|
Elisabetta SGARBI
Professore Associato Dipartimento di Scienze della Vita sede ex-Agraria
|
Insegnamento: Conservazione e gestione della biodiversità animale e vegetale
Biologia sperimentale e applicata (D.M. 270/04) (Offerta formativa 2022)
Obiettivi formativi
Nel campo della Biologia della conservazione e della gestione della biodiversità, il corso si pone l’obiettivo di sviluppare le conoscenze riguardo: livelli e metodiche di base di studio della biodiversità, i fattori di degrado, i principali strumenti operativi e normativi finalizzati alla sua tutela e gestione.
Prerequisiti
Conoscenze di base in Zoologia, Botanica ed Ecologia acquisite in corsi universitari.
Programma del corso
Contenuti comuni trattati per l'ambito vegetale e animale dai rispettivi docenti. Alcuni contenuti sono esplicitamente esclusivi di un solo ambito.
La diversità biologica: definizioni, valore ed importanza della sua conservazione; livelli di organizzazione e metodi per la sua misura; diversità intraspecifica: sottospecie, razze geografiche, clini, ecotipi. Processi di speciazione: autopoliploidia, allopoliploidia, apomissia, ibridazione. Diversità e ricchezza specifica: distribuzione globale, hot spots, focal points. Lineamenti generali di metodi di indagine della diversità faunistica. Diversità di paesaggio, frammentazione e mosaico ambientale. Ruolo ecologico dei margini: ecoclini ed ecotoni. Concetti di Popolazione Minima Vitale (MVP) e Minima Area Dinamica (MDA). Rarità e vulnerabilità all’estinzione. Problemi di conservazione delle piccole popolazioni. IUCN: mission, le Categorie IUCN della Lista Rossa e loro definizione, linee guida e criteri di applicazione. Fattori di minaccia di specie e popolazioni nel contesto nazionale. Invasioni biologiche. Principali normative internazionali e nazionali in materia di conservazione e gestione della biodiversità. Identificazione e gestione delle specie alloctone invasive. Caccia e pesca in Italia. La rete europea ‘Natura 2000’ e le reti ecologiche a scala locale. Parchi, Riserve naturali e altre aree protette in Italia. Orti Botanici e Giardini zoologici. Banche dei semi: gestione, problemi e opportunità. Ruolo delle colture in vitro per la propagazione e conservazione del germoplasma vegetale. Crioconservazione. Progetti integrati, in situ-ex situ, di conservazione di specie minacciate. Esempi di banche dati della biodiversità locale.
Metodi didattici
Il corso prevede lezioni frontali, tenute in lingua italiana, con proiezione di slides in Power Point e seminari tenuti da esperti in materia di conservazione della natura. Sono previste visite in aree protette e siti della rete Natura 2000 e attività didattiche in Orti Botanici.
Testi di riferimento
Ferrari C. - Biodiversità, dal genoma al paesaggio. Seconda edizione. Zanichelli, Bologna, 2011.
Primack R.B. & Boitani L. - Biologia della Conservazione. Zanichelli, Bologna, 2018.
Wheater P., Bell C. & Cook, P. - Practical field ecology: a project guide, Wiley-Blackwell, West Sussex, 2011.
Autori Vari - Stato della biodiversità in Italia. Ministero Ambiente e Tutela del territorio, Palombi ed., Roma, 2005.
Altro materiale didattico integrativo verrà fornito dai docenti M. Dal Zotto (modulo animale) ed E. Sgarbi (modulo vegetale).
Verifica dell'apprendimento
La verifica dell'apprendimento avverrà attraverso un esame orale semistrutturato.
Gli indicatori di valutazione della prova sono:
- livello di conoscenze e competenze acquisite riguardo gli argomenti trattati (50%);
- capacità di stabilire correlazioni tra gli argomenti (20%)
- capacità di interpretazione delle componenti faunistiche e floristiche in relazione ai principali habitat e paesaggi presenti sul territorio nazionale (10%);
- capacità di esporre i concetti con linguaggio corretto e chiaro (20%).
La prova sarà divisa in due parti: una svolta con il docente di area vegetale e una con il docente di area animale. Il voto finale sarà dato dalla media tra i voti attribuiti nelle due prove.
Risultati attesi
1) Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente acquisirà conoscenze nel campo della gestione e conservazione biologica, con particolare riguardo alla flora e alla fauna italiana e ai relativi habitat, sui diversi livelli di analisi della biodiversità (intraspecifico, interspecifico e di comunità).
2) Conoscenza e capacità di comprensione applicate:
lo studente avrà conoscenze e competenze per applicare alcune delle metodologie usate e raccomandate per lo studio della biodiversità nei progetti per la conservazione ex situ e in situ delle specie rare e/o minacciate di estinzione e per il contenimento /eradicazione di quelle esotiche invasive. Avrà conoscenze aggiornate sul quadro legislativo in materia di conservazione della biodiversità.
3) Autonomia di giudizio: capacità di riorganizzare le conoscenze apprese, migliorare la propria capacità di valutazione critica ed autonoma sugli argomenti trattati.
4) Abilità comunicative: lo studente sarà in grado di esprimere le proprie conoscenze in maniera corretta e con terminologia scientifica appropriata.
5) Capacità di apprendimento: attraverso le attività effettuate durante il corso, lo studente acquisirà conoscenze utili nel proseguimento degli studi o nell'ingresso nel mondo del lavoro.