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LETIZIA LAZZARETTI


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2022 - Efficacia di un progetto di educazione linguistica inclusivo su auto-percezioni e struttura di testi narrativi [Articolo su rivista]
Lazzaretti, Letizia
abstract

Lo studio ha confrontato gli alunni con DSA di 4 classi sperimentali (tot. 8) e 3 di controllo (tot. 7) su abilità di scrittura e auto-percezioni su atteggiamenti di scrittura e benessere di classe. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi, annovera la promozione di atteggiamenti motivati e strategici verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione prevista per l’anno scolastico in corso. Gli alunni hanno scritto un testo narrativo, valutato con procedure olistiche e ana-litiche, e completato tre questionari di auto-percezione inerenti a autoefficacia, strategie di scrittura e benessere di classe. I risultati evidenziano che le abilità di scrittura e le per-cezioni sono migliori per il gruppo sperimentale, soprattutto per gli alunni con DSA. Da qui emerge l’efficacia del Progetto nel garantire una didattica inclusiva e un miglioramento di abilità e percezioni di scrittura per tutti gli studenti con difficoltà, anche quelli con DSA


2021 - Being better together through an inclusive and collaborative approach. Transversal effects of a linguistic education project on 5th and 8th-grade classes - Stare meglio insieme attraverso un approccio inclusivo e collaborativo. Effetti trasversali di un progetto di educazione linguistica su quinte primarie e terze secondarie di primo grado [Articolo su rivista]
Lazzaretti, Letizia
abstract

Questo studio ha confrontato sette classi sperimentali (cinque quinte primarie e due terze secondarie di primo grado) con sei classi di controllo (quattro quinte primarie e due terze secondarie di primo grado) su benessere e coesione di gruppo. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi trasversali, annovera la creazione di un clima di classe positivo e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione. L’analisi è avvenuta tramite un questionario di autopercezione, per inda-gare il pensiero individuale, e un questionario sociometrico, per individuare, tramite Analisi delle Reti Sociali, il quadro relazionale oggettivo di ogni classe. I gruppi sono stati confrontati sia interamente che scorporati in monolingui e multilingui. I risultati suggeriscono che la metodologia del Progetto è un buon punto di parten-za per costruire un ambiente sereno e inclusivo e per ridurre le disuguaglianze tra gli alunni.


2021 - Percorsi di educazione linguistica inclusiva per ridurre le disuguaglianze. I primi risultati di una sperimentazione in quinta primaria e terza secondaria di primo grado [Relazione in Atti di Convegno]
Lazzaretti, Letizia
abstract

La scrittura è un compito complesso che, soprattutto per chi è alle prime armi o non padroneggia la lingua in uso, richiede di gestire con impegno diversi sotto-processi e strategie (Bereiter & Scardamalia, 1987; Boscolo, 1990; Hayes & Flower, 1980). La comunicazione mostra i primi risultati di una ricerca sulla scrittura che si inserisce in un progetto educativo (Osservare l’interlingua) volto a promuovere un’efficace educazione linguistica, coniugando la didattica per task (Ellis, 2003; Nunan, 2004) a un clima collaborativo e alla valorizzazione delle risorse del singolo (Pallotti, 2017; Pallotti & Rosi, 2017a; 2017b). Il fine è colmare il più possibile le distanze, soprattutto tra alunni italiani e alunni con altra lingua madre, nell’ottica di un’educazione linguistica inclusiva e democratica (GISCEL, 1975). Si discuteranno i risultati di una quinta primaria e una terza secondaria di I grado che hanno partecipato al progetto per l’intera durata del rispettivo ciclo scolastico, comparandoli con due classi di controllo. Nelle classi sperimentali c’è molto plurilinguismo, in quelle di controllo quasi solo alunni italiani. I ragazzi hanno scritto un testo narrativo e completato tre questionari di autovalutazione sulla scrittura (adattati da Bruning et al, 2013; Piazza & Siebert, 2008; Zhang & Qin, 2018). L’analisi dei testi mostra che le classi sperimentali, in diverse dimensioni, eguagliano o superano quelle di controllo. I questionari mostrano che le classi sperimentali tendono a sottovalutare le loro capacità linguistiche: forse, grazie al percorso svolto, sanno mettersi più in discussione. Dunque, un’educazione linguistica di qualità pare un buon punto di partenza per ridurre gli svantaggi.


