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Giorgio ZANETTI
Professore Ordinario Dipartimento Educazione e Scienze Umane
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Insegnamento: Teoria e storia dei generi narrativi
Scienze pedagogiche (D.M. 270/04) (Offerta formativa 2022)
Obiettivi formativi
- Conoscenze e competenze letterarie, con particolare riguardo ai generi narrativi, finalizzate ad una analisi multiprospettica dei modelli culturali.
- Conoscenza di rilevanti interpretazioni e testimonianze letterarie relative ai processi di formazione e alle problematiche educative.
- Sapere svolgere forme di «studio di caso» di origine letteraria attraverso il ricorso a elementi teorici della narratologia e delle scienze umane.
- Saper confrontare fra loro modelli interpretativi e saper ricondurre modelli operativi alla loro dimensione storica e valoriale.
- Capacità di analizzare attraverso il testo scritto la comunicazione interpersonale.
- Possedere una buona abilità di comunicazione impiegando molteplici registri linguistici e di genere.
- Capacità di selezione tra dati informativi disponibili nelle biblioteche, negli archivi, in web.
Prerequisiti
Conoscenze e competenze letterarie acquisite nelle Scuole Superiori.
Programma del corso
Al cuore di un insegnamento di Teoria e storia dei generi narrativi non può che esservi l’esercizio strenuo della lettura e del commento, l’esperienza diretta e concreta dei testi. Ora, a ben riflettere, se ci si chiedesse quanto tempo ci occorrerà per leggere e comprendere un’opera letteraria, nessuno sarebbe in grado di rispondere in modo sufficientemente preciso. E ciò vale a maggior ragione nel vivo della prassi didattica, un cui elemento ineludibile è l’attenzione al feedback mai prevedibile degli studenti. Inoltre, almeno nel caso del nostro Corso, un percorso di insegnamento non può acquisire veramente coerenza, organicità, efficacia se non attraverso un gioco continuo di anticipazioni e retrospezioni o riprese costantemente intrecciate alla trattazione di ogni singolo argomento: anche questo rende di fatto impropria una articolazione del programma secondo fasi definite in termini cronologici (o di CFU).
TITOLO DEL CORSO: La narrazione come rete di relazioni
Attraverso lo studio di alcuni testi esemplari, il Corso interrogherà l’ipotesi che le forme della narrazione intrattengano un rapporto profondo, oltre che con l’estetica, anche con l’etica e le sue forme di immaginazione morale. Invero le eroine e gli eroi della letteratura costituiscono sempre anche una incarnazione di valori, un modello di comportamenti, una risposta strutturalmente «aperta» ai dilemmi e agli enigmi dell’esistere e dell’agire dell’uomo. E in fondo l’intreccio di un’opera letteraria è sempre costituito da una rete (o da un groviglio) di relazioni, il cui studio può trarre nuova linfa anche dagli apporti più avvertiti della sociologia e dell’antropologia culturale. Viene da pensare che, forse, avvalorare l’etica della letteratura (e dunque del linguaggio) tra retorica ed ermeneutica, azione e riflessione, possa contribuire anche sul piano educativo ad affrontare le difficoltà di ordine etico sempre più avvertite nella nostra società, con i suoi simulacri e i suoi narcisismi più o meno istituzionalizzati, esercitando anche i più giovani a sentire e a capire la voce dell’alterità, in un mondo del molteplice e del diverso quale è quello in cui viviamo. Il Corso si articolerà attraverso i seguenti punti:
1) Un’etica della letteratura: definizione del problema. Lettura e commento di testi di E. Canetti, G. Simmel, C. Baudelaire, C. Geertz, M. Bachtin, J. Cercas.
2) Lettura e commento di J.W. Goethe, «Le affinità elettive».
3) Lettura e commento di C. E. Gadda, «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana».
4) Lettura e commento di H. Broch, «Il racconto della serva Zerlina».
5) Lettura e commento di P. Roth, «La macchia umana».
Metodi didattici
Ferma restando l'attenzione all'evoluzione della situazione sanitaria COVID-19, in assenza di disposizioni normative che impongano restrizioni, tutte le attività didattiche si svolgeranno al 100% in presenza. Si provvederà comunque a fornire adeguato materiale didattico digitale per via telematica attraverso forme di didattica online (condivisione di documenti o testi altrimenti difficilmente reperibili, incontri individuali e/o di gruppo, appuntamenti seminariali periodici di discussione e di riflessione sul programma in corso di svolgimento), secondo un modello di didattica partecipata. In ogni caso le lezioni frontali saranno costantemente aperte a discussioni collegiali e a tutte le forme di interazione con gli studenti. La frequenza alle lezioni non è obbligatoria.
Testi di riferimento
1) Lettura e commento delle seguenti opere: a) J.W. Goethe, «Le affinità elettive», Einaudi; b) C. E. Gadda, «Quer pasticciaccio brutto de via Merulana», Adelphi; H. Broch, «Il racconto della serva Zerlina», Adelphi; P. Roth, «La macchia umana», Einaudi.
