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Fabio DEGLI ESPOSTI

Professore Associato
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali


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Pubblicazioni

2023 - Guerra civile e violenza politica. Tavola rotonda. [Relazione in Atti di Convegno]
Rapini, Andrea; DEGLI ESPOSTI, Fabio; Corner, Paul; Bertucelli, Lorenzo
abstract

La tavola rotonda discute dell'applicabilità della categoria di "guerra civile" per il primo dopoguerra sottolineando l'importanza di valutare - insieme alle eredità della grande guerra - anche quanto proviene dai conflitti sociali e politici del primo quindicennio del Novecento.


2022 - Uso locale di una figura internazionale: la commemorazione di Francisco Ferrer in provincia di Modena (1909-1910) [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

The essay analyzes the events of the “Tragic Week of Barcelona” and the protests for the condemnation and execution of Francisco Ferrer y Guardia in October 1909. In particular, it examines the phase of transitory union between the forces of the Modenese left – socialists and revolutionary syndicalists – engaged in a “battle for commemoration”, consisting in the naming of streets and the affixing of plaques in honor of the Catalan anarchist, which pitted them against both the clerical circles and the governmental authorities.


2021 - Il XX secolo visto attraverso le caricature di Umberto Tirelli [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in esame la produzione artistica di Umberto Tirelli (1871-1954) concentrandosi sugli aspetti di satira sulla politica amministrativa e nazionale modenese, bolognese, italiana e internazionale fra l'inizio del Novecento e il Secondo dopoguerra.


2020 - Fra Stato, "agrarie" e leghe. L'agricoltura emiliano-romagnola dalla guerra ala pace (1918-1920) [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio si occupa della transizione del settore agricolo italiano dalla guerra alla pace prendendo in considerazione il caso di una delle regioni più importanti, quella emiliano-romagnola. Sulla scorta di un’ampia rassegna della bibliografia esistente, dello spoglio di una considerevole pubblicistica di carattere politico, economico, sindacale e tecnico, nonché di alcuni sondaggi archivistici relativi soprattutto alla gestione dell’ordine pubblico, il lavoro vuole sottolineare in primo luogo gli aspetti di continuità fra periodo bellico e postbellico dal punto di vista della legislazione e delle politiche relative al settore agricolo. Nella seconda parte del saggio sono invece considerati i conflitti agrari che interessarono la regione emiliano-romagnola durante il cosiddetto “biennio rosso”, cogliendone sia i tratti generali comuni (controllo del mercato del lavoro da parte delle organizzazioni operaie, tentativi di estendere le forme di compartecipazione da parte del ceto proprietario, diversificazione delle scelte colturali), sia le peculiarità legate al diverso contesto sociale e produttivo delle varie province.


2020 - La china verso il fascismo. I ceti agrari nella crisi dello Stato liberale (1918-1921) [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in considerazione l’atteggiamento dei ceti agrari italiani (in particolar modo i proprietari terrieri e i grandi affittuari) negli anni della crisi dello Stato liberale. Vengono analizzate le scelte compiute dai governi italiani del primo dopoguerra (Nitti, Giolitti, Bonomi, Facta) in materia di politica doganale, politica fiscale, mediazione dei conflitti economici, legislazione sociale e mantenimento dell’ordine pubblico. La tesi è che molte di queste decisioni, considerate dannose per gli interessi del capitalismo agrario italiano, ebbero un ruolo fondamentale nel far maturare in questi ambienti un atteggiamento di crescente sfiducia nei confronti delle istituzioni liberali e, al contrario, un crescente favore per una soluzione di stampo autoritario di cui il fascismo divenne, fra il 1920 ed il 1921, l’interprete più importante.


2020 - Sulla pelle dei soldati. Razioni di guerra, approvvigionamenti alimentari e speculazioni industriali (1914-1922) [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Nello scenario della guerra totale 1914-1918 la questione degli approvvigionamenti alimentari divenne un fattore essenziale. Il saggio prende in considerazione le politiche attuate dal governo italiano in un settore fondamentale, quello del consumo di carne. La strategia seguita fu in primo luogo quella di scoraggiare i consumi civili, che tuttavia, già piuttosto bassi, non poterono essere contratti in misura sufficiente. Le preoccupazioni sul progressivo depauperamento del patrimonio zootecnico nazionale per effetto delle massicce requisizioni militari indussero i vertici delle forze armate, dietro consiglio degli igienisti militari, a ridurre a fine 1916 anche la razione delle truppe mobilitate. Un provvedimento che, nei mesi successivi a Caporetto, suscitò accese polemiche nella classe medica, in quanto il peggioramento dell’alimentazione dei soldati fu individuata da alcuni come una delle concause del cedimento dell’autunno 1917. Una delle possibili soluzioni, l’incremento dell’importazione di carni congelate, era resa difficile da ostacoli di ordine tecnico come la pochezza della flotta frigorifera, la mancanza di grandi impianti frigoriferi e le deficienze nella rete di distribuzione che, dai porti tirrenici, doveva far arrivare il prodotto al fronte. Pur con gravi ritardi e sprechi, la guerra portò a una notevole espansione dell’industria del freddo italiana. Fra le novità del conflitto ci fu anche un fortissimo incremento nel consumo dei prodotti in conserva da parte dell’esercito. Il settore, gestito inizialmente da stabilimenti statali, vide nel corso della seconda parte del conflitto l’ingresso di un buon numero di industrie private. Queste tuttavia, secondo le indagini condotte nel dopoguerra dalla Commissione parlamentare d’inchiesta sulle spese di guerra, si resero protagoniste di vere e proprie truffe nei confronti dell’amministrazione militare, rimaste in gran parte impunite.


