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Margherita RUSSO

Professore Ordinario
Dipartimento di Economia "Marco Biagi"

Insegnamento: Economia e istituzioni dei distretti industriali

Economia e marketing internazionale (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Il corso intende collocare la nozione di distretto industriale nel contesto del dibattito internazionale sulla dimensione locale dello sviluppo economico, presentando il distretto industriale come concetto in grado di comprendere una più vasta categoria di fenomeni economici organizzati nello spazio.
In questo quadro si farà riferimento alle economie esterne, alle economie di agglomerazione e alle reti di relazioni sociali, per poi delineare in modo puntuale la nozione di distretto industriale.
Particolare attenzione verrà rivolta agli strumenti di identificazione spaziale dei sistemi locali e dei distretti industriali.
L'esame dei fattori di competitività dei distretti industriali si concentrerà su aspetti interni all'impresa e sulle relazioni tra imprese. In particolare si studieranno:
(a) le caratteristiche peculiari delle imprese che operano nei distretti industriali;
(b) la nozione di capitale sociale e le reti di competenze nei distretti industriali;
(c) le relazioni tra le imprese; e tra sistemi di piccola e grande impresa
(d) le caratteristiche del processo innovativo nei distretti industriali;
(e) le istituzioni che sostengono la dimensione sistemica del distretto;
(f) le politiche industriale per i sistemi di piccola e media impresa.
Si esaminerà la diffusione e rilevanza quantitativa in Italia dei sistemi produttivi locali di piccola impresa e dei distretti industriali.
La dinamica del cambiamento nei distretti industriali e nei sistemi produttivi locali verrà discussa anche attraverso l'analisi di studi di caso in una prospettiva comparata a livello internazionale.

Prerequisiti

- logica di base: ipotesi/premesse, condizioni, implicazioni/conclusioni (per elaborare argomentazioni sui temi del corso)
- derivata (per calcolare la pendenza del grafico di una funzione e mettere a confronto la dinamica relativa di due variabili, ad esempio occupati nelle grandi imprese e occupati nelle PMI, nel tempo)
- media, mediana, misure di dispersione, distribuzione percentile, tassi di variazione
- variazioni di livello, composizione spaziale e settoriale (per studiare i cambiamenti strutturali che, ad esempio, spiegano la dinamica dell'occupazione settoriale dei territori in esame)
- uso di un foglio excel per il calcolo di somme, percentuali, variazioni assolute e percentuali, creazioni di tabelle pivot
- conoscenza delle nozioni di economie esterne, economie di scala, beni pubblici

Programma del corso

Il corso è strutturato attorno a cinque temi:

I distretti industriali in una prospettiva interdisciplinare (1. cfu)
- Comunità di persone e Istituzioni nei distretti. Popolazione di imprese: specializzazione in fase
- Risorse umane, competenze, il mercato, concorrenza e cooperazione nei distretti
- Specializzazione coordinamento, attività simili e attività complementari

Distretti industriali e sviluppo economico in Italia (2 cfu)
- Identificazione dei distretti industriali. Classificazione delle attività economiche
- Trasformazione della struttura produttiva: 1951-2022; Divari territoriali nella geografia e demografia dei distretti, il divario regionale in Italia negli ultimi venti anni
- Le regole del gioco nei distretti: norme, cautele e regole di interazione, sanzioni, conflitto e partecipazione

Imprese e tecnologie nei distretti (1 cfu)
- Multinazionali dei distretti
- trasformazione digitale e IoT

Politiche regionali e politiche per i distretti industriali (1 cfu)
- Politiche regionali
- Servizi reali per i distretti industriali
- Il piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR

Incertezza e innovazione (1 cfu)
- Determinati dell'incertezza,
- Implicazioni per la politica industriale
- Analisi micro e strategie

Metodi didattici

Le lezioni si svolgono in presenza, in lingua italiana, ma potranno essere utilizzati a lezione brevi video in inglese.

Oltre alle lezioni della docente, verranno realizzate attività di approfondimento con esperti (che saranno indicati in dettaglio a lezione).
Le lezioni usano approcci interattivi, simulativi e collaborativi, favoriti dalla frequenza delle lezioni.
La frequenza è rilevata dalla piattaforma moodle nel sondaggio "...sono in aula". Si considera frequentante chi ha partecipato in aula ad almeno il 75% delle lezioni.

Attraverso la piattaforma moodle saranno raccolte le risposte degli studenti sui temi del corso, anche per l'organizzazione di esercitazioni, attività in piccoli gruppi.

Le lezioni registrate saranno disponibili nella piattaforma Teams al termine del periodo di lezione.

Testi di riferimento

I testi d'esame sono disponibili nella pagina moodle del corso.
Se necessario, altri saggi saranno aggiunti. I saggi che non verranno trattati a lezione saranno eliminati dalla lista dei materiali di studio

