale, ricostruendo le condizioni di lavoro, le attività e le problematiche legate allo svolgimento del ruolo, esplorando il punto di vista dei dirigenti responsabili dei servizi e indagando le idee e le percezioni di educatrici e insegnanti appartenenti a diverse realtà del sistema dei servizi.


2012 - Creatività e organizzazione del contesto [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio presenta, in riferimento al nucleo tematico creatività e organizzazione del contesto, l'analisi dei 10 focus group realizzati nell'ambito di una ricerca sulle idee e opinioni di creatività delle educatrici e insegnanti di nido e scuola dell'infanzia. L'indagine, svolta nel territorio della Regione Emilia Romagna, rientra in una più ampia ricerca internazionale realizzata nell'ambito del progetto europeo CREANET (Programma Comenius). CREANET aveva lo scopo di sviluppare un forum europeo per la discussione, la ricerca e lo scambio di buone pratiche sulla creatività nell'educazione prescolare da una prospettiva multidisciplinare. Il volume di cui fa parte il saggio, curato insieme alla Prof.ssa Roberta Cardarello, documenta i principali risultati della ricerca qualitativa realizzata nel contesto italiano. In particolare, il saggio proposto approfondisce l'esame di uno dei nuclei tematici emersi come significativi dai focus group che hanno coinvolto 75 educatrici e insegnanti dei servizi per l'infanzia.


2012 - Creatività e problem solving [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio presenta, in riferimento al nucleo tematico creatività e problem solving, l'analisi dei 10 focus group realizzati nel contesto della ricerca sulle idee e opinioni di creatività delle educatrici e insegnanti di nido e scuola dell'infanzia. L'indagine, svolta nel territorio della Regione Emilia Romagna, rientra in una più ampia ricerca internazionale realizzata nell'ambito del progetto europeo CREANET (Programma Comenius). CREANET aveva lo scopo di sviluppare un forum europeo per la discussione, la ricerca e lo scambio di buone pratiche sulla creatività nell'educazione prescolare da una prospettiva multidisciplinare. Il volume di cui fa parte il saggio, curato insieme alla Prof.ssa Roberta Cardarello, documenta i principali risultati della ricerca qualitativa realizzata nel contesto italiano. In particolare, il saggio proposto approfondisce l'esame di uno dei nuclei tematici emersi come significativi dai focus group che hanno coinvolto 75 educatrici e insegnanti dei servizi per l'infanzia.


2012 - Il ruolo del coordinatore pedagogico nei servizi per l'infanzia: una ricerca in Provincia di Modena [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il contributo presenta i risultati di una ricerca triennale, svolta in Provincia di Modena, sul ruolo del coordinatore pedagogico nel servizi educativi per l'infanzia. L'indagine si proponeva di ricostruire il profilo professionale, le funzioni e le rappresentazioni della figura del coordinatore pedagogico in uno specifico contesto territoriale, approfondendo le condizioni di lavoro, le attività e le problematiche relative al ruolo esercitato, esplorando il punto di vista dei dirigenti dei servizi e indagando le idee e le percezioni di educatrici e insegnanti e degli stessi coordinatori.


2012 - Il senso e il guadagno dei processi valutativi (1a parte) [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo rappresenta la prima parte di una riflessione sul tema della valutazione della qualità educativa nei servizi per l'infanzia 0-3. Per introdurre la presentazione di un percorso triennale di valutazione realizzato in 20 nidi federati alla Fism della Provincia di Bologna e coordinato da chi scrive, viene analizzato il significato pedagogico del processo valutativo approfondendo il rapporto ricorsivo tra progettazione, azione e valutazione e la funzione formativa della pratica valutativa.


2012 - Il senso e il guadagno dei processi valutativi (2a parte) [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo rappresenta la seconda parte di una riflessione teorica e metodologica sul tema della valutazione della qualità educativa nei servizi per l'infanzia 0-3. Per introdurre la presentazione di un percorso triennale di valutazione realizzato in 20 nidi federati alla Fism della Provincia di Bologna e coordinato da chi scrive, vengono analizzati alcuni aspetti metodologici del percorso evidenziando la dimensione sociale e negoziale del processo valutativo ed approfondendo gli strumenti, le fasi procedurali e il rapporto tra autovalutazione ed eterovalutazione.


2012 - Introduzione [Pensare la creatività. Ricerche nei contesti educativi prescolari] [Breve Introduzione]
Cardarello, Roberta; Gariboldi, Antonio
abstract

L'introduzione presenta il volume, primo risultato del progetto europeo Creanet, che ha creato una rete tra università e istituzioni educative per l’infanzia di differenti paesi sul tema dell’educazione alla creatività. Dopo aver passato in rassegna le indagini più significative realizzate a livello internazionale e nazionale su alcuni aspetti di tale tema, la parte centrale del testo presenta una ricerca empirica sulle concezioni di educatrici e insegnanti italiani sul bambino creativo e sulle pratiche che possono favorire la creatività nei contesti educativi prescolari. Le concezioni sono esaminate alla luce dei criteri teorici emersi dalla letteratura più rilevante esaminata.


2012 - Le lezioni-testimonianza. Analisi del contenuto [Capitolo/Saggio]
Casasanta, Giusi; Cecconi, Luciano; Cerrocchi, Laura; Gariboldi, Antonio; J., Rivi
abstract

Nel contributo gli autori presentano i risultati dell'analisi del contenuto effettuata sul corpus testuale accumulato con i testi delle trascrizioni delle le lezioni-testimonianza e delle interviste. Il lavoro è stato condotto in una prima fase da coppie di ricercatori che hanno analizzato ciascuna un'area di contenuto (i tre quesiti alla base della ricerca): a) come apprendono i bambini; b) verso quali saperi sono orientati; c) con quali scelte didattiche. Laura Cerrocchi, Jovanka Rivi e Giusi Casasanta hanno scritto il par. 1 Come apprendono i bambini, pp.101-126, Antonio Gariboldi ha scritto il par. 2 I saperi verso cui gli insegnanti orientano i bambini, pp.126-143, Luciano Cecconi, dopo essersi confrontato con Paola Cagliari in merito all’analisi delle testimonianze sul tema “Le scelte didattiche degli operatori”, ha scritto il par. 3 "Le scelte didattiche degli operatori: contenuti e motivazioni", pp.144-184. Per quanto riguarda il par.1, nello specifico Laura Cerrocchi ha scritto il par. 1.3 per le voci: e, f, g, h, i, l, m e il par. 1.4. Jovanka Rivi ha scritto i parr.1 e 1.1 e il par. 1.2 per le voci a, b, c, d, e, f, g, h e i. Giusi Casasanta ha scritto il par. 1.2 per le voci l, m, n, o, p, q, r e il par. 1.3 per le voci a, b, c e d.