2018 - L'impatto economico e sociale del conflitto [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Prendendo spunto dall’esame dei parametri principali dell’economia italiana negli anni del conflitto il saggio affrontata alcuni aspetti degli assetti del dopoguerra: i rapporti di forza all’interno del settore industriale, le relazioni fra agricoltura e industria, i problemi della finanza nazionale e locale. Gli osservatori contemporanei furono consapevoli del fatto che la guerra aveva portato al rafforzamento dell’apparato industriale italiano. Tuttavia i vari settori non erano cresciuti allo stesso modo. Partendo dall’analisi dei dati quantitativi si evidenzia come i gruppi industriali che erano maggiormente cresciuti durante il conflitto influenzarono le scelte del governo sulle scelte principali di politica economica, dal rafforzamento della posizione dell’industria italiana all’estero alla politica doganale. L’agricoltura, al contrario, uscì indebolita dal conflitto, e gli imprenditori (proprietari, grandi affittuari) dovevano confrontarsi con le richieste delle altre categorie del mondo agrario. Prendendo spunto da quanto avvenuto in campo industriale, essi cercarono, senza grande successo, di rafforzare la propria organizzazione. Dal fallimento di questa prospettiva scaturì il crescente interesse per la soluzione violenta rappresentata dallo squadrismo fascista. Come scrisse Einaudi il dopoguerra italiano fu caratterizzato dalle pressioni esercitate dai vari gruppi sociali nei confronti dello Stato per ottenere misure politiche ad essi favorevoli, come riconoscimento dei sacrifici compiuti durante il conflitto. La posizione dello Stato era tuttavia estremamente debole. La guerra totale aveva richiesto uno sforzo finanziario senza precedenti, che aveva creato un pesante indebitamento dell’Italia sia nei confronti dei paesi alleati, sia nei confronti dei propri stessi cittadini. La crisi finanziaria a livello centrale e quella, finora poco studiata, degli enti locali, rendeva estremamente difficile varare politiche economiche espansive e sostenere una spesa sociale in grado di favorire la transizione dall’economia di guerra a quella di pace. L’obiettivo del saggioè quello di evidenziare quanto i mutamenti indotti dalla guerra ebbero un ruolo fondamentale nell’aggravare la crisi del dopoguerra, sfociata nel collasso del sistema parlamentare.


2018 - Sombart e lo "Spirito del 1914" [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Sombart and the “Spirit of 1914” Werner Sombart’s main contribution to the debates on the “Ideas of 1914” is Händler und Helden, a fierce anti-British libel published in the spring of 1915. After analysing the – far from unique – reactions of politicians, intellectuals and common citizens (among which the soldiers at the front), the essay highlights some of the key themes of Sombart’s analysis of the German War, and tries to find the similarities and the differences with the writings that prominent historians, economists, sociologists and philosophers had published in the same period.


2018 - The Industrial and Agricultural Mobilization of Italy [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

The essay presents an overview of the most important aspects of the Italian war economy. The first section bring into focus the Industrial mobilization of the country, its output, and the effects of war demand on the industrial structure of the country. The second part deals with the agricultural production and the food policy: the latter was an aspect of great importance, given the country’s dependence on foreign imports.


2018 - Trasformazioni economiche e realtà urbana [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in primo luogo in considerazione le trasformazioni demografiche subite dalle citta emiliano-romagnole – in comparazione con quelle italiane – negli anni del primo conflitto mondiale e dell’immediato dopoguerra, evidenziando il sensibile accrescimento dei comuni capoluogo emiliani, a fronte della sostanziale stagnazione di quelli dell’area romagnola. Successivamente viene analizzata la legislazione varata dallo Stato in materia di rapporti fra proprietari immobiliari e inquilini che, assieme alla crisi del settore edilizio causata dalla guerra, spiega il peggioramento delle condizioni abitative nei centri urbani, soprattutto di quelli maggiormente interessati dalle dinamiche della Mobilitazione Industriale. Si pone attenzione anche ai danni subiti da alcuni centri per effetto delle operazioni belliche e le politiche intraprese per la salvaguardia del patrimonio artistico delle città. Nella terza parte del contributo si analizza la politica finanziaria dei comuni nel campo dell’assistenza civile, mettendo a confronto lo sviluppo delle entrate, quello delle spese e il ruolo avuto, in seno a queste ultime, degli stanziamenti per l’assistenza civile. Ultimo tema trattato è quello della Mobilitazione Industriale a livello regionale e dei suoi effetti sul tessuto urbano cittadino. All’impatto causato dall’insediamento di nuovi nuclei produttivi grandi (soprattutto statali) e piccoli si sommò, come fattore di ulteriore aggravamento delle condizioni di affollamento dei centri urbani, l’arrivo, all’indomani di Caporetto, di parecchie decine di migliaia di profughi.


2018 - Un raccourci pour le socialisme? Une commune socialiste durant la Grande Guerre: Bologne, 1914-1918 [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Dopo aver descritto i tratti essenziali dell’economia e della politica della regione bolognese alla vigilia del conflitto, il saggio descrive i programmi della giunta municipale socialista salita al potere nel 1914 e il loro sviluppo durante il conflitto. Particolare attenzione viene posta alla politica annonaria ispirata dal sindaco Zanardi, con la creazione dell’Ente autonomo dei consumi e del panificio comunale. Nella seconda parte del contributo viene presa in esame la mobilitazione industriale a Bologna, caratterizzata dalla presenza di alcuni grandi stabilimenti pubblici, che davano lavoro a parecchie migliaia di operai, molti più di quelli impiegati negli opifici privati. Nell’ultima parte del saggio si analizza il dibattito politico cittadino, in particolare il contrasto sempre più forte fra i partiti interventisti e la giunta socialista, neutralista, ma anche quello fra gli amministratori cittadini, favorevoli a continuare la collaborazione con il governo, e la direzione nazionale del partito, che avrebbe invece voluto un atteggiamento di più forte opposizione alla guerra.


