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Carlo VELLANI
Professore Associato Dipartimento di Giurisprudenza
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Insegnamento: Diritto processuale civile
GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) (Offerta formativa 2022)
Obiettivi formativi
Capacità di comprensione della dimensione processuale quale strumento di tutela dei diritti. Il diritto sostanziale non è capace di reagire alla sua violazione, occorre pertanto porre mano alla disciplina del processo quale strumento predisposto a garanzia dell'attuazione delle norme sostanziali, nel caso manchi il loro adempimento volontario. All'interno di tale dimensione si acquisisce inoltre la capacità di comprendere un linguaggio e strumenti giuridici specifici.
Con la l. 26 novembre 2021, n. 206 è stata data delega al Governo per riformare il processo civile, più precisamente la delega è per l’efficienza del processo civile e per la revisione della disciplina degli strumenti di risoluzione alternativa delle controversie e misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie nonché in materia di esecuzione forzata. La riforma è stata attuata con il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, e il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 151 per quanto concerne l’Ufficio per il processo. Salvo che non sia diversamente disposto, la riforma ha effetto a decorrere dal 30 giugno 2023 e si applica ai procedimenti instaurati successivamente a tale data, ma fin da oggi non si può prescindere dalla conoscenza delle innovazioni disposte
Prerequisiti
Per un agevole e proficuo apprendimento occorrono buone basi di diritto costituzionale, con particolare riferimento alla funzione giurisdizionale, e adeguate conoscenze di diritto privato, in quanto oggetto della tutela giudiziale civile sono principalmente i diritti soggettivi e gli status
Programma del corso
Il corso è articolato in due moduli, uno per ogni semestre.
Primo modulo (9 CFU, primo semestre): I principi generali e il processo di cognizione.
Secondo modulo (6 CFU, secondo semestre): I procedimenti speciali e l'esecuzione forzata.
Il programma si articola nei seguenti moduli tematici:
I principi fondamentali (2 CFU).
Il punto di partenza del percorso formativo è costituito dalle nozioni di base, contenute nella costituzione, sulla tutela dei diritti, l'assetto della giurisdizione, l'ordinamento giudiziario.
Le fonti (2 CFU).
Il successivo sviluppo del corso si incentra sulla conoscenza del codice di procedura civile, cui viene necessariamente premessa l'illustrazione dei principi dogmatici della materia elaborati dalla dottrina, anche in considerazione del fatto che il codice di procedura civile non contiene nel suo articolato le definizioni teoriche dei principi e degli istituti utilizzati, che sono quindi frutto dell'elaborazione dottrinaria.
La disciplina processualcivilistica, non è però interamente disciplinata dal codice di procedura civile, in primo luogo per la presenza di regolamenti comunitari di diretto interesse per la materia, come si deve acquisire una buona conoscenza delle numerose e rilevanti disposizioni legislative interne che costituiscono complemento del codice di procedura civile, come quelle in materia di diritto internazionale privato, processi a rito speciale, professione forense.
Il processo di cognizione (5 CFU).
Acquisite queste basi il primo semestre si incentra e si concluderà con lo studio del processo di cognizione e del sistema delle impugnazioni. Secondo la l. 26 novembre 2021, n. 206 di delega al Governo per riformare il processo civile accanto all’attuale processo ordinario, nel II libro del codice di procedura civile, si affiancherà un processo semplificato
Le altre forme di processo dichiarativo e i procedimenti speciali (2 CFU).
Nel secondo semestre lo studio prosegue affrontando il processo del lavoro, i procedimenti speciali e sommari, l'arbitrato.
La tutela cautelare (1 CFU)
La tutela esecutiva (2 CFU)
Gli strumenti alternativi di risoluzione delle controversie (1 CFU)
La mediazione e la negoziazione assistita nel quadro della riforma
L'insegnamento dell'ordinamento giudiziario è concordato con il corso di diritto processuale penale.