2012 - Pensare la creatività. Ricerche nei contesti educativi prescolari. [Curatela]
Gariboldi, Antonio; Cardarello, Roberta
abstract

Il volume presenta le ricerche e le attività svolte in ambito italiano nel contesto di un progetto europeo (CREANET) che ha creato una rete tra università e istituzioni educative per l’infanzia di differenti paesi sul tema dell’educazione alla creatività. Dopo aver passato in rassegna le indagini più significative realizzate a livello internazionale e nazionale su alcuni aspetti di tale tema, la parte centrale del testo presenta una ricerca empirica sulle concezioni di educatrici e insegnanti italiani sul bambino creativo e sulle pratiche che possono favorire la creatività nei contesti educativi prescolari. Le concezioni sono esaminate alla luce dei criteri teorici emersi dalla letteratura più rilevante esaminata. La terza parte illustra esperienze educative realizzate nelle scuole appartenenti alla rete creanet.


2012 - Progettare gli spazi [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio approfondisce il tema della progettazione dello spazio educativo, analizzando gli intenti e le implicazioni pedagogiche delle scelte organizzative, per poi trattare i criteri a cui può riferirsi l'organizzazione dello spazio nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria.


2012 - Tempos e espaços. Materiais e mobilia. [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nell'ambito di un volume dedicato alla presentazione di alcune idee guida che possono essere alla base dell'organizzazione educativa nel nido d'infanzia, il contributo approfondisce il tema dell'organizzazione dello spazio, dei materiali e dei tempi quotidiani al nido illustrando i principi e i criteri che possono fondare le scelte degli educatori.


2011 - Valutare l'organizzazione degli spazi educativi [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'uso di scale di valutazione della qualità del contesto educativo e l'osservazione dei modi di utilizzo dello spazio da parte dei bambini rappresentano due modalità diverse e complementari per valutare la qualità dell'organizzazione dello spazio educativo nella scuola dell'infanzia. A partire da una riflessione sul nesso esistente tra sistemi di ipotesi pedagogiche e scelte organizzative, l'articolo approfondisce sotto il profilo metodologico le differenti forme di valutazione, analizzando da un lato le caratteristiche e le modalità di utilizzo di uno strumento strutturato che ha come oggetto di analisi l'organizzazione dello spazio educativo e, dall'altro lato, un approccio che si fonda sulla ricerca-azione e sull'osservazione sistematica dei comportamenti dei bambini.


2011 - Variabili socioculturali nei servizi educativi per l'infanzia [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; A., Pugnaghi
abstract

Il saggio, che rappresenta una rassegna delle principali ricerche nazionali e internazionali sulla qualità dei servizi educativi per l’infanzia, è articolato in due parti. Nella prima parte si passano in rassegna gli studi internazionali che hanno indagato l’impatto dell’educazione prescolare sullo sviluppo cognitivo e sociale dei bambini, con particolare riferimento alle indagini che hanno analizzato le ricadute formative dei contesti educativi sui bambini con differenti background socioculturali. Nella seconda parte sono esaminate alcune tra le più significative ricerche svolte in ambito nazionale che hanno fatto oggetto di studio la relazione tra servizi educativi per l’infanzia e famiglie straniere, analizzandone le implicazioni e le problematiche pedagogiche anche in funzione della costruzione di contesti educativi interculturali.


2010 - La qualità nell'allestimento dello spazio [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

L’organizzazione dello spazio può essere intesa come un analizzatore della qualità del contesto educativo, in quanto lo spazio esprime i significati pedagogici che in modo più o meno esplicito, consapevole e condiviso caratterizzano l’operatività di un servizio per l’infanzia. Le strutture fisiche e gli assetti funzionali che determinano l’organizzazione dello spazio e il suo utilizzo educativo assumono importanza come elementi di metacomunicazione circa gli scopi di un contesto, le azioni richieste e il tipo di relazioni necessarie per il funzionamento. Nell’ambito di una riflessione sulla dimensione metacomunicativa dell’ambiente, il saggio propone un esame di dimensioni e indicatori della qualità dello spazio educativo al nido, sottolineando l’importanza dell’osservazione sistematica dei modi di utilizzo dello spazio da parte dei bambini come strumento di verifica della qualità dell’allestimento ambientale.


2010 - Valutazione e promozione della qualità [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

A partire da una descrizione dei differenti approcci che hanno caratterizzato la valutazione della qualità nei servizi educativi per l’infanzia e da una sintetica ricostruzione storica delle linee di ricerca e di lavoro in ambito pedagogico, nel saggio si analizza e si discute il concetto di qualità sottolineandone la natura multidimensionale e negoziata. La dimensione valoriale e il carattere relativistico e dinamico di tale costrutto, sottolineato anche nei documenti della Rete europea per l’infanzia (1992; 1996), implicano che la definizione di ciò che è qualità non si debba configurare come un’operazione prescrittiva, ma come il risultato di un processo sociale di tipo negoziale. In linea con tale prospettiva, anche la valutazione della qualità educativa si deve caratterizzare in senso interattivo e transattivo, come un processo che sollecita il dialogo e il confronto tra differenti punti di vista ponendo l’accento sia sui suoi possibili risvolti operativi sia sull’esplicitazione e la condivisione dei significati e dei repertori educativi.


2009 - La valutazione della qualità percepita nei servizi educativi per l'infanzia [Relazione in Atti di Convegno]
Gariboldi, Antonio
abstract

La ricerca presentata nel saggio si colloca nel contesto di un approccio (Empowerment Evaluation) che intende la valutazione come un processo finalizzato a stimolare e favorire negli attori sociali l’incremento della consapevolezza e della capacità di autoderminazione (Fetterman, 1994; 2000). Più in particolare l’indagine fa riferimento ad un approccio di valutazione dei contesti educativi prescolari (Becchi, Bondioli,1994, 1997; Bondioli, Ferrari, 2000; Bondioli, 2001, 2004) in cui si sottolinea la dimensione formativa e transattiva dei processi valutativi, caratterizzati in senso negoziale e orientati pragmaticamente in chiave trasformativa.L’indagine valutativa, che ha coinvolto complessivamente 11 servizi (5 nidi o micronidi e 6 scuole dell’infanzia) di diverso ente gestore (comunale, statale e privato convenzionato), si è posta l’obiettivo di ricostruire il profilo di qualità percepito, sia da parte degli operatori educativi che delle famiglie dei bambini frequentanti, nei servizi educativi per la prima infanzia (nidi e scuole dell’infanzia) del Comune di Scandiano (RE). La ricerca ha avuto anche uno scopo di natura formativa, in quanto si è proposta di attivare e promuovere confronti in rete tra servizi e interventi di miglioramento della qualità educativa.I risultati evidenziano una percezione molto positiva della qualità del servizio sia da parte degli operatori che delle famiglie utenti, tale percezione è inoltre comune nei servizi di differente ente gestore. I punti critici rilevati da educatori e insegnanti riguardano le modalità di osservazione e valutazione dei livelli di sviluppo dei bambini, la valutazione del progetto, il controllo e la regolazione del servizio e il processo decisionale. Gli elementi di minore soddisfazione denunciati dai genitori concernono invece aspetti relativi all’organizzazione e informazione e alla qualità della struttura., quali, ad esempio, il costo della retta, l’adeguatezza degli spazi e delle attrezzature esterne e le procedure e modalità d’iscrizione.