2017 - Guerra ed economia [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Prendendo spunto dalle considerazioni della teoria economica sul rapporto fra guerra ed economia, il saggio individua tre fasi della storia contemporanea: quella della guerra limitata (prima del 1914), quella della guerra totale (1914-1945) e quella delle guerre asimmetriche che hanno contraddistinto il secondo dopoguerra, nello scenario dominato dal confronto fra le due superpotenze e dall'equilibrio del terrore sancito dalle armi nucleari. Si evidenzia come le risorse economiche destinate a preparare e sostenere la guerra hanno conosciuto una costante espansione, guidata non solo da Usa e Urss, ma anche dall'Europa occidentale, dai paesi del Medio Oriente, dalla Cina popolare.


2017 - L'economia di guerra italiana [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

The essay presents an overview of the most important aspects of the Italian war economy. Its first purpose is to underline the analogies existing among countries in the solutions adopted to face the problems posed by the first total war in world history; then, it attempts a survey of the various stages in the development of historical research on the economic and social aspects of those years. The sections which follow bring into focus three main areas of the war economy: first of all industry, with a focus on the industrial mobilization and the effects of war demand on the industrial structure of the country. Secondly agricultural production and food policy: the latter was an aspect of great importance, given the country’s dependence on foreign imports. The last section gives a brief account of the war finance, stressing that the war effort was supported primarily by borrowing and expanding the money supply, which made it much more difficult to return to normalcy in the postwar years.


2017 - La grande retrovia in territorio nemico. Bologna e la sua provincia nella Grande Guerra (1914-1918) [Monografia/Trattato scientifico]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

The First World War is generally considered the first total war of the history. Besides the suffering of the soldiers at the front there was an intense mobilization of civil society: the reorganization of economic systems, the rationing of food resources, and severe limitations of personal freedom. This book analyzes the deep transformations that took place in Italy during these crucial years, seen from the point of view of the Province of Bologna. The government declared the main town of Emilia and its territory “war zone” since the very beginning of the war: this choice was bount to break off any possible opposition to the mobilization of the army by the socialist movement, which was deeply-rooted in these areas. With the prolongation of the war the “red province” emerged more and more as a “great deep backline” of crucial strategic importance to the war effort. The decision to maintain an exceptional regime was therefore confirmed. Strict control, however, was not enough. Since the first months of the war a dialogue was set up among the civil and military powers of the State and the socialist organizations. It concerned the most important issues related to the life of civil society: the management of economic conflicts, the rationing policy, the organization of local welfare. The result was a complex web of repression and collaboration, affected both by the general political and military events, and the attitudes and strategies of the different actors: the civil authorities, military commands, the “interventionist” parties and the socialist movement in its different and contrasting facets. Studying the Great War in Bologna means therefore to investigate the Great War in Italy and, in many respects, in Europe.


2017 - Le conseguenze economiche di Caporetto. [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in esame i mutamenti intervenuti nel sistema economico italiano dopo la disfatta di Caporetto. Viene analizzato in primo luogo il settore agricolo, più in particolare il tentativo di riorganizzare l’agricoltura dopo il cattivo raccolto del 1917, dando avvio alla Mobilitazione agricola. Seguono alcuni cenni sull’attività delle industrie, che andarono concentrandosi sempre più, in linea con programmi produttivi già elaborati prima dell’ottobre 1917, sui settori strettamente legati alla produzione bellica. L’ultima parte è invece dedicata ai rinnovati sforzi di mobilitazione finanziaria del paese condotti dal Ministro del Tesoro Francesco Saverio Nitti, in un quadro generale in cui lo sforzo bellico italiano venne sostenuto in misura sempre più forte dalla finanza alleata, in particolare quella statunitense.


2016 - Pane nostro quotidiano. Stato, ceti agrari e questione cerealicola nella Grande Guerra. Il caso emiliano-romagnolo. [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in esame un aspetto essenziale della produzione agricola, quello dei cereali destinati all’alimentazione umana: un settore in cui l’Italia non era in grado di coprire il proprio fabbisogno ed era costretta a ricorrere a massicce importazioni, divenute assai difficili per effetto della guerra. Partendo dai dati dei raccolti vengono presi in esame i provvedimenti varati dallo Stato per cercare di dare impulso alla produzione cerealicola. Il centro dell’analisi, tuttavia, è rappresentato dall’atteggiamento assunto dagli ambienti agrari nei confronti di queste richieste. Il saggio vuole sottolineare come i margini d’azione furono sempre molto stretti: i ceti proprietari non intendevano sacrificare alla produzione cerealicola i redditi prodotti dalle colture specializzate, mentre le organizzazioni operaie non intendevano rinunciare alla propria libertà di azione sotto il profilo dei rapporti di lavoro e delle rivendicazioni salariali. Le campagne italiane, colpite più delle aree urbane dalle chiamate alle armi, divennero inoltre teatro di proteste sempre più forti nei confronti della guerra, ponendo le premesse per il duro scontro politico e sociale del dopoguerra.


2015 - Italia fascista. Politica e opinione popolare sotto la dittatura [Traduzione di Libro]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Corner descrive come si svolse la vita politica nelle province, come le logiche locali e personali incisero sul funzionamento del regime e come la gente reagì alle azioni di quella che già allora venne definita la "nuova casta" di gerarchi e gerarchetti. Ne risulta un'immagine nuova e sconcertante di un "fascismo reale" provinciale molto diverso da quello propagandato dal centro e da quello conosciuto da gran parte della storiografia.


2015 - War as social regeneration: Sombart from The Quintessence of Capitalism to Merchants and Heroes [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

The essay examines a particular stage of life and scientific production of Werner Sombart, the years of the First World War. Most biographers of Sombart showed that the German scholar, during these years, remained essentially on the fringe of the debate that took place in Germany, as well in other countries taking part in the war, on the economic and social transformations induced by the conflict, and in particular, on the new role assumed by the State in directing the life of the economy and society. Published in 1915, Händler und Helden (Merchants and Heroes) should be primarily considered a work of propaganda. It is a vicious attack on Britain, seen as the country that had produced a petty and materialistic conception of existence. The topics chosen by Sombart for his polemic, however, resume many aspects of his previous works on the origins and development of modern economics, and even anticipate some of his reflections – later developed in the second edition of Modern Capitalism or in works such as German socialism – on the future and the fate of capitalism.