2021 - Scrivere bene e stare meglio insieme. Analizzare l’efficacia di un progetto scolastico di educazione linguistica su classi intere e alunni multilingui [Relazione in Atti di Convegno]
Lazzaretti, Letizia; Pallotti, Gabriele
abstract

L'intervento riporta i risultati di una ricerca svolta nell’ambito del progetto di educazione linguistica Osservare l’interlingua. Il Progetto, di durata pluridecennale, si rivolge ad alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado proponendo un’efficace educazione alla scrittura, che coniughi una didattica attiva e collaborativa con l’apprendimento per task e l’approccio dell’interlingua all’educazione linguistica. Il fine ultimo è colmare il più possibile le distanze, soprattutto tra alunni italiani e con altra lingua madre, nell’ottica di un’educazione linguistica inclusiva e democratica. Originariamente nato per rivolgersi specificamente agli alunni non parlanti l’italiano, per fornire loro strumenti comunicativi adeguati ad inserirsi efficacemente nel contesto scolastico, Osservare l’interlingua ha poi ampliato i propri metodi a tutti i componenti delle classi partecipanti, potendo quindi accrescere contemporaneamente le competenze di tutti e realizzare un’educazione linguistica ancor più inclusiva e partecipata: ogni studente, infatti, indipendentemente dal suo background linguistico, è in grado di arricchire la classe con le proprie conoscenze, abilità e strategie. Ciò consente di allontanarsi sempre di più da un rigido addestramento monolinguistico in favore di una riflessione sulla lingua aperta alle differenze e alla sperimentazione di diverse possibilità comunicative. L’ambito d’intervento principale è la scrittura, processo estremamente complesso, cognitivamente e linguisticamente, in generale per tutti, ma soprattutto per i principianti o chi non padroneggia con dimestichezza la lingua: cognitivamente perchè richiede di gestire diversi sotto-processi e strategie; linguisticamente perché richiede di utilizzare diverse strutture linguistiche sia per mantenere compattezza di superficie, sia per assicurare al testo continuità e un significato globale. Inoltre, il Progetto persegue anche obiettivi definiti trasversali, tra cui spicca l’intenzione di creare un clima di classe il più possibile positivo e accogliente, nel quale tutti, con la propria lingua e cultura, si sentano inclusi e capaci di contribuire al lavoro comune. Il fine, quindi, è di creare un’integrazione non solo linguistica, ma anche affettiva. Si riportano qui i risultati di cinque quinte primarie che hanno partecipato al Progetto per alcuni anni, comparandoli con quelli di quattro quinte primarie che hanno seguito una didattica maggiormente tradizionale. Gli alunni hanno scritto testi narrativi (analizzati olisticamente e analiticamente su coerenza e coesione) e completato un questionario su benessere e senso di appartenenza alla classe. I dati sono stati analizzati in due formati, gruppi interi e soli alunni multilingui, per valutare somiglianze e differenze. L’analisi linguistica riporta risultati perlopiù positivi per le classi sperimentali sia come gruppo intero che come sottogruppo di multilingui. Il questionario rivela risultati prossimi alla significatività per gruppo intero e significativi per alunni multilingui, il tutto a favore del gruppo sperimentale. Pare dunque che un percorso educativo attivo e inclusivo sia un buon punto di partenza per ridurre gli svantaggi e generare inclusione.


2021 - Traduzione, adattamento e validazione di un questionario su motivazione e disposizione verso la scrittura e suo impiego nello studio dell’autopercezione di classi intere e studenti multilingui [Articolo su rivista]
Lazzaretti, Letizia
abstract

This paper summarizes the process of translation and validation of a questionnaire about disposition towards writing for primary and middle school students. We followed two validation phases -the first one focused on the comprehensibility of the items, the second one on the internal consistency of the tool- and finally we obtained a simple and easily usable questionnaire for both educational and research contexts. Not all subscales were strong consistent, so further refinements are needed. We subsequently used the questionnaire in a study about motivational and linguistic effects of a language education project on 122 5th and 8th-grade students (experimental group), then compared with 104 same-age pupils (control group). We analyzed both entire groups and multilingual pupils only. Students individually wrote a narrative text (analyzed through holistic scales about content, comprehensibility, coherence, and cohesion) and then filled out the questionnaire. The linguistic results, better for the experimental group, suggest that the Project's methodology is a good starting point to increase skills homogeneously and to reduce linguistic inequalities. The self-perception results leave open several hypotheses, which require further findings to be confirmed or denied.