2009 - Un esempio di autovalutazione di professionalità [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L'articolo presenta e discute la metodologia utilizzata nell'ambito di un percorso di autovalutazione della qualità educativa compiuto dal 2006 al 2008 in 11 servizi educativi per l'infanzia (nidi e scuole dell'infanzia) di differente ente gestore della provincia di Reggio Emilia. Si sottolinea la dimensione formativa del percorso, ricostruendone i riferimenti concettuali, le finalità, gli strumenti e le fasi lavoro.


2008 - Introduzione [La cosa più difficile è farlo stare in piedi. Spazi e contesti alla scuola dell'infanzia: l'esperienza ferrarese] [Prefazione o Postfazione]
Gariboldi, Antonio
abstract

N/A


2008 - Introduzione [Questa è un'altalena. Spazi e contesti al nido d'infanzia: l'esperienza ferrarese] [Prefazione o Postfazione]
Gariboldi, Antonio
abstract

N/A


2008 - L'organizzazione del tempo [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

La scansione temporale della giornata educativa nella scuola dell’infanzia è il risultato di un’interpretazione di vincoli istituzionali e di scelte di natura organizzativa e didattica operate, a volte, senza un’attenzione progettuale al modello di gestione complessiva del tempo. L’organizzazione del tempo educativo si può caratterizzare, quindi, come una dimensione rilevante del curricolo implicito della scuola, in quanto elemento gestionale poco considerato e tematizzato nelle sue possibili ricadute formative. Sulla base di tali premesse, l’articolo propone una riflessione sull’organizzazione del tempo nei contesti educativi prescolari, esaminandola sia in relazione alle caratteristiche cognitive e socio-affettive dei bambini di questa fascia di età, sia rispetto ad alcuni criteri di natura pedagogica che possono fungere da riferimento per progettare e gestire i tempi delle proposte educative.


2008 - La cosa più difficile è farlo stare in piedi. Spazi e contesti alla scuola dell'infanzia: l'esperienza ferrarese [Curatela]
Gariboldi, Antonio; C., Fabbri; D., Mauro
abstract

Il volume presenta uno degli esiti di un percorso pluriennale di ricerca-formazione sulla valutazione della qualità del contesto educativo condotto nei nidi d'infanzia del Comune di Ferrara. Il testo, che si articola in una selezione della documentazione prodotta nei servizi educativi comunali in funzione di esplicitati criteri di qualità, si configura come un documento sull’identità pedagogica dei nidi d'infanzia ferraresi che ha la funzione anche di dispositivo qualitativo di valutazione in relazione al contesto specifico.


2008 - Lo spazio e la sua organizzazione [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

La considerazione progettuale per l’organizzazione dello spazio educativo si fonda sul riconoscimento che lo spazio, nelle sue caratteristiche fisiche e simboliche, possiede una dimensione comunicativa – un linguaggio – che tende a influenzare il comportamento degli individui. La valorizzazione di tale dimensione comunicativa e, più in generale, l’attenzione per lo spazio come risorsa educativa e come aspetto significativo della qualità del contesto educativo prescolare, è riconducibile ad un’impostazione pedagogica che ha dato progressivamente rilievo alle pratiche di educazione indiretta, al gioco e all’apprendimento per scoperta. Nel saggio il tema dello spazio come dispositivo educativo è trattato approfondendone gli aspetti di natura teorica, passando in rassegna i risultati di alcune ricerche che hanno indagato le implicazioni educative dell’organizzazione dell’ambiente prescolare e, quindi, analizzando e discutendo i criteri degli item relativi all’organizzazione dello spazio educativo dello strumento di valutazione presentato nel volume.


2008 - Progetto e educazione [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

Progetto è un termine che nel discorso pedagogico presenta un’alta frequenza d’uso ed alcuni elementi di ambiguità semantica. Utilizzata spesso in modo generico per riferirsi ad un qualsiasi piano d’azione didattica o ad un percorso educativo orientato, la parola progetto assume significati più precisi in riferimento alla definizione delle linee pedagogiche e didattiche di una istituzione scolastica (il progetto pedagogico) e a forme peculiari di operatività formativa (il progetto didattico o lavoro per progetti). Nell’articolo si approfondiscono, quindi, i significati della nozione di progetto in educazione, esaminando, in particolare, a partire da un esame dei contributi di Dewey e Kilpatrick, il progetto come modalità di lavoro flessibile che si fonda su prassi sociali problematizzanti e investigative.


2008 - Questa è un'altalena. Spazi e contesti al nido d'infanzia: l'esperienza ferrarese. [Curatela]
Gariboldi, Antonio; C., FABBRI C; D., Mauro
abstract

Il volume presenta uno degli esiti di un percorso pluriennale di ricerca-formazione sulla valutazione della qualità del contesto educativo condotto nei nidi d'infanzia del Comune di Ferrara. Il testo, che si articola in una selezione della documentazione prodotta nei servizi educativi comunali in funzione di esplicitati criteri di qualità, si configura come un documento sull’identità pedagogica dei nidi d'infanzia ferraresi che ha la funzione anche di dispositivo qualitativo di valutazione in relazione al contesto specifico.


2007 - L'attività negoziata: microanalisi di situazioni osservate [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nell'ambito di un volume dedicato al tema dell'osservazione pedagogica nei contesti educativi prescolari, il saggio illustra una metodologia di analisi del comportamento insegnante nella scuola dell’infanzia finalizzata a ricostruire alcuni elementi che connotano il suo stile educativo. Se, come afferma Mantovani, “una relazione si fonda su una storia di interazioni, cioè di microscambi, in contesti particolari, caratterizzati da stili particolari” (Mantovani, 1981, p. 28), allora l’analisi dell’interazione adulto-bambino nelle attività educative – attività intese come microcontesti peculiari di insegnamento-apprendimento non strutturati gerarchicamente sul piano educativo – può far emergere elementi costanti e ricorrenti delle modalità d’interazione comunicativa, che delineano vere e proprie strategie relazionali messe in opera dall’insegnante nella regìa educativa delle situazioni quotidiane.La metodologia proposta, che ha come principali riferimenti teorici gli studi di analisi interazionale di Goffman (1961, 1963, 1981) e i contributi di Lumbelli (1972, 1981, 1982, 1990) sulla comunicazione non direttiva nei contesti educativi, focalizza l’attenzione sulle strategie di gestione del coinvolgimento da parte dell’insegnante, esaminandone le mosse comunicative in relazione al fine di regolare e mantenere l’adesione e la partecipazione dei bambini nelle diverse situazioni di attività.