2014 - Finanziare la guerra [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Partendo dalle variabili fondamentali dell’economia e della finanza italiane alla vigilia della guerra e negli anni del conflitto, si evidenzia la posizione di dipendenza del paese dai mercati internazionali e la scelta a favore dell’Intesa. La guerra italiana venne finanziata poco con la pressione fiscale e molto con l’indebitamento: fino al 1916 prevalse l’idea di una guerra breve, senza aggravi eccessivi per la finanza pubblica e con scarso ricorso ai prestiti alleati. Con il passaggio alla mobilitazione economica e finanziaria totale l’Italia divenne sempre più dipendente dai prestiti alleati (prima inglesi, poi statunitensi), e dall’indebitamento pubblico interno: furono lanciati cinque prestiti nazionali, aumentò l’emissione di titoli di Stato ordinari, e crebbe in misura notevole la circolazione cartacea.


2014 - Fine della storia economica (e sociale) della Grande guerra? Una panoramica sulle tendenze della ricerca nelle riviste dell'ultimo ventennio [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il contributo passa in rassegna la produzione scientifica apparsa nel corso dell'ultimo quarto di secolo in una trentina delle principali riviste storiche internazionali – riviste di storia militare, di storia economica e sociale, di storia contemporanea e riviste di storia generale di particolare prestigio – individuando i trend della ricerca sulle vicende economiche e sociali del primo conflitto mondiale. Si evidenzia lo spostamento dell'asse della ricerca verso la storia culturale e un crescente disinteresse verso le tematiche relative all'economia di guerra e all'impatto sociale del conflitto, nonostante il permanere di temi che, a giudizio dell'autore, non hanno ancora ricevuto un'adeguata e approfondita trattazione scientifica


2014 - Il peso del conflitto sull'economia: il dopoguerra [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Prendendo le mosse dai parametri essenziali dell’economia e della finanza italiane negli anni del dopoguerra, il saggio evidenzia le similitudini con l’evoluzione delle altre economie capitalistiche e gli elementi di divergenza. Ci si sofferma poi sulla politica economica e fiscale dello Stato italiano, sulla gestione della difficile conversione dall’economia di guerra a quella di pace, e sugli scontri politici e sociali. Si accenna poi ai rapporti fra il movimento fascista e gli interessi industriali e agrari, e ai tratti essenziali delle prime fasi della politica economica del nuovo regime.


2014 - L'economia di guerra italiana [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio presenta un quadro degli aspetti più importanti dell’economia di guerra italiana. Viene in primo luogo messa in rilievo l’analogia esistente fra i diversi paesi nelle soluzioni adottate affrontare la prima guerra totale della storia mondiale, e le stagioni storiografiche che hanno contrassegnato lo sviluppo della ricerca storica sugli aspetti economici e sociali di questi anni. Nelle sezioni successive vengono affrontati tre aspetti essenziali dell’economia di guerra: la produzione industriale, con una particolare attenzione per la mobilitazione industriale e gli effetti della domanda bellica sulla struttura produttiva del paese. In secondo luogo la produzione agricola e la politica annonaria. Un aspetto, quest’ultimo, di grande importanza, vista la dipendenza del paese dalle importazioni estere. Viene effettuata infine una sommaria analisi della finanza di guerra, sottolineando come lo sforzo bellico venne sostenuto principalmente con il ricorso all’indebitamento e l’espansione della base monetaria, cosa che rese più difficile il ritorno alla normalità negli anni del dopoguerra.


2014 - La guerra personale di un accademico tedesco: Mercanti ed eroi di Werner Sombart [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio prende in primo luogo in considerazione la mobilitazione degli intellettuali al servizio delle rispettive cause nazionali all’inizio della guerra. In Germania si affermarono le “idee del 1914”, secondo cui il conflitto in corso rappresentava una grande occasione di rigenerazione per la società tedesca. Un’idea diffusa in molti ambienti e sostenuta anche da intellettuali di alto profilo. Il libello di Werner Sombart rappresenta un tipico esempio di questo sforzo propagandistico, diretto soprattutto all’opinione pubblica del paese. Mercanti ed eroi riprende i temi principali della ricerca sombartiana sul capitalismo e li reinterpreta alla luce del contrasto lo spirito del capitalismo moderno, incarnato soprattutto dalla Gran Bretagna e lo spirito eroico, quello tedesco, chiamato a liberarsi dei “veleni” della società industriale.


2014 - Mercanti ed eroi [Traduzione di Libro]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il volume si divide in tre parti: nella prima viene esaminato lo “Spirito inglese” nelle sue varie manifestazioni di carattere filosofico, culturale e politico. Sombart polemizza in modo particolarmente duro nei confronti di Herbert Spencer, principale cantore della società industriale e delle virtù borghesi. Nella seconda parte, dedicata allo “Spirito tedesco”, l’autore passa in rassegna il contributo dato dalla Germania in campo filosofico, artistico e culturale, cercando di mettere in evidenza quanto esso abbia una propria specificità (Kultur) rispetto alla tradizione del pensiero occidentale (Zivilisation). In questo senso gli ideali di patria e di Stato tedeschi si distinguerebbero nettamente da quelli scaturiti dal patrimonio ideale dell’Illuminismo e della Rivoluzione francese, nonché della tradizione politico-filosofica del contrattualismo britannico. Nella terza parte Sombart, analizzando il prevalere delle concezioni materialistiche anche nella Germania prebellica, presenta la guerra come un’irripetibile occasione di rigenerazione spirituale per il paese, chiamato dopo la vittoria a troncare nella misura del possibile i rapporti economici e culturali con il resto del mondo, nella convinzione che solo con il pieno recupero della propria tradizione culturale il popolo tedesco avrebbe recuperato i valori propri di un’esistenza veramente autentica.


