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GIUSEPPE CHIAVAROLI

Dottorando
Dipartimento di Economia "Marco Biagi"


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Pubblicazioni

2024 - Fotografia europea della Biblioteca comunale “A. Panizzi” di Reggio Emilia e della Fondazione Palazzo Magnani [Banca dati]
Chiavaroli, Giuseppe
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2023 - Luigi Trentani fotografo. Tecnica e creazione per la Pavia del Novecento [Monografia/Trattato scientifico]
Chiavaroli, Giuseppe; Trentani, Claudia
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La fotografia è oggi un fondamentale strumento degli studi storici, perché conserva la memoria di persone, eventi pubblici e occasioni private, monumenti e luoghi nascosti, perfino emozioni e sentimenti: un patrimonio di conoscenza che integra e talvolta corregge le tradizionali fonti, documentarie e bibliografiche. Questo libro racconta la storia del fotografo Luigi Trentani, che tra gli anni Venti e Settanta del secolo scorso fu a Pavia un professionista riservato e apprezzato, testimone dello sviluppo industriale della città, attraverso il suo operoso laboratorio di "Foto Tecnica Industriale", oltre che un osservatore raffinato di monumenti e paesaggio urbano e un interprete ispirato di volti e gesti di familiari e amici. Il volume realizzato, con diversità di competenze e unità di intenti, da uno storico della fotografia e da una fotografa (che è anche l'erede e continuatrice dell'attività del laboratorio), offre da un lato uno studio approfondito sul ruolo storico di Trentani e dall'altro l'evidenza affascinante di numerosissimi "scatti", memoria e vita di un'epoca.


2022 - Industria e fotografia. Il caso della Bottega fotografica Chiolini di Pavia [Monografia/Trattato scientifico]
Chiavaroli, Giuseppe
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Coniugare archivistica e fotografia ha rappresentato una sfida fondamentale per gli archivisti del secolo scorso: la presenza costante del mondo delle immagini nella vita di ogni giorno e, potenzialmente, in ogni classe sociale ha spinto gli studiosi a distinguere rigidamente all’interno di questo enorme mosaico visivo i caratteri propri della fotografia come documento storico. Nel caso della fotografia italiana si è ben presto compreso che per poterne parlare con attenzione e puntualità sarebbe stato necessario individuarne le principali aree produttive; può stupire il fatto che proprio Pavia fosse fra i principali poli fotografici della penisola, con il giusto connubio fra dilettanti e fotografi professionisti e con alla base una borghesia cittadina molto simile a quella che nell’Ottocento sostenne la nascita e diffusione della fotografia in Francia. Se il finire dell’Ottocento era stato rappresentato dagli scatti dei fratelli Nazzari, il Novecento pavese è stato il terreno fertile di Guglielmo Chiolini, la cui parabola fotografica ha investito e, a volte, influenzato il fermento culturale e sociale della città.