2007 - Valutare il curricolo implicito nella scuola dell'infanzia [Monografia/Trattato scientifico]
Gariboldi, Antonio
abstract

La considerazione progettuale per la dimensione organizzativa del contesto prescolare si è gradualmente sviluppata nell’ambito di una impostazione pedagogica che ha inteso il curricolo formativo della scuola dell’infanzia come orientato in senso ecologico. La riflessione sulle componenti del curricolo implicito, sostanzialmente coincidente con la dimensione organizzativa, assume quindi un’importanza decisiva in direzione della predisposizione di un ambiente educativo intenzionalmente qualificato. In questa prospettiva il percorso valutativo che si propone nel testo vuole approfondire l’analisi del curricolo implicito inteso come un dispositivo educativo indiretto, che può essere interpretato in funzione essenzialmente strumentale e procedurale e, di conseguenza, connotarsi in termini di pedagogia latente. A partire da una riflessione su come la fisionomia organizzativa del contesto si possa caratterizzare anche in chiave di modello o pattern educativo informale, e dunque sulla base di criteri non sempre ponderati in relazione ai loro possibili effetti, si è voluto approfondire il ruolo che può svolgere la valutazione ai fini di un incremento della consapevolezza sulle scelte progettuali e di una migliore definizione del piano dell’intenzionalità educativa. Poiché l’attenzione alla dimensione latente della componente organizzativa chiama anche in causa una riflessione sui modelli educativi delle sezioni, intesi non come schemi concettuali che connettono in modo organico elementi teleologici e metodologici, ma in quanto copioni d’azione riprodotti in modo sistematico e regolare e riferibili ad assunti pedagogici non sempre dichiarati ed esplicitati, si è scelto quindi di approfondire i significati della nozione di modello. Il libro entra quindi nel merito degli aspetti operativi legati alla valutazione del curricolo implicito nella scuola dell’infanzia, presentando modalità, strumenti e procedure per l’esame di tre diverse dimensioni organizzative: l’allestimento e la strutturazione dello spazio, l’organizzazione della giornata educativa e la scansione dei tempi, le modalità di regia sociale delle situazioni. In particolare, lo spazio è considerato analizzandone i criteri di progettazione ed organizzazione e la sua natura di dispositivo pedagogico. Sono poi proposte due diverse modalità di valutazione dell’ambiente fisico: la prima incentrata sull’utilizzo delle scale di valutazione della qualità del contesto educativo, la seconda basata sulla ricerca-azione intesa come dispositivo epistemologico e metodologico. Un’analoga struttura del discorso caratterizza anche la parte dedicata alla valutazione della scansione dei tempi e dei ritmi quotidiani, dove si esaminano i canoni che presiedono all’organizzazione della giornata educativa e quindi si presentano due approcci valutativi differenti: uno fondato sempre sull’uso di scale a contenuto prescrittivo, l’altro caratterizzato invece da procedure di tipo osservativo e descrittivo. Infine, viene dedicato spazio alle modalità di valutazione della regia sociale delle situazioni, cioè all’analisi delle strategie di gestione del coinvolgimento messe in opera da parte degli insegnanti nell’ambito delle attività formali. Lo studio delle modalità di coinvolgimento vuole mettere in luce come le forme di conduzione delle attività e l’organizzazione sociale delle stesse configurino contesti di esperienza profondamente diversi sul piano delle loro possibili ricadute formative. L’itinerario valutativo proposto si delinea, quindi, come un percorso di progressiva focalizzazione su aspetti differenti del curricolo implicito; un possibile percorso di valutazione formativa inteso a promuovere nel gruppo educativo l’incremento di consapevolezza sulle scelte organizzative operate.


2006 - Autovalutazione del profilo di competenze dell'insegnante nella Scuola dell'Infanzia e Primaria: una ricerca esplorativa [Articolo su rivista]
Cardarello, Roberta; Gariboldi, Antonio; Antonietti, Maja
abstract

L’attivazione dei corsi speciali per gli insegnanti ‘precari’ della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria per l’abilitazione e la specializzazione al sostegno si è configurata come un’occasione per indagare i saperi posseduti dagli insegnanti in servizio e le rappresentazioni della loro figura professionale. Lo scopo della ricerca era duplice: esplorare i bisogni formativi di chi intraprendeva il percorso universitario e insiemerilevarne le percezioni circa il profilo reale e ideale di competenze. Sulla base degli intenti della ricerca e a partire dalla letteratura internazionale di riferimento si è quindi elaborato un questionario articolato in tre parti: una prima parte anagrafica, una seconda centrata sulla indagine delle aspettative riguardo i formati e le metodologie previste dal corso ed una terza parte in cui, attraverso un’apposita scala, venivano rilevate le opinioni e i giudizi su un insieme di competenze ritenute centrali per l’esercizio della professione dell’insegnante e dell’insegnante di sostegno.La ricerca ha coinvolto 299 insegnanti delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena, di cui 68 iscritti al corso speciale per l’abilitazione all’insegnamento e 231 frequentanti il corso per la specializzazione al sostegno. Oggetto del contributo è il confronto tra le aspettative e le rappresentazioni ideali dell’insegnante di sostegno e dell’insegnante curricolare, anche in relazione alla percezione delle competenze possedute e di quelle richieste nei contesti professionali.


2006 - Competenze degli insegnanti ed esigenze formative [Relazione in Atti di Convegno]
Cardarello, Roberta; Gariboldi, Antonio; Antonietti, Maja
abstract

Ricerca empirica sui bisogni formativi di insegnanti in servizio e non di ruolo nella scuola primaria. Si collega alla letteratura internazionale sulla autovalutazione di competenza professionale degli insegnanti per ricavarne indicazioni sulle rappresentazioni della professione da parte degli insegnanti e sui bisogni di formazione percepiti. Illustra la costruzione di uno strumento di indagine (questionario) e il suo impiego per intervistare 299 insegnanti. Il trattamento statistico dei dati mostra interessanti interazioni tra la rappresentazione ideale dell'insegnante e le prestazioni richieste dai contesti professionali; difformità e specificità in ordine all'insegnante di sostegno, e diffuse carenze sul piano metodologico didattico.


2006 - La flessibilità della giornata educativa nella scuola dell'infanzia [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nell’articolo si analizzano e si discutono alcuni criteri pedagogici di organizzazione della giornata educativa nella scuola dell’infanzia. L’organizzazione del tempo quotidiano a scuola viene esaminata in relazione agli elementi di ricorsività e flessibilità facendo riferimento ai criteri proposti da tre strumenti di valutazione della qualità educativa dei contesti prescolari di origine italiana e straniera: l’AVSI (Autovalutazione della Scuola dell’Infanzia), l’ECERS-R (Early Childhood Environment Ratin Scale _ Revised Edition e l’ASEI (Autovalutazione dei Servizi Educativi per l’Infanzia). Il criterio di flessibilità della giornata educativa è quindi discusso in riferimento ai concetti d’individualizzazione e personalizzazione.


2006 - Pedagogia latente e ricerca educativa [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Come riconoscimento dell'importante lavoro accademico svolto da Egle Becchi e quindi anche della sua opera di formazione di nuovi ricercatori, il contributo ripercorre in modo sintetico il percorso culturale che ha avvicinato l'autore alla ricerca in ambito educativo e formativo.