2014 - Post-war Economies (Italy) [Voce in Dizionario o Enciclopedia]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Starting from the essential parameters of the Italian economy and finance in the post-war years, this article points out the similarities with the evolution of other capitalist economies, and the elements of divergence. It then focuses on the economic and fiscal policy of the Italian state, the management of the difficult conversion from war to peace, and the social and political clashes. Reference is then made to the relationship between the fascist movement and industrial and agricultural interests, and the essential features of the early stages of the new regime’s economic policy.


2014 - War Finance (Italy) [Voce in Dizionario o Enciclopedia]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Setting out from the fundamental variables of the Italian economy and finances on the eve of the war and during the years of conflict, this article highlights the country’s dependence on international markets and its choice in favour of the Entente. Italy’s war was financed to a small extent by fiscal pressure but to a great extent by going into debt. Until 1916, the notion of a short war prevailed, without excessive strains on the public finances and with scant recourse to allied loans. With the passage to total economic and financial mobilisation, Italy became ever more dependent on allied loans (initially English, and then American), and on domestic public indebtedness. Five national loans were launched, the issue of ordinary government securities was boosted and the circulation of paper currency markedly increased.


2013 - L’industria bolognese nella Grande Guerra [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio ripercorre le vicende dell'economia di guerra bolognese prendendo in considerazione le vicende dell'industria e i problemi di ordine politico e sociali legati alla Mobilitazione Industriale in questo centro. Sono presi in esame i grandi centri produttivi gestiti direttamente dallo Stato, le aziende inserite nell'ambito della MI, le relazioni fra classe operaia, imprenditori e autorità civili e militari cittadine.


2012 - A udienza da Mussolini. Sulla politica simbolica della dittatura fascista (1923-1943) [Traduzione in Volume]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio analizza uno degli aspetti meno conosciuti della gestione del consenso da parte di Mussolini: accanto alle "adunanze oceaniche", volte a stabilire un legame con le grandi masse, il dittatore italiano dedicò molto tempo ed energie all'organizzazione di incontri privati con singoli interlocutori o piccoli gruppi, nell'ambito dei quali, con tecniche assai raffinate, tentava di condizionarne l'atteggiamento. Il saggio tratta degli incontri fra Mussolini e i visitatori di lingua tedesca, cioè del gruppo che, dopo gli italiani, fu il più numeroso fra quanti incontrarono Mussolini nell'ambito di questi colloqui privati.


2012 - Giovanna Procacci come la conosciamo [Prefazione o Postfazione]
Bertucelli, Lorenzo; DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Profilo scientifico di Giovanna Procacci


2012 - I conflitti e la storia. Studi in onore di Giovanna Procacci [Curatela]
DEGLI ESPOSTI, Fabio; Bertucelli, Lorenzo; Botti, Alfonso
abstract

Traendo spunto dal percorso di studio e di ricerca di Giovanna Procacci sulla Prima guerra mondiale, il volume ospita contributi originali di colleghi, collaboratori e amici che, nell'arco di quasi un quarantennio, hanno condiviso momenti importanti del lavoro di questa studiosa. Non solo una testimonianza di stima, ma i saggi che compongono il volume intendono offrire rilevanti contributi storiografici sui conflitti in epoca contemporanea e il loro impatto sull'evoluzione delle società europee


2012 - Perché la pace, perché la guerra. Pacifismo e interventismo a Modena durante la Grande Guerra [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio ripercorre, analizzando il contesto della città e provincia di Modena, il dibattito fra neutralisti ed interventisti nel periodo fra l'agosto 1914 ed il maggio 1915. Analizza inoltre, sulla scorta di documentazione giornalistica e d'archivio, l'evoluzione del contesto politico modenese, l'atteggiamento delle masse popolari nei confronti della guerra e l'azione degli apparati dello Stato nel controllo dell'ordine pubblico in questo contesto delicato, caratterizzato dal ruolo di primo piano del partito socialista e delle sue organizzazioni, orientate in prevalenza contro la prosecuzione del conflitto.


2011 - Industria degli armamenti e amministrazione militare fra Unità d'Italia e Grande Guerra (1859-1918) [Relazione in Atti di Convegno]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio, partendo dal processo di rinnovamento tecnologico degli armamenti connesso alla rivoluzione industriale, ricostruisce i tratti essenziali dello sviluppo dell’industria bellica italiana. Evidenziato il ruolo della spesa militare nell’ambito della spesa pubblica dello Stato unitario, vengono analizzate le scelte compiute dalla classe dirigente liberale per soddisfare le esigenze di esercito e marina: l’acquisto di armamenti moderni presso i principali produttori privati esteri, la riorganizzazione e sfruttamento di arsenali e fabbriche d’armi di proprietà statali e, a cavallo dei due secoli, un più frequente ricorso alle capacità dell’industria siderurgica e meccanica nazionale, divenuto infine dominante negli anni della Grande Guerra.


2011 - L'industria dello zucchero in Emilia Romagna dalle origini alla prima guerra mondiale [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio analizza, dal punto di vista della letteratura e delle riviste agrarie fra fine Ottocento e inizio Novecento, lo sviluppo dell'industria saccarifera nell'area emiliano-romagnola. Sono trattati, in particolare, i contributi dei direttori delle cattedre ambulanti di agricoltura e il ruolo di mediazione svolto fra interessi industriali e interessi agrari.


