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DEBORAH PACI

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali

Insegnamento: Storia dei conflitti

Storia e culture contemporanee (D.M. 270/04) (Offerta formativa 2023)

Obiettivi formativi

Il corso si propone di fornire gli strumenti di base per orientarsi nella comprensione delle dinamiche politiche e sociali che hanno determinato nel corso del Novecento fenomeni di conflittualità su scala locale e nazionale di cui si sono resi protagonisti i movimenti nazionalisti. In particolare verrà offerto un ventaglio di letture storiografiche che contribuiranno all’acquisizione di una capacità di analisi critica necessaria a cogliere le diverse traiettorie politico-istituzionali che hanno seguito i movimenti nazionalisti nei contesti europei ed extraeuropei. Al termine del corso gli studenti e le studentesse avranno maturato una consapevolezza dei processi politici, sociali e culturali che nel lungo periodo hanno innescato fenomeni di conflittualità.
Per gli obiettivi formativi, si rimanda alla sezione relativa ai risultati di apprendimento attesi.

Prerequisiti

Aver acquisito conoscenze di base dei metodi della storia contemporanea e competenze nell’analisi delle fonti.

Programma del corso

Il corso, incentrato sui fenomeni di conflittualità tra centri e periferie, si articola in tre sezioni. La prima (2 CFU) fornisce un’introduzione inerente al dibattito storiografico nazionale e internazionale attorno alla costruzione dello Stato nazione e agli esiti spesso conflittuali che questo processo ha comportato sul lungo e medio periodo. La seconda sezione (2 CFU) rivolge l’attenzione all’emergere dei movimenti sub-statali che hanno presentato richieste di riconoscimento politico e culturale, rivendicando spazi di autonomia all’interno dello Stato di appartenenza, indipendenza oppure manifestando la volontà di aderire ad un altro contesto istituzionale. Nella terza sezione (5 CFU) il focus della trattazione si concentrerà sulle dinamiche conflittuali, ancora perduranti, che si sono innescate nei territori insulari nel corso del Novecento e che è possibile analizzare attraverso la categoria di analisi dell’“insularismo”. Saranno presi in considerazione alcuni casi di studio che sono ritenuti particolarmente paradigmatici perché presentano caratteristiche peculiari e al contempo suscettibili di comparazione.
L’indicazione dei contenuti per CFU può subire modifiche nel corso dell’insegnamento sulla base del riscontro da parte degli studenti e delle studentesse.

Metodi didattici

Il corso si terrà in presenza e la lingua di svolgimento sarà l’italiano. Le lezioni privilegeranno un approccio interattivo che prevede una partecipazione attiva degli studenti e delle studentesse. Sarà incoraggiata la discussione collegiale sulle fonti di varia natura (comprese quelle digitali) che verranno utilizzate nel corso delle lezioni: rapporti diplomatici, articoli di giornale, pamphlet, corrispondenza, film, documentari. Verrà riservata un’attenzione specifica rivolta alle pratiche di public history inerenti ai casi di studio presentati.
Il corso può essere collegato allo svolgimento di tirocini proposti dalla docente oppure dagli stessi studenti e studentesse. Le lezioni si articolano in 54 ore complessive (27 incontri): la frequenza non è obbligatoria, ma consigliata. Sono da considerarsi frequentanti coloro che sono stati presenti a lezione per almeno 38 ore (19 incontri). Per rilevare la frequenza si procederà alla raccolta delle firme a lezione.

Testi di riferimento

I/le frequentanti dovranno studiare i due testi obbligatori:


1) Benedict Anderson, Comunità immaginate. Origini e fortuna dei nazionalismi, Roma-Bari, 2023
2) Andrea Geniola, Deborah Paci (a cura di), Sulle tracce della comunità immaginata. Identità e istituzioni nell’Europa degli stati nazionali, Milano, Unicopli, 2022


I/le non frequentanti oltre ai due testi obbligatori dovranno scegliere uno dei seguenti testi:

1) Eric Hobsbawm, Nazioni e Nazionalismi dal 1780. Programma, mito, realtà, Torino, Einaudi, 2002
2) Ernest Gellner, Nazioni e nazionalismo, Roma, Editori Riuniti, 1992

Verifica dell'apprendimento

La valutazione prevede una prova finale in forma scritta che si svolgerà al termine del corso con le seguenti modalità.
Per i/le frequentanti:
- Quattro domande sui due testi obbligatori
- redazione di un breve elaborato (15000-20000 battute, spazi e note comprese) da concordare con la docente e che verterà su uno dei casi di studio presentati a lezione. Questo elaborato dovrà essere consegnato due settimane prima della data di appello.

Per i I/le non frequentanti
- Quattro domande sui due testi obbligatori
- Due domande sul testo a scelta

Il punteggio sarà attribuito in relazione ai seguenti criteri: (1) correttezza della risposta, (2) precisione della formulazione, (3) uso di terminologia appropriata e specifica della disciplina e (4) completezza delle informazioni.
La scala di valutazione sarà la seguente: 30 e lode: eccellente: conoscenze solide, eccellenti capacità espressive, completa comprensione di concetti e argomenti; 30: molto buono: conoscenze complete e adeguate, capacità di espressione corretta e bene articolata; 27-29: buono: conoscenza soddisfacente, capacità di espressione essenzialmente corretta; 24-26: conoscenza abbastanza buona, ma non completa e non sempre corretta; 21-23: conoscenza accettabile, ma superficiale. Espressione spesso non appropriata; 18-20: sufficiente: la preparazione presenta lacune dal punto di vista dei contenuti, mancanza di chiarezza nell'esposizione.

Risultati attesi

Al termine del corso si prevede che gli studenti e le studentesse siano in grado di:

Conoscenza e comprensione: esporre i concetti fondamentali per lo studio della conflittualità tra centri e periferie;
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: applicare le conoscenze acquisite per operare comparazioni;
Autonomia di giudizio: sviluppare un approccio critico allo studio delle fonti;
Capacità comunicative: maturare la capacità di esporre per iscritto in maniera articolata le argomentazioni acquisite;
Capacità di apprendimento: sviluppare le competenze acquisite per avviare ulteriori analisi in maniera autonoma.