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DEBORAH PACI

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Storia dei conflitti armati

Scienze strategiche (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

L’obiettivo del corso è quello di analizzare i grandi conflitti armati nel Novecento dal punto di vista politico-militare, socio-economico e culturale. La presentazione delle principali correnti interpretative legate a snodi storici fondamentali come la guerra totale e la guerra fredda, consentirà allo studente di maturare gli strumenti critici per leggere in modo nitido il ruolo dei conflitti armati e delle istituzioni militari nella vita delle società contemporanee.

Prerequisiti

Una buona conoscenza dei tratti essenziali della storia contemporanea europea e mondiale nel Novecento.

Programma del corso

Il corso indagherà i principali conflitti armati del Novecento, prendendo in considerazione in misura prevalente, accanto agli aspetti propriamente militari, quelli di ordine politico, economico, sociale e culturale. Nuclei centrali della riflessione saranno il concetto di “guerra totale” emerso nel corso del primo e del secondo conflitto mondiale, e il paradigma della “guerra fra la gente” (R. Smith) che si è venuto manifestando già a partire dai confronti armati della Guerra fredda e, in modo sempre più evidente, in quelli successivi alla fine del mondo bipolare.

- La Grande guerra come guerra totale;
- la riflessione degli anni Venti e Trenta sulla guerra del futuro e la preparazione a un nuovo conflitto da parte delle potenze democratiche e totalitarie;
- la Seconda guerra mondiale e l’emergere del mondo bipolare;
- le dinamiche politiche, economiche e culturali della Guerra fredda nelle società occidentali;
- i conflitti della Guerra fredda: Corea, Vietnam, Afghanistan;
- I conflitti della decolonizzazione: l’Algeria;
- The Troubles: il conflitto nord-irlandese;
- il confronto arabo-israeliano, dalle origini agli sviluppi recenti;
le due guerre del Golfo;
- il ritorno della guerra in Europa: la dissoluzione della Jugoslavia: dal confronto serbo-croato al Kosovo.

Metodi didattici

Le lezioni si terranno in presenza, in italiano. La frequenza è obbligatoria.

Testi di riferimento

- Nicola Labanca (sotto la direzione di), Dizionario storico della Prima guerra mondiale, Roma, Laterza, 2014;
- Gerhard Schreiber, La Seconda guerra mondiale, Bologna, Il Mulino, 2021;
- Rupert Smith, L’arte della guerra nel mondo contemporaneo, Bologna, Il Mulino, 2021;
- Joseph Smith, La guerra fredda, Bologna, Il Mulino, 2021
- Claudio Vercelli, Storia del conflitto israelo-palestinese, Roma, Laterza, 2019.

Verifica dell'apprendimento

Una parte orale con domande sugli argomenti principali trattati nelle lezioni.
Modalità di valutazione: (1) correttezza della risposta, (2) precisione della formulazione, (3) uso di terminologia appropriata e specifica della disciplina e (4) completezza delle
informazioni.

Risultati attesi

Col superamento dell’esame gli studenti saranno in grado di valutare il fenomeno della guerra contemporanea nei suoi tratti generali superando una rappresentazione puramente schematica e matureranno la conoscenza approfondita di almeno un caso nazionale, con cui condurre forme di comparazione con altri conflitti collocati in una diversa prospettiva geografica e temporale.

In modo più analitico:
Conoscenza e comprensione: Conoscenza più approfondita di alcuni dei principali snodi storici dell’età moderna e contemporanea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Acquisizione della terminologia specialistica delle scienze storiche e filosofiche.
Autonomia di giudizio: Capacità di comparare le diverse interpretazioni storiografiche e filosofiche dei fenomeni analizzati durante il corso.
Abilità comunicative: Miglioramento nell’uso del linguaggio specifico delle scienze storiche e filosofiche.
Capacità di apprendimento: Maggiori capacità di assimilazione dei contenuti della produzione scientifica in ambito storico e filosofico.