2011 - La storia economica della guerra contemporanea [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Sottolineata la molteplicità di approcci che caratterizzano lo studio del tema, dalla storia delle operazioni belliche a quella delle istituzioni militari, dallo studio della finanza pubblica alla storia d’impresa, il saggio individua tre aspetti essenziali del caso italiano: in primo luogo gli studi dedicati alle risorse finanziarie messe a disposizione dalla spesa pubblica per l’acquisto e produzione di armamenti, passando in rassegna la produzione storiografica sulla nascita e sviluppo delle imprese nazionali che svolsero un ruolo di primo piano nella produzione di armamenti.Uno snodo importantissimo è rappresentato dalle vicende della Grande Guerra, primo conflitto industriale della storia, che costituì per molti gruppi industriali un momento decisivo di affermazione e consolidamento, nel quadro più generale di un’economia nazionale la cui originaria vocazione agricola cominciò ad essere messa in secondo piano rispetto al ruolo – e agli interessi – del settore secondario.L’ultima parte del saggio è dedicata agli esiti della preparazione bellica del fascismo, oscillante fra le aspirazioni ad una politica di potenza, guidata da un regime totalitario, e una realtà che, accanto ai limiti oggettivi legati alle dimensioni dell’apparato produttivo e alla povertà di risorse interne, scontò anche l’incapacità del regime di attuare un’effettiva mobilitazione totale della società e dell’apparato produttivo. Un fallimento che si tradusse in una condotta della guerra caratterizzata da umilianti scacchi militari, l’invasione del paese e la sua divisione fra eserciti occupanti in lotta fra loro.


2010 - La Grande guerra [Concordanza]
DEGLI ESPOSTI, Fabio; M., Cioffi
abstract

Attraverso alcune brevi introduzioni e 100 schede, il lavoro intende fornire un percorso bibliografico ragionato sull’esperienza del primo conflitto mondiale, partendo dalle cause per arrivare alle vicende militari, alla condizione dei soldati in trincea e ai mutamenti economici, sociali e psicologici legati alla prima guerra totale della storia umana.


2010 - Le spese per i servizi aeronautici nella Grande Guerra. [Relazione in Atti di Convegno]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio analizza le vicende della nascita dei corpi aeronautici italiani dal punto di vista delle risorse ad essi destinate negli anni dell'anteguerra. Prende poi in esame la crescita dell'arma aeronautica italiana nel corso del primo conflitto mondiale, cercando di ricostruire, attraverso le spesso laconiche cifre dei bilanci e i documenti della commissione parlamentare d'inchiesta sulle spese di guerra la dimensione delle risorse stanziate per questi servizi e il modo in cui vennero impiegate, soffermandosi in particolare sul rapporto instauratosi fra i centri di commessa e controllo militari (in particolare la Direzione Tecnica dell'Aeronautica Militare) e le principali imprese che si impegnarono nella produzione del materiale, dalla Fiat alla Caproni, dall'Ansaldo alla SIAI.


2009 - Stabilimenti industriali o falansteri? La lunga parabola degli arsenali (1800-1930) [Relazione in Atti di Convegno]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio ripercorre alcuni aspetti organizzativi e produttivi degli arsenali e fabbriche d'armi statali italiani dal periodo preunitario all'epoca fascista, sottolineandone l'importanza sotto il profilo della rilevanza produttiva, spesso trascurata, e della formazione di maestranze e personale tecnico specializzato.


2006 - Le armi proprie. Spesa pubblica, politica militare e sviluppo industriale nell'Italia liberale [Monografia/Trattato scientifico]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Compiuto il processo di unificazione politica, la classe dirigente italiana affrontò il difficile compito di costruire le strutture portanti di uno stato moderno: fra queste, l'organizzazione di forze armate efficienti, in grado di garantire la difesa del paese, preparare il completamento dell'unità nazionale e mantenere l'ordine interno. Questo volume segue le linee fondamentali della politica militare dell'Italia liberale attraverso una variabile di importanza cruciale: le risorse finanziarie che, in una situazione economica spesso dominata dalla precarietà, furono impiegate per reclutare i quadri dell'esercito, armamere ed equipaggiare le truppe, costruire caserme e fortificazioni, allestire una flotta moderna. Dall'analisi emergono anche diversi aspetti del rapporto fra spesa militare e crescita di alcuni comparti dell'economia nazionale - siderurgia, meccanica, cantieristica - maggiormente coinvolti nella produzione di materiale bellico.


2006 - Socialisti e borghesi a Bologna fra guerra e primo dopoguerra [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Il saggio, pur prendendo in considerazione l’intero periodo della prima guerra mondiale, analizzando il controverso rapporto fra autorità politiche centrali, amministrazioni locali socialiste, gruppi dirigenti borghesi e interventisti, si concentra sulla fase finale del conflitto e sul primo dopoguerra. In particolare ci si concentra sull’evoluzione interna al Psi, con la progressiva emarginazione dei dirigenti locali riformisti e, soprattutto, sul tentativo da parte dei gruppi interventisti più accesi, di fare della mobilitazione nazionale successiva a Caporetto uno strumento per combattere le opposizioni interne e ritagliarsi un importante ruolo politico nel dopoguerra. Un tentativo in cui si inserì anche la formazione del primo fascio bolognese, nella primavera del 1919, in un clima di scontro politico sempre più acceso.


2005 - Mobilitazione e militarizzazione nella società civile durante la prima guerra mondiale: il caso di Bologna [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Il primo conflitto mondiale vide all’opera massicci fenomeni di mobilitazione sociale, in parte spontanei, in parte legati alla coercizione da parte degli apparati di governo. Il saggio prende in esame, attraverso l’analisi dettagliata di un contesto locale, quello bolognese, il complesso articolarsi dei fenomeni di mobilitazione sociale, spontanea e coatta, ed il loro intreccio con le dinamiche politiche locali. Il caso bolognese è infatti assai interessante per la presenza, alla guida delle amministrazioni locali, del partito socialista, ostile alla guerra e dunque, potenzialmente, contrario a tutti i tentativi di creare forme di consenso al conflitto. Il quadro complessivo è tuttavia assai poco lineare, in quanto le politiche attuate dagli amministratori socialisti si rivelarono spesso utili a mantenere la calma all’interno delle masse popolari (si pensi alla politica annonaria), mentre per contro non pochi tentativi di mobilitazione da parte dei gruppi borghesi furono visti con malcelata ostilità dagli apparati locali dello stato, timorosi che essi potessero minare il sia pur fragile clima di concordia venutosi a creare per affrontare le difficoltà di conflitto.