Becattini G. 1989, Riflessioni sul distretto industriale marshalliano come concetto socio-economico, Stato e mercato
Biagi, M. 1985 Sindacato accordi partecipazione tecnologica, pp. 341-46
Bianchi, P, et al. 2021. Regional resilience: Lessons from a historical analysis of the Emilia-Romagna Region in Italy. 1-25.
Brusco S. e S. Paba 1997, Per una storia dei distretti industriali italiani dal dopoguerra agli anni novanta, pp. 265-333
Brusco S. 2008, Le regole del gioco nei distretti industriali in I distretti industriali: lezioni per lo sviluppo. pp. 343-381
Brusco S. 2008, Distretti industriali e servizi reali, pp. 189-217
Cabigiosu, A. 2018, ‘Industria 4.0: Diffusione, Applicazioni e Rischi Nel Settore Auto’.
Davies, R. 2015, Industry 4.0: Digitalisation for Productivity and Growth. European Parliament. 22 settembre 2015.
Giardino, R., G. Solinas.2019. Controllo italiano, controllo estero. Cosa è meglio?. 75-114.
MISE, 2018 | aggiornamento MET 2020
Moretti, G. 2019, Politiche regionali per la ricerca e innovazione
Motohashi K. 2017, Survey of Big Data Use and Innovation in Japanese Manufacturing Firms
Richardson G.B. 1972, L'organizzazione dell'industria, Economic Journal, pp. 883-896
Rosenberg N. 1996, Uncertainty and Technological Change
Russo M. 2015, Distretti, piccole imprese e sapere diffuso nei sistemi produttivi della meccanica, 147-60
Russo, M. et al. 2018. Cinquanta anni di contrattazione di secondo livello: che cosa impariamo dal caso Lamborghini?
Russo, M. 2019. «Digital transformation in the automotive supply chain: a comparative perspective».
Viesti,G. 2021 L’industrializzazione del Mezzogiorno: le dinamiche del XXI secolo, In pubblicazione su Rivista Economica del Mezzogiorno, 2022

Verifica dell'apprendimento

La prova d'esame si svolge nel laboratorio informatico, utilizzando la piattaforma Moodle.


La valutazione riguarda:
- i contenuti specifici del corso, con particolare riferimento alla consapevolezza dei diversi approcci di studio dello sviluppo locale, alla comprensione della natura dinamica dei processi di sviluppo, alla capacità di confrontare differenti esperienze di sviluppo locale di piccola impresa e di grande impresa.
- la capacità di applicare conoscenze e la comprensione degli strumenti di analisi
- l'autonomia di giudizio e abilità comunicative


Modalità di valutazione

Per gli studenti frequentanti sarà possibile svolgere due prove d'esame parziali: una a metà del corso e, se superata con almeno 7/30, si potrà svolgere la seconda prova d'esame parziale nella sessione d'esame

La prima prova parziale prevede una domanda aperta (per complessivi 4/30), durata di massimo 15'. Chi non risponde alla domanda aperta ha una penalità di 4 punti. Una seconda parte della prova obbligatoria (per complessivi 8/30) ha una durata massima di 20'. Prevede: 15 domande con risposta multipla (punti per ogni risposta: corretta: 0.4; sbagliata: -0.2; mancata risposta: 0); 8 domande con risposta vero/falso (punti per ogni risposta corretta: 0.3; sbagliata o mancata risposta: 0).
I risultati della prova parziale saranno disponibili all'inizio della seconda parte delle attività didattiche.

La seconda prova parziale dell'esame prevede oltre allo stesso numero e composizione di domande della prima prova parziale, una domanda aperta (per un totale di massimo 6/30) che riguarda la presentazione di un argomento scelto dallo studente tra i cinque che verranno indicati a lezione. In alternativa alla domanda aperta, si potrà svolgere il progetto che verrà concordato con la docente all'inizio delle lezioni e che dovrà essere completato entro il mese di novembre (valutazione massima 6 punti).

Per gli studenti che svolgono le due prove parziali, si considera superata la prova d'esame se è stato ottenuto un voto superiore o uguale a 18/30, sommando i risultati della valutazione delle due prove parziali.

Per gli studenti non frequentanti e per gli studenti frequentanti che non abbiano superato la prima prova parziale sarà possibile svolgere la prova d'esame integrale, composta dalle due prove parziali. Si considera superata la prova d'esame se è stato ottenuto un voto superiore o uguale a 18/30.

I risultati delle prove d'esame (integrale e del secondo parziale) saranno disponibili entro due settimane dal giorno della prova.


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NB per ogni argomento del corso, richiamato anche nella traccia delle lezioni, gli studenti hanno a disposizione gli specifici argomenti attorno a cui saranno proposte domande in sede d'esame, secondo le diverse tipologie di domande: a scelta multipla, V/F, con risposta aperta
[un esempio dei tipi di domande verrà illustrato a lezione alla fine del corso]


GLI STUDENTI DI ALTRI DIPARTIMENTI NON SONO AMMESSI A SOSTENERE LA PROVA D'ESAME

Risultati attesi

Conoscenza e capacità di comprensione.
Lo studente apprende:
- i concetti di sistema locale del lavoro, distretto industriale e cluster industriale;
- i fondamenti della cooperazione fra imprese, attraverso l’analisi critica dei principali modelli di organizzazione industriale relativi alle piccole e medie imprese;
- le diverse politiche industriali di tipo orizzontale per i sistemi di piccole imprese.
Il lavoro in team potenzia l’apprendimento e l’efficacia di analisi complesse.

Capacità di applicare conoscenze e comprensione.
Alla fine del corso lo studente sarà in grado di interrogare e realizzare alcune elaborazioni su dati tratti dalle banche dati Istat.
Attraverso la conoscenza del processo manifatturiero, saprà organizzare i dati utili per l'analisi di un sistema di imprese.

Autonomia di giudizio.
- l’autonomia di giudizio per valutare i vantaggi di competitività di un’impresa appartenente a un distretto o a una rete d’impresa e orientarne il cambiamento attraverso strategie di impresa e politiche pubbliche adeguate

Abilità comunicative.
Attraverso le flipped classroom e la prova d'esame individuale lo studente è chiamato a esprimere in forma orale e scritta concetti e analisi, formulati con adeguata terminologia tecnico-economica, sui temi affrontati nel corso.

Capacità di apprendimento
L’acquisizione degli strumenti di analisi viene applicata sia nella analisi critica di contributi teorici che nell'analisi empirica.
Completando con successo la prova d'esame lo studente è in grado di affrontare con adeguata preparazione e autonomia ricerche e approfondimenti nelle fasi successive del percorso universitario o professionale.