2003 - As modalidades do fazer educativo: a atividade negociada [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

O livro mostra os resultados de un percurso formador realizado nas pré-escolas do municipio de Pistoia; tal percurso se configura como un processo de progressiva tomada de consciencia do trabalho que as professoras colocam em pra tica em seu cotidiano.As modalidades diferentes com que se realizam atividades de conteudo formalmente semelhante caracterizam contextos de aprendizagem qualitativamente incomparaveis. Analisar as modalidades do fazer educativo ser util para reconstruir algumas propriedades de um ambiente formador. Para delinear alguns aspectos de como sao compreendidas as atividades em uma escola de Pistoia, escolhemos estudar as “manobras” comunicativas da professora, as estrategias do envolvimento, a regencia do jogo social.


2003 - O dia-a-dia educativo em uma pré-escola [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

O livro mostra os resultados de un percurso formador realizado nas pré-escolas do municipio de Pistoia; tal percurso se configura como un processo de progressiva tomada de consciencia do trabalho que as professoras colocam em pra tica em seu cotidiano.A analise do dia-a-dia escolar tem o objetivo de trazer a luz de aspectos relevantes das praticas educativas habituais. As variaveis ambientais consideradas constituem as categorias de base de um instrumento de analise do dia-a-dia educativo ajustado e utilizado no ambito de algumas pesquisas promovidas pelos Insegnamenti Pedagogici del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia (1993).


2002 - I tempi quotidiani nella scuola dell'infanzia: le forme della socialità [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

L’organizzazione del tempo nella scuola dell’infanzia rappresenta una dimensione del curricolo implicito che può avere significative ricadute formative in termini di apprendimenti di natura cognitiva e non cognitiva. Il saggio presenta un’indagine sulla scansione temporale quotidiana delle situazioni educative nella scuola dell’infanzia statale, fuoco dell’analisi sono i tempi della giornata in riferimento alle variabili che definiscono le forme di aggregazione sociale: la dimensione e la composizione dei gruppi con cui si svolgono le differenti attività. L’incidenza temporale complessiva e il rapido alternarsi delle diverse modalità di raggruppamento evidenzia come la giornata sia caratterizzata da continui cambiamenti delle forme di aggregazione sociale, con scarse occasioni per i bambini di interagire a piccolo gruppo e con poche possibilità di rapportarsi liberamente con i compagni per un tempo prolungato.


2002 - La vita quotidiana al nido: tempi e spazi della quotidianità. Arredi e materiali. [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Contributo specifico sui temi dell'organizzazione dello spazio e del tempo educativo nell'ambito di un volume dedicato alla presentazione delle "Idee guida del nido d'infanzia". Tali "Idee", discusse in forma iniziale con i coordinatori pedagogici dei servizi educativi per la prima infanzia della Regione Emilia-Romagna e successivamente arricchite e rivisitate alla luce di esperienze di ricerca formativa compiute in contesti regionali diversi, essenzializzano nella forma di linee di azione educativa le riflessioni pedagogiche più aggiornate circa la natura e il "dover essere" dei nidi nel nostro paese e si offrono come spunto e occasione di confronto per i diversi soggetti impegnati nella gestione dei servizi.


2001 - AVSI. Item A1.4, A1.5, D4.15 e Sottoscala A4 [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il libro presenta una scala di autovalutazione della qualità educativa per la scuola dell’infanzia, strumento elaborato nell’ambito del progetto 5 del Servizio nazionale per la Qualità dell’Istruzione “Interventi speciali per la valutazione della qualità della scuola dell’infanzia”. Lo strumento si articola in quattro scale, che riflettono la complessa ecologia della scuola dell’infanzia, dalle esperienze educative alle attività professionali, dall’organizzazione del lavoro alle garanzie per un buon funzionamento. Gli item, di cui lo strumento è composto, identificano aspetti pregnanti di tale ecologia e li scandiscono in livelli sulla base di criteri esplicitati. Come strumento di osservazione e riflessione, la scala di valutazione consente a un gruppo di lavoro, con l’aiuto di un formatore, di identificare la fisionomia di qualità di una particolare realtà educativa, di ragionare sul proprio operato e di prospettare, su questa base, innovazioni ponderate. Essendo coautore dello strumento, qui si fa riferimento agli item della cui elaborazione sono direttamente responsabile: item A1.4 (la responsabilizzazione sociale dei bambini), item A1.5 (l’organizzazione dei gruppi), sottoscala A4 (spazi: item 36-38) e item D4.15 (pre e post scuola).


2001 - Modelli educativi e scale di valutazione della qualità [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

La costruzione di una scala di valutazione della qualità educativa presenta alcuni elementi di problematicità che, sotto il profilo teorico ed epistemologico, rimandano alle operazioni di modellizzazione in ambito scientifico. Nel saggio vengono discusse tali implicazioni a partire dalla disamina della nozione di modello nel discorso pedagogico, per poi approfondire la natura delle scale di valutazione in quanto modelli con funzioni descrittive e prescrittive e infine analizzare, nello specifico, lo strumento valutativo per la scuola dell’infanzia presentato nel libro.


2000 - La pedagogia dell'aula e i suoi modelli [Capitolo/Saggio]
A., Bondioli; M., Ferrari; Gariboldi, Antonio; P., Livraghi
abstract

Nella scuola primaria l’attenzione progettuale è posta prioritariamente sugli elementi curricolari espliciti e sui processi di trasmissione culturale, rimangono spesso sullo sfondo altri aspetti del ‘fare scuola’ cui si assegna un valore strumentale: la gestione della classe, la scansione del tempo, il clima sociale complessivo, le modalità di organizzazione del lavoro. Essi sono considerati più come condizioni per l’apprendimento che come situazioni di apprendimento, dimenticando che esistono apprendimenti diversi da quelli propriamente intellettuali che proprio in tali condizioni si realizzano: apprendimenti di regole, di norme di convivenza, di abitudini di impegno e di lavoro, di condotte sociali, di valori morali. Il processo di trasmissione/acquisizione di apprendimenti di questo tipo è, proprio per il carattere marginale attribuito agli stessi, raramente sottoposto a esame, valutazione e riflessione. Lo studio presentato, che si fonda sull’osservazione ed analisi di alcune giornate scolastiche in quattro classi di scuola primaria, costituisce una prima esplorazione di questa area sommersa, per la quale si è utilizzata l’espressione ‘pedagogia latente’ (Strodtbeck, 1964; Becchi, 1978; Bernstein, 1975; Bondioli, 2000), una pedagogia occulta e inconsapevole ma non per questo meno formativa e strutturante.


