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FRANCESCO DIAMANTI

Professore Associato
Dipartimento di Giurisprudenza

Insegnamento: Diritto penale alimentare

Giurisprudenza (Offerta formativa 2024)

Obiettivi formativi

Relativamente alle conoscenze, scopo del corso è triplice: in primo luogo consente di fornire agli studenti un ripasso generale dei principi di matrice costituzionale, delle logiche fondamentali del diritto penale (es. teoria del reato, sistema sanzionatorio, ecc.) e di quelle che regolano il quadro legislativo contemporaneo, composto da un codice penale affiancato da numerosissime leggi speciali. In secondo luogo, il corso consente agli studenti di studiare larga parte dell’apparato "punitivo" alimentare: dagli illeciti amministrativi alle contravvenzioni, fino ai delitti codicistici di pericolo e di danno. Contestualmente, il corso mira a stimolare gli studenti all’analisi e all’approfondimento di tematiche importanti e attuali come la gestione delle (e le responsabilità derivanti dalle) più gravi e pericolose emergenze alimentari.

Prerequisiti

E' fortemente raccomandabile sostenere l'esame di diritto penale, i cui contenuti oggetto del corso sono fondamentali per la comprensione del corso di Diritto penale alimentare.

Programma del corso

I 6 CFU complessivi del corso sono così distribuiti:

1 CFU
Principi fondamentali di matrice costituzionale (es. legalità, colpevolezza, offensività, ecc.), nozioni di base della teoria del reato, delle tecniche di tutela, delle forme di manifestazione del reato, ecc. Ripasso di alcuni istituti e di alcune distinzioni basilari del diritto penale (es. delitti/contravvenzioni, oblazione, ecc.).

1 CFU
Introduzione generale al diritto penale alimentare.

1 CFU
La struttura delle fonti del diritto penale alimentare: gli illeciti amministrativi e le contravvenzioni, nonché le procedure estintive-premiali.

2 CFU
La tutela, nel codice penale, della salute pubblica e degli interessi economici dei consumatori/produttori.

1 CFU
Focus sulla tutela penale del "made in Italy".

La scansione dei contenuti per CFU è da intendersi come puramente indicativa e suscettibile di modificazioni alla luce dei feedback degli studenti e delle studentesse.

Metodi didattici

Il metodo di insegnamento prevede l'utilizzo di supporti multimediali (powerpoint, video) e si articola in: a) lezioni frontali sui fondamenti del diritto penale della sicurezza del lavoro; b) lezioni di "case law": esame critico di numerosi casi giurisprudenziali.
Il coordinamento continuo con i docenti delle altre materie penalistiche permette di evitare sovrapposizioni, ma anche di approfondire, in un insegnamento di indirizzo come questo, istituti e categorie fondamentali.

La frequenza non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Il corso di svolgerà integralmente in lingua italiana.

Testi di riferimento

In attesa della pubblicazione del manuale, gli studenti prepareranno l'esame con:

- le slide fornite dal docente;
- i cap.li 1, 6, 7, 8, 9, 11 e 13 di Aa.Vv., Illeciti punitivi in materia agro-alimentare, A. Gargani (a cura di), Giappichelli, Torino, 2021.

Gli studenti frequentanti avranno una riduzione del programma concordata direttamente col docente.


Altri romanzi e/o saggi sul diritto penale saranno consigliati a lezione dal docente (su richiesta).

Verifica dell'apprendimento

Una prima e "diffusa" verifica dell'apprendimento è svolta già a lezione, mediante la frequente sollecitazione di singoli studenti a tentare di risolvere le questioni di volta in volta affrontate (peso: 30%). Oltre a valutare l'apprendimento dei singoli studenti, tale modalità di verifica "diffusa" consente di "adattare" il corso alla "risposta" della classe. La verifica finale è svolta tramite esame orale (peso: 70%), della durata complessiva, di circa 20/30 minuti, che si articola in tre domande (aperte) su istituti del diritto penale alimentare. Tale duplice modalità di verifica orale finale permette di valutare sia l'acquisizione delle conoscenze fondamentali sia la capacità dello studente di fare applicazione pratica delle stesse ai casi concreti.
Gli esami si svolgono nell’arco del calendario didattico e per ogni appello gli studenti dovranno iscriversi utilizzando la piattaforma Esse3.

Risultati attesi

Conoscenza e capacità di comprensione.
Al termine del corso gli studenti avranno acquisito conoscenza critica delle caratteristiche fondamentali del sistema delle fonti e dei principi del diritto penale alimentare.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate.
Al termine del corso, grazie agli approfondimenti in materia di fonti e all’analisi di casi concreti, gli studenti saranno in grado di ricercare, comprendere, ed utilizzare fonti e materiali di diritto penale alimentare.

Autonomia di giudizio.
Al termine del corso, gli studenti saranno in grado di utilizzare in modo adeguato e in autonomia le conoscenze acquisite; avranno acquisito la capacità di analisi critica della materia per sapere correttamente affrontare le problematiche emergenti utilizzando un approccio coinvolgente anche (ma non solo) la fondamentale normativa UE così come interpretata dalla Corte di giustizia dell’Unione.

Abilità comunicative.
Al termine del corso gli studenti avranno acquisito nuove competenze sul piano tecnico-giuridico, avranno incrementato la propria abilità di comunicazione e interazione con operatori del diritto e sapranno - utilizzare in modo efficace e opportuno concetti, argomenti e termini del diritto penale alimentare.

Capacità di apprendimento.
Al termine dell’insegnamento gli studenti avranno acquisito la capacità di utilizzare in autonomia e in modo adeguato le conoscenze necessarie per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e competenze.