La scansione dei contenuti per CFU è da intendersi come puramente indicativa e suscettibile di modificazioni alla luce dei feedback degli studenti e delle studentesse, nonché di ulteriori particolari esigenze (per es. esigenze di aggiornamento)
Metodi didattici
L’insegnamento sarà erogato in lingua italiana, in presenza compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le eventuali misure conseguenti. Il metodo di insegnamento prevede l'utilizzo della contestuale visualizzazione tramite proiezione di contenuti a supporto della trattazione e si articola in:
- lezioni frontali per il primo semestre sui principi generali e il processo di cognizione;
- lezioni frontali per il secondo semestre sui procedimenti speciali e l'esecuzione forzata.
La frequenza non è obbligatoria
Testi di riferimento
È imprescindibile l'utilizzo di testi normativi aggiornati.
Per la preparazione dell’esame come manuale si può utilizzare:
BIAVATI, Argomenti di diritto processuale civile, VI edizione, Bononia University Press, 2023
In alternativa si possono utilizzare le ultime edizioni di altri manuali, aggiornati alla riforma del processo civile attuata con il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149, che trattino di tutti i contenuti del corso come sopra indicati
Verifica dell'apprendimento
L’esame finale, unico per l’intero corso, consiste in una prova tesa a verificare le conoscenze acquisite dallo studente nelle diverse tematiche in cui si articola la materia.
L'esame inizierà con un test con quesiti a risposta multipla, sull’intero programma, articolato in 30 quesiti che attribuiscono un punto ciascuno, senza penalizzazione per risposte omesse o non corrette. Raggiunta la sufficienza nel test, almeno 18 risposte corrette, l’esame si concluderà con un colloquio della durata di circa 20 minuti, sempre sull’intero programma, in cui verranno poste 2 o 3 domande.
Una fonte di valutazione sarà ricavata dalla correttezza dell’esposizione, anche in riferimento al puntuale uso della terminologia appropriata.
Non è ammessa la mancata conoscenza di uno o più istituti o procedimenti illustrati nel testo di riferimento.
La soglia della sufficienza è raggiunta quando dalle risposte risulta una conoscenza sufficiente dei contenuti dell’insegnamento.
Il voto finale non consiste in una media matematica tra il risultato del test scritto e della prova orale, verrà dato peso alle conoscenze e alla capacità di argomentare emerse nella prova orale. Per ottenere il punteggio massimo (30/30 e lode) lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza e comprensione eccellente degli argomenti trattati nel corso, oggetto delle domande di esame, la capacità di muoversi in modo competente tra i diversi argomenti del programma, nonché capacità di analisi critica e piena padronanza del linguaggio giuridico.
Gli esami si svolgeranno in presenza compatibilmente con le disposizioni sanitarie e le eventuali misure conseguenti
Gli esami si svolgono nell’arco del calendario didattico e per ogni appello gli studenti dovranno iscriversi utilizzando la piattaforma Esse3. Non sono previste valutazioni intermedie
Risultati attesi
Conoscenza e capacità di comprensione: lo studente acquisisce una buona conoscenza del diritto processuale civile da tre fonti: la conoscenza del dato normativo, la conoscenza dell’elaborazione compiuta dalla dottrina dei principi dogmatici e degli istituti, la conoscenza di importanti orientamenti giurisprudenziali, nella prospettiva di una capacità critica e di pensiero autonomo.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione: l’ampio approccio utilizzato consente allo studente di applicare le conoscenze acquisite nella lettura e comprensione di testi legislativi, dottrinari e pronunce giurisprudenziali anche al di fuori dello specifico campo di studio.
Autonomia di giudizio: lo studente è in grado di analizzare ed integrare, discutere criticamente e fornire conclusioni su problemi.
Abilità comunicative: la necessità di comprendere e ordinare il vasto materiale di studio porta lo studente alla capacità di sintesi e all’esposizione in modo efficace e conciso dei concetti appresi e delle conclusioni che può formulare su tale base. La richiesta di linguaggio appropriato completa la capacità di trattare gli argomenti in maniera appropriata, pur nell’esigenza di sapersi rivolgere a non specialisti.
Capacità di apprendimento: le attività descritte consentono allo studente di acquisire gli strumenti metodologici per proseguire gli studi e per potere provvedere autonomamente al proprio aggiornamento