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Elisa ROSSI

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Teoria e metodi del dialogo e della mediazione

Storia e culture contemporanee (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Al termine del corso, la studentessa e lo studente dovrebbe essere in grado di acquisire le competenze teoriche e pratiche per quanto riguarda (1) la metodologia di realizzazione e (2) l’analisi di interventi dialogici di facilitazione e mediazione in classi scolastiche e incontri in contesti educativi, realizzati in organizzazioni complesse (scuole e organizzazioni internazionali), con particolare riferimento alle caratteristiche culturali e linguistiche di questi interventi.
Il corso mira a fornire sia competenze di ricerca, sia competenze professionali utili per l’inserimento in équipe di progettazione e intervento di facilitazione e mediazione, con particolare riferimento ai contesti interculturali. Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione relativa ai risultati di apprendimento attesi.

Prerequisiti

.Avere acquisito competenze nell’analisi della comunicazione e dei processi culturali

Programma del corso

Il corso di compone di due parti.

Prima parte (basi storiche, teoriche e metodologiche di pratiche dialogiche) (2 CFU: Claudio Baraldi):
Origini, significato ed evoluzione degli interventi sociali
Sistema giuridico e psicoterapeutico
Sistema educativo
Forme dialogiche di intervento sociale
Il concetto di facilitazione
Mediazione dei conflitti e mediazione linguistico-culturale
Metodologie di analisi


Seconda parte (metodologie e le tecniche di osservazione e di analisi dei processi e dei risultati degli interventi di facilitazione e mediazione) (3 CFU: Claudio Baraldi; 4 CFU: Elisa Rossi).
Vengono introdotti, analizzati e commentati esempi di facilitazione e mediazione dei conflitti e mediazione linguistico-culturale, prevalentemente in situazioni multiculturali. L’analisi degli esempi serve a comparare pratiche diverse e verificarne le condizioni di successo e fallimento, con particolare riferimento all’uso del linguaggio e agli aspetti culturali. Sintesi dei temi fondamentali:

Progetti di ricerca e contesti di facilitazione e mediazione
Facilitazione in contesti educativi e sanitari: azioni dialogiche ed effetti nell’interazione
Mediazione in contesti educativi: azioni dialogiche ed effetti nell’interazione
Comunicazione interculturale nella facilitazione e nella mediazione

La differenziazione dei contenuti per CFU potrà subire modifiche alla luce dei feedback degli studenti e delle studentesse.

Metodi didattici

Il corso viene erogato in presenza e in modalità primariamente interattiva. La frequenza è facoltativa, sebbene fortemente consigliata per discutere gli esempi in gruppo e con il docente. Per essere considerati frequentanti è necessario essere presenti ad almeno il 70% delle ore (19 incontri). La frequenza sarà rilevata attraverso la raccolta di firme a lezione. Il corso viene erogato in lingua italiana
Il corso articola concetti teorici ed esempi di esperienze, discutendo metodi e strumenti per analizzare e realizzare interventi di facilitazione e mediazione. La prima parte prevede la presentazione e la discussione di concetti di base. Nella seconda parte, vengono analizzati in modo approfondito esempi di sequenze di interazioni, nel confronto tra pratiche diverse di facilitazione e mediazione. L’analisi delle interazioni sarà svolta in piccoli gruppi (3/4 persone) in classe. I lavori di gruppo saranno seguiti da una discussione in classe con la guida e il coordinamento dei docenti.
Il corso prevede anche un’attività integrativa che consiste nella guida alla preparazione di una breve relazione scritta sui lavori di gruppo.
Il corso può essere raccordato allo svolgimento di tirocini proposti dai docenti (secondo un programma che sarà illustrato all’inizio delle lezioni), oppure suggeriti dalle studentesse e dagli studenti, che permettono l’applicazione pratica delle metodologie di ricerca e intervento apprese a lezione.