2000 - La valutazione della qualità del contesto educativo nella scuola dell'infanzia: l'uso della SOVASI come strumento di formazione e di ricerca [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

La SOVASI, Scala di Osservazione e VAlutazione della Scuola dell’Infanzia, rappresenta l’adattamento italiano di uno strumento di origine statunitense tradotto in diversi paesi e utilizzato in numerose indagini valutative sulla qualità delle istituzioni educative prescolari. Nel saggio si presenta e si analizza la struttura della scala di valutazione, illustrandone anche sia i possibili usi quale strumento di valutazione formativa nell’ambito di percorsi che combinano momenti di autovalutazione ed eterovalutazione, sia l’utilizzo come strumento di ricerca funzionale alla rilevazione dello standard qualitativo delle scuole di un territorio. L’uso della SOVASI come strumento di ricerca è approfondito presentando e discutendo i risultati di un’indagine su un campione rappresentativo di scuole di differente ente gestore situate nel medesimo territorio provinciale.


2000 - Un'esperienza di valutazione formativa negli asili nido di Ferrara [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio illustra funzioni, significati e procedure di un percorso di valutazione formativa realizzato nell'ambito di un più ampio progetto di ricerca e formazione sulla qualità educativa del nido promosso dalla Regione Emilia-Romagna. L'uso in chiave formativa di una scala di valutazione della qualità del nido di origine statunitense (SVANI) è analizzato e discusso mettendo in evidenza come il processo valutativo, che prevedeva il coinvolgimento di valutatori esterni ed interni, fosse primariamente orientato ad attivare l'esplicitazione, il confronto e la negoziazione dei significati educativi tra i differenti soggetti implicati. In questo senso vengono descritte le diverse fasi del percorso e le modalità del confronto tra gli esiti dell'auto ed eterovalutazione, sottolineando anche l'importanza di un utilizzo metavalutativo dello strumento proposto.


2000 - Valutare e riflettere [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nel saggio sono analizzati e discussi i risultati di un percorso pluriennale di valutazione realizzato nei nidi della 2a Circoscrizione del Comune di Milano. Il percorso, che prevedeva l'utilizzo della scala di valutazione SVANI si è svolto in due fasi: l'eterovalutazione dell'organizzativa educativa del nido e la restituzione dei risultati nell'ambito di un incontro con il collegio delle educatrici di ogni servizio coinvolto.I risultati sono esaminati in riferimento ai criteri di qualità proposti dallo strumento e in relazione alle tematiche educative che sono state oggetto di maggiore discussione negli incontri di restituzione con le educatrici: l'organizzazione dello spazio e dei materiali, le attività di cura e il rapporto educativo con il corpo del bambino, il ruolo dell'adulto nelle diverse attività educative.


1998 - Per uno studio del coinvolgimento in situazioni domestiche [Articolo su rivista]
A., Bondioli; Gariboldi, Antonio; P., Livraghi
abstract

A partire da un framework teorico fondato sulla frame-analysis proposta da Goffman, lo studio rappresenta un tentativo di esplorare il processo di socializzazione infantile osservando direttamente il modo in cui gli adulti e i bambini condividono e negoziano la loro partecipazione nelle situazioni della vita domestica quotidiana. I dati, raccolti utilizzando una metodologia ispirata alle emerografie di Barker, riguardano le attività e le interazioni di due sorelle, rispettivamente di quattro e sei anni, e della loro madre che hanno luogo nella prima parte di un sabato mattina. Una griglia, basata su quattro variabili (lo spazio nel quale ha luogo la situazione sociale, i partecipanti, il fuoco di attenzione di ciascun partecipante e il modo in cui i partecipanti si raggruppano in riferimento ai differenti fuochi), è stata messa a punto col fine di individuare i differenti eventi degli incontri sotto esame. Considerando il modo in cui l’orientamento interpersonale dei partecipanti prende forma e il carattere del loro coinvolgimento nel gioco sociale, si è tentato anche di ricostruire i differenti ruoli giocati dalle due bambine e dalla loro madre nel condurre e sostenere le attività condivise e le situazioni potenzialmente sociali. Studiando come ciascun partecipante contribuisce a sollecitare e mantenere vivo l’interesse nelle attività in corso, a negoziare e modulare la sua partecipazione, a creare situazioni di alleanza/esclusione o di cooperazione, si è provato a delineare il profilo del coinvolgimento dei partecipanti e a individuare le strategie utilizzate dalla madre per regolare e promuovere le attività individuali o condivise delle figlie.


1997 - La giornata educativa in una scuola dell'infanzia [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nell’ambito di un volume dedicato alla presentazione e descrizione di una metodologia di valutazione della qualità educativa della scuola dell’infanzia, metodologia che si propone anche come possibile percorso di qualificazione della professionalità degli insegnanti e che viene discussa a partire dal resoconto di un’esperienza realizzata nelle scuole comunali di Pistoia, il saggio approfondisce l’utilizzo di uno strumento di osservazione della giornata educativa messo a punto nell’ambito di alcune ricerche promosse dagli Insegnamenti pedagogici del Dipartimento di Filosofia dell’Università di Pavia. L’esame di una giornata scolastica in una scuola dell’infanzia ha l’obiettivo di mettere in luce alcuni elementi delle pratiche educative abituali, ricostruendo il ricorrere e l’alternarsi dei differenti tipi di situazioni di attività proposte ai bambini. I fuochi di analisi non sono rappresentati unicamente dal contenuto dell’attività e dallo scenario materiale in cui si svolge, ma anche da variabili che delineano il contesto di organizzazione sociale dell’attività: i vari soggetti che sono presenti e agiscono, le modalità con cui i soggetti si aggregano nella realizzazione delle azioni ed il grado di eteroregolazione-autoregolazione dei comportamenti infantili nel definire tempi e modi dello svolgimento dell’attività. L’attenzione a quelle componenti della situazione che spesso sono interpretate come strumentali a contenuti e finalità dell’attività che si vuole realizzare può consentire di cogliere maggiormente il modello di gestione educativa del gruppo-sezione, poiché l’esame delle modalità della proposta educativa permette di evidenziare l’interdipendenza esistente tra le componenti ambientali e di delineare le forme con cui viene strutturata ed articolata l’esperienza infantile a scuola.


1997 - Le modalità del fare educativo: l'attività negoziata [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Nell’ambito di un volume dedicato alla presentazione e descrizione di una metodologia di valutazione della qualità educativa della scuola dell’infanzia, metodologia che si propone anche come possibile percorso di qualificazione della professionalità degli insegnanti e che viene discussa a partire dal resoconto di un’esperienza realizzata nelle scuole comunali di Pistoia, il saggio riporta un esempio di analisi del comportamento insegnante in un contesto specifico di attività. Lo studio del comportamento, che fa riferimento all’analisi interazionale di Goffman (1981) e alle applicazioni in ambito educativo della teoria della comunicazione non direttiva (Lumbelli, 1972; 1981; 1982; 1990), è inteso a ricostruire lo stile educativo dell’insegnante, evidenziandone le possibili ricadute formative in termini di apprendimenti cognitivi e socio-affettivi.