2004 - Il decollo della siderurgia tedesca. Risorse e ciclo integrale [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Alle soglie del primo conflitto mondiale la siderurgia tedesca superò, per output complessivo, quella britannica, che aveva dominato la scena per gran parte del XIX secolo. Il contributo cerca di individuare le ragioni che portarono al decollo della siderurgia dell’area tedesca, evidenziando l’importanza dei rapporti tecnologici e commerciali con la Gran Bretagna, il ruolo svolto dalla presenza di una risorsa essenziale come il coke della Ruhr, ed infine le strategie imprenditoriali dei grandi gruppi siderurgici tedeschi, intesi ad una applicazione massiccia dell’innovazione tecnologica nel ciclo produttivo che portò all’affermazione del cosiddetto “ciclo integrale”.


2004 - Il quadro della siderurgia europea alle soglie della Rivoluzione industriale [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Il saggio prende in considerazione la situazione delle diverse siderurgie europee alle soglie della rivoluzione industriale (Gran Bretagna, Belgio, Francia, Germania, Paesi Scandinavi, Russia e Italia) sottolineando come il progresso tecnico fosse limitato dalla carenza di combustibile e sottolineando dunque il carattere di rottura rappresentato dalle tecnologie introdotte, nel corso del Settecento, nella siderurgia britannica, destinate a conferire all’industria di quel paese un rilevante, sebbene transitorio primato a livello mondiale.


2004 - Le vicende della siderurgia italiana tra Unità e Seconda guerra mondiale [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Le vicende della siderurgia italiana sono prese in esame a partire dalla crisi dovuta alla politica liberoscambista della Destra storica fino ai primi tentativi di rilancio, negli anni Ottanta dell’Ottocento, legati alla dinamica delle spese militari (Terni) e al passaggio al protezionismo. Le vicende del Novecento sono state prese invece in esame partendo dai primi esperimenti nel campo della siderurgia a ciclo integrale (Ilva) per passare poi al consolidamento legato alla I guerra mondiale e infine ai progetti autarchici del regime fascista, legati a figure di tecnici ed imprenditori come Oscar Sinigaglia e Agostino Rocca.


2003 - Fronte orientale. Le truppe tedesche e l’imbarbarimento della guerra (1941-1945). [Traduzione di Libro]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Lo studio di Bartov prende in considerazione alcune unità della Wehrmacht ed il loro comportamento sul fronte orientale, mettendo in evidenza sia il progressivo imbarbarimento della loro azione nei confronti delle truppe sovietiche, sia il ruolo sempre più importante svolto dall'indottrinamento ideologico nel mantenere il morale e la compattezza dei reparti.


2001 - Grande guerra e storiografia. La Storia economica e sociale della Fondazione Carnegie [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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La storiografia economico-sociale sulla Grande Guerra conobbe una prima ed importantissima stagione negli anni immediatamente successivi al conflitto, grazie agli studi promossi dalla Carnegie Endowment for International Peace, che seppe coinvolgere nell’iniziativa parecchie personalità di spicco del mondo politico, economico e culturale europeo, con risultati di grande rilievo: quasi 150 volumi pubblicati, che rappresentano ancor oggi punti di riferimento essenziali.Grazie a documentazione proveniente da diversi archivi, in particolare l’Archivio di Luigi Einaudi e l’Archivio Centrale dello Stato, il saggio, ricostruite le linee essenziali della genesi ed organizzazione generale della “Storia economica e sociale della guerra mondiale”, si concentra sulle vicende editoriali della collana italiana: dalle fasi iniziali, che videro protagonisti uomini come Luigi Luzzatti e Maffeo Pantaleoni, all’ingresso di Luigi Einaudi alla guida del comitato editoriale. Ci si è soffermati sia sulla questione della ricerca dei collaboratori per i diversi studi sia su quella, di vitale importanza, dell’accesso alle fonti. Proprio all’analisi di questi problemi è legata l’attenzione rivolta alle vicende dell’Ufficio Storiografico della Mobilitazione, organismo che già durante la guerra aveva intrapreso la raccolta di fonti e materiali e concepito un ambizioso programma editoriale, rimasto tuttavia irrealizzato.Un ruolo centrale ha poi lo sviluppo delle singole monografie, soprattutto di quelle che ebbero il percorso più travagliato: in qualche caso per le diverse valutazioni espresse dagli autori — alcuni dei quali avevano aderito al fascismo — rispetto alle posizioni liberali sostenute dalla Fondazione Carnegie, che non mancò quindi di censurarle; nel caso di Einaudi, al contrario, l’uomo politico piemontese dovette impegnarsi nel cercare di espremere valutazioni su guerra e dopoguerra che, pure accettabili per il regime fascista, non deflettessero dalle sue idee genuinamente liberali.


2001 - Stato, società ed economia nella prima guerra mondiale. Una bibliografia [Monografia/Trattato scientifico]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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La prima guerra mondiale è presto divenuta, nell’immaginario collettivo del mondo occidentale, “la Grande Guerra”. La ricerca storiografica su questo tema si è venuta arricchendo, nel corso di oltre ottant’anni, di temi sempre nuovi ed originali. Questo volume, diviso in due parti, si propone anzitutto di illustrate alcuni aspetti del dibattito su un fenomeno spesso poco noto, ma pure essenziale per comprendere la natura e gli esiti del conflitto: il problema della mobilitazione delle economie e delle società per la conduzione della prima “guerra totale” della storia.Nella seconda parte una bibliografia tematica propone un ampio ventaglio di percorsi di lettura in cui, accanto alla questione dell’economia di guerra, vengono toccati aspetti più generali della vita delle società europee del tempo: i rapporti fra i ceti sociali, l’evoluzione politica, il ruolo dei gruppi religiosi e degli intellettuali, le condizioni di vita dei soldati al fronte, dei reduci e dei prigioneri di guerra, la difficile e precaria ricostruzione dell’ordine internazionale nel primo dopoguerra.