2019 - Flipped Classroom e didattica tradizionale. Uno studio in una scuola primaria. [Articolo su rivista]
Lazzaretti, Letizia; Cadamuro, Alessia; DI BERNARDO, GIAN ANTONIO; Pecini, Chiara
abstract

La ricerca ha coinvolto 41 alunni di quarta primaria tra nove e dieci anni. Il gruppo sperimentale (11 M, 10 F) ha studiato storia tramite la Flipped Classroom (fc), quello di controllo (8 M, 12 F) ha seguito l’approccio tradizionale. Gli obiettivi erano: valutare l’effetto della fc sull’apprendimento e la sua relazione con metacognizione e creatività. Gli strumenti utilizzati sono stati: la versione in italiano del Children’s Perceived use of Self-Regulated Learning Inventory, un questionario sulla metacognizione degli alunni percepita dagli insegnanti, il test di creatività Unusual Uses Test e una verifica sulle conoscenze. Dai risultati emerge che la relazione tra fc e apprendimento è moderata dalla metacognizione. La fc è risultata efficace nel migliorare l’apprendimento soprattutto per gli alunni con bassa metacognizione. Dunque, sembra che chi ha scarsa metacognizione riesca a sopperire alle sue carenze grazie alla fc.


2019 - Flipped classroom e insegnamento tradizionale a confronto: una ricerca nella scuola primaria [Abstract in Atti di Convegno]
Cadamuro, Alessia; Di Bernardo, Gian Antonio; Lazzaretti, Letizia; Bisagno, Elisa; Vezzali, Loris
abstract

Il modello Flipped Classroom, attraverso la costruzione di contesti educativi plurimi, permette l’individualizzazione e la personalizzazione dell’apprendimento (Baldacci, 2002). La flessibilità di tempi e spazi e la collegialità dello studio offrono un maggior coinvolgimento dell’alunno e maggior responsabilità nel costruire la conoscenza (Cecchinato & Papa, 2016). Nonostante ciò, questa metodologia è poco diffusa e indagata nella scuola primaria (Aidinopoulou & Sampson, 2017). Il presente lavoro intende dunque esplorare questo modello nella scuola primaria italiana. Lo studio ha coinvolto due classi quarte: il gruppo sperimentale ha studiato storia in modalità Flipped, mentre il gruppo di controllo ha seguito l’approccio tradizionale. L’obiettivo era indagare l’effetto della Flipped Classroom sull’apprendimento e valutare il coinvolgimento di variabili trasversali, come metacognizione e creatività, in un simile contesto. Sono stati somministrati: un questionario sulla metacognizione auto-percepita (Vandevelde, Van Keer & Rosseel, 2013) e uno sulla metacognizione etero-percepita (Carr & Kurtz, 1991), un test di creatività (Guilford, 1967) e una prova di conoscenza. I risultati hanno mostrato un effetto mediato (dagli stili metacognitivi) e moderato (dal genere) della condizione sull’apprendimento. La metacognizione risulta pertanto fondamentale per un buon apprendimento (Cornoldi, 1995) anche in un contesto di Flipped Classroom. Per quanto riguarda la creatività, non sono emersi effetti significativi.


2019 - Le voci dei personaggi: insegnare l’uso del discorso riportato nella scuola primaria [Articolo su rivista]
Borghetti, Claudia; Ferrari, Stefania; Lazzaretti, Letizia; Pallotti, Gabriele; Zanoni, Greta
abstract

This paper presents the results of a study conducted on written narratives produced by two fifth-grade primary school classes involved in the project Observing the Interlanguage. The aim was to evaluate the effects of a pedagogical intervention in which the pupils were guided to observe the linguistic-discursive properties of oral speech and written texts (literary texts and texts produced by the students themselves) concerning the use of reported speech. The results show that the narratives written by the children in the experimental classes are more vivid than those written by their peers in the control classes, thanks to the greater use of direct speech. The study demonstrates the effectiveness of pedagogical interventions which give pupils an active role as “little researchers" and involve them in collaborative tasks of observation and manipulation of their own and others’ texts.