1995 - Il caso di Serena Cruz: resoconti e destinatari [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; M., Mazzoleni; M., Prandi
abstract

L’articolo rappresenta il report finale di un progetto di ricerca triennale finalizzato a valutare l’impatto di uno specifico mezzo di comunicazione di massa (il giornale quotidiano) su differenti gruppi di lettori (cfr. Ikon 25, 1992 per una descrizione generale). L’articolo riporta l’analisi dei testi di output, i cui primi dati erano stati discussi in un precedente report (Ikon 27, 1993). Col fine di esaminare due correlazioni significative mancanti nella prima analisi – precisamente, la correlazione tra i differenti curricoli educativi del primo gruppo di soggetti e la qualità non omogenea dei loro testi, e la correlazione tra una precedente memorizzazione dei dati di input e un’autonoma elaborazione testuale – sia la composizione dei gruppi studiati che il setting delle interviste sono stati oggetto di cambiamenti sostanziali. Da un lato, il primo gruppo di soggetti – un gruppo di insegnanti, alcuni laureati ed altri non laureati – è stato sostituito con due gruppi differenti – un gruppo di insegnanti non laureati e un gruppo di studenti universitari. Dall’altro, ai soggetti è stato chiesto di rispondere alla consegna senza la possibilità di aiutarsi con i testi che costituivano l’input. I risultati di questa seconda prova sono stati analizzati con riferimento al primo gruppo di dati. Un ulteriore esito della seconda prova è stata la correlazione tra la frequenza del “caso genitivo” che caratterizzava il discorso dei soggetti esaminati e il modo in cui gli stessi soggetti sono stati introdotti al testo.


1995 - La giornata educativa: elementi di analisi [Capitolo/Saggio]
A., Bondioli; M., Ferrari; Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio, scritto insieme ad Anna Bondioli e Monica Ferrari e in cui ho curato la parte relativa ai ritmi e ai tempi della giornata, costituisce il resoconto di una ricerca finanziata con fondi 60% dell’Università di Pavia, dal titolo <<Coerenza/incoerenza della quotidianità infantile: l’esperienza della scuola dell’infanzia>>. L’indagine, che fa riferimento ad un approccio ecologico allo studio dei contesti educativi prescolari, ha avuto come oggetto di analisi l’organizzazione della giornata educativa ed è stata realizzata prendendo in considerazione un campione casuale di 5 scuole dell’infanzia comunali di una città lombarda. L’unità di analisi, identificata da una griglia osservativa appositamente elaborata, non era rappresentata da un periodo di tempo arbitrariamente definito, ma da situazioni/eventi riconoscibili sulla base di un insieme di caratteristiche. Gli elementi individuati come qualificanti le situazioni/eventi educativi sono stati: il contesto spaziale, i partecipanti, le attività, le modalità di svolgimento sociale delle attività, le modalità di gestione. La modificazione di almeno uno degli elementi individuati comportava l’identificazione di un nuovo successivo evento. Su questa base sono state quindi osservate e analizzate le giornate educative nelle scuole oggetto di indagine, ricostruendone la fisionomia organizzativa e discutendone i significati pedagogici.


1994 - La scuola dell'infanzia pubblica nella provincia di Pavia: valutazione della qualità dell'ambiente educativo secondo la SOVASI [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio, parte di un volume in cui si presenta la versione italiana di una scala di valutazione della qualità educativa della scuola dell’infanzia di origine statunitense (scala di cui ho curato l’adattamento italiano insieme a Monica Ferrari), illustra i risultati di una indagine valutativa sulla qualità delle scuole dell’infanzia pubbliche della provincia di Pavia. Il campione casuale stratificato e proporzionale di scuole che è stato oggetto di esame, e in cui è stata applicata per la prima volta la versione italiana dello strumento ECERS (Early Childhood Environment Rating Scale), si componeva di 17 scuole (campione che rappresentava il 15% dell’universo provinciale), di cui 12 scuole statali e 5 comunali, per un totale di 44 sezioni. I risultati evidenziano uno standard qualitativo delle scuole mediamente non elevato (di poco superiore allo standard di qualità minimo definito dallo strumento), caratterizzato da una discreta omogeneità e da livelli di qualità più alti in riferimento all’area delle attività motorie e delle esperienze cognitive e linguistiche; più penalizzata nei punteggi appare invece l’area relativa allo sviluppo sociale. L’analisi statistica, riferita al confronto tra sezioni con modulo omogeneo ed eterogeneo per età, mostra una differenza significativa a favore di quest’ultime, anche se il profilo di qualità (profilo dei punteggi alti e bassi) appare simile in entrambi i gruppi, non evidenziando quindi la presenza di impostazioni pedagogiche differenti.


1994 - Un esempio di ricerca valutativa nelle scuole dell'infanzia [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio; P., Livraghi
abstract

Il saggio presenta i risultati di una ricerca sulla valutazione della qualità educativa nella scuola dell’infanzia pubblica di una provincia lombarda di media grandezza. Lo strumento usato nell’indagine è stato la SOVASI (scala per l’osservazione e la valutazione della scuola dell’infanzia), traduzione italiana di una scala di valutazione di origine statunitense ampiamente utilizzata nella ricerca internazionale (Harms T., Clifford R.M., 1980). I risultati della ricerca, che ha avuto come oggetto di studio un campione rappresentativo di 17 scuole e 44 sezioni, mostrano profili di qualità non difformi tra loro e non particolarmente elevati in riferimento agli standard qualitativi definiti dallo strumento. Particolarmente significativi appaiono i dati relativi ad uno scarso investimento progettuale su alcune attività creativo-espressive, sull’organizzazione dello spazio e sulle iniziative volte a promuovere la consapevolezza delle specificità culturali. Si rileva, invece, una maggiore attenzione educativa al tempo programmato per le attività di motricità globale, alle attività che stimolano la motricità fine e che promuovono la competenza linguistica dei bambini.


1993 - Antecedents of Maternal Separation Anxiety [Articolo su rivista]
G., Fein; Gariboldi, Antonio; R., Boni
abstract

Antecedents of maternal separation anxiety were examined in 83 Italian mothers prior to their infants or toddlers entering group care. As measured by the Maternal Separation Anxiety Scale, mothers' anxiety did not vary with the child's age. Hierarchical regressions revealed that anxious mothers were younger and less educated, received less support, had temperamentally negative infants, and provided less varied stimulation in the home (accounting for 44% of the variance in general anxiety, subscale 1). For infants, only parent background and social support predicted anxiety, but for toddlers negative temperament and social isolation were predictive (together accounting for 38% of the variance). Anxiety of Italian mothers was similar on subscale 1 to U.S. samples, but lower on subscale 3.