2) Lettura e commento di uno dei seguenti saggi a scelta dello studente: a) G. Simmel, «Stile moderno. Saggi di estetica sociale», Einaudi (i saggi «Filosofia della moda» (pp. 199-227), «Filosofia dell’avventura» (pp.246-261) e «La metropoli e la vita dello spirito» (pp. 402-417); b) E. Raimondi, «L’etica del lettore», Il Mulino; c) C. Geertz, «Interpretazione di culture» (i capitoli «Verso una teoria interpretativa della cultura» » e «Note sul combattimento di galli a Bali»), Il Mulino; d) Z. Bauman, «La società dell’incertezza», il Mulino; e) G. Baumann, «L’enigma multiculturale», Il Mulino; f) G. Steiner, «Le Antigoni», Garzanti; g) M. Nussbaum, «Il giudizio del poeta», Feltrinelli; h) M. Nussbaum, «L’intelligenza delle emozioni», Il Mulino (due capitoli a scelta); i) J. Cercas, «Il punto cieco», Guanda; l) M. Bachtin, «L'autore e l'eroe. Teoria letteraria e scienze umane», Einaudi (limitatamente a: "Il problema del testo nella linguistica, nella filologia e nelle altre scienze umane", pp. 291-319, "Dagli appunti del 1970-1971" e "Per una metodologia delle scienze umane", pp. 349-387); m) E. Canetti, «La missione dello scrittore», in «La coscienza delle parole», Adelphi (pp. 379-396) + A. Yehoshua, «Il potere terribile di una piccola colpa», Einaudi (il primo capitolo e un altro capitolo a scelta)
Verifica dell'apprendimento
Esami orali, della durata di circa 20 minuti. L'esame si svolgerà al termine dell’insegnamento secondo il calendario ufficiale degli appelli d’esame. Non sono previste prove intermedie, ma potranno concorrere alla valutazione finale eventuali esercitazioni scritte o attività seminariali proposte dagli studenti. Le domande nel corso del colloquio sono finalizzate a valutare:
- le conoscenze e le capacità di comprensione;
- l’applicazione di conoscenze e capacità di comprensione;
- l’autonomia di giudizio
- l'organicità e l'approfondimento della preparazione, la capacità critica di istituire relazioni, la capacità di elaborare l'esposizione e l'argomentazione in forme discorsive corrette, l'attitudine a mettere a frutto le proprie conoscenze di fronte a problemi nuovi. Criteri di verifica e soglie di valutazione:
30 e lode - prova eccellente: conoscenze pienamente acquisite e ottima articolazione critica ed espressiva.
30 - prova ottima: conoscenze complete, ben articolate ed espresse correttamente, non prive di spunti critici.
28-29 -prova buona: conoscenze esaurienti e adeguatamente contestualizzate, esposizione corretta.
25-27 - prova discreta, conoscenze essenziali acquisite, ma non esaurienti e non sempre articolate in maniera corretta.
21-24 - prova sufficiente, conoscenze presenti anche se superficiali ed ellittiche; esposizione e argomentazione lacunose e spesso non appropriate.
18-21- prova appena sufficiente, conoscenze presenti ma assai superficiali e decontestualizzate.L'esposizione presenta lacune anche rilevanti.
Esame non superato - Lo studente è invitato a presentarsi a un successivo appello quando le conoscenze essenziali non risultano acquisite e manca una comprensione adeguata del contesto entro il quale sono collocate
Gli esami si svolgeranno in presenza o a distanza a seconda dell'evoluzione della situazione COVID19.
Risultati attesi
Conoscenza e comprensione
- conoscenza di rilevanti interpretazioni e testimonianze letterarie di processi di formazione e di modalità di rapporto con l'altro;
- approfondite conoscenze nell'ambito del sapere letterario finalizzate ad un'analisi multiprospettica dei modelli culturali e a una contestualizzazione storica e antropologica delle problematiche di natura educativa
- conoscenza e comprensione dei modelli teorici e critici della narrazione, con particolare riferimento all'ermeneutica del rapporto con l'alterità e alle dinamiche storiche e antropologiche dei processi di costruzione delle identità individuali e collettive.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- sapere svolgere forme di "studio di caso" di origine letteraria attraverso il ricorso a nuclei teorici delle scienze della narrazione e delle scienze umane
- saper valutare e impiegare criticamente le fonti letterarie e documentarie rilevandone le implicazioni educative.
Autonomia di giudizio
- saper confrontare fra loro modelli di teoria della narrazione e saper ricondurre modelli di lettura e di scrittura narrativa alla loro dimensione storica e valoriale
- saper raccogliere e selezionare informazioni integrando le conoscenze in rapporto al problema interpretativo affrontato;
Abilità comunicative
- possedere una buona abilità di comunicazione padroneggiando molteplici registri linguistici e di genere e saper elaborare e argomentare le esperienze in forma organica e in funzione di interlocutori e contesti diversi;
- essere in grado di analizzare la comunicazione interpersonale
Capacità di apprendimento
- capacità di selezione tra fonti informative plurime, disponibili nelle biblioteche, negli archivi e nel web.
- capacità di riflettere sulle proprie operazioni interpretative e valutare le proprie conoscenze e competenze in ordine allo stato dell'arte e ai propri obiettivi