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Vincenzo PACILLO

Professore Ordinario
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: (Digital) communication and human rights

Languages for communication in international enterprises and organizations - Lingue per la comunicazione nell'impresa e nelle organizzazioni internazionali (Offerta formativa 2020)

Obiettivi formativi

Il corso mira a migliorare la conoscenza della legislazione europea, internazionale e italiana sulla libertà di parola e la comunicazione (digitale) attraverso l'analisi della giurisprudenza. Identificare i confini del diritto della comunicazione (digitale) è quindi di fondamentale importanza per comprendere e affrontare le trasformazioni socioculturali contemporanee anche tra gli studenti delle discipline umanistiche e non solo tra studenti di giurisprudenza e ricercatori.

Prerequisiti

Nessuno

Programma del corso

Indicazione di CFU o ore per ciascuna attività del programma

1 CFU (6 ore):
- La comunicazione e il diritto
- UDHR, ICCPR e la libertà di espressione

1 CFU (6 ore):
- CEDU e libertà di espressione
- La Giurisprudenza di Strasburgo sull’art. 10 CEDU

2 CFU (12 ore):
- Conflitto tra diritti:
libertà di espressione vs libertà si religione

1 CFU (6 ore):
- Libertà di espressione e diritti del fanciullo

1 CFU (6 ore):
- Libertà di espressione e diritti dei migranti

Metodi didattici

Le attività di apprendimento comprendono: - presentazioni di contenuti teorici da parte del docente - gruppi di lavoro sui contenuti introdotti - Elaborazione di prodotti. Questo modo di lavorare è orientato sia all'approfondimento del contenuto teorico che allo sviluppo di competenze e cross-applications.
Le lezioni che sono tenute nel II semestre verranno erogate in presenza o a
distanza a seconda di come evolverà la situazione COVID19. Comunque sarà garantita l'erogazione sincrona a distanza per tutti.

Testi di riferimento

1) Dakroury. A. (2009), Communication and Human Rights, Dubuque IA.: Kendall Hunt.
+
2) Langer, L. (2014). Religious Offence and Human Rights: The Implications of Defamation of Religions. Cambridge, United Kingdom: Cambridge University Press. (pp. 1 -90; pp. 160 – 255).

Verifica dell'apprendimento

L'esame sarà centrato sulla comprensione di nozioni chiave e tesi e su un'analisi critica dei principali temi sviluppati durante il corso. L'istruttore valuterà le capacità argomentative degli studenti e la profondità della comprensione teorica.
- Prova orale, per tutti, di massimo 20 min. (3 domande), e una intermedia scritta facoltativa solo per i frequentanti, strutturata su due domande a risposta aperta .
Per i frequentanti che abbiano sostenuto la prova intermedia, il voto è dato dalla media tra prova scritta e prova orale.

Indicatori valutazione:
Utilizzare le conoscenze 50%
collegare le conoscenze 20%
discutere gli argomenti 10%
approfondire gli argomenti 10%
padronanza della lingua 10%

Lo svolgimento della prova orale (se in presenza o a distanza) verrà deciso a seconda dell’evolversi della situazione COVID-19.

Risultati attesi

- Conoscenza e capacità di comprensione: gli studenti saranno in grado di comprendere la legislazione europea, internazionale e italiana sulla libertà di parola e la comunicazione (digitale) attraverso l'analisi della giurisprudenza.
- Capacità di applicare conoscenza e comprensione: gli studenti sapranno identificare con consapevolezza i confini del diritto della comunicazione (digitale) nonché le nuove nozioni di libertà di espressione vs libertà di religione, libertà di espressione e diritti del fanciullo, libertà di espressione e diritti dei migranti.
- Autonomia di giudizio: gli studenti sapranno interpretare in modo critico testi concernenti i temi trattati durante il corso.
- Abilità comunicative: gli studenti dimostreranno capacità analitiche e argomentative nella discussione.
- Capacità di apprendimento: gli studenti dimostreranno di aver acquisito autonomia nel gestire le nuove nozioni concernenti i temi trattati durante il corso.