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Luca VESPIGNANI

Professore Associato
Dipartimento di Giurisprudenza

Insegnamento: Diritto regionale

Giurisprudenza (Offerta formativa 2022)

Obiettivi formativi

Al termine dell’insegnamento lo studente dovrebbe essere in grado di tenere adeguatamente conto della dimensione regionale nell’approccio al fenomeno giuridico e di orientarsi, anche dal punto di vista pratico- applicativo, di fronte al complesso delle attività esecutivo/amministrative svolte dai soggetti pubblici coinvolti, specialmente nell’ottica dei rapporti tra autonomie locali e Stato centrale. Per ulteriori approfondimenti sul punto si rinvia al campo dedicato ai “Risultati di apprendimento attesi”.

Prerequisiti

Conoscenza delle principali problematiche del diritto pubblico generale, con particolare riferimento a quelle relative ai temi delle forme di Stato, delle forme di governo, delle fonti del diritto, dell’organizzazione e dell’attività amministrativa.

Programma del corso

1) Premessa sui caratteri generali della forma di Stato risultante dal titolo V della Costituzione italiana e sulla sua evoluzione nel corso dell’esperienza repubblicana (1 cfu).
2) Le fonti del diritto a livello regionale (1 cfu):
- lo statuto
- la legge
- i regolamenti
3) La forma di governo regionale (2 cfu):
- vincoli costituzionali e disciplina statutaria
- legge elettorale
- Presidente
- Giunta
- Consiglio
- altri organi previsti dagli statuti
4) L’autonomia amministrativa (0,50 cfu):
- il principio di sussidiarietà
- il riparto della competenza legislativa nell’assegnazione delle funzioni
5) L’autonomia finanziaria (0,50 cfu):
- autonomia di entrata
- autonomia di spesa
6) Il potere estero delle Regioni (0,50 cfu):
7) I raccordi tra Stato e Regioni (0,50 cfu):
- il potere sostitutivo
- il principio di leale collaborazione

Metodi didattici

L’insegnamento è svolto principalmente attraverso lezioni frontali tenute in lingua italiana, nell’ambito delle quali si pone l’accento sulla consultazione delle fonti normative e vengono presi in esame casi pratici di particolare rilievo al fine di porre in luce le ricadute concrete degli istituti affrontati. Attenzione viene altresì dedicata all’interazione con altre discipline del corso di laurea, specialmente col diritto costituzionale, col diritto degli enti locali e col diritto amministrativo.
La frequenza è facoltativa e, a fianco dell’attività di docenza principale, vengono proposti seminari e incontri dedicati all’approfondimento di tematiche specifiche. Inoltre, allo scopo di incentivarne la partecipazione attiva, agli studenti che si dichiarino disponibili vengono assegnati compiti di approfondimento su argomenti ricollegabili alle sentenze della Corte costituzionale, sui quali essi producono un breve elaborato scritto (dai 5.000 ai 10.000 caratteri spazi inclusi) e riferiscono ai colleghi in forma orale.
L’insegnamento sarà erogato in presenza compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le eventuali misure conseguenti.

Testi di riferimento

Il testo di riferimento consigliato è: Paolo Caretti, Giovanni Tarli Barbieri, Diritto Regionale, Torino (Giappichelli), ultima edizione disponibile. Le diapositive utilizzate dal docente sono messe a disposizione sul portale dolly all’inizio delle lezioni. Le decisioni della Corte costituzionale possono essere reperite presso il sito istituzionale www.cosrtecostituzionale.it.

Verifica dell'apprendimento

La verifica dell’apprendimento si svolge in forma orale col metodo del colloquio libero. Tale colloquio avrà luogo al termine delle lezioni all’interno delle apposite sessioni previste ed avrà una durata minima di circa 15 minuti, nel corso dei quali all’esaminando verranno poste almeno tre domande cercando di toccare 3 diverse macrotematiche delle 6 indicate sopra illustrando i contenuti dell’insegnamento.
Gli indicatori di valutazione di questa prova sono:
- Capacità di utilizzare le conoscenze
- Capacità di collegare le conoscenze
- Padronanza del linguaggio giuridico
- Capacità di discutere gli argomenti
- Capacità di approfondire gli argomenti
Il voto è espresso in trentesimi e per superare l’esame si deve conseguire un punteggio non inferiore a 18/30. Per ottenere un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati e di essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente con un uso appropriato del linguaggio giuridico.
Gli esami si svolgeranno in presenza compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le eventuali misure conseguenti

Risultati attesi

1) Conoscenza e capacità di comprensione.
Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di:
- identificare le principali fonti normative del diritto regionale;
- descrivere i principali istituti del diritto regionale.
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di:
- collegare tra di loro le nozioni apprese con un approccio di tipo sistematico;
- applicare tali nozioni con riferimento a casi semplici e paradigmatici.
3) Autonomia di giudizio
Al termine dell’insegnamento, lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in modo critico le conoscenze acquisite con riferimento a casi nuovi;
- giustificare la soluzione prospettata rispetto a tali casi.
4) Abilità comunicative
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di:
- utilizzare in modo adeguato il lessico specialistico;
- esporre in modo efficace i concetti appresi
5) Capacità di apprendimento
Al termine dell’insegnamento lo studente sarà in grado di
- implementare le proprie conoscenze rispetto ad argomenti che non siano stati trattati direttamente nell’ambito dell’insegnamento;
- aggiornare le proprie conoscenze in relazione agli sviluppi intervenuti nel quadro normativo e giurisprudenziale.