Testi di riferimento

Per l’esame orale, tre testi a scelta tra i seguenti:

Claudio Baraldi, Facilitare la comunicazione in classe, FrancoAngeli, Milano.
Claudio Baraldi, Federico Farini, Vittorio Iervese (a cura di), Raccontare storie personali in classe. Dalla ricerca all’innovazione educativa, FrancoAngeli, Milano.
Claudio Baraldi (a cura di), Dialogare in classe, Donzelli, Roma.
Robert Baruch Bush, Joseph Folger, La promessa della mediazione, Vallecchi, Firenze
David Bohm, Sul dialogo, Edizioni ETS, Pisa
Lorenzo Luatti, Mediatori atleti dell’incontro, Vannini, Gussago.
John Winslade & Gerald Monk, Practicing Narrative Mediation, Jossey-Bass, San Francisco (esclusi capp. 6 e 7).
John Winslade, Michael Williams, Safe and Peaceful Schools, Corwin, Thousand Oaks.

I non frequentanti devono scegliere un testo aggiuntivo tra quelli sopra indicati.

Relazione scritta

I testi devono essere concordati con il docente. La relazione si basa su otto saggi brevi in lingua italiana o inglese, disponibili nelle riviste online del sistema bibliotecario di ateneo oppure tratti da testi disponibili nella biblioteca umanistica, nonché sulle trascrizioni di esempi di interazioni trattati in classe, che saranno resi disponibili su moodle. Maggiori informazioni verranno fornite a lezione.

Verifica dell'apprendimento

Per l’esame, sono disponibili due opzioni:
(1) esame orale (di circa 30 minuti), che verifica la capacità di cogliere i significati della mediazione linguistico-culturale, attraverso l’analisi sia di approcci teorici, sia di esempi empirici;
(2) relazione (di circa 4.000 parole), sulla base di testi e materiali concordati con il docente, che coglie la capacità di elaborare criticamente teorie ed esempi empirici, collegandoli tra loro, e di realizzare prime analisi personali di casi di facilitazione e mediazione. Nella relazione, si verificano le conoscenze e le competenze acquisite nell’analisi dell’interazione. Linee guida per la stesura della relazione saranno inserite su moodle. La relazione dovrà essere inviata almeno 10 giorni prima dell’appello scelto per la registrazione e sarà corretta prima di tale appello.
L’esame viene svolto al termine delle lezioni e registrato nelle sezioni d’esame previste dal Dipartimento di Studi linguistici e culturali.
Nel caso di esame orale, sono previste tre domande sui testi scelti, ciascuna avente il peso di 10/30. Nel caso di esame scritto, si valutano (1) l’organizzazione del testo, inclusa la correttezza dei riferimenti bibliografici (10/30), (2) la correttezza e la precisione dei contenuti (15/30) e (3) la capacità di analisi originale (5/30). Vengono messe a disposizione note tecniche per organizzare il testo. La consegna della relazione avviene indicativamente entro una settimana dalla consegna.
Per quanto riguarda i risultati di apprendimento attesi che vengono valutati con l’esame, si veda la sezione apposita.

Risultati attesi

Conoscenza e comprensione: acquisire la conoscenza dei concetti fondamentali per l’analisi della facilitazione e della mediazione, nei diversi contesti sociali.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: acquisire la capacità di applicare i concetti fondamentali all’analisi di interazioni, con particolare riferimenti a contesti interculturali, analizzando il formato del turno, l’organizzazione della sequenza discorsiva e i presupposti strutturali dell’interazione.
Autonomia di giudizio: acquisire la capacità critica nei confronti dei problemi di realizzazione della facilitazione e della mediazione.
Abilità comunicative: acquisire la capacità di agire in modo da promuovere forme efficaci di facilitazione e mediazione.
Capacità di apprendimento: acquisire la capacità di sviluppare le conoscenze e le competenze acquisite nell’analisi personale e autonoma di interazioni nei vari contesti sociali riguardanti la facilitazione e la mediazione.