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Laura GAVIOLI

Professore Ordinario
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Lingua inglese e strumenti digitali per la traduzione

Lingue, culture, comunicazione (Offerta formativa 2022)

Obiettivi formativi

Il corso intende familiarizzare gli studenti con il concetto di traduzione nella e per la comunicazione sulla base di dati che forniscano esempi autentici di traduzione scritta e orale. Ci si attende che gli studenti, alla fine del corso, siano in grado di: a. identificare le competenze necessarie a svolgere interpretazione dialogica in contesti semplici (ad esempio visite museali); b. di identificare una traduzione idiomatica e fluente e sviluppino le capacità di fare a loro volta traduzioni fuenti nella lingua inglese, relativamente a testi abbastanza standard e convenzionali (ad esempio testi turistici su web)

Prerequisiti

Prima di questo esame, gli studenti devono avere superato l’esame relativo alla lingua inglese del primo anno e avere raggiunto il livello C1 di competenza linguistica. Il raggiungimento del livello C2 è fortemente raccomandato.

Programma del corso

Il corso si incentra: a. sull’interpretazione dialogica in contesti culturali (ad esempio interviste con artisti o scrittori, l’interpretazione di brevi discorsi introduttivi o saluti nell’ambito di eventi, le visite guidate al patrimonio locale e culturale) e b. sulla traduzione per la promozione turistica e culturale del patrimonio italiano (si tratta di traduzione verso l’inglese di testi turistici, brochures o cataloghi), svolta con l'utilizzo di strumenti digitali come i corpora. Vengono analizzati dati autentici, soprattutto relativi alla traduzione orale per vedere come l’interprete si orienta al pubblico. Ogni parte del corso, ovvero quella relativa all'interpretazione dialogica e quella relativa alla traduzione scritta supportata da strumenti digitali vale il 50% dei cfu (dunque 3 + 3).

Metodi didattici

Gli studenti lavoreranno con materiali autentici attraverso cui osserveranno le dinamiche usate nell’interpretazione traduttiva per ottenere particolari scopi comunicativi (ad esempio l’esplicitazione per chiarire diversi presupposti culturali, l’espansione per chiarire aspetti che potrebbero non essere sufficientemente chiari, la riduzione per mettere a fuoco un punto in particolare). Queste dinamiche vengono osservate e discusse in classe per comprendere come si comunica attraverso la traduzione. Gli studenti verranno inoltre familiarizzati con i metodi digitali di supporto alla traduzione (soprattutto i corpora, che costituiscono la base portante di molti strumenti digitali), che verranno utilizzati per tradurre verso l’inglese testi di interesse per il corso di laurea (ad esempio sul patrimonio culturale e di attrazione turistica). Il corso si tiene primariamente in lingua inglese. Trattandosi di un corso basato anche su attività pratiche, la frequenza è fortemente consigliata.

Testi di riferimento

Bibliography is divided in part A (interaction) and part B (corpora). All the papers are available through the Moodle website.

Part A - suggested order for reading

Wadensjö, C. 1998. Interpreting as Interaction. London: Longman: ch. 6.

Mason, I. 2006. On mutual accessibility of contextual assumptions in dialogue interpreting. Journal of Pragmatics, 38. 359-373.

Baraldi, C. and L.Gavioli 2014. Are close renditions the golden standard? Some thoughts on translating accurately in healthcare interpreter-mediated interaction. The Interpreter and Translator Trainer, Vol. 8, special issue (guest editors: E. Davitti, S. Pasquandrea), 336-353.

Gavioli, L. 2016. Negotiating territories of knowledge: on interpreting talk in guided tours. In E. Dal Fovo & N.Niemants Interpreters’ Newsletter, Special Issue. 73-86.

Wadensjö, C. 2008. The shaping of Gorbachev: On framing in an interpreter-mediated talk-show interview. Text & Talk 28–1, 119–146.

Straniero Sergio, Francesco 2012. You are not too funny: Challenging the role of the interpreter on Italian talkshows. In Claudio Baraldi and Laura Gavioli (eds) Coordinating Participation in Dialogue Interpreting. Amsterdam & Philadelphia: John Benjamins, 71-98.


Part B -suggested order for reading

Cook, Guy. 2010. What is translation? In Guy Cook Translation in Language Teaching. Oxford: Oxford University Press. 54-81

Tognini Bonelli, E. 2001. Corpus Linguistics at Work. Amsterdam: John Benjamins (Chapters 7 and 8).

Stewart, D. 2000. Conventionality, creativity and translated text: The implications of electronic corpora in translation. In M. Olohan (ed.) Intercultural Faultlines. Manchester: St.Jerome. 73-91.

Stewart, D. 2013. From Pro Loco to Pro Globo: translating into English for an international readership. The Interpreter and Translation Trainer, 7(2): 217-34.

Zanettin, F. 2009. Corpus-based Translation Activities for Language Learners. The Interpreter and Translator Trainer, 3(2): 209-24.

Verifica dell'apprendimento

L’esame si divide in tre parti che valutano tipologie diverse di capacità.

1. Un esame di interpretazione dall’inglese all’italiano in cui gli studenti dovranno tradurre oralmente un discorso di 5-6 minuti

2. Un esame di traduzione dall’italiano all’inglese in cui gli studenti dovranno tradurre un testo di circa 250 usando un corpus fatto da loro per lo scopo specifico di tradurre il testo in questione. Dovranno poi aggiungere un commento sulla soluzione più interessante che hanno trovato attraverso i corpora; il commento deve fare riferimento ai dati trovati attraverso i corpora e alla parte B della bibliografia

3. Un colloquio orale in cui gli studenti commenteranno una trascrizione di una interazione mediata da interprete sulla base della bibliografia – parte A. Gli studenti dovranno portare all’esame la loro trascrizione.

Ogni parte dell’esame contribuisce al voto per un terzo

La valutazione tiene conto di: a. accuratezza nella resa in italiano; b. accuratezza e scorrevolezza della traduzione in inglese; c. accuratezza e precisione nel riferirsi ai concetti bibliografici; d. competenza nell’uso degli strumenti digitali insegnati (verificati sia attraverso le soluzioni proposte nella traduzione sia attraverso il commento)

Per ottenere la sufficienza (18) gli studenti devono dimostrare di sapere almeno rendere un testo scritto e orale senza alterarne il significato originale nel contesto comunicativo e devono sapere sostenere le proprie scelte traduttive

Risultati attesi

I risultati attesi riguardano in larga parte il raggiungimento dell'obiettivo principale esplicitato nel primo punto del programma. In particolare:
a. conoscere e comprendere i concetti di base della traduzione nella comunicazione, sia nell’orale che nello scritto;
b. applicare le conoscenze attraverso i metodi di analisi appresi nel corso (analisi dell’interazione e analisi dei corpora) al fine di arrivare a soluzioni traduttive efficaci;
c. applicare le capacità e conoscenze ottenute a testi e situazioni comunicative diverse, in modo da sviluppare strumenti per potersi specializzare e professionalizzare in un’ottica di life-long learning