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Vincenzo PACILLO

Professore Ordinario
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Law and Religion

Giurisprudenza (Offerta formativa 2023)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza : a) dei principi che regolano i rapporti tra Stato e confessioni religiose sia in Italia che in Europa ; b) dei principi fondamentali di alcuni sistemi giuridici religiosi ; c ) delle relazioni tra diritti umani e religione ; d ) degli strumenti giuridici contro la discriminazione religiosa .

Prerequisiti

Non è prevista alcuna propedeuticità obbligatoria. Costituiscono, nondimeno, conoscenze preliminari utili per un adeguato apprendimento quelle attinenti alle discipline di diritto costituzionale, diritto privato e diritto romano

Programma del corso

Il corso considera il rapporto tra diritto e religione in una prospettiva comparata e internazionale, con particolare attenzione ai temi della libertà religiosa, della discriminazione religiosa e dei rapporti tra religione e diritti umani.
1: L'ambito, le fonti e gli ordinamenti del diritto delle religioni (CFU 2)
Libertà religiosa e individuo
Discriminazione religiosa e odio

2: La posizione giuridica delle organizzazioni religiose (CFU 2)
L'autonomia ei ministri delle organizzazioni religiose
La protezione della dottrina e del culto

3: Presenza, proprietà e finanze della religione nello spazio pubblico (CFU 2)
Religione, istruzione e istituzioni pubbliche
Religione e famiglia: matrimonio e figli
Il diritto religioso dell'Unione europea

Metodi didattici

Le attività dirette all'apprendimento sono rappresentate da: - presentazioni di contenuti teorici da parte del professore - gruppi di lavoro sui contenuti introdotti - Elaborazione di prodotti scientifici originali. Questo modo di operare è orientato all'approfondimento del contenuto teorico e allo sviluppo di capacità trasversali.
L’insegnamento sarà erogato in presenza in lingua inglese, la frequenza non è obbligatoria ma fortemente consigliata.

Testi di riferimento

The European Court of Human Rights and the Freedom of Religion or Belief: The 25 Years since Kokkinakis
Edited by
Jeroen Temperman, T. Jeremy Gunn, Malcolm D. Evans,
BRILL 2019
ONLY CHAPTERS: 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 19

Verifica dell'apprendimento

Per i frequentanti (presenti almeno ai 3/4 delle lezioni) l’esame è costituito da due parti: - una prova scritta sul materiale fornito a lezione, con domande a risposte aperte (120 minuti, risultati pubblicati su piattaforma Dolly/Teams); - una prova orale sul materiale fornito a lezione (almeno 2 domande). La prestazione all’esame viene valutata sulla base dei seguenti criteri: 1.correttezza nella definizione del concetto teorico richiesto da ogni domanda, 2. efficacia dell'elaborazione di un esempio applicativo inerente il suddetto concetto. È prevista una prova intermedia scritta (120 minuti) con domande a risposte aperte sulle prime unità di apprendimento del programma (risultati pubblicati su piattaforma). Gli studenti che avranno un esito positivo a tale prova, dovranno affrontare, durante uno degli appelli previsti, la prova scritta e l’orale sul materiale rimanente. Per i non frequentanti: è previsto un colloquio orale sul testo a scelta (almeno 2 domande) la cui durata non supererà i 45 minuti. La prestazione all’esame viene valutata sulla base dei seguenti criteri: 1.correttezza nella definizione del concetto teorico richiesto da ogni domanda, 2. efficacia dell'elaborazione di un esempio applicativo inerente il suddetto concetto.
Gli esami si svolgeranno in presenza compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le eventuali misure conseguenti.

Risultati attesi

1) Conoscenza e capacità di Comprensione.
Al termine dell’insegnamento, gli studenti avranno acquisito la conoscenza e comprensione delle principali problematiche inerenti alla tutela della libertà religiosa e della laicità in un’ottica comparatistica e "multi-livello" delle fonti.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate.
Al termine dell’insegnamento gli studenti avranno acquisito la capacità di cercare, interpretare e utilizzare le fonti di diritto internazionale rilevanti per la materia.
3) Autonomia di giudizio.
Al termine dell’insegnamento, tramite il metodo comparatistico, gli studenti avranno acquisito ulteriori strumenti di analisi e valutazione comparativa delle principali questioni che interessano la disciplina.
4) Abilità comunicative.
Al termine dell’insegnamento, anche grazie alla partecipazione attiva e all’interazione con il docente, gli studenti avranno acquisito una maggiore competenza tecnico-linguistica, nonché strumenti conoscitivi utili per interagire con giuristi di altra tradizione giuridica anche in contesti sovranazionali.


5) Capacità di apprendere.
Al termine dell’insegnamento, gli studenti avranno acquisito la conoscenza dei principali percorsi di ricerca e delle principali banche dati di cui avvalersi per aggiornare le proprie conoscenze nell’ambito del diritto oggetto del corso.