2000 - Le fabbriche di Marte. Gli arsenali del Regno di Sardegna tra Restaurazione e Risorgimento. Organizzazione, economia, tecnologia. Vol. II: Gli stabilimenti liguri [Monografia/Trattato scientifico]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Alla vigilia dell’Unità, arsenali e cantieri per la fabbricazione del materiale da guerra erano — presso i vari Stati italiani — gli insediamenti industriali più importanti per dimensioni, forza lavoro e macchinari. Nonostante questo, la loro storia e la loro attività sono ancora poco conosciute. Questo libro, dedicato alla realtà che dell’Unità italiana fu la principale artefice, il Regno di Sardegna, ricostruisce le vicende di alcuni degli stabilimenti più importanti, considerati dal punto di vista delle risorse finanziarie impiegate, del reclutamento e formazione delle maestranze, dei problemi dell’aggiornamento tecnologico. L’intento è quello di offrire un contributo ad un dibattito ancora aperto nella storiografia italiana: il ruolo dello Stato, ed in particolare delle spese militari, nel promuovere lo sviluppo dei settori di base dell’industria nazionale.


1998 - Caserme e vita di caserma [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Il saggio ripercorre l'evoluzione del tessuto degli insediamenti militari nella Torino dei primi decenni dell'Ottocento e, in relazione con la struttura e l'organizzazione dell'esercito del Regno di Sardegna, la vita dei soldati e delle loro famiglie in un contesto ancora caratterizzato dalla presenza di truppe di tipo professionale.


1997 - La Cattedra ambulante di agricoltura di Bologna (1893-1935) [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Il saggio ripercorre le vicende della Cattedra Ambulante di Agricoltura di Bologna, una delle prime ad essere create, dalle origini fino alla sua trasformazione nell'Ufficio provinciale di agricoltura, in epoca fascista. Particolare attenzione viene posta alla prima fase della vita dell'istituzione, sorta su iniziativa degli ambienti agrari locali, cui venne affidato il compito di guidare il rinnovamento dell'agricoltura locale mediante la diffusione dell'istruzione tecnico-agricola e la propaganda a favore delle trasformazioni colturali.


1997 - Le fabbriche di Marte. Gli arsenali del Regno di Sardegna tra Restaurazione e Risorgimento. Organizzazione, economia, tecnologia. Vol. I: Gli stabilimenti piemontesi [Monografia/Trattato scientifico]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Alla vigilia dell’Unità, arsenali e cantieri per la fabbricazione del materiale da guerra erano — presso i vari Stati italiani — gli insediamenti industriali più importanti per dimensioni, forza lavoro e macchinari. Nonostante questo, la loro storia e la loro attività sono ancora poco conosciute.Questo libro, dedicato alla realtà che dell’Unità italiana fu la principale artefice, il Regno di Sardegna, ricostruisce le vicende di alcuni degli stabilimenti più importanti, considerati dal punto di vista delle risorse finanziarie impiegate, del reclutamento e formazione delle maestranze, dei problemi dell’aggiornamento tecnologico.L’intento è quello di offrire un contributo ad un dibattito ancora aperto nella storiografia italiana: il ruolo dello Stato, ed in particolare delle spese militari, nel promuovere lo sviluppo dei settori di base dell’industria nazionale.


1996 - Nuovi documenti sulla guerra nel Mediterraneo nel 1942. La logistica dell'Asse [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio; A., Massignani
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Il saggio introduce una raccolta di documenti provenienti dall'archivio dell'interprete Weiß, ufficiale di collegamento fra Comando supremo italiano e tedesco, relativi alla gestione del traffico navale nel Mediterraneo durante il periodo della guerra dell'Asse in Africa settentrionale.


1995 - La Società Bolognese di Elettricità dalle origini agli anni Venti [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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La storia della SBE viene analizzata dalla fondazione, avvenuta in collaborazione fra Banca Commerciale Italiana e capitali belgi, ed il successivo sviluppo nel contesto della provincia bolognese, fino al suo assorbimento da parte della Società Adriatica di Elettricità


1994 - L'Anic a Ravenna [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Lo sviluppo del grande impianto petrolchimico di Ravenna viene analizzato con il ricorso a fonti giornalistiche, orali e alla saggistica dell'epoca.


1993 - L'Ansaldo industria bellica [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
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Partendo dalla recensione del volume di Marco Doria, il saggio prende in considerazione, con il ricorso a fonti di archivio originali, alcuni snodi essenziali dell'attività della grande industria genovese nell'ambito della produzione bellica: la travagliata esistenza ottocentesca, la Grande Guerra, il controverso rapporto con il fascismo


1993 - L'industria bellica italiana e le commesse tedesche (1937-1943) [Articolo su rivista]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

Il saggio analizza i rapporti economici fra i due alleati dell'Asse prendendo in considerazione la questione della produzione bellica. In quest'ambito l'Italia era interessata ad ottenere materie prime e la concessione di brevetti tedeschi, mentre i tedeschi mostravano interesse a piazzare parte del proprio fabbisogno di materiale bellico presso le imprese italiane, in particolare quelle del settore meccanico.Facendo uso di fonti archivistiche tedesche e italiane, ed in particolare il "Diario di guerra dell'ufficiale addetto alle questioni economiche dello stato maggiore della Wehrmacht", il saggio analizza il complesso rapporto fra uffici tedeschi, comandi militari italiani, autorità diplomatiche ed imprese e mette in rilievo le difficoltà di una reale collaborazione fra i due alleati in campo economico.


1991 - Le fonti energetiche [Capitolo/Saggio]
DEGLI ESPOSTI, Fabio
abstract

L'industria del gas e quella elettrica sono studiate nel loro sviluppo fra fine Ottocento e inizio Novecento.