1993 - Il caso di Serena Cruz: l'analisi dell'output [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; M., Mazzoleni; M., Prandi
abstract

L’articolo rappresenta il report intermedio di un progetto di ricerca triennale finalizzato a valutare l’impatto di uno specifico mezzo di comunicazione di massa (il giornale quotidiano) su differenti gruppi di lettori. La prima parte della ricerca in oggetto, sviluppata in Mazzoleni e Prandi (1992), si proponeva di elaborare strumenti di analisi adeguati alla valutazione della capacità dei soggetti di restituire, dopo aver preso visione di un corpus eterogeneo di testi giornalistici relativi ad un fatto di cronaca, un racconto coerente dei fatti ed una valutazione appropriata dei commenti. Terminata la prima fase, con la scelta e l’analisi dei testi da utilizzare, e con la messa a punto degli strumenti e della metodologia, si è passati alla ricerca vera e propria. Il presente articolo espone, alla luce dei dati emersi nelle successive indagini, i risultati di questa seconda fase del lavoro, e propone una prima verifica dei parametri d’analisi considerati, della composizione dei gruppi indagati e dell’efficacia delle consegne impartite.


1993 - Lo spazio [Capitolo/Saggio]
Gariboldi, Antonio
abstract

Il saggio, che fa parte di un volume che illustra la struttura e le modalità d’uso di una griglia di osservazione e analisi della giornata educativa nei contesti prescolari, presenta i risultati di una ricerca, funzionale alla sperimentazione dello strumento, condotta in 9 sezioni di 5 scuole dell’infanzia comunali di una città lombarda. I dati esaminati, che si riferiscono ad una specifica dimensione di analisi proposta dalla griglia, cioè lo spazio, incrociandola con le altre variabili ecologiche prese in considerazione dallo strumento (attività, partecipanti, raggruppamenti, modalità di gestione), mettono in evidenza come nell’organizzazione della giornata scolastica esistano differenti modelli di gestione del gruppo-sezione in riferimento alle modalità d’utilizzo educativo degli spazi.


1993 - Recensione libro: SVANI (Scala per la Valutazione dell'Asilo Nido) [Recensione in Rivista]
Gariboldi, Antonio
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1993 - The Adjustment of Infants and Toddlers to Group Care: The First 6 Months [Articolo su rivista]
G., Fein; Gariboldi, Antonio; R., Boni
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This article describes the behavior of infants, toddlers, and their center caregivers at entry and after 3 and 6 months of group care. Longitudinal data revealed increased activity/interest and peer interaction, along with a dramatic decline in negative affect and adult interaction/contact during the first 3 months. Age-matched group comparisons, which provided a conservative estimate of change, revealed modest improvement in child behavior after 3 months, and a substantial improvement after 6 months of care. Recovery appeared on composite variables of activity/interest, positive affect, and negative affect as well as on individual component variables such as schema play, visual regard, immobility, exploration, positive peer interaction, negative affect, an vocalization. Lower levels of adult interaction after 3 months occurred primarily in contact, proximity, and confort behaviors; positive adult interaction was higher after 6 months of care. As hypothesized, the unhappiest babies received the most adult attention at entry and during the first 3 months. After 6 months of attendance, caregivers attended most to emotionally expressive babies, both positive and negative. Babies who showed the most positive affect at entry were likely to do so 6 months later when they were also likely to receive the highest levels of adult and peer stimulation.


1992 - La qualità del nido [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio; P., Livraghi
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L’indagine di cui si dà resoconto nel saggio (pubblicato in un inserto della rivista dedicato agli asili nido in Italia) si è posta come obiettivo la valutazione della qualità educativa degli asili nido di una provincia lombarda di media grandezza. La valutazione di ogni nido è stata compiuta adottando la SVANI (traduzione italiana della Infant Toddler Environment Rating Scale), strumento di valutazione degli ambienti educativi per la primissima infanzia elaborato da Harms, Cryer e Clifford (1990). Complessivamente sono state valutate 73 sezioni e si è proceduto ad analisi distinte dei due gruppi di sezioni, le 25 sezioni lattanti e le 48 sezioni divezzi, poiché si era interessati ad individuare omogeneità e differenze riscontrabili nella qualità dell’organizzazione degli ambienti educativi allestiti per i piccolissimi e per i più grandi del nido. Sono stati anche impiegati test statistici prevalentemente di tipo non parametrico per valutare la significatività della differenza tra le valutazioni assegnate alle sezioni migliori e peggiori, identificate da una ripartizione dei dati in gruppi interquartilici, e per valutare la significatività della differenza tra i punteggi assegnati complessivamente nelle sette sottoscale della SVANI a lattanti e divezzi. I risultati mostrano che, nel complesso, lo standard qualitativo che caratterizza le sezioni di nido non è molto elevato; punteggi migliori sono ottenuti dalle sezioni dei divezzi rispetto a quelle frequentate dai bambini lattanti. Non solo si evidenziano modalità differenti di organizzazione delle sezioni lattanti e divezzi, ma si delinea anche una diversificazione più accentuata tra nidi di qualità migliore e peggiore. I centri migliori si fanno carico di una proposta educativa articolata, dove hanno rilievo l’apprendimento e l’interazione in quanto momento costruttivo di crescita. Le realtà meno positive puntano invece sull’accudimento dei bisogni primari del bambino e più faticosamente riescono a strutturare un’offerta educativa completa.


1991 - Quality of Care: Local Variations [Banca dati]
Gariboldi, Antonio; P., Livraghi
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Conducted in 1991, this study surveyed the quality of day care centers in the province of Pavia, Italy, in order to provide a description of the centers and to trace educational patterns in the infant, young toddler, and toddler sections of the centers. The 32 day care centers located in the province employ a staff of 342 and provide 1,700 places for toddlers and infants. Questionnaires were administered to caregivers in each center. Most centers were organized in three sections, based on children's age. Two patterns of staff organization were: (1) the single role pattern, in which all staff carried out all tasks; and (2) the differentiated roles pattern, in which educational tasks were separated from service tasks. Analysis of questionnaire responses revealed that centers in townships with populations over 30,000 provided a higher quality of care than other centers, and that caregivers in the centers that provided higher quality care had continuous opportunities for in-service training and clearly identified duties. Analysis also showed two basic educational patterns in the day care centers. These were a maternal pattern, centering on the physical needs of the child, and a structured pattern, providing activities and experiences that focused on intellectual learning and the acquisition of social norms. Findings suggested that day care centers in Pavia need a clear social policy to coordinate initiatives in different townships and promote collaboration and exchange between centers.


1990 - Psiche e ambiente [Articolo su rivista]
Gariboldi, Antonio
abstract

L’articolo propone un’analisi dell’opera di Bruno Bettelheim ripercorrendone la vita e trattando sinteticamente i contenuti dei suoi contributi teorici più importanti. A partire da un esame del testo che ripercorre l’esperienza dell’autore nei campi di concentramento nazisti, sono quindi approfonditi gli elementi più rilevanti della sua proposta di terapia ambientale, esaminando l’esperienza dell’Orthogenic School nei suoi vari aspetti e mettendone in luce le problematiche. Una spazio di riflessione è dedicato anche ad altre parti della sua opera: l’analisi dei riti di passaggio in chiave psicoanalitica, la critica all’impostazione positivistica che ha caratterizzato la psicoanalisi americana, l’analisi del sistema di educazione collettiva adottato nei kibbutz israeliani e il tema dell’educazione in famiglia.